Di Peter Amsterdam
Marzo 22, 2015
Ti fermi regolarmente a riflettere sul tuo rapporto con Dio? Ci sono momenti in cui valuti i progressi che fai nella tua vita spirituale, la sua vitalità e la sua buona salute, e la tua crescita come discepolo di Gesù? Pensi a quello che il Signore ti ha mostrato o detto nei mesi scorsi e sei in grado di dire se hai reagito alle sue istruzioni? Hai tenuto nota delle preghiere a cui ha risposto?
La maggior parte di noi ha una memoria piuttosto breve, perché gli avvenimenti di oggi si sommano alla quantità enorme dei ricordi di ieri e dell’anno scorso, che si allontanano progressivamente nei recessi della nostra mente. Con il passare delle settimane, dei mesi e degli anni, diventa sempre più difficile ricordare qualcosa oltre agli avvenimenti principali. Una documentazione scritta può aiutarvi a ricordare il percorso della vostra vita in maniera notevole.
Una volta che ci siamo impegnati a crescere nella nostra vita spirituale, a diventare più simili a Cristo e più devoti, tenere un diario diventa una disciplina molto utile. Ci aiuta a tenere traccia dei particolari importanti della nostra vita e della nostra crescita spirituale e di come si sviluppa il nostro rapporto con il Signore. Come tutte le discipline spirituali, tenere un diario richiede tempo e impegno per farlo correttamente, ma ne vale la pena, dato che può accentuare l’efficacia di alcune delle altre discipline che vi siete impegnati a seguire.[1]
Nel contesto delle discipline spirituali, tenere un diario significa mantenere una documentazione del rapporto tra te e Dio. Può includere le tue preghiere, le tue richieste di preghiera, le tue domande e le sue risposte. Forse vorrai scrivere i tuoi pensieri e le tue intuizioni sulle Scritture che hai letto, o quello che stai imparando grazie alle tue letture, ai tuoi studi o alle tue esperienze. Puoi includere quello di cui il Signore ti ha parlato. Puoi annotare le piccole cose, i segni dell’amore che Lui ti dà durante la giornata o la settimana. Puoi annotare le considerazioni che fai durante le tue devozioni. È un buon sistema per tener traccia dei tuoi progressi, qualsiasi altra disciplina spirituale tu stia praticando, o qualsiasi obiettivo spirituale tu stia cercando di raggiungere, perché questo resoconto scritto può aiutarti ad assumerti responsabilità per gli obiettivi che ti sei posto. Ti aiuta a vedere in che direzione stai andando rispetto a Dio e ti offre una traccia del tuo percorso con Lui, del modo in cui ti guida e della tua crescita.
Tenere un diario spirituale non è come tenerne uno per raccogliere gli avvenimenti della giornata, anche se alcune cose potrebbero rientrare in entrambi. Si concentra maggiormente su avvenimenti interiori, quello che succede nella nostra vita spirituale; quello che s’impara dai nostri rapporti con Dio e la sua Parola e dall’applicazione delle Scritture. È un mezzo, non solo per registrare, ma anche per fare riflessioni più profonde su come il Signore opera nella nostra vita. È un posto per annotare le riflessioni sulle esperienze fatte, quello che si pensa d’esse, come s’interpretano, come si reagisce a esse, l’effetto che hanno e quello che s’impara. È un posto per esprimere qualsiasi domanda sulle varie cose che succedono a noi o agli altri. È un’opportunità per registrare gli avvenimenti della nostra giornata con Dio, per vedere la sua mano nella nostra vita e il modo in cui ci sta usando per il suo regno.
Spesso facciamo fatica a gestire gli avvenimenti nella nostra vita o in quella dei nostri cari e cominciamo a interrogarci sul motivo per cui il Signore non ci fornisce risposte o soluzioni. Può darsi che passi molto tempo prima che queste questioni si risolvano, perciò, quando avverrà, forse non te ne accorgerai nemmeno. Se però hai scritto nel diario i tuoi pensieri e le tue domande, è più facile riconoscere che Dio si è effettivamente preso cura delle situazioni che ti preoccupavano.
