1 Corinzi: capitolo 3 (versetti 10-17)

Dicembre 10, 2024

di Peter Amsterdam

[1 Corinthians: Chapter 3 (verses 10-17)]

Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra.1

In precedenza, in questo capitolo (v. 6) Paolo usò la metafora di un contadino, mentre ora si riferisce a sé stesso come a un architetto che ha posto un fondamento. Anche se ha fatto il lavoro originale di fondare la chiesa corintia, altri stavano costruendo sulle sue fondamenta. Spiegò di essere servito solo a porre un fondamento perché Dio gliene aveva concesso la grazia.

Paolo ricorda ai lettori che molti verranno chiamati a costruire. Forse pensa solo ai leader che lavorano in quel momento a Corinto, ma ciò che dice può essere applicato a tutti i cristiani. In seguito dirà che tutti i cristiani ricevono da Dio dei doni per costruire la chiesa. Tutti i cristiani hanno di fronte la sfida di come “costruire”.

Poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù.2

Paolo ripete la stessa idea che aveva espresso in precedenza,3 cioè che la chiesa deve essere costruita solo su Cristo. Molti potrebbero tentare di deporre altre fondamenta su cui costruire, ma non ci riusciranno, perché tutte quelle al di fuori delle sue sono fondamenta di sabbia.

E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno.4

Adesso richiama l’attenzione sul giudizio che cadrà su chi costruisce nel modo errato e sulla ricompensa che premierà chi costruisce nel modo corretto. Usa la prima di quattro condizioni (le altre tre saranno esaminate nei versetti da 14 a 17). Paolo presume che l’opera di qualcuno durerà (v. 14) e che quella di altri verrà bruciata (v. 15). Si preoccupa delle persone che costruiscono e del materiale che usano, perché alcune opere saranno bruciate e altre no.

Paolo guarda a “quel giorno”. In precedenza ne aveva parlato come del “giorno del Signore nostro Gesù Cristo” nel versetto 1:8, dove esso è visto in modo positivo come il giorno in cui il popolo di Dio apparirà davanti al trono del giudizio del Signore. Nell’Antico Testamento, il Giorno si riferisce al momento del giudizio.5

Il versetto 13 indica ciò che Paolo intende quando dice che l’opera di ognuno sarà visibile. Quel giorno lo farà conoscere perché l’opera della costruzione e il materiale usato per farlo saranno esposti per quel che sono mediante il fuoco.

Fin dai primi tempi, nelle Scritture il fuoco è stato collegato alla presenza di Dio, che è giusto ed è Giudice e Salvatore. Aveva giudicato Sodoma e Gomorra con il fuoco,6 era apparso a Mosè in un roveto ardente7 ed era sceso sul monte Sinai in mezzo al fuoco.8 In Ebrei 12:29, leggiamo che il nostro Dio è un fuoco divoratore. Nel Nuovo Testamento, quando si afferma che il fuoco giudica o mette alla prova, il significato trasmesso è che sarà il Signore stesso a giudicare e mettere alla prova.

Se l’opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se l’opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.9

Paolo indica che l’architetto la cui opera sopravvive alla prova del fuoco e rimane riceverà una ricompensa. Quelli la cui opera “sarà arsa” ne avranno danno, ma saranno lo stesso salvati.

Ognuno porta la responsabilità del proprio contributo alla costruzione e riceverà una ricompensa o un danno in base alla qualità della sua opera. Se l’edificio finisce in fumo, il costruttore scoprirà di aver lavorato invano. Se l’edificio rimane in piedi, il costruttore sarà ricompensato per il suo fedele servizio. La frasene riceverà ricompensa significa ricevere il salario per il lavoro prestato. Il danno non significa perdita della salvezza, ma perdita della ricompensa.

Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?10

Paolo sottolinea nuovamente che la chiesa corinzia deve essere vista come il tempio di Dio; di conseguenza i credenti sono obbligati a essere uniti in Cristo. Sono il tempio di Dio perché lo Spirito di Dio abita tra di loro. Non sapete è una domanda retorica e Paolo si aspetta che concordino con ciò che ha scritto. Fa uso di questa domanda retorica otto volte in questa lettera.11 La domanda di solito introduce una sezione della lettera in cui Paolo è particolarmente preoccupato per le pratiche o il comportamento dei credenti. Con queste parole Paolo sottolinea che ciò che dice è fondamentale e dovrebbe essere accettato da tutti.

In questo passo, il “tempio” non si riferisce al complesso del tempio di Gerusalemme, con tutti i suoi cortili, ma piuttosto all’edificio stesso, il luogo santo. Paolo vede i credenti come l’edificio di Dio.12 In seguito nella lettera Paolo si riferisce al corpo dei credenti come al tempio dello Spirito Santo.13 In questo caso, Paolo vuole che gli insegnanti, i leader e i credenti capiscano il significato della chiesa.

Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché il tempio di Dio è santo, e questo tempio siete voi.14

È un avvertimento pesante, un decreto. Può darsi che, quando scrisse questo, Paolo pensasse ad alcuni dei leader della chiesa, persone che avevano promosso faziosità e causato divisione. Paolo ha smesso di parlare di come le opere dei leader verranno giudicate o ricompensate. Adesso parla della distruzione di chiunque abbia avuto un ruolo nella distruzione della chiesa. Con questo ammonisce l’intera chiesa. Sembra che gran parte della chiesa avesse avuto la tentazione di rivolgere gli occhi verso certi leader a causa della loro posizione, invece che verso il Signore.

(Continua.)


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Riveduta, Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra. Tutti i diritti riservati.


1 1 Corinzi 3:10.

2 1 Corinzi 3:11.

3 1 Corinzi 1:23, 2:2.

4 1 Corinzi 3:12–13 LND.

5 Isaia 66:15–16, Sofonia 1:7–18, Malachia 3:2–3.

6 Genesi 19:24–25.

7 Esodo 3:2.

8 Esodo 19:18.

9 1 Corinzi 3:14–15.

10 1 Corinzi 3:16.

11 Versetti 6:2, 3, 9, 15, 16, 19; 9:13, 24.

12 1 Corinzi 3:9.

13 1 Corinzi 6:19.

14 1 Corinzi 3:17 CEI.


Pubblicato originariamente in inglese il 9 luglio 2024.