Gesù – la sua vita e il suo messaggio: la risurrezione (parte 2)

Di Peter Amsterdam

Marzo 4, 2023

[Jesus—His Life and Message: The Resurrection (Part 2)]

Ognuno dei quattro Vangeli (come pure il libro degli Atti) parla delle apparizioni di Gesù ai suoi discepoli (uomini e donne) dopo la sua risurrezione. Nel racconto di Matteo, quando alcune delle discepole andarono alla tomba per ungere il corpo di Gesù, la trovarono vuota. Incontrarono un angelo che disse loro di andare dagli apostoli e dire loro che Gesù era vivo e che sarebbe andato in Galilea, dove l’avrebbero incontrato.1

Il Vangelo di Matteo ci dice che dopo che l’angelo ebbe detto loro di andare a dire ai discepoli che Gesù era vivo, le donne si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli.2 Era importante informare al più presto i discepoli (gli undici) che Gesù era vivo. Che le donne si fossero allontanate con spavento indica che erano state prese da timore reverenziale per l’apparizione dell’angelo. Un commentatore scrive: Erano arrivate in quel posto lamentando la morte del loro grande leader e caro amico; si allontanarono sapendo che non era più morto. La loro emozione doveva essere di grande gioia.3

Quand’ecco, Gesù si fece loro incontro, dicendo: «Vi saluto!» Ed esse, avvicinatesi, gli strinsero i piedi e l’adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno».4

Dopo aver visto un angelo e ricevuto un messaggio da dare ai discepoli, le donne incontrarono per strada Gesù risorto in persona. Nel Vangelo di Matteo le donne erano presenti a tutti gli avvenimenti importanti della morte e della risurrezione di Gesù. Erano alla croce quando Lui morì, furono le prime alla sua tomba e furono le prime a vedere il Signore risorto. Poiché l’angelo aveva detto loro che Gesù avrebbe incontrato i discepoli in Galilea, probabilmente rimasero sorprese quando lo incontrarono mentre tornavano dalla tomba.

La reazione delle donne fu buttarsi ai suoi piedi, abbracciarlo e adorarlo. È difficile immaginare la gioia e lo stupore che provarono nel vedere Gesù risorto. Cadendo ai suoi piedi e adorandolo, dimostrarono di comprendere che era più di un semplice uomo. Dimostra anche che il corpo risorto di Gesù era un corpo vero; non era solo una visione o un’apparizione. Le donne capirono che Lui era divino.

Gesù ripeté l’ordine dell’angelo: Non temete; ripeté anche le istruzioni che dovevano “andare ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno”.5 La maggior parte del ministero di Gesù ebbe luogo in Galilea, quindi era naturale che avrebbe voluto incontrare i suoi discepoli là. Probabilmente la Galilea era anche un posto più sicuro per loro per incontrare Gesù.

Le guardie e i capi dei sacerdoti

A questo punto il Vangelo di Matteo si sposta dai discepoli alle guardie romane e ai capi dei sacerdoti.

Mentre esse andavano, ecco alcuni della guardia giunsero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti quanto era accaduto. Questi allora, radunatisi con gli anziani, deliberarono di dare una cospicua somma di denaro ai soldati, e dissero loro: «Dite: I suoi discepoli sono venuti di notte, e l’hanno rubato mentre noi dormivamo. E se poi la cosa verrà agli orecchi del governatore, lo placheremo noi e faremo in modo che voi non siate puniti». Ed essi, preso il denaro, fecero come erano stati istruiti, e questo detto si è divulgato fra i Giudei, fino ad oggi.6

Mentre le donne andavano a dire ai discepoli di andare in Galilea, alcune delle guardie entrarono in città e raccontarono ai capi dei sacerdoti quello che era successo. Normalmente le guardie sarebbero andate dai loro ufficiali per riferire ciò che era successo, ma Ponzio Pilato aveva messo i soldati romani a disposizione dei leader ebrei, ai quali adesso loro fecero rapporto.7 Forse le guardie erano sollevate all’idea di non dover riferire ai loro superiori romani, perché avrebbero dovuto confessare di non aver impedito la rimozione di un cadavere da una tomba che era sotto la loro sorveglianza. Anche se il corpo di Gesù non era stato rubato, sarebbe stato difficile spiegare ai funzionari romani cos’era successo esattamente.