Tenere un diario è una compartecipazione del nostro vero io con il Dio della Verità. Facendolo riusciamo a conoscerci per come siamo veramente e a sentirci accettati da Colui che ci ama qualsiasi cosa succeda. Tenere un diario diventa una disciplina spirituale quando usiamo carta e penna per rafforzare la nostra fede in Dio. […] Può essere uno strumento considerevole per approfondire la nostra vita spirituale, perché, per sua stessa natura, ci offre ulteriori rivelazioni su chi siamo e su chi è Dio nella nostra vita.[2]
Tenere un diario ci aiuta a trovare regolarmente il tempo di fare un passo indietro dai continui impegni della quotidianità, per entrare alla presenza di Dio. Ci impone di fare il bilancio delle nostre esperienze e metterle in prospettiva. Trovare il tempo di non limitarci a vivere la nostra vita, ma di pensarci nel contesto del nostro rapporto con Dio e con la nostra fede, è un mezzo per comprendere in maniera più profonda le nostre esperienze e le nostre reazioni, e per esaminare ciò che il Signore sta facendo nella nostra vita.
Tenere un diario mantiene traccia delle nostre percezioni e dei nostri pensieri spirituali, permettendoci di vedere le nostre esperienze da una certa distanza e quindi di imparare qualcosa, invece di limitarci a reagire a esse al momento. Questo ci aiuta a chiarire i nostri pensieri e i nostri sentimenti.
Annotare le esperienze e le lezioni imparate offre una maggior consapevolezza della presenza di Dio e di quello che ci ha insegnato con il tempo. Serve anche a ricordarci ciò di cui Dio ci ha parlato in passato, di tutte le volte che ci ha dato delle indicazioni o delle risposte, ci ha aiutato e ha risolto situazioni difficili. Simili annotazioni possono rinnovare la vostra fede che farà le stesse cose adesso e in futuro.
Le occasioni in cui ho tenuto un diario sono state particolarmente utili per vedere la presenza di Dio nella mia vita. Mi dimentico molto facilmente le preghiere esaudite e tutte le volte che Dio ha risolto i problemi che mi trovavo di fronte. Tornare a leggere i miei diari mi ricorda la realtà di Dio e il modo in cui si preoccupa di me e partecipa alla mia vita.
Il fatto che scriviamo regolarmente nel diario, annotando le nostre reazioni alle esperienze fatte, può aiutarci a guardare più profondamente dentro di noi, permettendo allo Spirito Santo di mostrarci dei punti in cui forse stiamo peccando, o che hanno bisogno di un rafforzamento. Con un diario possiamo notare degli schemi che altrimenti passerebbero inosservati. Rivedere quello che hai scritto tre, sei, o dodici mesi prima, ti permette di essere più obiettivo nei confronti degli avvenimenti del passato, rendendoti più facile l’identificazione degli obiettivi raggiunti e dei progressi fatti in un campo particolare, oltre ad aiutarti a riconoscere i punti su cui potresti concentrarti di più. Può spingerti a fare dei progressi precisi nel tuo percorso con Dio.
I diari sono un buon posto in cui fare commenti sui passi biblici che hai letto e sui quali stai meditando. Contribuisce a concretizzare i tuoi pensieri e a prenderne nota, aumentando l’efficacia di ciò che hai letto e studiato. Scrivere durante la lettura può anche spingerti ad avere un atteggiamento di aspettazione e ricettività, aiutandoti a ricevere meglio i messaggi, le istruzioni, o le lezioni che Dio potrebbe darti.
Un diario è il posto in cui puoi parlare con il Signore ed essere onesto con Lui e con te stesso. È un posto in cui puoi aprire il tuo cuore, parlare delle tue paure, frustrazioni, incertezze e tristezze, oltre che di vittorie, obiettivi e preghiere — l’intera gamma delle tue emozioni e dei tuoi pensieri. È un mezzo per comunicare queste cose a Dio “a caldo” e ti permette di riesaminare ogni questione secondo il bisogno, per riflettere più profondamente su di esse e trarne delle lezioni.
