Di Peter Amsterdam
Ottobre 25, 2022
[Jesus—His Life and Message: John 15: If the World Hates You]
In precedenza, sempre nel capitolo 15, Gesù aveva detto ai suoi discepoli che erano suoi amici. Ricordò loro che aveva detto tutto ciò che aveva udito da suo Padre, che Lui li aveva scelti e incaricati e che avrebbero portato frutti duraturi. Affermò anche che qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia. Nel resto di questo capitolo, mentre continua i suoi insegnamenti, Gesù rivolge la sua attenzione alla persecuzione che i discepoli avrebbero affrontato in un futuro non troppo remoto.1
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.2
I commentatori biblici hanno opinioni diverse sul fatto che questo versetto sia legato a quelli precedenti in cui Gesù parlava dei suoi discepoli come amici invece di servi e li costituiva perché portassero frutto, o se sia legato ai versetti successivi. Qui è collegato a questi ultimi. Gesù si preoccupò di sottolineare quanto fosse importante che i discepoli si amassero gli uni gli altri.
Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi.3
Gesù sapeva che il mondo avrebbe odiato i discepoli, proprio come aveva saputo che il mondo avrebbe odiato prima Lui. Nel Vangelo di Matteo Gesù disse qualcosa di simile:
Basta al discepolo di essere come il suo maestro e al servo come il suo padrone. Se hanno chiamato il padrone di casa Beelzebub, quanto più chiameranno così quelli di casa sua.4
Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.5
Dicendo “se” foste del mondo, Gesù affermava che non erano del mondo. Invece, Lui li aveva scelti perché uscissero dal mondo e non ne facessero più parte. Per questo il mondo li avrebbe odiati. Chi ha scritto il Vangelo sottolinea “il mondo” ripetendolo cinque volte nella stessa frase. Poiché il mondo è quel che è e i cristiani non devono essere di questo mondo, è inevitabile che il mondo si comporti con i credenti come fece contro il Signore. Nella prima epistola di Giovanni si dice qualcosa di simile: Non vi meravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia.6
Ricordatevi della parola che vi ho detto: “Il servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.7
Gesù rammenta loro una cosa che aveva detto un po’ prima in questo Vangelo: “In verità, in verità vi dico: Il servo non è più grande del suo padrone, né il messaggero più grande di colui che l’ha mandato”.8 Il trattamento dato a un padrone determina quello dato a un servo. Come suoi servi, i discepoli non potevano aspettarsi un trattamento migliore di quello che avrebbe ricevuto Gesù. Lui fu perseguitato e ucciso, così loro potevano aspettarsi lo stesso. Naturalmente c’erano anche molte persone che credevano in Gesù e nella sua Parola, quindi molti avrebbero creduto al messaggio che gli apostoli avrebbero predicato e insegnato.
Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.9
Qui Gesù parla specificamente di quelli che avrebbero perseguitato i credenti. L’avrebbero fatto perché non conoscono Dio. Gesù e il suo ministero fecero conoscere il Padre, Colui che aveva mandato Gesù. Quindi, nel rifiutare Gesù rifiutarono il Padre che lo aveva mandato. Tale rifiuto porta alla persecuzione di quelli che predicano il vangelo.
Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno alcuna scusa per il loro peccato.10
Gesù fece notare la serietà di un rifiuto nei suoi confronti. Se non fosse venuto e non avesse detto loro che era il Messia, avrebbero potuto dichiarare di non sapere chi fosse; date le circostanze però, non c’erano scuse per respingerlo. Non potevano dire che, se Lui avesse dato delle prove di essere il Messia e di essere stato mandato dal Padre, avrebbero creduto in Lui; le aveva fatte, ma non avevano creduto lo stesso. Non c’erano scuse per la loro incredulità.
Chi odia me, odia anche il Padre mio.11
Gesù poi indicò che Lui e suo Padre sono cos’ collegati che odiando Lui odiavano anche il Padre. In un altro punto del Vangelo di Giovanni leggiamo, a proposito di chi odia Gesù: Il mondo non può odiare voi, ma odia me perché io testimonio di lui, che le sue opere sono malvagie.12 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate.13
Se non avessi fatto in mezzo a loro le opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa; ora invece le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio.14
È simile a ciò che Gesù aveva detto prima, riferendosi alle parole che aveva detto loro. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa. Adesso si riferisce alle opere che aveva fatto. Queste opere indubbiamente includevano i miracoli che aveva operato, ma non si limitavano a quelli. Ne parla come di opere che nessun altro ha fatto. Un esempio di un simile miracolo fu quando Gesù guarì il cieco. Da che mondo è mondo non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato.15
Ma questo è accaduto affinché si adempisse la parola scritta nella loro legge: “Mi hanno odiato senza motivo”.16
Gesù fece notare che la Legge, la Parola di Dio rivolta loro, si sarebbe adempita. Citò le parole dei Salmi, o dal salmo 35 o dal 69. Non si rallegrino di me quelli che a torto mi sono nemici, non strizzino l’occhio quelli che mi odiano senza motivo.17 Quelli che mi odiano senza motivo sono più numerosi dei capelli del mio capo.18 Questi versetti parlano di un odio privo di qualsiasi fondamento o causa adeguata. Uno scrittore spiega: È questo il tipo di odio che i Giudei avevano dimostrato nei confronti di Gesù. […] I Giudei si vedevano come i paladini della Legge, ma nel loro zelo incorsero nella condanna da parte della Legge stessa, respingendo il Cristo di cui la Legge dava testimonianza.19
Ma quando verrà il Consolatore che vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre mio, egli testimonierà di me.20
Di fronte all’odio del mondo, i discepoli avrebbero avuto bisogno di un avvocato, un aiutante. Varie traduzioni usano i termini Spirito, Consigliere, Consolatore, Avvocato e Aiutante.
Gesù aveva già parlato prima del Consolatore, dicendo: Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre; e il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. Ora dichiara che la funzione dello Spirito della verità, che Lui manderà dal Padre e che dal Padre procede, è dare testimonianza di Gesù. Dopo l’ascensione in cielo di Gesù, lo Spirito avrebbe continuato a dare testimonianza di Lui.
Insieme allo Spirito Santo, anche gli apostoli avrebbero dato testimonianza di Gesù. Non dovevano lasciare esclusivamente allo Spirito il compito di dare testimonianza di Gesù; furono mandati a predicare il vangelo. Gli apostoli si trovavano in una posizione unica per parlare agli altri di Gesù, perché erano stati con Lui dall’inizio. Come discepoli di Cristo, anche noi, come gli apostoli, siamo chiamati a dare testimonianza di Gesù, a essere canali attraverso i quali lo Spirito Santo può parlare al cuore delle persone, così che possano ricevere Cristo come loro Salvatore.
Nota
Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.
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1 Giovanni 15,16.
2 Giovanni 15,17.
3 Giovanni 15,18.
4 Matteo 10,25.
5 Giovanni 15,19.
6 1 Giovanni 3,13.
7 Giovanni 15,20.
8 Giovanni 13,16.
9 Giovanni 15,21.
10 Giovanni 15,22.
11 Giovanni 15,23.
12 Giovanni 7,7.
13 Giovanni 3,19–20.
14 Giovanni 15,24.
15 Giovanni 9,32.
16 Giovanni 15,25.
17 Salmi 35,19.
18 Salmi 69,4.
19 Morris, The Gospel According to John, 605.
20 Giovanni 15,26–27.
21 Giovanni 14,16.
22 Giovanni 14,26.
Pubblicato originariamente in inglese il 13 luglio 2021.
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