Di Peter Amsterdam
Giugno 1, 2014
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Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con tutta la tua forza.[1]
Or vi sono diversità di doni, ma non vi è che un medesimo Spirito. Vi sono anche diversità di ministeri, ma non vi è che un medesimo Signore. Vi sono parimenti diversità di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti. Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l'utilità comune. Or tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, che distribuisce i suoi doni a ciascuno in particolare come vuole. Come infatti il corpo è uno, ma ha molte membra, e tutte le membra di quell'unico corpo, pur essendo molte, formano un solo corpo, così è anche Cristo.[2]
Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli.[3]
Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani.[4]
E Gesù fissando lo sguardo su di loro, disse: «Per gli uomini questo è impossibile, ma per Dio ogni cosa è possibile».[5]
L’ottavo valore fondamentale della Famiglia Internazionale è:
Diversità e innovazione. Nell’opera di assistenza religiosa e missionaria sono molti importanti la creatività e l’iniziativa personale. Quando Dio ci guida e noi decidiamo di seguirlo, tutto è possibile.
La Famiglia Internazionale accetta la diversità e ne tiene conto nei suoi ministeri e nel servizio missionario. Invece di stabilire un modello particolare per il servizio missionario, LFI incoraggia i suoi appartenenti in tutto il mondo a esercitare la libertà data loro da Dio per approfittare delle opportunità da Lui rese disponibili, secondo ciò che più si adatta alla cultura del luogo in cui vivono.
Nella società multiculturale di oggi, con un’immigrazione globale che rende incerte le barriere culturali, vediamo la diversità come un approccio importante e adatto a venire incontro ai bisogni del mondo; incoraggiamo quindi i nostri membri a coltivare un terreno che è fertile a idee e strategie nuove. Applaudiamo tutti quelli che seguono le indicazioni del Signore e usano i loro talenti individuali e i doni dello Spirito Santo per realizzare ciò che Dio li ha chiamati a fare.
Il mondo sta cambiando in fretta e l’informazione e la conoscenza stanno aumentando in modo esponenziale. Sembra che ogni volta che ci giriamo ci sia un’invenzione nuova, un prodotto nuovo, o qualche nuova tattica innovatrice per affrontare le sfide del mondo odierno. Perché dovrebbe essere diverso per quanto riguarda la predicazione del Vangelo e la conquista mondo per Cristo? Perché noi che serviamo il Signore non dovremmo a nostra volta spronare la nostra creatività e chiedergli idee nuove e strategie all’avanguardia che faciliterebbero un progresso migliore e più rapido nella missione, o renderebbero il nostro messaggio o le nostre tattiche più accessibili agli abitanti del mondo moderno?
Noi cerchiamo di stare in sintonia con i tempi. Chiediamo al Signore di indicarci iniziative fresche e moderne che siano più efficaci nel diffondere il messaggio e raggiungere le anime smarrite nel clima mondiale attuale.
È incoraggiante vedere nuovi metodi di diffusione del Vangelo spuntare in molti campi di missione. Quando ci si trova faccia a faccia con i bisogni delle persone per cui si prega e che si cerca di raggiungere con l’amore di Dio, ci darà nuove idee e ispirazione. Dio è vivo, si muove. È rivoluzionario e anticonformista; è ben in grado di indicare una tattica diversa quando diviene necessaria per raggiungere con il Vangelo un campo o una cultura particolare. Culture diverse richiedono tattiche diverse.
Come ci spiegò l’apostolo Paolo, dobbiamo “farci tutto a tutti, per poterne salvare in qualche modo alcuni”.[6] I nostri membri hanno molta esperienza nel capire il valore dell’integrazione nella cultura locale e della consapevolezza delle domande, dei desideri, dei sogni e degli affanni degli abitanti del paese in cui lavorano. Ciò li rende più efficaci nel diventare quella “Bibbia rilegata in pelle di scarpe” di cui le persone hanno bisogno.
I nostri membri impiegano un gran numero di strategie diverse per diffondere il messaggio divino in tutto il mondo. Tra di esse vi sono:
Se il Signore vi dà un’idea nuova, v’incoraggiamo ad accettarla. Provatela. Vedete se funziona. Forse non sarà produttiva come vi aspettavate, ma d’altro canto, forse lo sarà molto di più. Non lo saprete mai, a meno che ci proviate.
