Rincorrere i problemi, o anticiparli?

Di Maria Fontaine

Luglio 24, 2017

[Chasing Problems?—Or Pre-empting Them?!]

In genere siamo persone occupate. Di solito abbiamo più cose a cui pensare e di cui prenderci cura di quante ne possiamo far stare nella giornata. Vogliamo avere il controllo della nostra vita, ma a volte, almeno per me, può essere difficile mantenere le priorità giuste sulle molte cose che voglio e devo fare.

Tra lo scrivere articoli, le discussioni e le decisioni da prendere con Peter riguardo alla Famiglia, oltre alle mie comunicazioni personali con le persone che mi scrivono e al fatto che la mia malattia agli occhi spesso aumenta il tempo necessario a fare la maggior parte delle cose, le mie giornate spesso non bastano a fare tutto.

Ciò significa che devo fare il miglior uso possibile del mio tempo. Non che ci siano troppe cose da fare, soltanto che devo lavorare con maggiore efficacia, altrimenti finisco per rincorrere i problemi cercando di raggiungerli e superarli, invece di godermi le grandissime soddisfazioni che la vita può dare quando camminiamo a passo a passo con Gesù.

Vorrei raccontarvi alcune mie esperienze in questo campo e come il Signore mi ha aiutato a cambiare. Forse quello che vi dirò potrà esservi di aiuto nella vostra vita indaffarata. Sono sicura che molti di voi devono affrontare una serie ininterrotta di responsabilità, delle sfide grandi e piccole e un flusso continuo di cose da fare che si ammucchiano facilmente e diventano problemi più grandi e stressanti quando non sono trattate correttamente.

Troppo spesso mi sono ritrovata invischiata in una spirale discendente in cui ero gradualmente inondata dalle difficoltà e dalle complicazioni impreviste o inaspettate della vita. Quando le cose cominciavano ad ammucchiarsi, mi sembrava più facile ignorare le questioni meno pressanti, perché al momento non sembravano altrettanto vitali di quelle più urgenti. Poi, però, prima che me ne rendessi conto, mi ritrovavo faccia a faccia con uno di quei problemi che una volta erano piccoli e avevo messo da parte. A quel punto era diventato molto più grande ed esigeva il mio tempo e la mia attenzione. La mia reazione naturale era cercare di risolverlo, perché a quel punto di solito aveva fatto qualche danno o causato altre complicazioni che dovevano essere anch’esse risolte. Così dovevo investire ancor più del mio tempo già limitato.

Nel frattempo, ovviamente, altre piccole questioni continuavano a presentarsi, ma ero così occupata a cercare di risolvere quelli che si erano già ingigantiti, che finivo per ripetere lo stesso errore, ignorando i problemi piccoli nella speranza che si risolvessero o sparissero da soli.

È un dilemma che sembra affliggere molte persone occupate. Scegliere lo schema di affrontare i problemi solo quando diventano grandi, invece di affrontarli quando sono ancora piccoli, sembra la cosa normale da fare al momento, ma non deve per forza essere così. Non dobbiamo passare la vita a rincorrere i problemi, stressandoci, cercando di minimizzare i danni e sentendoci spesso travolti dalla continua spirale delle sfide che ci troviamo davanti.

Anche se l’anno scorso sono riuscita a fare qualche progresso, non è stato certamente un trionfo. Ho prestato più attenzione alle cose finché erano ancora piccole e più facili da gestire. Ho cambiato il mio modo di operare. Ho cambiato la mia etica di vita e del lavoro per anticipare e prevenire i danni, invece di limitarmi a gestire quelli già fatti. È già un progresso.

C’è voluto più di un semplice cambiamento in un’area. C’è voluto un cambiamento di mentalità, del mio modo di vedere qualsiasi cosa entri nella mia vita. Ci vuole uno sforzo consapevole per vedere le questioni appena si presentano e poi agire; o meglio ancora, prevedere i possibili problemi ed essere pronti a stroncarli sul nascere appena cominciano a svilupparsi.

