Ama. Vivi. Predica, Insegna. – Vivilo, quinta parte

Febbraio 12, 2012

di Peter Amsterdam

L’ultimo dei principi che presenterò sotto Vivilo — il principio della preghiera — si collega praticamente a tutti gli altri suoi principi ed è al centro della nostra vita di cristiani.

Il principio della preghiera

La preghiera era un fattore importante nella vita e nel ministero di Gesù. Nei vangeli ci sono numerosi riferimenti alle preghiere da Lui fatte. Insegnò ai suoi discepoli a pregare, essi lo videro pregare, lo sentirono pregare per loro. Diede loro consigli sulla preghiera. Essa era una parte integrante del suo ministero. Il fatto che Gesù si facesse un dovere di pregare e insegnare ai suoi discepoli a farlo indicava che è una parte importante del discepolato.

Passare del tempo da solo in preghiera era un avvenimento regolare nella vita di Gesù. Si allontanava dalla folla e a volte dai suoi discepoli per dedicare del tempo alla preghiera. Pregava anche alla loro presenza:

La sua fama si diffondeva sempre più; e grandi folle si radunavano per udirlo e per essere da lui guarite dalle loro infermità. Ma Egli si ritirava in luoghi solitari e pregava.[1]

Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo solitario e là pregava. E Simone e quelli che erano con lui lo cercarono. E, trovatolo, gli dissero: ‘Tutti ti cercano’.[2]

Si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava.[3]

Or avvenne che, mentre Egli si trovava in disparte a pregare, i discepoli erano con Lui.[4]

Egli si trovava in un certo luogo a pregare e, come ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: ‘Signore, insegnaci a pregare, come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli’.[5]

Vedere l’esempio di Gesù nella preghiera ebbe un impatto preciso sui discepoli, come si nota nel libro degli Atti che spesso li descrive in preghiera. Essa è importante nella nostra vita; fa parte della nostra comunicazione con Dio.

Prima di molti degli avvenimenti più importanti, dei miracoli e delle decisioni nella sua vita e fino al momento della sua morte Gesù dedicò tempo alla preghiera.

Ora, come tutto il popolo era battezzato, anche Gesù fu battezzato, e mentre stava pregando, il cielo si aprì e lo Spirito Santo scese sopra di lui in forma corporea come di colomba; e dal cielo venne una voce, che diceva: “Tu sei il mio amato Figlio, in te mi sono compiaciuto!”[6]

Circa otto giorni dopo questi discorsi, Egli prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte per pregare. E mentre Egli pregava, l'aspetto del suo volto cambiò e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini parlavano con Lui; essi erano Mosè ed Elia, i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi a Gerusalemme.[7]

Or avvenne in quei giorni che Egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in preghiera a Dio. E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.[8]

Subito dopo Gesù costrinse i suoi discepoli a salire nella barca e precederlo all’altra riva verso Betsaida, mentre egli licenziava la folla. Appena l’ebbe congedata, salì sul monte a pregare. Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed Egli era a terra tutto solo. E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perché avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, Egli andò verso loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.[9]

Gesù allora alzati in alto gli occhi, disse: “Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito. Io sapevo bene che Tu mi esaudisci sempre, ma ho detto ciò per la folla che sta attorno, affinché credano che Tu mi hai mandato”. E, detto questo, gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!” Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesù disse loro: “Scioglietelo e lasciatelo andare”.[10]

Quando giunsero al luogo, detto del Teschio, là crocifissero Lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra. E Gesù diceva: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”.[11]

Gesù, gridando con gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito”. E detto questo, rese lo spirito.[12]

Gesù diede ai suoi discepoli istruzioni su come pregare:

Voi dunque pregate in questa maniera: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo. Dacci oggi il nostro pane necessario. E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori. E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno”.[13]

Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinché anche il Padre vostro, che è nei cieli, perdoni i vostri peccati.[14]

Disse loro che c’erano alcune cose per cui dovevano pregare:

E diceva loro: “La messe è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della messe che spinga degli operai nella sua messe”.[15]

Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per coloro che vi perseguitano.[16]

Insegnò loro anche come non pregare:

Quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe, e agli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini; in verità vi dico che essi hanno già ricevuto il loro premio. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà pubblicamente. Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani perché essi pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate.[17]

Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze, e avere i primi seggi nelle sinagoghe, e i primi posti nei conviti, che divorano le case delle vedove e, per mettersi in mostra, fanno lunghe preghiere; essi riceveranno una più dura condanna.[18]