Come scrisse David:
I pionieri devono avere visione per vedere ciò che nessun altro vede; fede per credere in cose che nessun altro crede; iniziativa per essere il primo a provarci; coraggio e fegato per portarlo a compimento.[7]
Dio non conduce tutti lungo la stessa strada, così dobbiamo anche riconoscere e apprezzare l’unzione e la guida divina nei ministeri innovativi dei nostri colleghi. A volte un metodo o una tattica di testimonianza può sembrarci un po’ strano e personalmente non lo faremmo, ma molte volte abbiamo visto dei frutti meravigliosi nascere da ministeri anticonformisti, e siamo grati per la fede e l’ubbidienza dei nostri colleghi nel mettere in pratica le cose che Dio ha mostrato loro.
Naturalmente, non sempre “nuovo” vuol dire migliore. Alcuni metodi di LFI per la predicazione del messaggio, provati e di lunga data, continuano a essere molto efficaci, compresa la distribuzione della rivista Contatto e di altri prodotti.
In questo vasto mondo la gente può essere raggiunta in molti modi diversi. Apprezziamo la grande varietà di metodi e di strategie possibili per predicare il Vangelo, perché apprezziamo ogni singolo individuo che bisogna ancora raggiungere.
LFI incoraggia con entusiasmo i suoi membri a tentare metodi nuovi, anche se potrebbero essere un po’ estremi o nessuno li ha mai utilizzati prima. Non si sa mai che risultato avrà un’impresa finché non ci si prova. E se mettiamo a tacere le indicazioni del Signore, potremmo perdere alcuni metodi molti fruttuosi di predicare il Vangelo.
Prendete in considerazione questi due scenari: nel primo, vediamo dei piccoli fuochi spuntare intorno a noi; sono soltanto delle piccole braci, ma siccome non siamo abituati a vederle e non sono nel nostro camino o nel nostro braciere, corriamo subito a spegnerle innaffiandole d’acqua. I fuochi si spengono subito e noi siamo contenti di essercene presi cura e di averli tenuti sotto controllo; e torniamo alle nostre attività. Tutto va avanti come al solito.
Poi c’è l’altra immagine. Vediamo dei gruppi di persone che vanno in giro ad accendere piccoli fuochi qua e là. Anche questi cominciano come piccole braci, ma siccome sono curati e alimentati, dopo un po’ diventano dei falò brillanti dispersi nelle campagne e gruppi di persone si radunano attorno alle fiamme per godersi il calore, cantare, lodare il Signore e stare in compagnia. A poco a poco altri arrivano a godersi la scena, per conoscere le altre persone del gruppo, scaldarsi vicino al fuoco e mangiare il cibo preparato sulla griglia.
Il morale di questa storiella sullo spegnere e accendere fuochi è piuttosto ovvio, no? Non dobbiamo avere paura del fuoco di idee e tattiche nuove. Soltanto perché noi o altri non le abbiamo mai provate prima. Seguiamo il Signore e vediamo quanta luce, quanto calore e quanto cibo possiamo offrire alle anime smarrite nella nostra parte del mondo.
2 Timoteo 1,6 dice: “Per questa ragione ti ricordo di ravvivare (la fiamma del) dono di Dio che è in te”. Quindi, non mettiamo Dio dentro una gabbia. Noi abbiamo dei limiti e dei confini naturali, ma Dio si spinge molto lontano per salvare un’anima e ha sempre idee nuove o metodi innovativi per farlo. Dio è perfetto e i suoi pensieri sono al di sopra dei nostri, così servirlo nella nostra missione è un’avventura continua, se siamo disposti a seguirlo.
Quando Dio v’indica di provare qualcosa di nuovo e voi v’impegnate e vi mette in moto, siete destinati a ricevere le sue promesse, una delle quali è che “per Dio ogni cosa è possibile”. Essere in sintonia con la voce di Dio e seguire le sue istruzioni vi farà entrare nel mondo in cui “ogni cosa è possibile”. A volte forse ci vorrà una fede pazza per muoversi e ubbidire a Dio, ma Dio onora la fede.
