Gesù — la sua vita e il suo messaggio: la guarigione del cieco

Di Peter Amsterdam

Giugno 15, 2021

[Jesus—His Life and Message: Healing the Blind Man]

Troviamo il racconto di come Gesù guarì un cieco in tutti e tre i Vangeli sinottici.1 I Vangeli di Luca e di Marco raccontano la guarigione di un cieco, mentre in quello di Matteo leggiamo della guarigione di due ciechi. Qui seguiremo il racconto del Vangelo di Luca, includendo alcuni punti da quelli di Marco e Matteo.

Ora, come egli si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada, mendicando; sentendo passare la folla, domandò che cosa fosse; gli risposero che stava passando Gesù, il Nazareno.2

Dopo la sconfitta da parte di Giosuè (vedi Giosuè 6,1-27), la nuova Gerico fu ricostruita ad alcuni chilometri di distanza dalla antica. La città era in una posizione strategica, perché era un’oasi d’acqua dolce nel deserto. Si trovava su un incrocio principale della rete stradale d’Israele usata da mercanti e pellegrini. La città è circa 250 metri sotto il livello del mare e anche se la sua temperatura in estate era molto calda, in inverno era mite. Ai giorni di Gesù era un luogo di vacanza invernale per i governanti e i ricchi d’Israele. Era nota come la città delle palme. Erode il Grande ampliò la città e vi costruì tre palazzi in cui passava i mesi invernali proprio a causa del clima caldo e delle sorgenti d’acqua. Questa Gerico fu distrutta dall’esercito di Tito durante la rivolta ebraica nel 70 d.C. La città moderna è a una trentina di chilometri da Gerusalemme, appena a nord del Mar Morto e a una decina di chilometri dal fiume Giordano.

Gesù era appena fuori Gerico, probabilmente diretto a sud verso Gerusalemme. Con Lui c’era una folla. Non si specifica chi la componesse, ma visto che era quasi Pasqua probabilmente Lui camminavao con i suoi seguaci in mezzo a tutti quelli che dalla Galilea si dirigevano verso Gerusalemme per celebrarvi le feste.

Seduto a un fianco della strada c’era un mendicante cieco. A causa della sua condizione apparteneva a quella piccola percentuale di persone considerate superflue e di cui la società nell’insieme non aveva bisogno. Di conseguenza era povero e costretto a dipendere dalla generosità e dalla carità altrui. Un uomo nella sua situazione probabilmente possedeva poche cose ed era considerato un emarginato e un imbarazzo per la società. Poiché era molto usata da commercianti e persone ricche, i poveri e gli emarginati si mettevano a un lato della strada per chiedere l’elemosina. Succedeva in particolar modo quando si avvicinava la festa della Pasqua, perché tradizionalmente in quel periodo dell’anno la gente era più generosa.

Questo Vangelo, come quello di Matteo, dice soltanto che quest’uomo era cieco; quello di Marco, invece, ci dice il suo nome, Bartimeo, che significa bar (figlio di) Timaeus (il nome di suo padre).3 Rispondendo alla sua domanda sul motivo di quella folla, le persone intorno a lui gli spiegarono che stava passando Gesù di Nazareth. La reazione dell’uomo a quella notizia fu immediata.

Allora egli gridò, dicendo: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me».4

La sua risposta ricorda quella dei dieci lebbrosi che avevano gridato: “Maestro, Gesù, abbi pietà di noi”.5 Sia i lebbrosi che il cieco sapevano del potere di guarigione di Gesù. Incurante di cosa potessero pensare gli altri, invocarono aiuto senza esitazione. La pietà che supplicavano era una richiesta di guarigione, perché tra gli Ebrei di quei giorni era diffusa la credenza che essere ciechi o lebbrosi fosse una punizione per i peccati.

Quelli che camminavano davanti lo sgridavano perché tacesse, ma lui gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me».6

Il cieco sapeva qualcosa che a quanto pare gli altri non sapevano riguardo a Gesù. Le folle lo chiamavano “Gesù di Nazareth”, mentre Bartimeo lo chiamò “Figlio di Davide”, che era un chiaro riferimento messianico. È l’unica volta che questo riferimento viene utilizzato in questo Vangelo, anche se ce ne sono altri che associano Gesù a Davide.7 Gli altri Vangeli, comunque, usano questo termine molte volte per Gesù;8 poi nell’epistola ai Romani l’apostolo Paolo ribadì in modo specifico che Gesù era un discendente di Davide.

