Vivere il cristianesimo: i Dieci Comandamenti (sincerità)

Di Peter Amsterdam

Aprile 2, 2022

[Living Christianity: The Ten Commandments (Truthfulness)]

(I punti di questo articolo sono tratti da The Doctrine of the Christian Life di John M. Frame1 e da Kingdom Ethics di Glen H. Stassen e David P. Gushee.2)

Il nono comandamento dice:

Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.3

Questo comandamento parla della sincerità. È presentato nel contesto della testimonianza resa in un processo e ordina al testimone di non mentire. Non si limita, comunque, alla testimonianza in uno scenario legale; parla anche di essere sinceri nella vita di tutti i giorni. È un concetto che vediamo anche in versetti come:

Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno.4

Il falso testimone non rimarrà impunito, e chi proferisce menzogne perirà.5

Messa da parte la menzogna, ciascuno dica la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri.6

Qui prenderemo in esame due aspetti della sincerità: voti e giuramenti, menzogne.

Voti e giuramenti

Nel Vecchio Testamento leggiamo di alcuni individui che fecero giuramenti o voti sacri. A quei tempi, quando si faceva un voto o un giuramento, qualunque cosa fosse decisa era vincolante legalmente, come succede oggi quando due parti firmano un contratto.

Ecco alcuni esempi:

In quel tempo Abimelek, assieme a Pikol, capo del suo esercito, parlò ad Abrahamo, dicendo: «DIO è con te in tutto quello che fai; or dunque giurami qui nel nome di Dio, che tu non ingannerai né me né i miei figli né i miei nipoti, ma che userai verso di me e verso il paese dove hai soggiornato come forestiero la stessa benevolenza che io ho usato verso di te». Abrahamo rispose: «Lo giuro».7

Esaù disse: «Ecco io sto per morire; che mi giova la primogenitura?» Allora Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Ed Esaù glielo giurò e vendette la sua primogenitura a Giacobbe.8

Giacobbe fece un voto dicendo: «Se DIO sarà con me e mi proteggerà durante questo viaggio che faccio, se mi darà pane da mangiare e vesti da coprirmi, e ritornerò alla casa di mio padre in pace, allora l’Eterno sarà il mio DIO; e questa pietra che ho eretta come stele, sarà la casa di DIO; e di tutto quello che tu mi darai io ti darò la decima».9

[Anna] fece un voto, dicendo: «O Eterno degli eserciti, se veramente riguardi all’afflizione della tua serva, ti ricordi di me e non dimentichi la tua serva, ma vuoi dare alla tua serva un figlio maschio, io lo darò all’Eterno per tutti i giorni della sua vita, e il rasoio non passerà sulla sua testa».10

Nel Vecchio Testamento si legge che anche Dio fece voti e giuramenti. Un esempio di questo è la promessa fatta ad Abraamo.

«Io giuro per me stesso, dice l’Eterno, poiché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l’unico tuo figlio, io certo ti benedirò grandemente e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza possederà la porta dei suoi nemici. E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».11

Fare un voto e un giuramento nel nome di Dio significa affermare che ciò che viene detto o concordato è vero e che siamo disposti a subire il giudizio di Dio se veniamo meno alla parola data. Un giuramento è un segno con il quale garantiamo che la nostra promessa, la nostra parola, è autentica e che manterremo le promesse fatte.

Quando uno fa un voto all’Eterno o contrae un’obbligazione con giuramento, non violerà la sua parola, ma farà tutto ciò che è uscito dalla sua bocca.12

Nel Nuovo Testamento troviamo altri esempi di voto.

Paolo, dopo aver dimorato là ancora molti giorni, prese commiato dai fratelli e s’imbarcò per la Siria con Priscilla ed Aquila, essendosi fatto radere il capo a Cencrea, perché aveva fatto un voto.13

Nelle opere di Paolo troviamo altri casi in cui si appellò al nome di Dio per assicurare che ciò che stava scrivendo era la verità.

Or io chiamo Dio come testimone sulla mia stessa vita che, per risparmiarvi, non sono ancora venuto a Corinto.14

Ora, quanto alle cose che vi scrivo, ecco, davanti a Dio non mento.15

Dio infatti mi è testimone, come io vi ami tutti con affetto sviscerato in Gesù Cristo.16

Come cristiani, parte della nostra fede e del nostro esempio è l’essere onesti e degni di fiducia. Quando facciamo un voto o un giuramento, diamo la nostra parola e dovremmo fare il possibile per realizzare ciò che abbiamo acconsentito a fare. Poiché vogliamo essere sinceri e rispettare i nostri impegni facendo ciò che abbiamo promesso di fare, è necessario valutare in preghiera e con saggezza le promesse che facciamo o le cose che ci impegniamo a fare. Quando facciamo una promessa o un voto, lo facciamo davanti a Dio e, avendo dato la nostra parola davanti a Lui, siamo obbligati a rispettarla. Qualsiasi voto o giuramento dovrebbe essere fatto solo dopo molte riflessioni e preghiere.

