Di Maria Fontaine
Febbraio 7, 2023
[Life Essentials—Communication]
Oltre a Gesù, che rende tutto migliore quando fa parte della nostra vita quotidiana, c’è un elemento molto importante che pervade quasi tutto quello che facciamo: la comunicazione. Questo mezzo essenziale ha molte forme e lo utilizziamo anche senza accorgercene. Tutti comunicano con gli altri in qualche modo, tuttavia tra le maggiori difficoltà che abbiamo ci sono il capire ciò che gli altri ci comunicano e il modo di aiutare gli altri a capire ciò che cerchiamo di trasmettere.
Comunichiamo attraverso quasi tutto quello che facciamo. Usiamo un “linguaggio corporeo”, che include cose come strizzare un occhio, fare un cenno con la testa, l’espressione del nostro viso e molti segni diversi che incoraggiano, istruiscono o avvertono le persone. Comunichiamo con il tono della nostra voce, la scelta delle parole o perfino il silenzio. Comunichiamo le nostre intenzioni mediante le nostre azioni.
Anche se le nostre comunicazioni con Dio di solito non comportano molte delle forme più visibili di comunicazione, Lui ci parla spesso attraverso la sua Parola, unita allo Spirito Santo, oppure attraverso il suo dolce sussurro nel nostro cuore. Comunica con noi anche attraverso la sua creazione e molte altre carezze del suo amore attraverso altri che possono aiutarci a comprendere il suo amore per noi. Così anche Dio comunica con noi.
La scienza ha scoperto che comunichiamo in modi che la nostra mente cosciente potrebbe non riconoscere. Questo tipo di comunicazione inizia a essere sempre più riconosciuto come una cosa reale perché esistono strumenti così sensibili da rilevarlo. I nostri cervelli sono fatti in modo da proiettare e ricevere queste comunicazioni, ma la mente cosciente può avvertirle solo vagamente o potrebbe non accorgersene nemmeno, specialmente quando siamo impegnati in altre cose.
Molti hanno provato ciò che alcuni chiamano premonizioni, intuizioni o sensazioni istintive che ci comunicano dei messaggi o sembrano spingerci a fare cose quando non possiamo avere un motivo logico per farle. Semplicemente sentiamo che sia giusto farle. Comunichiamo anche mediante la preghiera o ascoltando la voce del Signore che sussurra al nostro cuore.
Usiamo tutte queste forme di comunicazione nelle interazioni che abbiamo con gli altri, dalle più semplici transazioni commerciali in un negozio o un ufficio, al salutare degli estranei per strada, a gesti di cortesia che comunicano rispetto e il riconoscimento del valore di un altro essere umano, alle amicizie, occasionali o di più lunga durata; o a rapporti profondi che durano tutta la vita con un coniuge o altri parenti, che crescono e si sviluppano, a volte attraverso i decenni. Quando manchiamo di restare occupati e impegnati in una comunicazione significativa nei rapporti con gli altri, questi rapporti cominciano a vacillare, diventano confusi o troppo familiari, oppure svaniscono completamente.
Le parole sono una delle forme di comunicazione più comuni, ma non sempre possiamo fare affidamento solo sulle parole per capire ciò che viene comunicato. Nel mondo odierno, la comunicazione sta diventando sempre più complessa e in gran parte è meno probabile che sia fatta di persona.
Usiamo molti mezzi di comunicazione diversi, come email, social media, telefono, chat o riunioni in rete in cui vediamo le persone su uno schermo, e così via. Spesso possiamo ritrovarci a cercare di decifrare il significato di una breve e-mail o di un messaggio di un’altra persona, o di guardarla negli occhi per capire pienamente le sue intenzioni. Simili comunicazioni non offrono l’opportunità di vedere l’altra persona a un livello più profondo che include i suoi rapporti con gli altri.
Spesso abbiamo poco più di un barlume della persona completa e a volte questo ci fa vedere in ciò che gli altri dicono cose che possono essere inaccurate o completamente sbagliate. Presumiamo di capire le intenzioni o motivi degli altri, ma purtroppo le interazioni personali limitate possono farci capire male ciò che vogliono esprimere.
Qualcuno recentemente mi ha detto che secondo lui una delle cose più meravigliose in cielo sarà il poter capire pienamente i pensieri e le sensazioni degli altri. La Bibbia indica che in cielo niente sarà nascosto, comprenderemo a fondo gli altri e saremo da loro compresi.
Comprendere ed essere compresi è una potente manifestazione dell’amore del Signore per noi. Nei momenti difficili può essere molto confortante ricordare che Gesù ci capisce davvero completamente. Ci conosce e ci ama così come siamo. Apre un canale per comunicarci il suo amore e ciò crea in noi il desiderio di crescere e svilupparci. A volte interpretiamo le cose al contrario; pensiamo che Gesù ci amerà di più perché cambiamo o facciamo tutto quanto bene. Il fatto è che Lui ci ama così come siamo. Quando in noi aumenta la sicurezza del suo stupendo amore, ci sentiamo motivati a fare il possibile per fargli piacere.
Imparare a comunicare tra di noi in maniera efficace è essenziale per i rapporti tra di noi e non è facile farlo. Può volerci una vita di pratica e di prove ed errori. Tutti dobbiamo imparare ad avere pazienza con gli altri man mano che aumenta il nostro desiderio sincero e sentito di capirci e sostenerci a vicenda.
