Di Peter Amsterdam
Dicembre 14, 2013
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Una delle parti della storia della Natività che trovo più bella, emozionante e piena di significato è quando l’angelo apparve ai pastori e annunciò la nascita di Gesù, seguito da una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio. È un ingresso proprio adatto alla nascita del Figlio di Dio. Luca ci racconta cosa avvenne:
In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore”».[1]
L’angelo annunciò la nascita del Salvatore, ma la cosa non terminò lì. Luca continua:
E a un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch’Egli gradisce».[2]
Alcune traduzioni rendono l’ultima parte di questo versetto con “pace in terra e buona volontà verso gli uomini”, o agli uomini ch’Egli gradisce”, o “agli uomini, su cui si posa il suo favore”.[3] Tutte queste traduzioni sono lecite, ma gli studiosi biblici moderni preferiscono “pace in terra agli uomini che Egli gradisce”.
In tutte le traduzioni, le lodi che la moltitudine dell’esercito celeste dà a Dio collegano la venuta del Salvatore alla pace. Questo collegamento tra il Salvatore e la pace è visibile anche nelle profezie del Vecchio Testamento.
Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l’impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace.[4]
Ma Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di Lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti.[5]
Sia nel Vecchio sia nel Nuovo Testamento, il Messia — il Salvatore — aveva un collegamento con la pace. Tuttavia, osservando il mondo d’oggi, o quasi qualsiasi altro periodo della storia, la pace è forse l’ultima cosa che possiamo vedere. Guerre e lotte civili sono endemiche nell’umanità. Purtroppo, non è mai esistita una pace durevole su tutta la terra e certamente non esiste oggi. Allora perché Gesù è chiamato il Principe della Pace? Perché gli angeli, mentre lodavano Dio alla nascita di Gesù, parlano di pace?
La chiave per fare il giusto collegamento tra la nascita di Gesù e la pace sta nel comprendere il significato delle parole originali usate per “pace” nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Diamo una rapida occhiata.
La parola usata più spesso nel Vecchio Testamento è shalom. Anche se nelle Scritture a volte la parola shalom è usata per definire l’assenza di guerra, essa ha anche altri significati. La radice linguistica di shalom esprime il concetto di sano, integro. Parla di completezza, sanità, salute e prosperità, benessere, contentezza, tranquillità, armonia, pace dello spirito, assenza di ansia e di stress. Si riferisce anche all’amicizia tra individui, oltre che a pace e amicizia tra gli individui e Dio.
Il termine greco per pace usato più spesso nel Nuovo Testamento è eiréne , che a volte è usato per indicare uno stato di tranquillità nazionale e l’assenza del caos provocato dalla guerra. Viene comunque usata più spesso per esprimere sicurezza, tranquillità, prosperità, armonia e bontà tra gli individui. Si riferisce anche allo stato di tranquillità dell’anima che è sicura della propria salvezza tramite Cristo.
Anche se un giorno il mondo conoscerà la l’assenza di guerra, dopo la seconda venuta di Cristo, il Secondo Avvento, la pace di cui si parla così spesso nella Parola di Dio si riferisce alla completa salute dell’essere umano, fisica e spirituale. Le Scritture affermano ripetutamente che una salute, una tranquillità e una pace del genere vengono dal giusto rapporto con Dio, un rapporto reso possibile dal Salvatore che gli angeli annunciarono ai pastori quella notte di oltre duemila anni fa.
L’umanità ha sempre avuto bisogno di una riconciliazione con Dio. A causa del nostro peccato siamo separati da Lui e non siamo in grado di superare quella distanza. L’apostolo Paolo lo paragonò a essere nemici di Dio. La vita, la morte e la risurrezione di Gesù portarono alla riconciliazione tra Dio e l’uomo. Mediante la fede in Gesù, il Principe della Pace, possiamo essere in pace con Dio.
Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.[7]
Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora, che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.[8]
È piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza, e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a sé, per mezzo di Lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli.[9]
Mediante il Principe della Pace, può essere ristabilito un rapporto d’armonia tra Dio e tutti quelli che accettano Gesù come loro Salvatore. La salvezza conduce alla giustizia davanti a Dio, perché i nostri peccati sono perdonati; e la giustizia della salvezza ci porta pace e gioia.