Dopo aver ascoltato le guardie, i capi dei sacerdoti considerarono questo argomento abbastanza importante da consigliarsi con gli anziani prima di prendere qualsiasi decisione sul da farsi. Leggiamo che deliberarono di dare una cospicua somma di denaro ai soldati.8 Accettando la mazzetta, i soldati acconsentirono a mentire su quello che era successo. Dormire durante un servizio di guardia era una grave inadempienza ai doveri nell’esercito romano, quindi dire ai loro superiori che i discepoli erano venuti durante la notte mentre dormivano e l’avevano rubato era piuttosto rischioso, anche se sembra che per la grossa somma di denaro che avevano ricevuto decisero che valeva la pena di correre il rischio.

La storia che dovevano raccontare era semplice: i discepoli erano venuti di notte e avevano rubato il suo corpo mentre i soldati dormivano. I capi dei sacerdoti e gli anziani dissero alle guardie che, se la notizia che il corpo di Gesù non era più nella tomba fosse arrivata alle orecchie di Ponzio Pilato, i dirigenti giudaici le avrebbero tenute fuori da guai, probabilmente pagando una mazzetta al governatore. C’era una buona possibilità che Pilato non ne sentisse parlare, perché risiedeva a Cesarea e ci sarebbe tornato al termine delle festività.

Ed essi, preso il denaro, fecero come erano stati istruiti, e questo detto si è divulgato fra i Giudei, fino ad oggi.9

I soldati acconsentirono prontamente a prendere il denaro e dire che i discepoli di Gesù avevano rubato il suo corpo. Questa soluzione apparentemente sembrò buona sia ai capi religiosi che ai soldati. All’epoca in cui il Vangelo di Matteo fu scritto (probabilmente in qualche momento dopo il 70 d.C.), la falsa storia che i discepoli erano venuti di notte e avevano rubato il corpo dalla tomba mentre le guardie dormivano circolava da circa trentacinque anni.

L’incontro con i discepoli

Il Vangelo di Marco dice che Maria Maddalena, Maria la madre di Giacomo e Salome portarono degli aromi per unge il corpo di Gesù.10 Quando entrarono nella tomba, videro un giovane vestito di bianco (un angelo) seduto sulla destra.11 L’angelo indicò loro di dire ai discepoli che Gesù sarebbe andato in Galilea e che lo avrebbero incontrato là.12 Leggiamo che uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.13 Sembra che le donne siano rimaste sconcertate nel vedere un angelo e ricevere un messaggio da lui, così fuggirono via dalla tomba. Il racconto finisce prima di farci scoprire se seguirono le istruzioni dell’angelo e lo raccontarono ai discepoli.

Secondo il Vangelo di Giovanni, nella tomba di Gesù c’erano due angeli, che sedevano l’uno al capo e l’altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesù. Chiesero a Maria perché stesse piangendo.14

Ella rispose loro: «Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l’abbiano posto». Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesù, che stava lì in piedi; ma ella non sapeva che fosse Gesù.15

Maria spiega perché piangeva – pensava che qualcuno fosse venuto e avesse spostato il corpo di Gesù – poi si voltò. Non ci viene detto perché si voltò; forse aveva sentito un rumore alle sue spalle, oppure gli angeli le avevano indicato di farlo.