Anni fa avevo una segretaria che aveva difficoltà a comunicare le cose in modo da farle capire chiaramente agli altri. In seguito questa persona ha detto che ciò che aveva veramente funzionato e li aveva aiutati a migliorare le loro capacità comunicative era una cosa che il Signore mi aveva ispirato a dir loro. Ecco cosa avevo detto: “Se vuoi veramente comunicare con gli altri, non basta usare parole che esprimono a te ciò che tu vuoi comunicare. Devi pensare nei termini della prospettiva dell’altra persona. Devi sforzarti di trovare le parole che permetteranno agli altri di afferrare con chiarezza ciò che vuoi comunicare”.
Potrebbe sembrare ovvio, ma può essere genuinamente difficile metterlo in pratica, perché richiede la comprensione dell’altra persona, il che richiede tempo, sforzi e l’umiltà di fare domande e stare ad ascoltare. Ciò che una parola o un concetto può significare per uno, basato sulla sua personalità, le esperienze del passato, la cultura, il rapporto con Gesù ecc., può essere molto diverso da ciò che significa per te.
Tutti abbiamo rapporti diversi con le persone – parenti, amici, colleghi e così via – e dobbiamo sviluppare il nostro talento nell’arte della comunicazione. Penso che il matrimonio offra un esempio molto chiaro dell’importanza della comunicazione. Possiamo leggere libri e articoli su internet che spiegano in termini generali che il tuo coniuge è fatto così o cosà perché è un uomo o una donna.
In base a questo, ci sono altre spiegazioni su come in genere potrebbero pensare e sentire e che quindi è consigliabile trattare in questo o quel modo. Sappiamo, però, che non esistono standard o regole adatte a ogni uomo o donna. Ci sono alcune tendenze che possono essere più evidenti tra gli uomini o tra le donne, ma sappiamo che ogni essere umano ha bisogno di essere amato e stimato e che in tutti c’è il bisogno innato di una connessione con lo Spirito di Dio.
Possiamo conoscere bene gli altri solo quando troviamo il tempo di vedere sotto la superficie. Per farlo, dobbiamo sviluppare fiducia e trasparenza gli uni con gli altri. Gran parte di ciò è imparare a rispettarsi a vicenda. Per una comunicazione efficace, dobbiamo vedere gli altri senza preconcetti.
Non esistono sostituti al tempo che investiamo per ascoltare e imparare di più sulle persone con cui vogliamo creare una connessione seria. Una buona comunicazione richiede tempo e in molti casi quel processo viene accelerato quando si affrontano difficoltà e sfide insieme.
I principi di comunicazione che creano buoni rapporti matrimoniali sono fondamentalmente gli stessi di quelli che creano amicizie serie, rapporti di lavoro efficaci e perfino nuovi rapporti. La connessione con gli altri modella la nostra vita e la loro. La mancanza di una connessione con gli altri, al contrario, spesso è uno dei fattori principali di malattie mentali, problemi d’ira, comportamenti violenti, depressione, dipendenza da droghe e tanti altri mali che oggi sembrano avere proporzioni epidemiche.
La comunicazione richiede tempo e noi dobbiamo essere pazienti e perseverare. La nostra natura umana spesso vuole tutto presto fatto, per goderne i benefici il più rapidamente possibile. Tuttavia molte volte, specialmente quando si tratta di comunicazione, non esistono soluzioni rapide. Dobbiamo perseverare.
Credo che Gesù abbia fatto i rapporti umani così come sono per aiutarci a evitare la troppa familiarità e capire che qualsiasi rapporto richiede regolarmente attenzione. A volte potrebbe volerci uno sforzo concertato per ricordare il valore di una comunicazione aperta e onesta. Con l’aiuto del Signore possiamo recuperare la gioia e la ricchezza con cui un rapporto è iniziato.
A volte alcuni di questi lunghi processi di crescita, come nel caso della comunicazione, mi fanno sentire frustrata. Ho la tentazione di pensare: “Perché non posso semplicemente capirlo fin dall’inizio? Perché non posso fare le cose giuste, capire il concetto e passare ad altre cose importanti?”
Tuttavia, come per tante cose in questa vita, è un processo che richiede tempo. Imparare a concederlo agli altri fa parte del nostro modo di amarli, rispettarli ed essere a nostra volta più efficaci nel lavoro e nei rapporti.
Questa vita è un’avventura di apprendimento. Dobbiamo maturare e questo c’impone di pensare più agli altri che a noi stessi, per scoprire la gioia e la soddisfazione che vengono dall’amare gli altri.
I meccanismi fondamentali della persuasione possono essere più naturali per alcuni che per altri. I talenti base della comunicazione possono svilupparsi con l’esperienza o con l’uso di altri metodi, come libri, lezioni e consiglieri, come vale per quasi ogni competenza in questa vita. È importante ricordare, però, che anche la persona più capace in questo o altri campi deve considerare ciò che esprime così chiaramente 1 Corinzi 13. Senza l’amore del Signore come motivazione per il loro uso, tutte quelle capacità non riusciranno a raggiungere il loro pieno potenziale di esemplificare l’amore di Dio per un mondo che ha bisogno di speranza e di ricordare ciò che continuerà a esistere molto tempo dopo che questo mondo temporale sarà caduto nella polvere. Comunicare efficacemente con gli altri è uno strumento molto prezioso. Usiamolo al massimo a beneficio di più possibile.
Pubblicato originariamente in inglese il 17 maggio 2022.
Copyright © 2024 The Family International. Tutela della privacy Utilizzo dei cookie