Gesù – la sua vita e il suo messaggio: Giovanni e Gesù (parte 2)

Di Peter Amsterdam

Luglio 12, 2015

(Puoi leggere lo scopo di questa serie e una sua veduta d’insieme in questo articolo introduttivo.)

Sono passati diciotto anni da quando Gesù dodicenne era rimasto indietro nel tempio. Ci viene detto che durante questo periodo cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.1 Molto probabilmente lavorò molti anni al fianco di Giuseppe, fino alla sua morte; poi, come primogenito, divenne il capofamiglia. La Bibbia non ci offre alcun particolare della sua vita da quando aveva dodici anni a quando cominciò il suo ministero – un periodo conosciuto come “gli anni nascosti” o “gli anni del silenzio” – ma a quel punto le cose cambiano.

In questi giorni la grande novità è Giovanni Battista e la notizia della sua predicazione e del suo battesimo ha raggiunto Gerusalemme e la provincia della Giudea, ma non solo, si è diffusa anche fino alla Galilea. Gesù ha sentito parlare del profeta nel deserto e va dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato.2 Luca ci dice che aveva circa trent’anni.3

Ognuno dei narratori del Vangelo ci parla del battesimo di Gesù nel contesto della loro opera particolare, ma tutti sottolineano gli stessi avvenimenti importanti di quella giornata.

Il Vangelo di Marco lo spiega così:

E avvenne in quei giorni, che Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. E subito, come usciva dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. E venne dal cielo una voce: «Tu sei il mio amato Figlio nel quale mi sono compiaciuto».4

Luca include un altro punto, quando Gesù prega:

Anche Gesù fu battezzato; e mentre stava pregando, il cielo si aprì e lo Spirito Santo scese sopra di lui, in forma corporea come di colomba; e dal cielo venne una voce, che diceva: «Tu sei il mio amato Figlio, in te mi sono compiaciuto!»5

Matteo ci racconta che… Gesù, appena fu battezzato, uscì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui; ed ecco una voce dal cielo, che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».6

Giovanni aveva già dichiarato in precedenza che dopo di lui sarebbe venuto uno più forte di lui7 e ora quell’uno più forte è arrivato. Appena Gesù viene battezzato da Giovanni, ha luogo un avvenimento soprannaturale che cambierà drammaticamente la vita di Gesù. Mentre prega vede il cielo aprirsi e ode la voce di Dio. Marco e Luca dicono che la voce parlò direttamente a Gesù: “Tu sei il mio amato figlio”, mentre Matteo scrive che la voce disse: “Questi è il mio amato Figlio”, il che potrebbe indicare che anche altri udirono la voce e probabilmente videro il cielo aprirsi e lo Spirito Santo discendere su Gesù. In genere i commentatori considerano questo avvenimento come un fatto privato – che, dopo il suo battesimo, solo Gesù vide il cielo aprirsi e udì la voce. Pensano che Matteo si espresse in quel modo perché s’indirizzava al suo pubblico di lettori.

Il Vangelo di Marco racconta che quando Gesù uscì dall’acqua, subito … vide aprirsi i cieli.8 Il concetto dei cieli che si aprono indica l’esperienza di una visione, come vediamo in altri passi delle Scritture. Ezechiele scrisse che i cieli si aprirono ed ebbi visioni da parte di Dio.9 Stefano, quando venne lapidato a morte, disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti», e fissò gli occhi al cielo e vide la gloria di Dio.10 L’apostolo Pietro, mentre era a Ioppe, salì sul terrazzo a pregare e vide il cielo aperto e scendere verso di lui un oggetto simile a un gran lenzuolo, tenuto ai quattro capi e che veniva calato a terra.11 Nel libro dell’Apocalisse, l’apostolo Giovanni per ben due volte dice di vedere i cieli aperti mentre sta avendo una visione.12 Tutto questo indica la possibilità che Gesù ebbe una visione dei cieli che si aprivano e dello Spirito Santo che scendeva su di Lui.

È possibile che anche Giovanni Battista abbia avuto la stessa visione, oppure un’altra visione dello Spirito che scendeva su di Lui, come dice il quarto Vangelo:

E Giovanni testimoniò, dicendo: «Io ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo”. Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio».13

Lo Spirito di Dio discendente sul Messia è indicato anche in alcuni passi del Vecchio Testamento:

Poi un ramoscello uscirà dal tronco di Isai e un germoglio spunterà dalle sue radici. Lo Spirito dell’Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell’Eterno.14

Quando in seguito Gesù parlò nella sinagoga nel suo paesino natale, lesse dal libro di Isaia:

Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili…15

Fu in quel giorno, al suo battesimo, che lo Spirito e l’unzione di Dio vennero su Gesù e vi restarono.

