Costruire rapporti di fiducia

Di Maria Fontaine

Luglio 26, 2012

Qualche tempo fa stavo parlando con un membro di LFI in visita a casa nostra. Per me è stato molto ispirante sentirlo parlare con tanto entusiasmo di un incontro avuto di recente. “Niente di tanto nuovo o diverso”, ha detto, “ma vedere una persona colpita dallo Spirito di Dio è sempre meraviglioso ed esilarante; ti fa capire che la tua vita è valsa a qualcosa. Non si è salvata: lo era già; ma io avevo bisogno di quello che aveva lei e viceversa. Era una combinazione perfetta ed è stato entusiasmante vederlo succedere. Dio non si limita a salvare anime, ma aiuta quelle già salvate ad andare avanti per Lui”.

John ha proseguito col dirmi che aveva avuto bisogno di un intervento dentistico urgente e che la sua ragazza, Ann, aveva organizzato le cose in modo che una dentista lo facesse gratuitamente. Aveva lasciato un messaggio telefonico in un ambulatorio dentistico, dicendo che era una missionaria e che il suo ragazzo aveva bisogno di cure ai denti, e chiedendo se sarebbe stata disposta a farlo gratis. La dentista l’aveva richiamata per chiederle come avesse avuto il suo numero.

Ann aveva risposto: “Ho pregato e l’ho chiesto a Dio. Ho aperto l’elenco telefonico e l’ho chiamata”.

La dentista ne è rimasta stupita. Poi ha spiegato ad Ann che anche lei era una missionaria e che sarebbe andata in Africa per due settimane a prestare lavoro dentistico, poi sarebbe tornata a casa per una settimana e quindi sarebbe ripartita per un’altra missione dello stesso tipo.

Dopo aver sistemato i denti, John, colpito dall’ottimo lavoro che la dentista aveva fatto e dal tempo che gli aveva dedicato gratuitamente, ha chiesto al Signore qualche suggerimento per fare qualcosa per lei. Il Signore gli ha suggerito che poteva esprimere la sua gratitudine pregando per lei e mandandole un biglietto di ringraziamento. Ecco parte di quello che le ha scritto:

Cara dottoressa, voglio ringraziarla per il suo lavoro e farle sapere che apprezzo quello che ha fatto per me. Ho chiesto al Signore cosa potevo darle. Lui mi ha detto che ogni persona al mondo ha problemi personali che la preoccupano, cose che devono essere risolte. A volte riguardano un membro della famiglia, a volte un conoscente, un amico o un’amica; può trattarsi di problemi finanziari, a volte può essere il lavoro, a volte i figli. Il Signore mi ha detto che non devo nemmeno sapere quali sono le cose che la preoccupano, ma se lei le presenta a Lui e le mette nelle sue mani, allora pregherò con lei che il Signore risolva ognuna d’esse nel modo che Lui ritiene migliore e perfetto per lei.

Ha lasciato il biglietto nel suo ambulatorio e il giorno dopo la dentista ha chiamato John, dicendo tra le lacrime: “Non so come spiegarlo, ma quello che mi ha offerto ha un significato così grande per me”.

Gli ha detto che era particolarmente grata che pregasse per il suo lavoro missionario. John ha proseguito col dirle che se qualche volta avesse avuto qualche richiesta specifica per cui pregare, avrebbe potuto mandargli un’email. Le ha anche mandato un audio dell’Ancora sulla preghiera d’intercessione, insieme a un biglietto in cui le prometteva di continuare a pregare per lei e le diceva: “Prego per la sua missione. Prego per la sua salute. Prego che superi bene il ‘jet-lag’. Prego per la sua capacità professionale. Prego per la sua protezione. Prego per qualsiasi cosa a cui riesca a pensare”.

John mi ha detto che è stato molto ispirante cominciare un rapporto di aiuto reciproco con questa donna e poter fare un dono così prezioso in cambio dell’aiuto importante che lei aveva dato a lui.

Recentemente ho avuto anch’io un’esperienza in cui una persona ha fatto qualcosa d’importante per me e io volevo ripagarla in qualche modo. Come John, ho pregato su cosa avrei potuto fare per questa persona — anch’essa impegnata nella professione medica — che chiaramente aveva intrapreso la missione di aiutare quelli che si presentavano da lei. Il Signore mi ha ricordato che Pietro e Giovanni, anche se non avevano denaro da dare allo storpio che chiedeva l’elemosina davanti alla porta del tempio, gli diedero ciò di cui aveva bisogno e di cui sarebbe stato più grato.[1] E, proprio come aveva detto a John, il Signore mostrò anche a me di offrirle le mie preghiere.

Al mio appuntamento successivo, le ho spiegato che, se voleva, sarei stata lieta di pregare per lei in segno di ringraziamento per tutto quello che stava facendo per me e per gli altri.

Allora, cosa c’è di tanto eccezionale nel dire alle persone che pregherete per loro? Lo abbiamo fatto per anni. Sì, è vero, ma il Signore ci sta spingendo sempre di più verso un tipo di testimonianza personale in cui entrambe le parti hanno qualcosa da dare e qualcosa da ricevere. Questo comporta la costruzione di un rapporto di fiducia, d’amicizia, in un certo senso, in cui tutti hanno qualcosa di buono da offrire all’altro. È un rapporto costruito più sul principio di “aiutiamoci a vicenda con quello di cui abbiamo bisogno. Come tu dai a me, io voglio dare a te. Voglio imparare da te e, se mi dimostro un buon amico, anche tu forse vorrai imparare da me”.