Gesù insegnò a essere insistenti nella preghiera:

Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi: In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: "Rendimi giustizia sul mio avversario”. Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: “Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”. Il Signore disse: “Ascoltate quel che dice il giudice ingiusto. Dio non renderà dunque giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui? Tarderà nei loro confronti? Io vi dico che renderà giustizia con prontezza”.[19]

Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: “Amico, prestami tre pani, perché un amico mi è arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti”; e se quello dal di dentro gli risponde: “Non darmi fastidio; la porta è già chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso alzarmi per darteli”, io vi dico che se anche non si alzasse a darglieli perché gli è amico, tuttavia, per la sua importunità, si alzerà e gli darà tutti i pani che gli occorrono.[20]

Insegnò la potenza della preghiera, che la preghiera riceve risposte e che va fatta con fede e fiducia, sapendo che Dio è onnipotente e non c’è niente che Egli non sia in grado di fare:

Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: “Togliti di là e gettati nel mare”, sarebbe fatto. Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete.[21]

Tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete.[22]

Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono![23]

Esortò i suoi discepoli a vegliare e pregare per non cadere nella tentazione e nel peccato:

Fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie, da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addosso all'improvviso. Perché verrà come un laccio su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo.[24]

Vegliate e pregate per non entrare in tentazione, certo lo spirito è pronto, ma la carne è debole.[25]

Gesù pregò per gli altri:

Allora gli furono presentati dei piccoli fanciulli perché imponesse loro le mani e pregasse; i discepoli però li sgridavano. Ma Gesù disse: “Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, perché di tali è il regno dei cieli”. E, dopo aver imposto loro le mani, partì di là.[26]

Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli.[27]

Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi.[28]

Come si vede dal racconto della sua preghiera prima dell’arresto, Gesù pregò con disperazione:

Andato un poco avanti, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, si allontanasse da Lui quell'ora.[29]

Si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava, dicendo: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua”. Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza. Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente, e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra.[30]

Andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: “Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu”. Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: “Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà!”. Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti. E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole.[31]

Dall’esempio, dall’insegnamento e dalle istruzioni che Gesù lasciò ai discepoli, è ovvia l’importanza della preghiera. La preghiera è un mezzo per comunicare con Dio, per dimorare in Lui. È un mezzo per collegarsi alla sua potenza. È un mezzo per amare e aiutare gli altri quando preghiamo per loro. È un mezzo per proteggere la nostra vita e la nostra salute spirituali. Fa una differenza nell’efficacia della nostra predicazione e del nostro insegnamento quando preghiamo per altri operai del Vangelo e per le persone che stiamo assistendo. Ci dà l’opportunità di umiliarci davanti a Dio, quando preghiamo disperatamente e imploriamo il suo aiuto, e quando perdoniamo gli altri e chiediamo il suo perdono.

Come discepoli ci viene chiesto di pregare e la preghiera è intrecciata agli elementi del discepolato. Amare Dio, vivere per Lui, predicarlo e insegnarlo sono tutte cose che richiedono la preghiera.

I discepoli pregano.


[1] Luca 5,15–16.

[2] Marco 1,35–37.

[3] Luca  22,41.

[4] Luca  9,18.

[5] Luca  11,1.

[6] Luca  3,21–22.

[7] Luca  9,28–31.

[8] Luca  6,12–13.

[9] Marco 6,45–48.

[10] Giovanni 11,41–44.

[11] Luca  23,33–34.

[12] Luca  23,46.

[13] Matteo  6,9–13.

[14] Marco 11,25.

[15] Luca  10,2.

[16] Matteo  5,44.

[17] Matteo  6,5–8.

[18] Marco 12,38–40.

[19] Luca 18,1–8 NR.

[20] Luca  11,5–8.

[21] Matteo  21,21–22 NR.

[22] Marco 11,24 NR.

[23] Luca  11,9–13.

[24] Luca  21,34–36.

[25] Marco 14,38.

[26] Matteo  19,13–15.

[27] Luca 22,31–32.

[28] Giovanni 17,9.

[29] Marco 14,35.

[30] Luca  22,41–44.

[31] Matteo 26,39.42–44.


Titolo originale: Love. Live. Preach. Teach. -- Live Him, Part 5
Pubblicato originariamente in Inglese il 6 Dicembre 2011
versione italiana affissa il 12 Febbraio 2012;
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