Gesù – la sua vita e il suo messaggio: lo scenario

Maggio 10, 2015

di Peter Amsterdam

(Puoi leggere lo scopo di questa serie e una sua veduta d’insieme in questo articolo introduttivo.)

Essere familiari con il mondo in cui Gesù nacque può far luce su alcuni degli avvenimenti della sua vita e dei modi in cui le persone reagirono nei suoi confronti; perché alcuni lo amarono e divennero credenti, seguaci e discepoli; e perché altri non accettarono i suoi insegnamenti e perfino combatterono violentemente Lui e il suo messaggio.

Per capire il mondo dei tempi di Gesù, è bene avere qualche informazione su parte della storia del popolo ebraico. Qui di seguito ve ne diamo una breve descrizione sommaria, a partire all’epoca del primo re ebreo.

Dai 200 ai 350 anni dopo il suo ingresso nel paese d’Israele, il popolo ebraico richiese di essere governato da un re invece che da profeti e giudici, come era avvenuto fino ad allora. Dio istruì il profeta Samuele di ungere Saul come loro primo re. Gli successe Davide, che fu seguito da suo figlio Salomone.

Durante i regni di Davide e Salomone il regno d’Israele raggiunse il suo apice. Dopo la morte di Salomone, dieci delle tribù d’Israele si ribellarono contro il figlio di Salomone, Roboamo, che era appena salito al trono. Il regno fu diviso in due. Dieci tribù seguirono Geroboamo, che non era di sangue reale, ma era stato leale a Salomone. Queste tribù divennero il Regno d’Israele, nel nord del paese.1 Le due tribù meridionali. Giuda e Beniamino, seguirono Roboamo e divennero note come Regno di Giuda.

Duecento anni dopo, nel 722 d.C., le armate assire sconfissero l’esercito del Regno d’Israele e praticamente spopolarono il paese esiliando gli Israeliti e disperdendoli in tutto l’impero assiro. Da quel momento, queste dieci tribù d’Israele cessano di esistere come regno e come tribù e spesso si fa riferimento a esse come alle “dieci tribù scomparse”.

Il regno meridionale, Giuda, continuò per altri centoventicinque anni, finché fu completamente distrutto dall’impero babilonese. I Babilonesi invasero Giuda e lo sconfissero tre volte in un periodo di diciannove anni.

Dopo la prima invasione, il re e molti membri della sua corte, insieme alla crema della società, furono fatti prigionieri e portati a vivere in esilio a Babilonia. Una seconda invasione causò un’ulteriore distruzione del paese e la cattura e l’esilio di altre persone. Cosa più significativa, il tempio originalmente costruito da Salomone fu distrutto. La terza invasione portò alla completa distruzione della città di Gerusalemme. In Israele furono lasciate solo le persone più povere, mentre i Babilonesi deportarono il resto della popolazione.

Circa settant’anni dopo l’ultima invasione, l’impero babilonese fu conquistato dai Persiani. I loro re, Ciro, permise al popolo ebreo — che a quel punto viveva a Babilonia da circa tre generazioni — di ritornare in Israele per ricostruire il tempio e alla fine anche le mura attorno a Gerusalemme.

Circa duecento anni dopo, nel 331 a.C., Alessandro Magno e il suo esercito sconfissero i Persiani e s’impadronirono di un impero che andava dalla Grecia all’India all’Egitto e comprendeva anche il paese d’Israele. Alla morte di Alessandro nel 323 a.C., i suoi generali si divisero l’impero, formando diversi regni. Nei decenni, il controllo di Israele cambiò diverse volte di mano e alla fine passò sotto l’impero seleucide (siriano). Nel 175 d.C. Antioco IV divenne il monarca di questo impero. Si adoperò per ellenizzare il suo territorio, compreso Israele, importando tutto ciò che era di origine greca, compreso il culto dei loro dei. Ciò portò alla collocazione di un altare a Zeus e al sacrificio di maiali nel tempio. L’indignazione degli Ebrei alla fine causò la ribellione e l’insurrezione, in quella che è nota come la rivolta dei Maccabei.

