Apprezzare l’invecchiamento

Di Maria Fontaine

Giugno 27, 2017

[Appreciating Aging!—Part 1]

Poiché invecchiare offre opportunità
come la gioventù, se ben diverse.
Quando la luce della sera manca già,
nel cielo sorgono le stelle, di giorno perse.
—Henry Wadsworth Longfellow

“Il dono di questi anni non è soltanto l’esser vivi — è il dono di diventare più vivi che mai”. —Joan Chittister

“Non si è mai troppo vecchi per imporsi un obiettivo nuovo o fare uno sogno nuovo”. —Les Brown

Da quando ho compiuto settant’anni, ho cominciato a pensare di più ai vantaggi dell’invecchiamento. Anche se molti di noi hanno già provato alcuni dei suoi svantaggi o delle sue difficoltà, si possono sempre trovare molte cose buone in questa fase della nostra vita. Ovviamente, mi rendo conto che non tutti voi che leggerete queste parole vi troverete nella fase della vita in cui queste cose si applicheranno a voi personalmente, ma potreste lo stesso interessarvi per le persone anziane che forse state seguendo.

Nella seconda parte, poi, presenterò altri vantaggi e benefici dell’età avanzata, insieme ad alcuni articoli su studi sociali e scientifici che presentano la sorprendente gamma di opportunità e possibilità per le persone in questa fase della vita.

Una cosa importante da ricordare è che man mano che invecchieremo, saremo più felici e le cose saranno più facili se decidiamo di concentrarci sugli aspetti positivi dell’essere anziani. Dato che sappiamo che questa fase della vita, come qualsiasi altra, è un dono del Signore e fa parte del suo piano, possiamo scegliere di viverla fino in fondo e accettarla come un momento speciale che Dio ci dà per sperimentare e maturare in diversi modi che aggiungeranno valore alla nostra esistenza.

Proprio come in qualunque altra fase della vita, invecchiare presenterà grandi sfide. Per alcuni arriveranno prima, per altri più tardi; tutti hanno esperienze diverse. Alcune delle cose che incontriamo potrebbero sembrare grandi interruzioni per i nostri piani e i nostri desideri, ma se troviamo il tempo di vedere anche le possibilità che queste sfide presentano, possiamo effettivamente trasformare il processo d’invecchiamento in una risorsa molto positiva. Invecchiando abbiamo doni preziosi da condividere con gli altri. Abbiamo la saggezza e la comprensione acquisite dalle nostre esperienze. Abbiamo la compassione e l’empatia ottenute affrontando le sfide, le perdite e le delusioni della vita. Abbiamo la visione di poter essere validi per Gesù in modi di cui forse non ci eravamo resi conto prima.

Anche se devo ammettere che ci sono momenti in cui i mali, i dolori e altre inconvenienze possono sembrare tutt’altro che benefici, sono determinata a vedere questi anni come un’opportunità unica per maturare in aree importanti della mia vita. Voglio continuare a “correre con perseveranza la gara che mi è posta davanti, tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della mia fede”.1

Alcuni chiamano questa mentalità positiva “invecchiare con grazia” o “invecchiare trionfalmente”. Se abbiamo questo atteggiamento, cercheremo tutte le opportunità che indubbiamente si presenteranno in questi ultimi anni della nostra vita. Ci saranno opportunità di acquisire e condividere dal tesoro delle nostre esperienze le benedizioni, i benefici e le lezioni imparate.

Condividerò con voi alcune delle mie riflessioni su come possiamo condurre una vita buona mentre invecchiamo, ma naturalmente tenete a mente che questi punti non sono tutto quel che c’è da dire sull’invecchiamento. I miei pensieri si basano sulla mia situazione personale e sulle mie esperienze; spero che, anche se la vostra situazione potrebbe essere molto diversa, potrete in qualche modo applicare queste idee alla vostra vita.

