Gente, è difficile essere cristiani!

Novembre 7, 2010

di Peter Amsterdam

Essere cristiani può davvero sembrare una strada tutta in salita. Quando uno pensa a tutto quello che Gesù ha detto, e poi cerca di metterlo veramente in pratica nella sua vita, è veramente difficile. Perché? Perché non è una cosa che venga naturale. Tantissimo di quello che Lui insegnò è veramente contrario alla nostra natura di esseri umani. Date un’occhiata alla lista qui sotto e chiedetevi se quello che Gesù disse in questi versetti vi viene veramente naturale:

Amate i vostri nemici.

Fate del bene a coloro che vi odiano.

Benedite coloro che vi maledicono.

Pregate per coloro che vi maltrattano.

Se uno ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra.

A chi ti toglie il mantello, non impedire di prendere anche la tua tunica.

Da’ a chiunque ti chiede; e se qualcuno ti toglie il tuo, non glielo ridomandare.

Prestate senza sperarne nulla.[1]

Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura..[2]

Disse anche altre cose difficili da vivere:

Non vi fate tesori sulla terra.[3]

Va’, vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, prendi la tua croce e seguimi..[4]

Guardatevi dall’avarizia, perché la vita di uno non consiste nell’abbondanza delle cose che possiede.[5]

Gesù disse tutte queste (e tante altre) cose e si aspetta che le viviamo. Quello è il trucco. Intendeva veramente che facessimo queste cose. E sono difficili!

Chiaramente, se vuoi essere un seguace di Gesù, ti costerà qualcosa.

Perché mai uno dovrebbe desiderare seguirlo, considerando com’è difficile? Ci sono molti buoni motivi, ma ne menzionerò solo due:

(1) Perché l’uomo che disse queste cose è Dio.

Era Gesù, la Parola di Dio, l’espressione del Padre, che camminava sulla terra e diceva queste cose. Se esprimeva i pensieri di Dio, se formulava il modo in cui Dio la pensa, se diceva all’umanità che quello che Dio pensava è importante, o spiegava quali delle azioni o degli atteggiamenti umani erano preziosi agli occhi di Dio, allora è una buona idea cercare seriamente di fare le cose che ha detto — anche se è difficile.

Sono piuttosto sicuro che sapesse che sarebbe stato difficile seguirlo e vivere le cose da Lui dette, perché era umano anche Lui e fu soggetto a tutte le tentazioni che attaccano noi; però disse lo stesso quello che doveva dire.

Doveva sapere che molte delle cose che ci chiedeva di fare come discepoli sarebbero andate contro il nostro istinto naturale umano. Gli esseri umani tendono a essere orgogliosi. Se qualcuno ci colpisce, o ci deruba, o si approfitta di noi, spesso ci viene voglia di contraccambiare in qualche modo. Spesso siamo egoisti di natura, almeno in parte. Poiché è naturale essere così, è difficile non esserlo.

Eppure Gesù stava chiaramente cercando di farci vedere che si aspettava che agissimo in maniera non conforme alla nostra natura umana. Direi che ci stava ponendo intenzionalmente una sfida, dandoci un’idea di come voleva che fossimo. Dopo tutto, disse anche: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola”.[6] Così si aspettava un po’ che cercassimo di farlo, nonostante le difficoltà.

(2) Il secondo motivo è un po’ meno nobile di quello di farlo perché Dio ce l’ha chiesto, ed è: “Cosa ci guadagno?”

È una domanda lecita, no? Voglio dire, essere cristiani è difficile, giusto? Se devo fare quelle cose, di certo dev’esserci in cambio qualche ricompensa.

Be’, Gesù è giusto; non ci propone un affare in cui non ci guadagniamo niente. Così, diamo un’occhiata a cosa ci offre.

Come prima cosa, abbiamo la vita eterna. Sapere che si vivrà per sempre è una parte importante dell’affare. Bisogna pensare a lungo termine — molto lungo. La cosa intelligente da fare è non solo cercare di cavarsela adesso, ma anche mettere da parte qualcosa per il futuro. E quel futuro è molto a lungo termine. Pensando a quel che se ne ricaverà, viene voglia di pensare al domani, di investire adesso per quando verrà quel momento.

Dalle Scritture è molto chiaro che nell’aldilà ci saranno ricompense collegate al modo in cui viviamo ora nella vita temporale.

Apocalisse 22,12 dice: Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto.

Colossesi 3,23 dice: Qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete la ricompensa dell’eredità, poiché voi servite a Cristo, il Signore.

1 Corinzi 3,11–14 dice: Perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo. Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, l’opera di ciascuno sarà manifestata, perché il giorno la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco, e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno. Se l’opera che uno ha edificato sul fondamento resiste, egli ne riceverà una ricompensa.

Luca 6,22–23 dice: Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, vi scomunicheranno e vitupereranno, e bandiranno il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché ecco, il vostro premio è grande in cielo; nello stesso modo infatti i loro padri trattavano i profeti.

Matteo 16,27 dice: Perché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli; e allora egli renderà a ciascuno secondo il suo operato.

Oltre a ricompensarci nell’aldilà, Dio lo fa anche in questa vita.

Marco 10,28–30: E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». Allora Gesù, rispondendo, disse: «Io vi dico in verità che non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell’evangelo, che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna».

Matteo 6,3: Quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quello che fa la destra, affinché la tua elemosina si faccia in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa palesemente.

Gesù afferma chiaramente che dovremmo farci tesori in Cielo.

Matteo 6,20: Fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano.

Quindi le Scritture indicano chiaramente che saremo ricompensati, sia in questa vita che in quella futura, per aver fatto le cose che Gesù ci ha detto di fare — anche se sono difficili. Forse il fatto che sono così difficili ha qualcosa a che fare con il motivo per cui siamo ricompensati da Dio quando le facciamo.

Gesù dice che abbiamo i mezzi per farci tesori nei cieli. È come fare un investimento per domani — prendere adesso le decisioni giuste che renderanno migliore il nostro futuro. Forse è un po’ come mettere soldi in banca.

Quello che sto per dire potrebbe sembrarvi venale, ma penso che serva a chiarire il punto.

Immaginate che ogni volta che dimostrate amore o cortesia a qualcuno venissero depositati cento euro sul vostro conto. O che ogni volta che testimoniate a qualcuno, vi fossero accreditati cinquecento euro. O ogni volta che prestate denaro a qualcuno senza aspettarvi di riaverlo ne riceveste il doppio sul vostro conto. O che ogni volta che porgete l’altra guancia vi fosse depositato un assegno.

Se succedesse così, non sembrerebbe poi tanto difficile fare quello che Gesù ha chiesto, no?

Noi vivremo per sempre. È saggio investire per il futuro — anche se è difficile.


[1] Luca 6,27–30. 35.

[2] Marco 16,15.

[3] Matteo 6,19.

[4] Marco 10,21.

[5] Luca 12,15.

[6] Giovanni 14,23.


Pubblicato originariamente in Inglese il 13 Ottobre 2010;
versione italiana affissa il 7 Novembre 2010;
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