Quando si voltò, vide Gesù, ma per qualche motivo non lo riconobbe. Non sappiamo perché, ma ci sono almeno altre due situazioni dopo la sua risurrezione in cui anche i suoi discepoli non lo riconobbero. Nel Vangelo di Luca leggiamo:

In quello stesso giorno, due di loro se ne andavano verso un villaggio, di nome Emmaus, distante sessanta stadi da Gerusalemme. Ed essi parlavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Or avvenne che, mentre parlavano e discorrevano insieme, Gesù stesso si accostò e si mise a camminare con loro. Ma i loro occhi erano impediti dal riconoscerlo.16

Il Vangelo di Giovanni dice che al mattino presto, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli tuttavia non si resero conto che era Gesù.17

Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io lo prenderò».18

Gesù ripeté la domanda che gli angeli avevano fatto in precedenza: Perché piangi? – ma ne aggiunge un’altra: Chi cerchi? Maria pensò che Gesù fosse il giardiniere, forse perché era mattino presto e chi altri sarebbe stato vicino alla tomba a quell’ora? O forse in qualche modo Lui era diverso. Lei concluse anche che quel giardiniere forse aveva spostato il corpo di Gesù, così gli chiese, in caso lo avesse fatto, di dirli dov’era Gesù, così da poter prendere il suo corpo.

Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro. Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro».19

Maria non aveva riconosciuto Gesù; comunque, quando sentì che la chiamava per nome, si rese conto che era Lui. Lo chiamò “Rabboni”, maestro. Un commentatore scrive: Rabboni è spesso visto come un titolo più personale e affettuoso di “Rabbi”.20

Gesù le disse di non toccarlo, perché non era ancora salito al Padre. Un commentatore spiega: L’imperativo presente preceduto dalla negazione significa “smetti di fare qualcosa”, più che “non iniziare a fare qualcosa”. Qui significherebbe “smetti di toccarmi” e non “non cominciare a toccarmi”. Evidentemente Maria, per la gioia di vedere il Signore, lo aveva toccato, forse nello stesso modo e per lo stesso motivo delle donne di cui Matteo scrisse che gli strinsero i piedi e lo adorarono.21

Fino a quel momento i “fratelli” di Gesù e i suoi “discepoli” erano stati due gruppi diversi. In precedenza leggiamo, nel libro di Giovanni: Dopo questo, egli discese a Capernaum con sua madre, i suoi fratelli e i suoi discepoli. Ora Gesù parla dei suoi discepoli come di fratelli.22

«Va’ dai miei fratelli e di’ loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro».23

Si riferì a suo Padre come anche Padre loro, come conseguenza naturale dell’averli chiamati fratelli.

Nel libro di Giovanni leggiamo che Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.24 Nel Vangelo di Marco, Maria Maddalena andò e l’annunciò a quelli che erano stati con lui, i quali erano afflitti e piangevano. Ma essi, sentendo dire che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.25 Nel Vangelo di Luca leggiamo:

Quelle che riferirono queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre donne che erano con loro.26

(Continua.)


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


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1 Matteo 28,6–7. Vedi Gesù — la sua vita e il suo messaggio: la risurrezione (parte 1).

2 Matteo 28,8.

3 Morris, The Gospel According to Matthew, 738.

4 Matteo 28,9–10 NR.

5 Matteo 28,10.

6 Matteo 28,11–15.

7 Matteo 27,65.

8 Forte, buona, cospicua (NR, CEI, LND).

9 Matteo 28,15.

10 Marco 16,1.

11 Vedi Gesù — la sua vita e il suo messaggio: la risurrezione (parte 1).

12 Marco 16,7.

13 Marco 16,8.

14 Giovanni 20,12.

15 Giovanni 20,13–14.

16 Luca 24,13–16.

17 Giovanni 21,4.

18 Giovanni 20,15.

19 Giovanni 20,16–17.

20 Michaels, The Gospel of John, 1000.

21 Matteo 28,9.

22 Giovanni 2,12.

23 Giovanni 20,17.

24 Giovanni 20,18.

25 Marco 16,10–11.

26 Luca 24,10.


Pubblicato originariamente in inglese il 21 giugno 2022.

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