Paolo, servo di Gesù Cristo, chiamato a essere apostolo, appartato per l’evangelo di Dio, […] riguardo a suo Figlio, nato dal seme di Davide secondo la carne.9

Quelli che camminavano “davanti” sgridarono l’uomo. Anche se probabilmente “davanti” significa che erano davanti alla folla in termini di spazio, o almeno davanti a Bartimeo, un autore ha un’altra opinione:

Una lettura diversa e meno favorevole è non solo possibile ma forse preferibile. “Davanti” potrebbe riferirsi alle persone viste come leader — forse all’inizio in termini di spazio, ma solo a causa delle loro pretese di essere primi per questione di prestigio.10

Qualsiasi cosa gli altri dicessero per cercare d’impedirgli di gridare, l’uomo non ne fu turbato, anzi, si mise a gridare con maggior insistenza.

Non ci sono spiegazioni del perché gli uomini che stavano davanti cercassero di farlo stare zitto. Alcuni pensano che potrebbe essere l’uso del titolo Figlio di Davide per Gesù, perché la cosa avrebbe potuto causare dei problemi con le autorità romane. Altri pensano che forse ritenevano che Gesù non dovesse essere disturbato da un mendicante cieco. Qualunque fosse il motivo, non riuscirono ad azzittirlo. Voleva disperatamente essere guarito ed era convinto che Gesù potesse aiutarlo, quindi niente poteva impedirgli di provare ad attirare la sua attenzione.

Allora Gesù, fermatosi, ordinò che gli fosse condotto e, quando gli fu vicino, lo interrogò, dicendo: «Cosa vuoi che io ti faccia?»11

Il Vangelo di Marco dice:

E Gesù, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!» Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesù.12

L’audacia e l’insistenza del cieco ebbero successo. Sentendolo gridare da in mezzo alla folla, Gesù si fermò e chiese di parlare con lui. Al contrario della gente, Gesù non respinse la sua richiesta. Come risposta alla domanda di Gesù su come potesse aiutarlo, l’uomo disse: «Signore, che io recuperi la vista».13 Gesù rispose: «Recupera la vista; la tua fede ti ha guarito».14

Gesù onorò la richiesta dell’uomo ed elogiò la sua fede: sia quella di confessare che Gesù, il Figlio di Davide, poteva guarirlo dalla cecità sia quella di insistere e non arrendersi nemmeno quando gli altri lo avevano sgridato dicendogli di stare zitto. Nel suo Vangelo, Luca nota diversi casi in qui si sottolinea il ruolo importante della fede nelle guarigioni operate da Gesù. Alcuni esempi sono: Gesù disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!»15Egli le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita; va’ in pace!»16

All’istante egli recuperò la vista e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, vedendo questo, diede lode a Dio.17

È difficile immaginare che cosa stupenda debba essere stata per il cieco il riacquistare improvvisamente la vista, vedere istantaneamente il mondo intorno a lui. La sua reazione immediata fu di dare gloria a Dio. Anche le persone nella folla che furono testimoni della guarigione, le stesse che avevano detto all’uomo di stare zitto, si misero a lodare Dio per quel miracolo meraviglioso. Quel miracolo di guarigione aveva un grande significato perché in nessun punto del Vecchio Testamento si parla di qualcuno che fosse guarito dalla cecità.

L’uomo che prima era stato così marginalizzato nella società da dover mendicare per vivere si unì a una nuova comunità come discepolo di Gesù. Era passato dalle tenebre alla luce.

In precedenza, nel Vangelo di Luca, nella sinagoga di Nazareth, Gesù aveva letto dal libro del profeta Isaia il punto in cui diceva:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi, e per predicare l’anno accettevole del Signore». […] Allora cominciò a dir loro: «Oggi questa Scrittura si è adempiuta nei vostri orecchi».18

La guarigione di questo cieco fu certamente un adempimento di ciò che le Scritture avevano predetto riguardo a Gesù.


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.

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1 Matteo, Marco e Luca.

2 Luca 18,35–37.

3 Marco 10,46.

4 Luca 18,38.

5 Luca 17,13.

6 Luca 18,39.

7 Luca 1,27; 2,4; 3,31; 20,41.

8 Matteo 9,27; 12,23; 15,22; 20,30–31; 21,9, 15; 22,42; Marco 10,47–48; 12,35.

9 Romani 1,1–3.

10 Green, The Gospel of Luke, 664.

11 Luca 18,40–41.

12 Marco 10,49–50.

13 Luca 18,41.

14 Luca 18,42.

15 Luca 7,50.

16 Luca 8,46–48.

17 Luca 18,43.

18 Luca 4,18–19, 21.


Pubblicato originariamente in inglese il 3 marzo 2020.

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