Menzogne

Il nono comandamento – Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo – comprende il peccato della menzogna. Mentre la verità è una presentazione accurata dei fatti, la menzogna è una qualsiasi rappresentazione ingannevole dei fatti. Le Scritture ci dicono che Gesù è l’incarnazione della verità, come afferma Giovanni 14,6:

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Questo viene reiterato anche nelle epistole, dove leggiamo della verità che è in Gesù.17 Leggiamo anche che lo Spirito Santo è lo Spirito della verità.18

Al contrario, le Scritture insegnano che Satana è la fonte delle bugie e delle menzogne. Gesù chiamò Satana un bugiardo e “il padre della menzogna”.19 Fu lui a introdurre la prima bugia nel giardino dell’Eden, quando insinuò che Dio stava mentendo.

La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: “Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete”». Allora il serpente disse alla donna: «Voi non morrete affatto; ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male».20

Le Scritture indicano chiaramente che Dio è profondamente contrario alla disonestà.

Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno.21

In Proverbi 6 leggiamo che sei cose odia il SIGNORE, anzi sette gli sono in abominio. Una di queste è la lingua bugiarda.22 Leggiamo anche che il falso testimone non rimarrà impunito, e chi proferisce menzogne perirà23 e il testimone bugiardo perirà.24

La sincerità è importante, perché l’onestà è radicata nel carattere di Dio; quindi dobbiamo essere sinceri perché Dio è sincero. L’apostolo Paolo dice che Dio non può mentire.25 Gesù e lo Spirito Santo sono entrambi indicati come la verità.

Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».26

Ma quando verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità.27

Ed è lo Spirito che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità.28

Anche la Parola di Dio è indicata come la verità.

Santificali nella tua verità; la tua parola è verità.29

La tua giustizia è una giustizia eterna e la tua legge è verità.30

Come credenti, è nostro compito emulare Dio; poiché Lui è verità, noi dobbiamo essere sinceri.

La menzogna può essere moralmente accettabile? La risposta facile è no, non dovremmo mai mentire, e per la maggior parte ciò è corretto. Esistono comunque alcune rarissime situazioni in cui sarebbe moralmente accettabile non dire la verità. Ci sono esempi biblici di persone che mentirono per salvare delle vite. Nel primo capitolo dell’Esodo leggiamo che il re d’Egitto ordinò alle levatrici ebree di uccidere tutti i neonati ebrei. Loro disubbidirono e quando il re le interrogò al riguardo mentirono, dicendo che succedeva «perché le donne ebree non sono come le egiziane, ma sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno già partorito». DIO fece del bene a quelle levatrici.31 Troviamo un altro esempio del Vecchio Testamento in cui una persona mentì per salvare delle vite nella storia di Rahab, che ingannò i soldati di Gerico per salvare la vita alle spie israelite.32

Troviamo un esempio non biblico nella vita di Corrie ten Boom, la cui famiglia tenne nascosti in casa degli ebrei durante l’occupazione dell’Olanda nella Seconda Guerra Mondiale. Quando la Gestapo le chiesero se ci fossero degli ebrei nascosti nella casa, lei mentì alle autorità per salvarli. In quei casi l’obbligo di salvare delle vite era più importante di quello di dire la verità, specialmente quando farlo avrebbe portato alla morte di persone innocenti.

Anche se ci possono essere rari episodi in cui sarebbe moralmente accettabile non dire il vero, la vasta maggioranza delle volte la cosa giusta da fare è dire la verità, perché ciò è in linea con la natura e il carattere di Dio.

In ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, […] con un parlare veritiero, con la potenza di Dio.33


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


1 John Frame, The Doctrine of the Christian Life (Phillipsburg: P&R Publishing), 2008.

2 Glen H. Stassen and David P. Gushee, Kingdom Ethics (Downers Grove: InterVarsity Press), 2003.

3 Esodo 20,16 CEI. Vedi anche Deuteronomio 5,20.

4 Proverbi 12,22.

5 Proverbi 19,9.

6 Efesini4,25.

7 Genesi 21,22–24.

8 Genesi 25,32–33.

9 Genesi 28,20–22.

10 1 Samuele 1,11. Vedi anche: Genesi 50,5–6, Giosuè 6,26, 1 Samuele 14,24, Neemia 13,2.

11 Genesi 22,15–18. Vedi anche Genesi 26,1–5.

12 Numeri 30,2.

13 Atti 18,18.

14 2 Corinzi 1,23.

15 Galati 1,20.

16 Filippesi 1,8.

17 Efesini 4,21.

18 Giovanni 14,17. Vedi anche Giovanni 15,26; 16,13.

19 Giovanni 8,44.

20 Genesi 3,2–5.

21 Proverbi 12,22.

22 Proverbi 6,16–17 NR.

23 Proverbi 19,9.

24 Proverbi 21,28.

25 Tito 1,2.

26 Giovanni 14,6.

27 Giovanni 16,13.<27/p>

28 1 Giovanni 5,6 NR.

29 Giovanni 17,17.

30 Salmi 119,142.

31 Esodo 1,19–20.

32 Giosuè 2,1–24.

33 2 Corinzi 6,4–7.


Pubblicato originariamente in inglese il 27 ottobre 2020.

 

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