Gloria nell’orto di Getsemani

Di Maria Fontaine

Febbraio 26, 2019

[Glory in Gethsemane]

In un post precedente ho scritto di come preoccupazioni e timori possono produrre nella nostra vita degli stress per cose che potrebbero succedere, ma che in molti casi non succederanno mai. Sarebbe bello se tutti i nostri problemi rientrassero in quella categoria; alcuni stress, invece, nascono da cose che proviamo nella realtà. Sono cose che succedono o sono successe e il loro impatto sulla mente, il corpo e lo spirito è reale.

A volte ci ammaliamo in modo grave, o ci capita una tragedia o una perdita inspiegabile o altre difficoltà. Simili avvenimenti possono menomare la nostra vita e ostacolare la nostra visione del presente o la nostra speranza per il futuro, a meno che esercitiamo i “muscoli” del “tenerci aggrappati a Gesù” e facciamo uso della forza delle sue promesse in mezzo ai nostri traumi.

Purtroppo le circostanze non migliorano immediatamente come vorremmo. Potrebbero esserci situazioni che continuano a essere di peso per il nostro corpo, la nostra mente e le nostre emozioni. Forse non proveremo un sollievo immediato, ma possiamo sapere per fede che Lui ci darà ciò di cui abbiamo bisogno per andare avanti. Quello che Gesù ci ha promesso è che, se corriamo a rifugiarci tra le sue braccia, ci darà una pace che supera ogni comprensione e ci fornirà ciò di cui abbiamo bisogno per trasformare i nostri problemi in qualcosa di meglio per noi e per gli altri.

Tuttavia non è detto che la sofferenza fisica o i traumi emotivi prodotti da quello che succede avranno fine. Non riusciremo a far semplicemente sparire tutto. Forse non capiremo nemmeno perché qualcosa è successo o è andato a finire in un certo modo.

Qual è la soluzione per superare simili circostanze? La chiave sta nel creare un legame così forte con Gesù che niente potrà scuoterlo. La nostra fede e la nostra fiducia in Dio devono aumentare giorno per giorno. Quando facciamo quel che possiamo, Gesù ci fornirà ciò di cui abbiamo bisogno per estendere la nostra fede oltre le circostanze, alla consapevolezza che, qualsiasi cosa ci succeda nella vita, siamo inseparabili da Lui.1

Gesù ce lo spiega così:

Nell’orto di Getsemani stavo per affrontare i terribili avvenimenti che sarebbero culminati con la mia morte. Mio Padre mi permise di vedere ciò che sarebbe accaduto e di scegliere liberamente il prezzo che il nostro amore per l’umanità avrebbe pagato. Ero uno col Padre, ma ciò non impediva l’agonia, la tortura, il dolore indescrivibile che stavo scegliendo di subire per amor vostro. Anche se dovevo affrontare faccia a faccia il costo di ciò che il mio amore mi spingeva a fare per voi, fu l’amore di mio Padre a darmi la forza di scegliere che non fosse “fatta la mia volontà, ma la tua”.

La sua presenza era una realtà più sicura di qualsiasi trauma fisico. La sua consolazione alleviò la mia angoscia quando perfino i miei amici mi abbandonarono. Nei suoi occhi trovai la gioia che sostituì gli scherni e i vituperi di quelli che non capivano cosa stavo facendo per loro.

Quell’unità con il Padre non rimosse la sofferenza. Non tolse il dolore o l’angoscia di ciò che stavo sopportando. Superò, invece, la situazione con la potenza del nostro amore. Mi diede la forza e la grazia di trasformare la mia crocifissione nell’evento più glorioso della storia.

Tutto ciò che era umano in Me cominciò a urlare davanti a cose tanto terribili! Comunque sapevo che l’unico modo per realizzare il mio scopo era accettare la sua volontà. Dovetti affrontare la realtà, ben sapendo come tutto sarebbe diventato più orribile, ben consapevole dell’agonia che avrei sofferto. Provai tutto ciò che l’umanità sopporta, perfino il tormento di sentirmi perduto e separato da mio Padre a causa del peccato.

Quando la mia mente terrena non poté più sopportarlo, gridai: “Perché mi hai abbandonato?” La mia umanità portò il “salario del peccato”: una morte senza speranza. Anche se nella mia umanità portai i peccati del mondo, il mio Spirito non poteva morire; non poteva essere separato da mio Padre! Insieme distruggemmo il potere della morte e dell’inferno sopra tutti quelli che sarebbero venuti a Me. Per questo, nonostante la sofferenza e tutto ciò che l’uomo e Satana potevano fare per evitarlo, sconfissi la morte con tutto il cuore e misi il mio spirito nelle mani di mio Padre. Quella fu la suprema dichiarazione della vittoria, l’aggrapparsi a Lui in mezzo a tutto.