Un maggior rispetto per il tempo. Invecchiare porta con sé un senso maggiore dell’importanza di usare saggiamente il nostro tempo. Mi sento più motivata a stabilire obiettivi certi da realizzare finché ne ho l’opportunità, invece di rimandarli a più tardi. Lasciarli a “qualche altro momento” sembra molto più incerto adesso, perché “qualche altro momento” potrebbe non arrivare. Man mano che aumenta la consapevolezza dell’importanza di fare buon uso del tempo, acquisiamo una grandissima motivazione che contribuisce a rendere meno importanti le distrazioni di questa vita. È uno dei doni che la vecchiaia ci offre.

Efficienza dovuta a maggior determinazione. Per me, la cosa importante da ricordare è di concentrare la mia attenzione su una cosa alla volta. Svolgere molte operazioni contemporaneamente potrebbe essere un’abitudine che piace a molti, ma ha dei seri svantaggi. Spesso è un modo poco efficiente di fare le cose. All’inizio sembra che cercare di svolgere molte attività allo stesso tempo aiuti a concludere di più; ma se si aggiungono il doppio controllo necessario e tutti i particolari che vanno persi in questo modo di operare, in realtà si vede che non è poi così efficace.

Dato che ho sempre tante cose da fare, evitare di farne parecchie allo stesso tempo vuol dire che devo diventare più efficiente nel modo in cui gestisco il tempo. Fare le cose più in fretta, che sembrerebbe la soluzione ovvia, non funziona. Invece devo trovare un modo per fare le cose necessarie restando focalizzata per approfittare di ogni momento. Per restare concentrata su quello che devo fare, annoto tutte le cose che mi vengono in mente che vanno fatte entro breve. È una cosa che funziona – se non dimentico di guardare il mio blocco­ note! Mi sono perfino fatta cucire delle tasche su alcuni dei miei vestiti, per facilitare la mia abitudine di portare sempre con me un blocco note. Fare queste cose mi aiuta a gestire meglio il tempo che il Signore mi ha dato. Lavorando così, sto anche imparando più autodisciplina, il che mi rende più facile prendere buone abitudini in altri campi della mia vita.

Dipendere di più dagli altri. Può essere frustrante sentirsi meno indipendenti o meno capaci, o perfino incapaci, di fare cose che si sono sempre fatte in passato. Il vantaggio, comunque, è che il bisogno di ricevere più aiuto dagli altri conduce all’umiltà e fornisce opportunità di incoraggiare gli altri con la gratitudine per il loro aiuto. Può servire anche a tenerci in una comunione più stretta con Gesù.

Le sfide mantengono attivo il cervello. Sto scoprendo che, anche se adesso ci sono molte sfide nuove nella mia vita, trovo sempre una soluzione, se lavoro insieme al mio Direttore celeste. Poiché la situazione di ognuno di noi sarà unicamente nostra, dobbiamo lavorare con il Signore per vedere quali sono le soluzioni migliori per noi personalmente. Questo mantiene attivo il nostro cervello – pensando, sviluppando idee nuove, crescendo e mantenendo concentrata la mente.

Atteggiamenti per restare attivi e flessibili nello spirito. Per molti di noi, la vita che abbiamo condotto servendo Gesù ci ha aiutato a restare giovani in spirito, che è una qualità importante da mantenere quando invecchiamo. Essere giovani nello spirito non dipende da quanti anni biologici abbiamo. Quello che scegliamo di credere su noi stessi si riflette nei nostri pensieri, nelle nostre parole e nelle nostre azioni.

Più è positivo l’atteggiamento che hai nei confronti di te stesso, più il tuo cuore e la tua mente sono convinti di ciò che sei come membro del regno di Dio. Se scegli di trattare ogni nuovo giorno, con tutti i suoi cambiamenti, come opportunità per restare giovane nel cuore e attivo nello spirito, allora puoi farlo.

Abbiamo beneficiato di molti consigli saggi sul potere di un atteggiamento positivo. Quando speriamo nel Signore possiamo rinnovare la nostra forza. Possiamo innalzarci con ali come le aquile; possiamo correre senza stancarci; possiamo camminare senza affaticarci.2 Perfino la nostra mente può rinnovarsi, come dice uno dei miei versetti preferiti sulla vecchiaia: “Perciò noi non ci perdiamo d'animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno”.3 Che promessa meravigliosa da rivendicare; possiamo invocare le benedizioni del rinnovamento a ogni giorno e a ogni anno che passa. Che regalo!