Tenere un diario ti permette di annotare le preghiere specifiche che Dio ha esaudito e che si dimenticano facilmente, se non si scrivono. Dio risponde a così tante preghiere nella nostra vita, tuttavia spesso ne ricordiamo pochissime. Poter ripassare le cose meravigliose che Dio ha fatto nel corso degli anni in risposta alle preghiere può generare gratitudine e meraviglia, oltre a essere uno splendido resoconto della sua presenza nella tua vita. Può aumentare la fede di continuare a presentarti a Lui quando ne senti il bisogno.
Includere nel diario i tuoi obiettivi spirituali e ripassarli regolarmente servirà a farti controllare i tuoi progressi. Può anche ricordarti le cose che ti sei impegnato a fare per diventare più simile a Cristo. Può aiutarti a sentirti responsabile dei tuoi obiettivi e delle tue priorità spirituali.
Ecco quello che una persona dice dei benefici ricevuti dal tenere un diario:
All’inizio è stato difficile. Mi sentivo in imbarazzo. Ero preoccupato di perdere il diario, o che qualcuno potesse leggerlo e vedere cosa avevo scritto; lentamente, però, l’imbarazzo ha cominciato a svanire e mi sono ritrovato ad annotare sempre di più i pensieri che inondavano il mio spirito. Nel diario sono entrate parole che descrivevano i miei sentimenti, la mia paura e il senso di debolezza, le mie speranze e le mie scoperte sui luoghi in cui Cristo mi stava portando. Quando mi sentivo vuoto o abbattuto, scrivevo anche quello. Lentamente ho cominciato a rendermi conto che mi aiutava ad affrontare una parte enorme della mia persona interiore sulla quale non ero mai stato pienamente onesto. Le mie paure e le mie lotte non potevano più restare dentro di me senza una definizione. Venivano a galla e dovevo affrontarle…[3]
Il miglior modo di tenere un diario è quello che funziona per te. Ad alcuni piace avere un quaderno a copertina rigida, con pagine bianche o rigate; altri preferiscono un quaderno a spirale; altri preferiscono fogli sciolti perforati che possano portare facilmente con sé e poi inserire in un quaderno ad anelli alla fine della giornata. Molti preferiscono tenere il diario sul computer o su un portatile, magari con la possibilità di stampare le pagine in seguito per inserirle in un raccoglitore. Puoi scegliere tra vari metodi, a seconda delle circostanze. Alcune persone che usano dispositivi elettronici durante il giorno preferiscono scrivere il diario a mano, perché le aiuta a staccarsi dal mondo per collegarsi al Signore.
Alcuni scrivono sul diario ogni giorno, altri ogni due o tre giorni, altri una volta la settimana. Non c’è bisogno di una quantità fissa di righe da scrivere; ma se hai cominciato un diario e ti capita di perdere il ritmo, o se sai di avere la tendenza a procrastinare, potresti impegnarti a scrivere almeno una frase al giorno. Se lo fai, è probabile che quella frase conduca a un’altra e ti ritroverai a scrivere un paio di paragrafi.
Il diario è tuo, è personale. Vuole essere un posto sicuro e privato per comunicare direttamente con te stesso e con Dio senza preoccuparti di quello che un altro potrebbe pensare delle tue riflessioni e dei tuoi sentimenti. È un posto per scrivere ciò che hai nel cuore e nella mente, ciò che è vero e sincero. Puoi essere onesto con te stesso e con il Signore, senza timore di scrivere quello che pensi o senti veramente, le tue paure, i tuoi interessi o le tue preoccupazioni. Mettere queste cose sulla carta davanti al Signore può aiutarti e liberarti, sapendo che Lui ti ama.
[1] I vari punti di questo articolo sono ispirati dagli scritti di Donald S. Whitney, in Spiritual Disciplines for the Christian Life (Colorado Springs: Navpress, 1991).
[2] Ann Broyles, Journaling: A Spirit Journey (Nashville, TN: Upper Room Publishers, 1995), 11.
[3] Gordon MacDonald, Ordering Your Private World (Thomas Nelson: New York, 2007), 131.
Titolo originale: The Spiritual Disciplines: Journaling
Pubblicato originariamente in Inglese il 19 Agosto 2014
versione italiana affissa il 22 Marzo 2015;
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