In molti casi, il Signore sta cercando di cambiare il modo in cui testimoniamo agli altri. Molti di noi si sono trasferiti in situazioni in cui la nostra testimonianza comporta diventare sempre più consapevoli dell’altra persona. Spesso significa iniziare un rapporto d’amicizia o un livello di comunicazione più profondo. Vuol dire sviluppare la fiducia degli altri in noi, dimostrando loro che ci preoccupiamo di loro come amici, come colleghi o come esseri umani che ci stanno a cuore — tutti loro. Non solo ci sta a cuore il loro spirito, ma anche le cose che li preoccupano nella vita di tutti i giorni.

Questo tipo di testimonianza si trasforma sempre di più in un rapporto nel processo di raggiungere gli altri, comunicare con loro, interagire con loro su diversi livelli, in modo che possano sentire lo Spirito del Signore e vederlo anche manifestato in noi in maniera più profonda, più sostanziale e più duratura. È una situazione a due vie, perché dedicando più tempo e più attenzione alle persone otteniamo una percezione migliore dei loro bisogni. Dà anche loro una possibilità di sviluppare maggiore fiducia in noi e quindi nello Spirito del Signore in noi.

Naturalmente potrebbe arrivare il momento in cui riusciremo a condurli alla salvezza, se non conoscono ancora Gesù, ma forse non succederà finché non avranno imparato a fidarsi di noi e sentiranno di poter contare su di noi.

I rapporti di John con la dentista l’hanno aiutato a riconoscere meglio il bisogno; poi lui ha ricevuto dal Signore la chiave per raggiungerla e questo è stato l’inizio di uno scambio tra loro. Lui mi ha detto di essersi reso conto della grande importanza non solo di ascoltare il Signore, ma anche di essere disposto a dedicare tempo ed energie a creare un rapporto.

Nel mio caso, con questa cara signora che stavo cominciando a conoscere, ancora prima di arrivare al punto di poterle dire che avrei pregato per lei, le cose che lei ha avvertito sono state la mia ovvia ammirazione per lei, il mio apprezzamento per i suoi talenti e la mia preoccupazione per lei. Dopo solo un paio di appuntamenti si è sentita abbastanza a suo agio con me da aprire il suo cuore e confidare alcune cose personali, perché sentiva che mi interessavo a lei e non solo all’aiuto che mi poteva dare; che volevo che i suoi bisogni spirituali fossero soddisfatti, proprio come lei stava cercando di aiutare me con ciò di cui avevo bisogno fisicamente. Questo è sembrato darle un certo senso di gioia e soddisfazione che probabilmente era da tempo sepolto sotto il peso dei problemi che stava affrontando.

In un certo senso comportarci in modo cordiale e affettuoso con le persone è una nostra inclinazione naturale. Nella nostra vita con il Signore e nel nostro servizio per Lui abbiamo imparato che vuole che diamo di noi stessi agli altri. Comunque, curarsi veramente degli altri richiede tempo e fatica, preghiera e interesse continuo. Il tempo è prezioso e quando dimostriamo la nostra disponibilità a dedicarlo a un’altra persona, il nostro gesto può avere un impatto profondo, sia che dedichiamo il nostro tempo alla preghiera, o a ricevere un messaggio dal Signore, o a scrivere una raccomandazione, o a pensare a come dimostrare il nostro apprezzamento, o a cosa possiamo fare per aiutare concretamente quella persona. Qualsiasi cosa il Signore vi mostri di fare, non passerà inosservata.

Quando la gente offre agli altri qualcosa di cui riconoscono il valore, dà significato alla loro vita, proprio come succede a noi nel caso contrario. Quando usiamo il nostro tempo per dimostrare interesse e ammirazione alle persone per le loro capacità e qualità, e quando manifestiamo il desiderio di imparare da loro e di vedere il valore delle cose a cui sono interessate, riusciamo a formare un legame di fiducia e di rispetto.

Vincere anime all’istante, dove e quando possiamo, è sempre stato importante, e lo è ancora, ma più possiamo investire nella costruzione di un profondo fondamento di fiducia e rispetto, più il nostro rapporto si rinforzerà, anche nei momenti difficili. È questo che permise ai Dodici di superare i momenti in cui Gesù disse loro cose difficili, o di sopravvivere alla terribile situazione di dover affrontare la sua morte. Gli anni passati a costruire un rapporto profondo e fiducioso con il Signore e gli uni con gli altri li aiutarono a sopportare tutto. Li aiutò per il resto della loro vita anche senza la presenza fisica del loro mentore, Gesù.

Spesso la gente ha bisogno di quel fondamento di rapporti personali per sentire la motivazione a desiderare un collegamento più profondo con la verità e a ricevere le cose dello Spirito che altrimenti non avrebbero.

Se v’interessa, ecco la lettera di ringraziamento che ho scritto alla dottoressa, alla quale ho allegato un piccolo messaggio ispirante da parte di uno scrittore (un medico) che sapevo che lei ammirava:

Cara dottoressa,

Voglio ringraziarla per aver dedicato tanto tempo a prendersi cura di me con tanta generosità e a camminare al mio fianco passo dopo passo, spiegandomi con tanta pazienza e allegria e in modo tanto semplice come funziona il nostro corpo e cosa posso fare per mantenermi sana e forte. Lei è una delle persone con il cuore più grande che abbia mai incontrato! In un mondo in cui tanti medici hanno perso il vero tocco guaritore che viene da una preoccupazione sincera per i loro pazienti, lei ha scelto di seguire la strada che il suo cuore le ha indicato. Lei è una persona che dona di cuore ed è così che la gente intorno a lei cambia: da dentro. Prego che possa essere circondata dalle benedizioni divine.


[1] Atti 3,6–8.


Titolo originale: Building Relationships of Trust
Pubblicato originariamente in Inglese il 9 Giugno 2012
versione italiana affissa il 26 Luglio 2012;
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