Ultimatum e cambiamenti nello stile di vita sono benedizioni. Per molti di noi il cambiamento è stato una parte integrante della vita. Esperienze come la vita in ambienti comunitari e multigenerazionali in cui cambiamenti, viaggi e la necessità di essere flessibili e adattabili sono praticamente necessari per la sopravvivenza, hanno permesso a molti di noi di continuare a vedere opportunità in qualsiasi ostacolo. L’invecchiamento non fa eccezione.

Alcuni cambiamenti sono più facili di altri per molti motivi, ma a volte, man mano che i nostri corpi invecchiano, fare quegli aggiustamenti richiede più sforzo e può essere una sfida. Quando il Signore sa che una cosa che per noi è difficile è importante, per via dell’amore che prova per noi potrebbe essere costretto a mostrarci perché un particolare cambiamento è necessario e quali saranno le conseguenze se non lo facciamo. In altre parole, potrebbe darci un ultimatum.

Sono grata per gli ultimatum che m’impongono di cambiare, anche se al momento potrebbero essere scomodi, svantaggiosi, umilianti e a volte perfino terrificanti. Rappresentano il suo amore per noi e servono a prevenire cose anche peggiori.

Ho alcuni amici che hanno ricevuto un ultimatum sotto forma di infarti che li hanno costretti a rallentare, analizzare il loro stile di vita e cambiarlo. Grazie a quei cambiamenti hanno spesso scoperto una rinnovata voglia di vivere e una prospettiva completamente nuova di cosa è veramente importante.

Ovviamente non tutti gli ultimatum sono così drastici. Nel mio caso, il Signore ha parlato in profezia; mi ha avvertito chiaramente e in diverse occasioni che dovevo prendere misure serie per ridurre lo stress nella mia vita, compreso più esercizio fisico, più sonno e più rilassamento, oltre a stare più attenta alla mia dieta e all’assunzione di liquidi. Mi ha anche avvertito del bisogno di rallentare di più.

Seguire le sue istruzioni ha portato frutti positivi! Rispettare questi ultimatum ha portato vari miglioramenti nella mia salute e mi ha permesso di svolgere i compiti che mi affida con un minimo di effetti collaterali negativi. Ci sono voluti tempo e determinazione per fare alcuni di questi cambiamenti, ma ci sono stati miglioramenti. Posso certamente dire che per ogni cambiamento ne è valsa la pena per i benefici che ha portato.

Atteggiamento consapevole verso la salute. Parte del dare sempre più valore alla salute man mano che invecchio, è il fatto che mi sto rendendo conto dell’importanza che Dio ha dato alla salute. Tendo a stare più attenta di prima alle cose che succedono nel mio corpo. Molte volte in passato ero troppo occupata a fare altre cose per prestare attenzione ai sintomi, finché non erano tanto gravi da doverli notare per forza.

La nostra salute ha una parte importantissima nella qualità della nostra vita, da non minimizzare né trascurare. David stava molto attento a queste cose e fin dall’inizio aveva stabilito regole di salute per i membri della Famiglia. Così, invecchiando, scopro di essere più interessata a fare ricerche riguardanti la salute, trovare consigli affidabili e scoprire rimedi o soluzioni buone e naturali.

Costruire legami con altre persone anziane. Noi anziani abbiamo molte cose in comune ed è utile trovare un gruppo di sostegno dovunque viviamo. Insieme possiamo aiutarci ad apprezzare i molti lati positivi dell’invecchiare. Possiamo essere una testimonianza di come Dio può proteggerci e aiutarci a resistere e perfino a essere superiori e ottimisti nonostante i punti negativi. Un gruppo di sostegno del genere è un ottimo posto per incoraggiarsi a vicenda e condividere suggerimenti e informazioni.

Più soddisfazioni a un ritmo più lento. Ho accettato il fatto che devo andare più piano, perché ho meno energia e il mio corpo non è più veloce come prima e non può lavorare sodo come faceva in passato. Comunque, andare più piano m’impedisce anche di fare altrettanti errori.

