Di Maria Fontaine
Dicembre 26, 2014
La nostra esistenza è piena di avvenimenti che ci forniscono esempi e illustrazioni di principi spirituali che spesso possiamo applicare alla nostra vita o alla situazione in cui ci troviamo. Ecco qualcosa che è successo a una mia amica proprio l’altro giorno.
Questa cara amica stava facendo un viaggio internazionale per affari. A causa del maltempo e di altre complicazioni il suo volo aveva subito diversi rinvii e alla fine era stata trasferita a un’altra linea aerea.
Finalmente è arrivata a destinazione, sette ore dopo l’arrivo previsto. I suoi bagagli non erano ancora arrivati, però, e aveva solo i vestiti che indossava e alcune cose che le sue amiche le avevano trovato. Il suo tempo era troppo limitato per andare a comprare altri vestiti.
Nei tre giorni successivi dedicò quasi ogni momento libero a fare numerose chiamate a entrambe le linee aeree, nel tentativo di localizzare la valigia mancante. Peraltro, non ricevette altro che una serie di commenti maleducati e a volte offensivi, mentre le linee si accusavano a vicenda e incolpavano perfino lei. Un rappresentante dopo l’altro le disse di non aver alcuna idea di dove fossero i suoi bagagli.
Alla fine ricevette la notizia che temeva di più: non c’era nessuna possibilità di rintracciare la sua valigia perché il suo numero per la riconsegna dei bagagli era stato assegnato a un altro cliente.
Durante tutto questo tempo, in risposta alla sua richiesta, avevamo pregato perché ritrovassero la sua valigia, ma sembrava lo stesso che tutte le opzioni si fossero esaurite. Aveva ogni motivo per arrendersi. Aveva fatto tutto il possibile. Tuttavia aveva portato con sé anche delle cose che le persone alla sua destinazione aspettavano e di cui avevano bisogno. Essendo sicura che il Signore non voleva che quegli oggetti importanti per i suoi figli andassero persi, lei rifiutò di arrendersi di fronte a una situazione apparentemente impossibile. Mettendo in pratica ciò che nella Bibbia il Signore aveva detto a uno dei suoi figli di fare, rese la sua faccia dura come la selce e continuò a chiamare. (Vedi Isaia 50,7.)
Il quarto giorno, un’altra persona al servizio clienti le ha risposto dicendo che non c’era niente da fare. A questo punto la mia amica ha detto all’impiegata della linea aerea, in tono fermo ma calmo: “Senta, sto indossando gli stessi vestiti da quattro giorni e ho bisogno della mia valigia! Non smetterò di telefonarvi finché non farete qualcosa”. (E qui avrebbe potuto aggiungere: “Anche se voi non sapete dov’è la mia valigia, so che Dio lo sa e aiuterà me e voi a rintracciarla!”)
La donna dall’altra parte del telefono ha fatto una pausa, poi ha detto: “Va bene, rimanga in linea e ci riproverò”. Dopo meno di un minuto è ritornata al telefono per dirle che la valigia era arrivata a destinazione ma era ferma alla dogana! Armata di questa nuova informazione, la mia amica è andata all’aeroporto. Dopo qualche altro sforzo, e con l’appoggio delle preghiere di tutti, è riuscita ad avere in mano la valigia.
Come la vedova importuna nella parabola raccontata da Gesù (Luca 18,1-8), a volte dobbiamo continuare a chiedere, bussare e cercare anche molto tempo dopo che la promessa ci è sembrata irraggiungibile. Poi arriva la vittoria.
Più o meno allo stesso tempo in cui è avvenuto l’incidente della valigia, il Signore ha portato alla mia attenzione un’altra illustrazione del duro lavoro di “cercare”. Uno dei nostri membri aveva da qualche tempo un forte desiderio di portare il messaggio dell’amore del Signore nelle carceri del suo paese, che però non era favorevole al Vangelo. La possibilità che il governo permettesse qualcosa di religioso nelle carceri era quanto meno remota.
La situazione sembrava impossibile. Ci ha rinunciato? No. Era convinto con tutto il cuore che il Signore volesse che lui trovasse un modo per farlo. Motivato da questa profonda convinzione, ha continuato a chiedere, bussare e cercare chiunque potesse aiutarlo a realizzare la sua missione. Il compito era scoraggiante, perché nelle agenzie governative ha avvicinato molte persone fredde e perfino ostili che gli hanno detto ripetutamente di no.
A questo punto avrebbe potuto dire: “Pensavo che fosse la volontà di Dio, ma forse mi sbagliavo, perché non si apre nessuna porta”. Dio però gli aveva parlato e lui sapeva che era sua volontà che raggiungesse quegli uomini e quelle donne che avevano così tanto bisogno dell’amore del Signore. Aveva sentito più volte dentro di sé la certezza che era la volontà di Dio che lo facesse e per questo motivo era deciso a continuare a cercare finché non avesse trovato chi poteva aiutarlo.
Alla fine è arrivato un raggio di speranza! Ha incontrato un uomo che gli ha detto di conoscere qualcuno che forse poteva aiutarlo, e che avrebbe cercato di contattarlo. È passato del tempo e non è successo niente. Solo dopo un paio di mesi ha ricevuto il primo segno positivo, sotto forma di una lettera ufficiale di un’agenzia governativa, firmata dal capo del dipartimento delle carceri per l’intero paese.
La lettera dava la buona notizia che il capo-dipartimento aveva letto il libretto preparato per i detenuti e intitolato “Liberi dentro”, insieme alle altre pubblicazioni che lui aveva mandato, e ne era rimasto commosso. Diceva che secondo lui il materiale sarebbe stato molto utile da avere a disposizione negli istituti di correzione del paese e che avrebbe fatto sì che venisse utilizzato nelle loro biblioteche.
Non c’è voluto molto prima che questo membro di LFI cominciasse a ricevere dai detenuti lettere in cui esprimevano la loro riconoscenza per queste pubblicazioni e manifestavano il desiderio di saperne di più. Dio aveva fatto il miracolo necessario, ma solo in collaborazione con questo fratello che si era impegnato a fondo senza arrendersi.
Non è sempre facile cercare e salvare anime, ma Dio ha sempre un modo per farlo. (Vedi Luca 19,10.) Se perseverate, se sapete che Dio vi sta chiamando a raggiungere una persona o un gruppo specifico di persone, se nel vostro cuore c’è la certezza e la passione di farlo succedere, voi e il Signore insieme potete farlo. Se una cosa è la sua volontà, potete realizzarla insieme, basta che rifiutiate di arrendervi, anche se può sembrare impossibile. Questa è la dinamica del collaborare con Dio.
Titolo originale: Dynamic Duo
Pubblicato originariamente in Inglese il 25 Ottobre 2014
versione italiana affissa il 26 Dicembre 2014;
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