Vi ho fornito il mezzo di diventare uno con Me e, attraverso di Me, di diventare uno con mio Padre. La sconfitta più grande sulla paura, sul dolore e perfino sulla morte è la pace soprannaturale che nasce dalla fede, anche in mezzo a terribili sofferenze.

Potreste chiedervi come tantissimi dei miei figli in tutti i tempi hanno potuto sopportare eventi traumatici. È perché avevano qualcosa che anche voi potete avere, se siete disposti ad aggrapparvi a Me mentre la vostra fede e la vostra fiducia aumentano giorno dopo giorno. Le avversità e le tribolazioni possono anche continuare, le battaglie su questa terra possono essere grandi, ma il vostro spirito diventa sempre più forte perché sapete che sono lì a sostenervi e, quando è necessario, a portarvi in braccio a ogni passo. Quando fissate lo sguardo su di Me, posso darvi la pace e la determinazione per andare avanti in mezzo ai problemi. Posso superare la tensione soprannaturalmente, con la mia pace. Posso aiutarvi a trasformare i vostri guai in punti di forza e produttività.

Questo è il tipo di legame che dovete sviluppare con Me. È un processo continuo. Non basta meditare, pregare o comunicare con Me un pochino qua e là e poi avere grande fede e un forte legame con Me che vi porterà per il resto della vita. No, è un processo di apprendimento in cui trovate gradualmente un modo di farmi rientrare in ogni situazione.

Ho promesso di essere sempre con voi. Vi fornirò tutto ciò di cui avete bisogno. Non permetterò che siate caricati di più pesi di quelli che potete portare. Ricordate: Io guardo il cuore. So quando fate tutto il possibile. Continuate a perseverare, a crescere e a fare i passi che vi indico di fare. Avrete ciò che vi serve per sopportare qualsiasi cosa vi succeda nella vita. Il mio Spirito e la mia Parola vi aiuteranno a vedere le sfide della vita da una prospettiva nuova. Continuate a confidare in Me, anche se le vostre circostanze sembrano insopportabili o impossibili da superare. Posso fare per voi quello che il Padre fece per Me.

***

Maria: La morte di Gesù sulla croce è la “testimonianza suprema” di sottomissione e fiducia; non mi stancherò mai di sentirne parlare. Il suo esempio continua a prendere vita in molti modi nei suoi figli mentre lo seguono. Recentemente il Signore ha portato alla mia attenzione un esempio di questo nella vita di una dei suoi fedeli seguaci. Dimostra ciò che Dio è capace di fare.

Le cose non potevano essere più disperate, per la dott. Helen Roseveare, una missionaria che era in Congo in un periodo di scontri intensi negli anni ’60. La maggior parte degli stranieri era fuggita, ma lei e alcuni altri erano rimasti per aiutare le persone orribilmente brutalizzate dalle diverse gang militarizzate. I missionari e i loro convertiti cristiani furono attaccati selvaggiamente molte volte.

Gesù non le impedì in maniera miracolosa di soffrire insieme agli altri. Camminò con lei in mezzo ai terrori e ai momenti difficili. Lei disse che in alcune situazioni una morte immediata sarebbe stata una sorte positiva per lei e parecchi altri che erano con lei nei momenti più brutti. Anche allora, però, vide accadere dei miracoli, compreso il fatto che molte anime affamate furono disposte a rischiare di tutto per ascoltare ciò che diceva loro del suo amore per Gesù. Lei scelse di correre dove c’era il bisogno, nonostante i problemi, perché sapeva che era lì che avrebbe potuto aiutare di più gli altri.

Ecco la sua storia. Ogni parte dura dai dieci ai dodici minuti, ma vale la pena di ascoltare. [Tutto l’audio è in inglese.]

Parte 1 https://www.youtube.com/watch?v=D4QdQ0lpRyI

Parte 2 https://www.youtube.com/watch?v=G9bTBimRvjw

Parte 3 https://www.youtube.com/watch?v=ssl5vUxJgqw

Parte 4 https://www.youtube.com/watch?v=SZ1YLWvKeRM


1 Romani 8,38–39.



Pubblicato originariamente in Inglese il 23 giugno 2018.

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