Vivere il cristianesimo: i Dieci Comandamenti (Controllo delle nascite)

Di Peter Amsterdam

Maggio 18, 2021

[Living Christianity: The Ten Commandments (Birth Control)]

Mentre continuiamo a esplorare il settimo comandamento — “Non commetterai adulterio” — in relazione alla visione etica cristiana del matrimonio e del sesso, ci spostiamo all’argomento del controllo delle nascite.

Nella Bibbia si parla dell’avere figli come di una benedizione divina. Il primo comandamento che diede ad Adamo ed Eva era: Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra.1 Sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, le Scritture offrono visioni positive dei figli e della loro importanza.

Ecco, i figli sono una eredità che viene dall’Eterno; il frutto del grembo è un premio. Come frecce nella mano di un prode, così sono i figli della propria giovinezza. Beato l’uomo che ne ha la sua faretra piena! Essi non saranno confusi quando discuteranno coi loro nemici alla porta.2

Tua moglie sarà come una vite fruttifera nell’intimità della tua casa, i tuoi figli come piante d’olivo intorno alla tua mensa! Ecco, così sarà benedetto l’uomo che teme l’Eterno.3

Ma non li fece Dio uno e nondimeno lo spirito rimase in lui? E perché mai uno? Poiché egli cercava una discendenza da DIO. Badate dunque al vostro spirito e nessuno si comporti perfidamente verso la moglie della sua giovinezza.4

Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli».5

E preso un bambino, lo pose in mezzo a loro; poi, presolo in braccio, disse loro: «Chiunque riceve uno di questi bambini nel mio nome, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato».6

Sia la Chiesa Cattolica che le chiese protestanti concordano che i figli sono una benedizione di Dio. Non condividono le stesse vedute, però, quando si tratta di controllo delle nascite. Dal punto di vista cattolico tutte le forme di controllo delle nascite sono moralmente sbagliate, a eccezione dell’astensione periodica dal rapporto sessuale durante il periodo fertile mensile di una donna. Questo è noto come “metodo Ogino-Knaus”. La Chiesa Cattolica la considera una forma “naturale” di controllo delle nascite, al contrario di altre forme “artificiali”.

Sembra che in genere il punto di vista protestante sia stato simile a quello cattolico fino agli anni ‘30, quando la Chiesa Anglicana decise che certe forme di contraccezione erano accettabili. Da quel momento la maggior parte delle chiese protestanti ha accettato l’uso della contraccezione, anche se certe sue forme non sono considerate morali, come indicherò più sotto. Oggi la maggior parte della chiese evangeliche crede che l’uso di contraccettivi sia una decisione libera della coppia e che stia a loro decidere quanti figli avranno. Poiché le Scritture insegnano che i figli sono una benedizione, in genere i protestanti capiscono che in qualche momento del loro matrimonio dovrebbero avere dei figli, ma è considerato moralmente lecito limitare il numero e la distanza delle nascite, se lo desiderano.

La Chiesa Cattolica Romana e alcune delle chiese protestanti che hanno obiezioni contro la contraccezione spesso fanno riferimento alla storia di Onan, nel libro della Genesi, come a un precedente per la loro credenza che il controllo delle nascite sia un peccato. Nel capitolo 38 della Genesi leggiamo che Dio aveva fatto morire il fratello di Onan, Er, prima che avesse dei figli. Nella cultura dell’epoca, quando un uomo moriva senza lasciare figli, il suo parente più prossimo era obbligato a sposare la sua vedova per avere un figlio. Quel figlio era considerato un discendente del fratello morto, quindi alla fine avrebbe potuto prendersi cura di sua madre, continuare il nome della famiglia e ricevere la parte di suo padre di qualsiasi eredità. Un tale matrimonio è chiamato un matrimonio di levirato, dalla parola latina levir, che significa “fratello di un marito”, “cognato”.

Alla morte di Er, Giuda [il padre di Er e Onan] disse a Onan: «Va’ dalla moglie di tuo fratello, sposala e suscita una discendenza a tuo fratello». Ma Onan, sapendo che quella discendenza non sarebbe stata sua, quando si univa alla moglie di suo fratello, disperdeva il suo seme per terra, per non dare discendenza al fratello. Ciò che egli faceva dispiacque agli occhi dell’Eterno, che fece morire anche lui.7

L’opinione della Chiesa Cattolica è che Onan sia morto perché usò il coito interrotto come metodo contraccettivo. Secondo questo punto di vista quell’atto contraccettivo era immorale e peccaminoso e per questo Onan era stato punito con la morte. Questo passo quindi insegnerebbe che la contraccezione è un peccato grave e quindi è proibita.