Possiamo così avere la pienezza della shalom: completezza, integrità, sicurezza, contentezza, tranquillità, armonia e pace dello spirito, che è la fonte della pace interiore in mezzo alle tempeste e alle difficoltà della vita che tutti dobbiamo affrontare. È questa giustizia, ottenuta mediante la salvezza acquistata dal sacrificio di Gesù, che dona la pace con Dio; questo a sua volta è il fondamento della vera pace interiore.
Come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così ancora per l’ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.[10]
L’effetto della giustizia sarà la pace, il risultato della giustizia tranquillità e sicurezza per sempre.[11]
La benignità e la verità si sono incontrate; la giustizia e la pace si sono baciate.[12]
Poiché il regno di Dio non è mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.[13]
Gesù, il Signore della pace, ci dona una pace che supera ogni nostra comprensione. Ci ha dato la sua pace e quando la nostra mente riposa in Lui, quando confidiamo in Lui, ci dà una pace perfetta, o come dice nell’originale ebraico, shalom shalom. Nell’ebraico antico la ripetizione di una parola esprimeva un grado più alto; in questo caso, non solo pace, ma pace perfetta.
Or il Signore stesso della pace vi dia del continuo la pace in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi.[14]
E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.[15]
Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.[16]
Alla mente che riposa in Te Tu conservi una pace perfetta, perché confida in Te.[17]
Troviamo pace nel Salvatore, pace quando amiamo la Parola di Dio, pace quando le nostre vie compiacciono il Signore, pace nella presenza dello Spirito Santo, pace nella fede e pace quando Cristo regna nei nostri cuori.
Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, Io ho vinto il mondo.[18]
Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c’è nulla che li possa far cadere.[19]
Quando l’Eterno gradisce le vie di un uomo, fa essere in pace con lui anche i suoi nemici.[20]
Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace.[21]
Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.[22]
E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori.[23]
La moltitudine di angeli che lodava Dio la notte della nascita di Gesù annunciava la pace che Dio stava rendendo disponibile con la nascita del nostro Salvatore: la pace di Dio che viene dalla salvezza, la pace interiore che viene dalla nostra connessione con Dio, la pace che deriva dal sapere che Dio ci ama e ha fatto in modo che noi potessimo stare con Lui in eterno.
Si tratta della stessa pace che Lui ci ha incaricato di portare agli altri mediante la condivisione del messaggio dell’amore divino, il messaggio della salvezza. È la pace che portiamo quando parliamo del messaggio della riconciliazione con Dio, della salvezza e della pace eterna.
Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; e noi vi esortiamo per amore di Cristo: siate riconciliati con Dio.[24]
Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace, che reca belle notizie di cose buone, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Il tuo Dio regna!»[25]
Allora facciamo tutto il possibile per portare a pace di Dio nella vita di chi non conosce la vera pace, quella che solo Dio può dare. Comunichiamo a molti il messaggio del dono più grande, il Principe della Pace, questo Natale.
Quando il canto degli angeli ha taciuto,
quando la stella in cielo è svanita,
quando i re e i principi son tornati a casa,
quando i pastori hanno raggiunto le greggi,
è allora che inizia il lavoro di Natale:
trovare chi è smarrito,
guarire chi ha il cuore rotto,
nutrire chi è affamato,
liberare i prigionieri,
ricostruire le nazioni,
portare pace tra la gente,
fare musica nel cuore…
e irradiare la Luce di Cristo,
ogni giorno, in ogni modo, in tutto quel che facciamo e diciamo.
È allora che inizia il lavoro di Natale.
—Howard Thurman
Ora il Dio della pace sia con tutti voi. Amen.[26]
[1] Luca 2,8–11 NR.
[2] Luca 2,13–14.
[3] Luca 2,14 D, NR, LND.
[4] Isaia 9,6.
[5] Isaia 53,5.
[7] Romani 5,1.
[8] Romani 5,8, 10.
[9] Colossesi 1,19–20.
[10] Romani 5,19.
[11] Isaia 32,17.
[12] Salmi 85,10.
[13] Romani 14,17.
[14] 2 Tessalonicesi 3,16.
[15] Filippesi 4,7.
[16] Giovanni 14,27.
[17] Isaia 26,3.
[18] Giovanni 16,33.
[19] Salmi 119,165.
[20] Proverbi 16,7.
[21] Galati 5,22.
[22] Romani 15,13.
[23] Colossesi 3,15.
[24] 2 Corinzi 5,20.
[25] Isaia 52,7.
[26] Romani 15,33.
Titolo originale: Christmas Shalom
Pubblicato originariamente in Inglese il 10 Dicembre 2013
versione italiana affissa il 14 Dicembre 2013;
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