Di Peter Amsterdam
Maggio 15, 2021
[Signs of the Times and Current Events]
Lo scorso anno è stato certamente un periodo di calamità per molti in tutto il mondo, in un certo senso senza precedenti per come la tecnologia moderna ci permette di vedere gli avvenimenti svolgersi in tempo reale intorno al globo, e la migrazione di massa che in alcuni paesi ha causato scontri tra culture diverse. Diversi scrittori, accademici e giornalisti hanno scritto riguardo ai problemi d’identità affrontati da molte persone che sentono che la propria identità abbia perso terreno nelle comunità in cui erano cresciute. Allo stesso tempo la vita moderna spesso porta molti a sentirsi isolati, alla deriva o privi di una bussola morale in modi che altre generazioni non avevano sperimentato allo stesso modo o nella stessa misura.
Negli ultimi diciotto mesi abbiamo visto il mondo alle prese con una malattia che si è diffusa agevolmente intorno al globo, grazie in parte ai viaggi internazionali, e in modi e con velocità che non sarebbero stati possibili prima. Abbiamo visto lotte legate al razzismo, alla discriminazione e al pregiudizio; dubbi sulle autorità e sulla violenza; corruzione ai piani alti e interrogativi sui confini tra libertà personali e responsabilità civiche. Viviamo certamente in tempi turbolenti.
Naturalmente è importante ricordare che ogni generazione ha provato la sua parte esclusiva di problemi, difficoltà e dolori della crescita. Se esaminiamo la storia, vediamo questo schema costante. Non è qualcosa che possa sorprendere i cristiani, perché sappiamo che stiamo vivendo in un mondo corrotto e che il peccato è una realtà con cui si deve affrontare ogni generazione e che si manifesta nei mali della povertà, dell’oppressione, della guerra e dell’inumanità. In quel senso, come sta scritto in Ecclesiaste: “Quello che è stato è quel che sarà; quello che è stato fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole”.1 Non siamo sorpresi dalle condizioni del mondo, perché ne conosciamo la causa: la rottura della relazione tra l’umanità e Dio e le conseguenze di quella separazione.
Come cristiani, però, la nostra speranza più grande non è in questo mondo o nei suoi sistemi politici, perché sappiamo che sono transitori e passeranno. Ci contiamo tra quelli descritti in Ebrei, che “non hanno quaggiù una città stabile, ma cercano quella futura” e “ne desiderano una migliore, cioè quella celeste”.2 Aspettiamo con ansia la seconda venuta di Gesù, quando tutti i dolori, le sofferenze, i mali e le ingiustizie saranno rimediati e “il paese sarà ripieno della conoscenza dell’Eterno, come le acque ricoprono il mare”.3 Sono passati quasi duemila anni da quando Giovanni scrisse, alla fine del libro dell’Apocalisse: “Sì, vieni, Signore Gesù!” — e da allora i credenti hanno ripreso con tutto il cuore questo sentimento e continuano a farlo ancora oggi.
Alla luce della situazione mondiale specifica dei tempi in cui viviamo e del modo in cui ha influenzato le persone in tutto il mondo, molti cristiani hanno cercato di comprendere la rilevanza degli avvenimenti d’attualità per quanto concerne il calendario della seconda venuta di Gesù. Le condizioni mondiali attuali — comprese la tecnologia moderna, la globalizzazione, la diffusa predicazione del vangelo, il muoversi verso un’economia che non richiede contanti e la pandemia del COVID-19 — sono dei segni che siamo entrati, o stiamo entrando, negli ultimi sette anni dell’ascesa dell’Anticristo: la firma del patto, il marchio della bestia e la Grande Tribolazione?
Questo interrogativo ha dato origine a una varietà di opinioni, teorie e interpretazioni. Come facciamo a sapere quale di queste posizioni può essere parzialmente o quasi del tutto vera? Come dobbiamo interpretare gli avvenimenti d’attualità per quanto concerne il tempo della fine e che conclusioni possiamo trarne?
Le risposte a queste domande vanno tratte innanzitutto dalle Scritture e da ciò che la Bibbia nella sua globalità insegna sul periodo immediatamente precedente alla seconda venuta di Gesù. Ovviamente gli esatti particolari di come questi avvenimenti si svolgeranno non sono specificati come vorremmo, ma la Bibbia ci fornisce senz’altro un parametro chiaro per misurare opinioni, speculazioni, profezie, teorie e interpretazioni. Vediamone alcune.
“Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolor”.4 La versione di Luca include nell’elenco dei segni anche le pestilenze.5
Esaminando il corso della storia, possiamo vedere che questi “inizi delle doglie di parto” ci sono stati fin dai tempi di Gesù, che è il periodo degli “ultimi giorni” descritto nella Bibbia tra la prima e la seconda venuta di Cristo.6
Ci sono state guerre e rumori di guerre, anche se in alcuni periodi della storia ce ne sono state molte più di oggi, come durante le guerre mondiali nella prima metà del 20° secolo. Ci sono state e continuano a esserci carestie e pestilenze —come Ebola, SARS, COVID-19 e altre. Ma si stima che la peste bubbonica o peste nera del 14° secolo abbia ucciso cinquanta milioni di persone in una popolazione mondiale molto più piccola. Si stima che, più recentemente, anche l’influenza spagnola del 1918-1920 abbia ucciso quasi cinquanta milioni di persone. Gesù disse che questi segni sarebbero stati solo l’inizio dei dolori.
Da ciò che Gesù disse, per discernere i segni dei tempi dobbiamo guardarne l’insieme, tutti questi segni e non solo uno d’essi preso isolatamente. Troviamo questi segni nel Nuovo Testamento e nelle profezie bibliche, principalmente nei libri di Daniele e dell’Apocalisse, oltre che in Matteo 24, 1 e 2 Tessalonicesi e altri.
La Bibbia comunque descrive alcuni segni ben precisi che potremo vedere, dai quali sapremo che la fine è “proprio alle porte”.7
Tra le altre cose, la Bibbia ci dice che vedremo che:
Quando sentiamo le varie interpretazioni degli avvenimenti e delle condizioni attuali, come quella che circola attualmente affermando che il vaccino anti COVID-19 possa contenere il marchio della bestia o che certi avvenimenti politici indicano che oggi siamo negli ultimi sette anni, possiamo essere tentati di cedere alla preoccupazione. Quando dobbiamo decidere se credere a simili interpretazioni o no, il primo passo dovrebbe essere di esaminarle con quello che ci dicono le Scritture sul periodo che precede la seconda venuta. Dobbiamo guardare i particolari riguardanti un segno specifico che abbiamo ricevuto. Per esempio, cosa dicono le Scritture riguardo al marchio della bestia?
Secondo le informazioni dateci dalle Scritture, il marchio della bestia è introdotto dopo la rottura del patto ed è collegato all’accettare l’Anticristo e il suo regno e adorare la sua persona (che in fondo è Satana).16 Abbiamo visto i segni che dovrebbero precedere il marchio della bestia, come la rivelazione dell’“uomo del peccato” che “s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio” e si pone “a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio”?17 Le Scritture sembrano indicare chiaramente che dobbiamo ancora vedere i segni e le condizioni che devono esserci prima dell’introduzione del marchio della bestia.
In Apocalisse 14,9-11 leggiamo: “Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, egli pure berrà il vino dell'ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello. Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli. Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte”.18 Da quello che possiamo dedurre dalle Scritture, ricevere il marchio della bestia è strettamente collegato all’adorazione della bestia e della sua immagine. Come si ricollegherebbe questo al caso dei cristiani nati di nuovo? Potrebbero cadere nel tranello di prendere il vaccino e vedersi affibbiare segretamente il marchio della bestia?
In che modo un vaccino ricevuto da una persona per la propria salute potrebbe adempiere le condizioni e le circostanze indicate nelle Scritture, secondo le quali il marchio della bestia è introdotto e accettato da chi lo riceve, così “che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome”?19 Dio manderebbe indiscriminatamente delle persone all’inferno perché senza volere hanno preso un vaccino durante una pandemia globale? Il marchio della bestia potrebbe essere introdotto quando l’Anticristo non è ancora sorto, il suo regno non è visibile e la gente deve semplicemente compiere una scelta riguardante la propria salute?
L’apostolo Pietro scrisse che Dio “non vuole che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento”.20 Il Dio che “ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”21 farà dipendere la destinazione eterna di una persona da un vaccino che non è collegato ad altri segni della fine? Tutto ciò va d’accordo con tutto quello che conosciamo dalle Scritture sulla natura di Dio — la sua giustizia, bontà e santità?22 Questo è il tipo di domande che dobbiamo chiederci quando soppesiamo le varie teorie e interpretazioni. Dobbiamo studiare e soppesare le Scritture per assicurarci di “trattare con accuratezza e insegnare rettamente la parola della verità”.23
Quando cerchiamo di discernere i segni dei tempi, è importante valutare versetto con versetto e non prenderne in esame solo uno isolatamente. Le profezie riguardanti gli ultimi giorni e il tempo della fine devono essere studiate insieme e nel giusto contesto, se vogliamo vedere il “quadro generale” del tempo della fine. I segni dei tempi sono un insieme di avvenimenti, non un avvenimento singolo. Non sono semplicemente una “manciata di perle” di conoscenza, ma una “collana di perle” che devono essere infilate nella giusta sequenza cronologica.24
È indubbio che ogni giorno che passa porta il mondo più vicino al ritorno di Gesù; noi cristiani aspettiamo con entusiasmo e impazienza questo avvenimento trionfale e vogliamo essere pronti. La sua seconda venuta sarà nel corso della nostra vita? Non potremo saperlo finché non vedremo l’adempimento dei segni precisi che Gesù e altri ci hanno dato nella Bibbia.