Questa rivolta aprì le porte all’autogoverno di Israele per poco più di cent’anni, dal 166 al 63 a.C.. Durante questo periodo, i confini d’Israele si estesero fin quasi alle dimensioni che avevano raggiunto sotto Re Salomone. Nel 63 a.C. i Romani catturarono Gerusalemme e da quel momento, per tutta la vita di Gesù e ben oltre, Roma dominò la zona. Anche se i Romani erano i veri governanti del paese d’Israele, a volte regnavano attraverso re e governi fantoccio, come la famiglia di Erode, oltre che direttamente mediante funzionari romani, come Ponzio Pilato ai giorni di Gesù.

La fede la politica

L’importanza religiosa che gli Ebrei hanno sempre attribuito a governare il proprio paese nasce dalla promessa fatta da Dio al loro antenato Abraamo circa duemila anni prima della nascita di Gesù:

Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione. E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra.2

Più tardi, nel paese di Canaan, Dio disse ad Abraamo:

Alza ora i tuoi occhi e mira dal luogo dove sei a nord, a sud; a est e a ovest. Tutto il paese che tu vedi, Io lo darò a te e alla tua discendenza, per sempre.3

Queste due promesse furono rinnovate in seguito a Isacco e a Giacobbe e sono sempre state al centro della fede ebraica. Il popolo ebreo sarebbe stato una grande nazione benedetta da Dio e avrebbe avuto in possesso il paese che Abramo aveva davanti a sé — il paese d’Israele — in eterno. Dopo aver vissuto in Egitto per quattro anni, i discendenti di Abraamo, guidati da Giosuè, conquistarono Canaan, che prese poi il nome di Israele. I discendenti di Abraamo finalmente ebbero una terra loro. Il popolo ebreo aveva visto l’adempimento della promessa divina di fare di loro una grande nazione e dar loro il paese in cui aveva vissuto Abraamo. Possedere la Terra Promessa in senso politico era (ed è ancora) un aspetto fondamentale delle fede ebraica.

Possedettero il paese per secoli, fino alla loro sconfitta e all’esilio da parte dei Babilonesi. Anche se ritornarono sotto Ciro, da quel punto fino alla rivolta maccabea vissero nel paese ma non lo controllarono politicamente. Anche se mantennero questo controllo per un secolo dopo la rivolta contro i Seleucidi, lo persero quando i Romani conquistarono il paese nel 63 a.C., e non lo riottennero più. All’epoca in cui Gesù iniziò il suo ministero, Israele era sotto il dominio romano da circa novant’anni.

Negli anni successivi all’occupazione romana ci furono varie rivolte da parte di vari segmenti della popolazione ebraica.

Alcuni dei capi di queste rivolte proclamarono di essere il messia, dicendo di essere stati scelti da Dio per sconfiggere gli stranieri e scacciarli dal paese. Si calcola che nei trent’anni dall’occupazione romana fino all’insediamento di Erode il Grande come re, morirono nelle rivolte non meno di 150.000 ebrei, una media di circa cinquemila per anno.4

Gli Ebrei desideravano ardentemente un messia, che si aspettavano sarebbe stato un forte capo militare o un re che avrebbe sconfitto e scacciato dal paese gli oppressori romani, così che il popolo d’Israele potesse nuovamente possedere realmente il paese. C’era angoscia, oltre che speranza, e molti ebrei si raccoglievano intorno a chi si faceva avanti per guidarli. Tutte queste rivolte, però, furono violentemente represse. I governanti romani in Israele erano sempre attenti a qualunque indizio di ribellione o a chiunque si proclamasse messia; per loro ogni presunto messia significava problemi seri e rappresentava una minaccia politica alla loro sovranità, che doveva essere distrutta. Fu in questo ambiente che venne al mondo Gesù.


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


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1 Un giorno che era nelle campagne lontano da Gerusalemme, Geroboamo incontrò il profeta Ahijah, che indossava una veste nuova. Ahijah strappò la veste in dodici pezzi e gli disse di prenderne dieci, perché Dio avrebbe strappato il regno dalle mani di Salomone e avrebbe dato a lui dieci tribù da governare. Avendo sentito parlare di questo, Salomone cercò di uccidere Geroboamo, che fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte del re, dopo di che ritornò e guidò la ribellione contro Roboamo. Vedi tutta la storia in 1 Re 11,28-40.

2 Genesi 12,2–3.

3 Genesi 13,14–15.

4 Yancey, The Jesus I Never Knew, 57.


Titolo originale: Jesus—His Life and Message: The Setting
Pubblicato originariamente in Inglese il 18 Novembre 2014
versione italiana affissa il 10 Maggio 2015;
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