Un ritmo più lento e un approccio più attento mi causano meno stress e mi rassicurano di più che Gesù mi sta guidando.

Con l’età, un ritmo più lento può anche darci l’opportunità di essere un esempio di amore e un incoraggiamento per gli altri, in diversi modi per cui prima non avevamo il tempo. Può essere anche un’opportunità di stringere un rapporto con i vicini o con altri anziani o con i nostri nipoti (o personalmente o con altri mezzi di comunicazione).

Impartire esperienze preziose. Essere in grado di passare ad altri le nostre esperienze, la saggezza che la vita ci ha insegnato, la nostra testimonianza o le nostre storie, sia ad altre persone con la nostra stessa età sia a generazioni più giovani, è un privilegio inestimabile.

Ho scoperto che molte persone giovani accettano più facilmente incoraggiamento e consigli dai nonni che dai genitori o dai coetanei. Nella vecchiaia si può essere un aiuto ancora maggiore per le generazioni più giovani, forse anche confidenti e/o mentori. Se vivi in una casa multigenerazionale o se la comunità locale ha un misto di persone giovani e anziane, puoi trovare qualche opportunità di offrire assistenza, suggerimenti o consigli dettati dall’esperienza. Hai l’opportunità di incoraggiare giovani e anziani, di aiutarli a guardare con speranza al futuro, non solo al resto della loro vita sulla terra, ma anche alla vita futura.

Naturalmente offrire consigli o condividere esperienze non può arrivare come una predica o una lezione. Molte volte il tuo spirito calmo e la tua disponibilità ad ascoltare gli altri senza giudicarli possono essere la chiave perché ti vedano come un porto sicuro in mezzo alle tempeste che infuriano intorno a loro. In quella situazione hai l’opportunità di offrire suggerimenti carichi della saggezza dovuta alle esperienze di un’intera vita.

I benefici di continuare a imparare. Se stai imparando qualcosa di nuovo e ti sembra di doverti sforzare troppo, puoi lo stesso divertirti molto facendo qualcosa su cui devi veramente concentrarti. Ti aiuterà a distrarre la mente da te stesso e da qualsiasi punto negativo. Che si tratti di opportunità fisiche o mentali, possono essere veramente benefiche quando s’invecchia, per mantenere attiva la mente.

Potresti trovare cose nuove che ti piaceranno. Una delle mia amiche di LFI mi ha detto che per necessità aveva cominciato per la prima volta a insegnare inglese come seconda lingua. A quel punto si era resa conto che l’insegnamento le piaceva e per lei è diventata una passione.

Tempo per riflettere sul cielo. Il corpo che invecchia e rallenta aiuta a trovare il tempo di riflettere sulla vita a venire e di prepararsi ad essa. Si lascia lentamente andare questa vita e ci si protende verso la prossima. Puoi cominciare a goderti alcuni aspetti della vita futura pensando, riflettendo e sognando su di essa.

Compassione, conforto e la motivazione per dare forza agli altri. Invecchiando, generalmente si diventa più compassionevoli nei confronti degli altri, per quel che riguarda le loro malattie e la loro paura della morte. Si diventa più abili nel ministero della consolazione, dato che si capiscono meglio le difficoltà e si è arrivati a vedere questa fase della vita come un ulteriore rafforzamento e la “classe successiva”.

Il dono della semplicità. Un altro vantaggio dell’invecchiamento è il riconoscere le benedizioni più semplici della vita. Si diventa più consci delle piccole cose che la gente fa per aiutarti: aprire la porta, fermarsi per farti attraversare la strada, offrirti un fiore o dirti che stai invecchiando bene.

Opportunità per un maggior equilibrio nella vita. Ho visto i benefici di una maggior concentrazione sul vivere il momento invece di cercare costantemente di fare di più. Naturalmente sono necessarie entrambe le cose, ma la seconda diventa sempre meno importante man mano che invecchiamo e diamo più importanza a ricavare il massimo dalle esperienze del momento.