Ho scoperto di aver bisogno di implementare questo modo di reagire alle situazioni prima nelle aree piccole, così che diventi il modo abituale di vedere tutto quello che mi succede. Per esempio, in precedenza, ogni volta che dovevo andare da qualche parte, ero così presa dal pensiero di tutto il resto, che spesso non mi preparavo nel modo adatto al clima del momento. So benissimo di essere molto suscettibile ai minimi sbalzi di temperatura, specialmente con il freddo e le correnti d’aria. Tuttavia, quando uscivo di casa spesso ero troppo occupata o troppo distratta per prestarci attenzione. Portare con me maglie e giacche in più era un fastidio.

Spesso avevo anche fretta, solitamente a causa di qualche altro fattore che aveva causato un piccolo ritardo. Ma poiché stavo cercando di risolvere il problema del mio ritardo, trascuravo i problemi che potevano nascere da un rapido cambiamento della temperatura. Di conseguenza spesso finivo per prendere il raffreddore.

Il tempo che mi ci voleva per riprendermi dalle conseguenze di non aver anticipato il problema – i raffreddori e le relative convalescenze – causava un sacco di arretrati nel mio lavoro. Di conseguenza, uscire per andare da qualsiasi parte sembrava diventare un problema ancora più grande del solito. Un po’ di previdenza nel preparare una borsa in anticipo, con dei vestiti un po’ più caldi, sarebbe bastata a evitare il problema.

Anche solo uscire di casa significava che dovevo pensarci in anticipo e prendere abbastanza scialli e sciarpe, giusto in caso. Troppo spesso uscivo di fretta e quando mi rendevo conto di avere freddo avevo già preso un colpo d’aria. La soluzione sembrava semplice, se solo avessi trovato il tempo di pensarci e metterla in pratica. Tenere un maglione appeso a un attaccapanni vicino alla porta non solo mi dava il promemoria visivo di mettermi qualcosa di caldo, ma mi faceva anche pensare a cos’altro mi sarebbe servito per stare calda, o ad altre cose come il telefono o una bottiglietta d’acqua.

A volte rincorrere i problemi può dipendere dalla mancanza di abbastanza autodisciplina. Non hai mai avuto difficoltà a smettere di lavorare su qualcosa d’interessante, per cominciare qualcos’altro che avevi già programmato di fare? A me è successo spesso. Ero così concentrata su un lavoro che le altre cose che dovevo fare quel giorno venivano spinte da parte. Finivo per fare tutto di fretta per riuscire a occuparmi delle altre cose, sottoponendomi a pressione e stress. L’aggiunta di quella pressione poi causava errori, rimediare ai quali mi costava ancora più tempo.

In questo caso avevo bisogno di qualche promemoria per cambiare. Dopo aver pregato al riguardo, mi è venuta l’idea di usare un contaminuti per smettere di lavorare su un progetto in tempo e passare a un altro. Sì, lo so, la soluzione è semplice; perché non ci avevo pensato prima? Be’, è sorprendente come le piccole cose siano lì davanti a noi, ma non decidiamo mai seriamente di cambiare e di pregare su cosa fare.

Alcuni sono più liberi di altri di gestire il proprio tempo, e siccome questa è la mia situazione, devo fare in modo di rispettare il più possibile il mio orario. Può darsi che sia libera di decidere come usare il mio tempo, ma ho lo stesso delle responsabilità da assolvere nel modo più efficiente possibile. Dopotutto, come voi, lavoro per il Signore, che merita dei buoni profitti dagli investimenti che ha fatto in ognuno di noi. Sia che siamo responsabili del nostro orario e delle nostre scadenze, o che siamo liberi di programmare solo poche ore della nostra giornata, è importante spendere bene quel tempo.

Approfittare al massimo del nostro tempo non è la stessa cosa che essere indaffarati. Abbiamo bisogno di una vita equilibrata che includa momenti di concentrazione sul lavoro e momenti di relax per distenderci e ignorare le preoccupazioni della giornata. Per esempio, mi ero abituata a continuare a lavorare di sera fino quasi all’ora di andare a letto. Il Signore mi ha suggerito di cambiare, perché era un uso inefficiente del mio tempo. Le ore che passavo a lavorare tardi la sera non erano molto produttive, ma richiedevano la stessa quantità di energia ed erano uno spreco di forze.