I commentatori hanno qualche difficoltà a spiegare il fatto che lo Spirito scese su di Lui in forma corporea, come una colomba.16 Alcuni vedono una connessione tra la colomba e lo Spirito Santo che aleggiava sopra le acque in Genesi 1,2, ma altri la vedono diversamente. Brad H. Young spiega:

Contrariamente alla comune credenza, nel pensiero ebraico la colomba non è sempre associata allo Spirito Santo.17 Green afferma: Nella letteratura precedente o contemporanea ai Vangeli, non è stata trovata nessuna equazione simbolica tra lo Spirito e la colomba. Può darsi che questa similitudine intenda evocare il simbolismo della colomba come araldo o messaggero di buone notizie: questa immagine anticiperebbe la legittimazione di Gesù di proclamare le buone notizie. La frase di Luca, “in forma corporea”, accentuava in maniera caratteristica la caratteristica materiale di questa scena apocalittica.18

Il fatto che lo Spirito scese su Gesù è il punto principale indicato qui, anche se la connessione con il simbolismo della colomba non è molto chiaro. Lo Spirito di Dio che si muove e legittima Gesù è il significato principale di questo battesimo.19

Oltre alla discesa dello Spirito, una voce parlò dal cielo, dicendo: «Tu sei il mio amato Figlio nel quale mi sono compiaciuto».20 È un’affermazione dell’approvazione divina nei confronti di Gesù, simile a quella che darà in seguito nei Vangeli al momento della trasfigurazione (vedi Matteo 17,5). Il figlio amato in cui Dio si è compiaciuto si riflette in due versetti del Vecchio Testamento:

Dichiarerò il decreto dell’Eterno. Egli mi ha detto: «Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato»21 e «Ecco il mio servo, che io sostengo, il mio eletto in cui la mia anima si compiace. Ho posto il mio Spirito su di Lui; Egli porterà la giustizia alle nazioni».22

Il primo versetto si concentra sulla definizione messianica di figlio, mentre il secondo si riferisce alla figura del servo in Isaia. La condizione di Gesù come Figlio, che include sia il ruolo messianico sia quello di servo, è ampiamente intessuta nei Vangeli.23

Alcuni commentatori hanno suggerito che quando Dio disse «Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato», stesse adottando Gesù come Figlio. Comunque è chiaro che quella non era l’interpretazione degli scrittori del Vangelo. Stein spiega:

Per Giovanni [l’autore del quarto Vangelo] Gesù era/è il Figlio anche prima della sua incarnazione (Giovanni 1,1–4 viene prima di 1,14). Per Luca e Matteo, Gesù era Figlio di Dio già al momento della concezione verginale (Luca 1,35.42–45; Matteo 1,20–25). Analogamente per Marco, queste parole non indicano un cambiamento nella condizione di Gesù davanti a Dio. Non è “promosso” dopo il battesimo. La voce, invece, è una conferma di chi era e un riconoscimento ufficiale che Dio era compiaciuto del suo operato negli anni del silenzio. Indubbiamente questo riconoscimento portò conforto durante i momenti di crisi e scoraggiamento sperimentati da Gesù nel corso del suo ministero.24

Il significato degli avvenimenti avvenuti al momento del battesimo di Gesù e il cambiamento che esso effettuò nella sua vita da quel momento, possono essere interpretati come la sua unzione di Messia e la sua preparazione da parte di Dio per essere suo messaggero e Salvatore del mondo.

Robert Stein lo spiega così:

Al suo battesimo Gesù era consapevole di essere stato unto per un compito divino. Servire Dio silenziosamente come falegname a Nazareth era una cosa del passato. Lo Spirito lo aveva unto e la sua missione messianica era cominciata.25

Torniamo indietro per un attimo: nel Vangelo di Matteo, quando Gesù andò a farsi battezzare da Giovanni, ci viene detto che Giovanni gli si opponeva fortemente dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». E Gesù, rispondendo, gli disse: «Lascia fare per ora, perché così ci conviene adempiere ogni giustizia».26

Il battesimo di Giovanni era un battesimo di ravvedimento, di pentimento, un invito a tutti i peccatori a confessare e a cambiare il proprio comportamento; tuttavia Gesù, che era senza peccato, si presentò a Giovanni per essere battezzato. Matteo ci dice che Giovanni era consapevole del grande ruolo di Gesù e aveva indicato che era Lui il più forte che doveva venire. Sapeva che Gesù non aveva bisogno del suo battesimo e cercò di opporsi. Era come se volesse dire: “Io ho bisogno del tuo battesimo dello Spirito e del fuoco, ma Tu non hai bisogno del mio battesimo di pentimento nell’acqua”.27 Ciononostante, Gesù indicò che dovevano procedere con il battesimo, perché era la cosa corretta da fare per adempiere tutto ciò che era giusto.