Che tipo di preparazione dovrebbe interessarci come seguaci di Gesù? In Matteo 24, dopo aver descritto ciò che i suoi seguaci dovranno affrontare in quegli ultimi giorni, Gesù dice ai discepoli: “Perciò anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà”. Poi, quasi come risposta alla loro domanda implicita su come vivere in quello stato di preparazione costante, continua dicendo:
“Qual è dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto ai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo? Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così. In verità vi dico che gli affiderà l’amministrazione di tutti i suoi beni”.25
Con questo riferimento al servo fedele e avveduto che aveva ricevuto la responsabilità della casa del suo padrone e aveva svolto il suo compito con diligenza, Gesù riporta il soggetto della conversazione sulla fedeltà. Il servo non sa quando tornerà il padrone, ma non gli importa; è tutto attento a essere fedele nel suo lavoro. Al ritorno del padrone, il servo sarà benedetto.
Questo ricorda una cosa scritta recentemente da Maria:
Ogni volta che abbiamo chiesto al Signore a cosa dovremmo dare più importanza, Lui ha detto di concentrarci sulle anime smarrite, nutrire le sue pecore e fortificare noi stessi e gli altri. Abbiamo tanta verità da spiegare alle persone. […] Lui sta usando questo tempo per attirare le persone a Sé, ricordando loro la brevità e la fragilità della vita terrena e inducendole a cercare delle risposte.
Il Signore non ci ha detto specificamente quale ruolo potrebbero avere gli avvenimenti d’attualità nel quadro generale delle profezie bibliche sul tempo della fine. Tuttavia ha già indicato il piano più ampio con dei particolari sufficienti a darci la visione e la fede che vedremo la fine meravigliosa che Dio ha promesso, o da questa terra o dal regno celeste. Dio ci dà il privilegio di vivere in questo periodo, adesso, per crescere, progredire, imparare e diventare ciò che Lui vuole che siamo.
Mi auguro che possiamo essere fedeli a vivere nella sua Parola, a seguirlo da vicino e adempire la nostra missione di dare la buona notizia a tutte le persone che possiamo, oltre a spiegare il messaggio della fine a tutte quelle che vi sono interessati. Che viviamo o no fino a vedere gli ultimi sette anni della storia mondiale, ciò che conterà veramente sarà il modo in cui condurremo la nostra vita nel tempo che Dio ci ha dato qui sulla terra.26 Siamo chiamati ad amare Dio, amare gli altri, diffondere il vangelo, fare del nostro meglio per vivere secondo gli insegnamenti di Gesù e passarli agli altri. Se siamo fedeli a fare queste cose, possiamo essere fiduciosi che saremo pronti per qualsiasi cosa avverrà.
Nota
Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.
1 Ecclesiaste 1,9.
2 Ebrei 13,14; 11,16.
3 Isaia 11,9.
4 Matteo 24,6–8 NR.
5 Luca 21,11.
6 1 Giovanni 2,18; 2 Timoteo 3,1–5.
7 2 Tessalonicesi 2,3–4; Apocalisse 13,5; Daniele 7,25.
8 Matteo 24,12.
9 Matteo 24,14.
10 2 Tessalonicesi 2,3.
11 Daniele 8,23–25; 9,27; 2 Tessalonicesi 2,3–4.9; Apocalisse 13,3–4.
12 Daniele 9,27.
13 Matteo 24,15; Daniele 9,27; 11,31; 12,11; Apocalisse 13,15.
14 Matteo13,16–18; 14,9–11.
15 Matteo 24,21–22; Apocalisse 7–9; Daniele 7,25; 9,27; 12,7; Apocalisse 11,2–3; 12,6.14; 13,5.
16 Vedi Apocalisse13 e Apocalisse 14,9–11.
17 2 Tessalonicesi 2,3–4.
18 NR.
19 Apocalisse13,17.
20 2 Pietro 3,9.
21 Giovanni 3,16.
22 Vedi “Al cuore di tutto: la natura e il carattere di Dio: la santità di Dio.”
23 2 Timoteo 2,15 AMP trad.
24 Vedi “A More Sure Word of Prophecy” in The Book of the Future.
25 Matteo24,45–47.
26 Vedi la parabola dei talenti in Matteo 25,14–30.
Pubblicato originariamente in inglese l’11 maggio 2021.
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