Johann Wolfgang von Goethe, scrittore, artista e uomo politico tedesco, disse: “Finché uno non si è impegnato, c’è esitazione, c’è la possibilità di tirarsi indietro. [… Ma] appena uno s’impegna con decisione, allora anche la Provvidenza si muove. Per aiutarlo succedono cose che altrimenti non sarebbero mai successe. Da quella decisione nasce un torrente di avvenimenti, facendo intervenire a favore di quella persona tutta una serie d’incidenti, incontri e aiuti pratici imprevisti, che nessuno avrebbe potuto sognarsi di vedere. Qualsiasi cosa tu possa fare, o sogni di fare, iniziala. Il coraggio ha genio, forza e magia. Inizia adesso”.[8]
Naturalmente, riconosciamo che il Signore potrebbe non guidare te personalmente a un ministero a tempo pieno, il che probabilmente imporrà dei limiti alla tua disponibilità. Forse in questo momento ti senti chiamato a studiare, o forse ti stai prendendo cura di un genitore anziano, o hai diversi bambini piccoli. Anche queste sono grandi responsabilità e tirar su una famiglia fornisce l’opportunità di indirizzare a Dio dei cuori e delle giovani vite.
Se in questo momento hai pochissimo tempo per il lavoro missionario e non puoi dedicartici come vorresti, abbi pazienza, abbi fede, rimani aperto alla voce del Signore e sii disposto a seguire, anche se ti guida a piccoli passi. Se poi Dio ti ha mostrato di fare qualcosa e tu non hai le qualità, le conoscenze o il tempo necessario, fatti aiutare da altri. Forma una squadra. Questo darà un’opportunità ad altri che vogliono contribuire. Oppure puoi partecipare a un progetto già iniziato. In 1 Corinzi, la Bibbia dice che c’è diversità di doni, servizi e attività, ma che siamo tutto un solo corpo in Cristo.
Alcuni ministeri potrebbero avere frutti e statistiche del loro progresso più evidenti, altri averne di meno e crescere più lentamente. Ma è necessario restare fedeli a quello che Dio ti ha chiesto di fare. Ci vuole tempo per pionierizzare, sviluppare e stabilire un lavoro; i successi non arrivano da un giorno all’altro e il frutto che rimane, che Lui ci ha chiesto di portare e per cui ci ha chiamato, richiede tempo. Se però lavori fedelmente e hai pazienza, è possibile che il metodo o l’idea che Dio ti ha dato, o la porta che ti ha aperto, possa diventare un’ottima opera per Lui.
Il valore fondamentale di cui stiamo parlando dichiara: “Quando Dio ci guida e noi ci mettiamo in azione per seguirlo, ogni cosa è possibile”.
Per credere che ogni cosa è possibile, dobbiamo avere fede, il tipo di fede che Maria definisce “fede che Gesù è in me”. Ecco come l’ha descritta:
Avere fede in noi stessi significa avere fede nel Signore dentro di noi. Ciò richiede l’umiltà di riconoscere la nostra incapacità e allo stesso tempo di riconoscere la capacità del Signore di fare qualsiasi cosa attraverso di noi.
“Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica”.[9] Quel tipo di fede permette alla forza del Signore di dimostrarsi perfetta nella nostra debolezza.[10] Vuol dire non porre limiti alla potenza di Dio, perché niente gli è impossibile.
È una fede appropriatrice. È permettere al Signore di usarci come ritiene meglio. È fede che ha piena fiducia in Gesù. È una combinazione di fiducia nel Signore e nella sua infallibilità e della nostra fede di agire secondo quella fiducia.[11]
La fede è un vero potere spirituale. Se sei nella volontà di Dio, se hai una fede forte, sarai in grado di fare qualunque cosa Lui ti chieda. E allora seguiamo Dio e facciamo grandi opere insieme!
[1] Ecclesiaste 9,10.
[2] 1 Corinzi 12,4–7.11–12.
[3] Efesini 3,20–21.
[4] 2 Timoteo 1,6.
[5] Matteo 19,26.
[6] 1 Corinzi 9,22.
[7] David Brandt Berg, “Uomini di montagna”, dicembre 1969.
[8] Attribuito a Johann Wolfgang von Goethe e ad altri. La Goethe Society of North America dice che secondo alcune ricerche questa parte della citazione è di W. H. Murray, come stampata in The Scottish Himalaya Expedition, 1951, basata su una traduzione delle opere di Goethe.
[9] Filippesi 4,13.
[10] 2 Corinzi 12,9 NR.
[11] Maria Fontaine, articolo sul sito HIM, agosto 2008.
Titolo originale: TFI’s Core Values: Diversity and Innovation
Pubblicato originariamente in Inglese il 19 Novembre 2013
versione italiana affissa il 1 Giugno 2014;
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