Gesù si sottomise al battesimo di Giovanni, non perché avesse bisogno di pentirsi, ma per potersi identificare con i peccatori e mediante quell’identificazione divenire il loro sostituto. Le scritture ci dicono:

[Dio] ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in Lui.28

Isaia scrisse:

Per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo, renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità. Perciò gli darò la sua parte fra i grandi, ed Egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha versato la sua vita fino a morire ed è stato annoverato fra i malfattori.29

Partecipando al battesimo di Giovanni, Gesù affermava la sua solidarietà con i peccatori, identificandosi con loro nel processo della salvezza.30

Charles Price spiega:

Gesù non aveva peccati e quindi non aveva bisogno di perdono. Perché allora fu battezzato? Isaia 53,12 dice che Gesù “è stato annoverato tra i malfattori”. Questo si adempì sulla croce, ma iniziò all’avvio del suo ministero. Gesù si mise in fila con tutti gli altri per farsi battezzare, identificandosi con i nostri peccati e con il nostro bisogno di essere perdonati. Prende il posto del peccatore, anticipando quello che in seguito chiamò “il battesimo di cui Io sarò battezzato”, cioè la sua morte, la sua sepoltura e la sua risurrezione.31

Alcuni studiosi ipotizzano che Gesù abbia seguito Giovanni o sia stato suo discepolo per qualche tempo prima del suo battesimo, ma la maggior parte lo esclude. Comunque ci furono alcune somiglianze nei loro ministeri. Come Giovanni, Gesù predicò all’aperto, al contrario degli scribi dei suoi tempi; insegnò una preghiera ai suoi discepoli, come aveva fatto Giovanni per i suoi;32 chiamò tutti al pentimento33 e indicò l’urgenza di farlo;34 predicò il giudizio su Israele;35 rigettò l’ipocrisia36 e accettò i peccatori.37

Anche se alcuni dei metodi usati e dei messaggi predicati da Giovanni e da Gesù avevano certe somiglianze, ci furono anche grandi differenze. Giovanni era un asceta che viveva nel deserto; Gesù interagiva con la gente nelle città e nei paesi. Giovanni proclamava che il giudizio era vicino; Gesù proclamava che il regno di Dio era in arrivo e invitava gli afflitti e gli oppressi a entrarvi. Giovanni operava nell’ambito dell’attesa di ciò che sarebbe venuto; Gesù in quello dell’adempimento.38

Quando Gesù si presentò per farsi battezzare, Giovanni riconobbe che era arrivato quello più forte di lui. Secondo il quarto Vangelo Giovanni, riferendosi a Gesù:

«Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Questi è colui del quale dissi: “Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perché era prima di me”». […] «Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di Lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo”. Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio».39

Dopo che Gesù fu battezzato da Giovanni, Dio lo unse e lo preparò per il suo ministero mandando su di Lui il suo Spirito. La manifestazione della guida e della direzione dello Spirito nella vita di Gesù è visibile in affermazioni come: Gesù, ripieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto…; e Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne ritornò in Galilea…; Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri…; oggi questa Scrittura si è adempiuta nei vostri orecchi.40

La voce di Dio dal cielo proclama Gesù suo Figlio, identificando così il loro rapporto di Figlio e di Padre. Gesù ora è pronto a cominciare il suo ministero, nella potenza dello Spirito Santo: predicare il regno di Dio, essere la presenza divina sulla terra e in tal modo adempire i compiti messianici affidatigli da suo Padre per redimere l’umanità.


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


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1 Luca 2,52.

2 Matteo 3,13.

3 Luca 3,23.

4 Marco 1,9–11.

5 Luca 3,21–22.

6 Matteo 3,16–17.

7 Matteo 3,11; Marco 1,7–8; Luca 3,16.

8 Marco 1,10.

9 Ezechiele 1,1.

10 Atti 7,55–56.

11 Atti 10,11.

12 Apocalisse 19,11; 4,1.

13 Giovanni 1,32–34.

14 Isaia 11,1–2.

15 Isaia 61,1.

16 Luca 3,22; Marco 1,9–11; Matteo 3,16.

17 Young, Jesus the Jewish Theologian, 20.

18 Green, The Gospel of Luke, 187.

19 Young, Jesus the Jewish Theologian, 20.

20 Marco 1,11.

21 Salmi 2,7.

22 Isaia 42,1.

23 Guelich, World Biblical Commentary: Mark 1–8:26, 35.

24 Stein, Jesus the Messiah, 99.

25 Ibid.

26 Matteo 3,14–15.

27 Morris, The Gospel According to Matthew, 64.

28 2 Corinzi 5,21.

29 Isaia 53,11–12 .

30 Morris, The Gospel According to Matthew, 65.

31 Charles Price, My Daily Journey With Christ, July 15. (Sul sito “The Living Truth”.)

32 Luca 11,1–4.

33 Matteo 4,17; Marco 1,14–15; Luca 13,3.

34 Matteo 24,44.

35 Matteo 23,36–38.

36 Matteo 23,23–28; Luca 5,32.

37 Matteo 9,10; Luca 15,1.

38 Questo elenco è tratto da: Jeremias, New Testament Theology, 48–49.

39 Giovanni 1,29–30.33–34.

40 Luca 4,1.14.18.21.


Titolo originale: Jesus—His Life and Message: John and Jesus – Part 2
Pubblicato originariamente in Inglese il 27 Febbraio 2015
versione italiana affissa il 12 Luglio 2015;
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