Un’altra interpretazione è che Onan non sia stato giudicato per aver disperso il suo seme per terra, ma perché rifiutò di adempiere alla responsabilità del levirato. Non si trattava di un’azione occasionale, perché il passo dice che quando si univa alla moglie di suo fratello, Tamar, disperdeva il seme per terra. Onan metteva il proprio interesse prima di quello di Tamar e del suo possibile figlio. Se un uomo moriva senza figli, la sua eredità passava a una figlia; se non aveva figlie, l’eredità sarebbe passata ai suoi fratelli. Forse Onan non voleva che Tamar avesse un figlio per poter ricevere l’eredità di suo fratello. In quel caso, Onan non era stato giudicato per aver usato la contraccezione, ma perché era stato egoista e ingannevole. Dio era molto contrariato dalle sue azioni e dal suo atteggiamento e per questo gli aveva tolto la vita.

I moderni metodi di contraccezione offrono ai genitori la possibilità di scegliere quanti figli vogliono avere e quando averli. Per esempio, una coppia appena sposata potrebbe non trovarsi in una posizione finanziaria tale da iniziare una famiglia e potrebbe scegliere di aspettare un momento migliore per avere figli. Una coppia con diversi figli piccoli potrebbe ritenere di non potersi occupare di un altro bambino in quel momento, quindi potrebbe scegliere di aspettare il momento giusto. Un libro di etica cristiana afferma:

Ogni membro di una famiglia ha bisogni finanziari, fisici, emotivi e spirituali. I genitori dovrebbero sapere se questi bisogni sono soddisfatti e dovrebbero anche sapere se l’introduzione di un’altra vita in quella famiglia renderebbe difficile o perfino impossibile soddisfare i bisogni di tutti gli altri membri.8

La contraccezione può essere utile a distanziare la nascita dei figli. Avere figli troppo vicini gli uni agli altri può causare un’inutile pressione sulla madre e sulla famiglia in generale. Anche se la Bibbia ha un punto di vista positivo riguardo all’avere figli, non esistono comandamenti che impongono di avere più figli possibile. Quando i genitori hanno tutti i figli di cui possono ragionevolmente prendersi cura, può essere accettabile che evitino di avere altre gravidanze usando dei metodi di contraccezione.

Anche se per i protestanti in genere la contraccezione è moralmente accettabile, ciò non significa che tutti i metodi di controllo delle nascite siano morali. Sono considerati morali quelli che non distruggono una nuova vita umana. Per esempio, metodi come l’evitare che lo sperma di un uomo fertilizzi l’uovo di una donna non distrugge la vita umana. Questo includerebbe l’uso di un preservativo, un diaframma, una spugna, uno spermicida e la maggior parte delle pillole contraccettive (ma non tutte). Ciò include anche il metodo “Ogino-Knaus”, che ora è stato sostituito dal movimento per la pianificazione naturale delle nascite. Se la coppia decide di non avere più figli, secondo i protestanti è moralmente accettabile che l’uomo abbia una vasectomia, o che la donna abbia una sterilizzazione tubarica (chiamata anche “legatura delle tube”).

Il motivo per cui questi metodi di contraccezione sono considerati moralmente accettabili è che impediscono allo sperma di raggiungere l’uovo e quindi evitano la fecondazione. Esistono altri metodi di controllo delle nascite che funzionano in maniera diversa, perché permettono all’uovo di essere fertilizzato dallo sperma maschile, ma poi impediscono all’embrione di impiantarsi dell’utero della donna. Una volta che lo sperma fertilizza l’uovo, inizia a formarsi una nuova creatura vivente, con il suo DNA distinto. Ciò significa che i metodi di controllo delle nascite che causano la morte dell’embrione (mediante farmaci abortivi) non sarebbero da considerarsi moralmente accettabili. Ciò includerebbe le cosiddette pillole del giorno dopo e le spirali intrauterine.

I figli sono una benedizione e chi ne ha ha ricevuto da Dio un dono meraviglioso. I genitori sono responsabili della cura e del benessere dei loro figli e per fare un buon lavoro alcune coppie potrebbero decidere di limitare il numero dei figli e/o la frequenza con cui li hanno. La contraccezione è uno dei metodi per farlo e quando è usata con preghiera può aiutare i genitori a fare entrambe le cose, per permettere loro di prendersi cura fedelmente delle vite che Dio ha affidato alle loro mani.


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


1 Genesi 1,28 NR.

2 Salmi 127,3–5.

3 Salmi 128,3–4.

4 Malachia 2,15.

5 Matteo 19,13–14 CEI.

6 Marco 9,36–37.

7 Genesi 38,8–10.

8 John F. Feinberg, Paul D. Feinberg, Ethics for a Brave New World (Wheaton: Crossway Publishers, 2010), 305–306.


Pubblicato originariamente in inglese il 21 gennaio 2020.

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