Dovevo investire del tempo a rilassarmi per evitare di “rincorrere” il problema della perdita di sonno. Lavorare fino all’ora di andare a letto mi lasciava la mente così piena di questioni, che mi sdraiavo, ma non riuscivo a dormire prima di un paio d’ore. Non mi permetteva nemmeno di passare un po’ di tempo con Peter e con il Signore per riflettere sulla giornata e tutte le benedizioni e i progetti realizzati. Investire del tempo a rilassarmi prima di dormire è servito a far migliorare diversi problemi di salute che la mancanza di sonno aveva fatto peggiorare.

È una cosa su cui sono d’accordo molti medici: avere il tempo di rilassarsi e distendersi è essenziale per avere il tipo di sonno che ci aiuta a restare sani nel corpo, nella mente e nello spirito. Continuare a lavorare, anche solo mentalmente, quando invece è il momento dormire, produce un sonno stressato e inefficace, che col tempo può causare molti danni, invece di darci la forze e la rigenerazione che il riposo dovrebbe portare.

Il principio di prevenire i problemi, piccoli e grandi, è importante per tutti, in ogni aspetto della vita, perché influenza tutto, dalla produttività alle finanze, alla sicurezza, alla salute, alla nostra testimonianza e alla nostra serenità.

Per esempio, se di solito a casa vostra non ci sono bambini, ma ogni tanto ne vengono alcuni a trovarvi, vale la pena di investire del tempo a controllare ogni stanza prima del loro arrivo, per assicurarsi che non ci siano pericoli e cose che possano farli inciampare, oppure per allontanare gli oggetti che vi dispiacerebbe veder rotti. Non solo questo può evitarvi di perdere cose che ritenete importanti, ma, ancora meglio, potrebbe impedire a un bambino di farsi male. È una cosa che dimostra premura e attenzione per chi viene a trovarvi con i suoi bambini. Permette a voi e ai vostri ospiti di essere più rilassati e di passare meglio il tempo in compagnia.

Sono molti i casi in cui potrebbe essere necessario pensare alle eventualità del futuro: acquisire una visione a lungo termine per il nostro lavoro o la crescita dei nostri figli, oppure fare preparativi per la vecchiaia e tante altre cose. Prendere l’iniziativa di prendere in considerazione e prevedere le opportunità in arrivo e le possibili sfide è una cosa che possiamo applicare anche ai rapporti con gli altri, per esempio al formare amicizie ed essere buoni testimoni per Gesù.

Prevedere i possibili problemi può essere utile anche per qualcosa di abituale come l’esercizio fisico. Stare attenti a non strafare può evitare incidenti seri. Può essere utile anche per la salute in generale; per esempio, non limitarsi a sopportare un dente che dà fastidio fino al punto in cui diventa insopportabile e richiede un intervento dentistico più serio.

Ho letto un buon articolo su come i problemi più piccoli possono diventare grandi, se non li affrontiamo. Parla di una coppia che riconosceva l’importanza di passare tempo insieme come famiglia, ma faticava a trovare il tempo di cenare regolarmente con i bambini. Si ritrovavano a correre dietro a un mucchio di complicazioni che cominciavano ad accumularsi fin dall’inizio della giornata, finché il lavoro arretrato rendeva quasi impossibile arrivare a casa in tempo per cenare insieme. Sapevano che questi momenti con i figli erano un’opportunità preziosa che stava andando persa per sempre.

Era necessario arrivare alla radice del problema ed eliminarlo. Ironicamente, la soluzione era qualcosa che non avevano mai immaginato. Una leggera mancanza di lungimiranza causava nella loro giornata una reazione a catena che li travolgeva e li obbligava a fare sforzi per recuperare. Quando però s’impegnarono per scoprire cosa causava il problema, bastò fare alcuni passi molto semplici per prevenirlo e raggiungere l’obiettivo di supplire alle esigenze della loro famiglia.

Potrei citare molti altri esempi. Immagino che possiate trovarne alcuni anche nelle vostre esperienze. Introdurre qualche abitudine nuova e qualche modifica nella vostra vita può renderla molto più produttiva ed efficace – e meno stressante. Perché non dai un’occhiata alla tua vita? Fai una lista delle aree in cui potresti prendere controllo della situazione e scoprire come migliorare la qualità della tua vita, liberandola dallo stress e dalla frustrazione del rincorrere i problemi.


Pubblicato originariamente in inglese il 4 marzo 2017.

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