Quando invecchiamo, cominciamo a renderci conto che possiamo equilibrare le nostre azioni e i nostri sforzi vedendo la vita più come un’esperienza da fare che una cosa da sopportare o superare. È a questo punto che il prestare attenzione agli altri e ai loro bisogni individuali può prendere la precedenza su così tanta azione.

Quando le circostanze c’impongono di andare più piano, possiamo usare quei momenti per gli altri, con la preghiera, con l’incoraggiamento e facendo quello che il Signore ci mostra in quei momenti di meditazione tranquilla. Fermarci per ricevere le sue indicazioni ci permette di capire quando andare piano e quando investire la nostra forza in cose che potrebbero richiedere uno sforzo maggiore. Ci saranno difficoltà, ma quando il Signore ci mostra di usare le forze che abbiamo, anche quello serve a mantenerci vivi e in movimento. E soprattutto abbiamo il tempo di trovare un equilibrio.

Riempire gli spazi vuoti. Se sei solo perché i tuoi figli o i tuoi nipoti sono lontani, o tua moglie o tuo marito è andato a stare con il Signore; se non puoi più uscire tanto spesso a vedere altri, puoi trasformare quella perdita in un’opportunità per raggiungere altre persone sole o qualcuno che abita vicino o utilizzando Skype o altre forme di social media. Non esiste modo migliore di colmare il vuoto nella propria vita che riempire gli spazi vuoti in quella di un'altra persona.

I benefici del ridere. Il riso solleva lo spirito. Riuscire a ridere, specialmente di me stessa, trasforma le cose che potrebbero essere scoraggianti in qualcosa di più positivo. Per esempio, per alcuni di noi ci sono le piccole mancanze di memoria, con tutte le cose ridicole che a volte questo può causare. Queste piccoli incidenti possono offrire spunti per attaccare discorso e allo stesso tempo mantenerti umile.

Alcune cose che faccio a volte sono ridicole, come prendere qualcosa per portarlo in un’altra stanza, per poi arrivare là e chiedermi dove l’ho messo. Quindi tornare nella prima stanza e rendermi conto che l’avevo preso, poi ero stata distratta da qualcos’altro e l’avevo rimesso nello stesso posto senza portarlo di là. Oppure, ti è mai capitato di cercare il telefono, mentre ce l’avevi in mano? A me sì!

Ogni tanto mi dimentico se ho gli occhiali sul naso o no, o dove ho messo la penna, o se ho spedito quel file un minuto fa oppure no.

Ridere è ottimo per ridurre lo stress. Ridere fa anche bene alla salute. Rilassa tutto il corpo. Una bella risata di cuore allevia la tensione fisica e lo stress, lasciando i muscoli rilassati fino a quarantacinque minuti dopo.4 Ridere aiuta il sistema immunitario. La Mayo Clic dice: “Quando si parla di alleviare lo stress, ridere e ridacchiare di più è esattamente quello che ordina il medico. Ecco perché: sia che ridiate sonoramente per un programma comico alla televisione, sia che facciate qualche risatina silenziosa per una striscia a fumetti sul giornale, ridere fa bene. È una forma di sollievo dallo stress, e non è una barzelletta. […] Quando si comincia a ridere, non solo si alleggerisce il carico mentale; induce effettivamente dei cambiamenti fisici nel corpo. Ridere può stimolare molti organi, attivare una reazione rilassante allo stress, sollevare la tensione e tante altre cose”.5

Mi è piaciuto il discorso che qualcuno ha fatto a una conferenza sull’invecchiamento. Forse piacerà anche a te. Mi ha fatto ridere così tanto che devo essermi sicuramente liberata di un sacco di stress! (Avvertenza: ovviamente non a tutti piace lo stesso tipo di umorismo.)

Continua.


1 Ebrei 12,1–2.

2 Isaia 40,31.

3 2 Corinzi 4,16.

4 http://www.helpguide.org/articles/emotional-health/laughter-is-the-best-medicine.htm.

5 http://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/stress-management/in-depth/stress-relief/art-20044456.

Pubblicato originariamente in Inglese il 4 febbraio 2017.

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