Gesù — la sua vita e il suo messaggio: ultime apparizioni di Gesù (parte 2)

Aprile 18, 2023

di Peter Amsterdam

[Jesus—His Life and Message: Final Appearances of Jesus (Part 2)]

Il finale lungo del libro di Marco

Nell’ultimo capitolo del libro di Marco (Marco 16), leggiamo che Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e Salome portarono profumi alla tomba di Gesù per ungere il suo corpo.1 Quando entrarono nel sepolcro, videro un giovane (un angelo) seduto sul lato destro, vestito di bianco, e si spaventarono.2 L’angelo diede alle donne alcune istruzioni “‘Andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete come vi ha detto’. Ed esse, uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura”.3

È a questo punto (Marco 16,8) che alcune traduzioni della Bibbia terminano il Vangelo di Marco; altre versioni, invece includono altri dodici versetti (Marco 16,9-20). Questi versetti sono chiamati Il finale lungo. Oggi, quando sono inclusi nelle bibbie, solitamente sono stampate in corsivo e spesso hanno parentesi all’inizio e alla fine per tenerli separati dai primi otto versetti del capitolo. Alcuni dei primi cristiani, come Giustino Martire (ca. 100-165), citarono Marco 16,20 nelle loro opere, come fecero anche altri scrittori cristiani del primo e del secondo secolo; quindi, ci sono alcune basi per accettarli come originali. Comunque, questi ultimi versetti mancano in alcuni dei manoscritti più antichi, greci, latini, siriaci e armeni, quindi è possibile che siano stati aggiunti in seguito.

Poiché alcuni commentatori biblici includono questi versetti nei loro commenti al Vangelo di Marco e poiché Il finale lungo è incluso nella maggior parte delle bibbie, includeremo qui i commenti a questi versetti.

Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni. Ed ella andò e l'annunciò a quelli che erano stati con lui, i quali erano afflitti e piangevano. Ma essi, sentendo dire che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.4

Leggiamo che la domenica, il primo giorno della settimana, Gesù apparve a Maria Maddalena. Anche i Vangeli di Luca e di Giovanni parlano del coinvolgimento di Maria Maddalena nella scoperta che Gesù non era più nella tomba e raccontano che andò dai discepoli per dir loro che il corpo di Gesù era sparito. Nel Vangelo di Marco, i discepoli, che piangevano e lamentavano la morte di Gesù, rifiutarono di credere che Maria Maddalena l’aveva visto e che Lui era ancora vivo. La loro reazione è parallela a ciò che leggiamo nel Vangelo di Luca: Quelle parole sembrarono loro un vaneggiare e non prestarono fede alle donne.5

Dopo queste cose, apparve in altra forma a due di loro, che erano in cammino verso la campagna. Anch'essi andarono ad annunziarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.6

È un parallelo a ciò che dice il Vangelo di Luca sui due discepoli che stavano andando a Emmaus, quando incontrarono Gesù ma non lo riconobbero.7 Non ci viene detto in che altra forma apparve loro né se lo riconobbero immediatamente. Come i discepoli sulla via di Emmaus, questi discepoli tornarono dal resto dei discepoli per dire loro di aver visto Gesù, ma i discepoli non credettero loro.

Infine apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a coloro che lo avevano visto risuscitato.8

Quando in seguito Gesù apparve agli undici mentre mangiavano insieme, li sgridò per i loro dubbi e perché avevano un cuore duro. È difficile immaginare che gli undici non credessero che i loro compagni stessero dicendo la verità, ma considerando tutto ciò che era avvenuto in precedenza – l’arresto, la crocifissione, la sepoltura e la risurrezione – probabilmente era un momento difficile e confuso per i discepoli.

Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura».9

Gesù indicò il suo mandato ai discepoli come il portare il suo messaggio, il vangelo, e condividerlo con tutti, compresi i Gentili. Le ultime parole del Vangelo di Marco esprimono queste istruzioni in maniera più dettagliata. «Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente».10 Predicare il messaggio a ogni creatura significava che il messaggio di Gesù doveva essere portato oltre Israele, oltre il giudaismo, e condiviso con “tutti i popoli”. I discepoli dovevano portare il vangelo a tutti, in ogni luogo.

Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.11

Avere fede e credere in Gesù sono la chiave della salvezza. È un punto ribadito nei Vangeli. Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui.12 Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.13

E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno.14

La promessa dei segni che avrebbero accompagnato i credenti è un parallelo a ciò che dice il libro di Giovanni: In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.15

Anche il libro degli Atti parla dell’adempimento dei segni che Gesù disse avrebbero accompagnato i discepoli. Molti segni e prodigi erano fatti fra il popolo per le mani degli apostoli.16 Descrive anche dei casi in cui i discepoli avrebbero scacciato demoni e parlato in lingue. Ne vediamo un esempio quando l’apostolo Paolo scacciò uno spirito da una donna.

Ora, mentre andavamo al luogo della preghiera, ci venne incontro una giovane schiava che aveva uno spirito di divinazione e che, facendo l'indovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni. Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava, dicendo: «Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza». Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti comando nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei». E lo spirito uscì in quell'istante.17

Riguardo al parlare in lingue, nel libro degli Atti leggiamo che quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.18

Gli ultimi due versetti del finale lungo del Vangelo di Marco dicono:

Il Signore Gesù, dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano.19

Il Vangelo termina con l’ascensione in cielo di Gesù.

Il finale del Vangelo di Matteo

Gli ultimi cinque versetti del Vangelo di Matteo parlano del mandato di Gesù ai suoi discepoli.

Ora gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato e, vedutolo, lo adorarono; alcuni però dubitarono.20

Mentre gli altri Vangeli parlano delle apparizioni di Gesù nella regione della Giudea, il Vangelo di Matteo menziona soltanto la sua apparizione alle due Marie in Giudea e poi si concentra sulla presenza di Gesù nella regione della Galilea.

Alcuni versetti prima Gesù aveva detto alle donne di andare ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno.21 Qui leggiamo che Gesù aveva detto ai discepoli di andare su un monte preciso in Galilea. Non abbiamo modo di identificare questo monte, ma i discepoli conoscevano bene la Galilea e sapevano a che luogo si riferiva Gesù. Quando arrivarono su quel monte, Gesù risorto apparve loro.

La loro reazione nel vedere Gesù fu di adorarlo. Era una reazione naturale da parte dei discepoli, perché l’Uomo che era stato crocifisso e sepolto adesso era lì davanti a loro, vivo. Era più forte della morte, quindi adorarlo come il loro Signore risorto era una reazione che ci si poteva aspettare. Comunque vediamo anche che alcuni dubitarono, anche se non ci viene spiegato perché lo fecero o perché esitarono. Uno scrittore ha commentato:

Forse non erano sicuri che la persona che vedevano era la stessa che era stata crocifissa. Forse non erano sicuri che Gesù fosse veramente risorto; forse si chiedevano se fosse una visione e non una persona reale. Forse non erano sicuri che fosse veramente Gesù, la persona che stava davanti a loro.22

Nel Vangelo di Luca i due discepoli che camminarono con Gesù fino a Emmaus non sapevano chi fosse.

Alcuni scrittori affermano che non era stato nessuno degli undici ad avere dubbi, ma altri credenti che erano lì, forse alcuni dei cinquecento fratelli di cui parla l’apostolo Paolo in 1 Corinzi. In seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già.23In ogni caso leggiamo che, anche se i discepoli lo adorarono quando lo videro, alcuni di loro ebbero dei dubbi.

Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra».24

Probabilmente Gesù era a breve distanza dai discepoli, ma si avvicinò per parlare con loro. Disse che le cose erano sostanzialmente cambiate. Nel suo stato risorto non era più disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, […] colpito, percosso da DIO ed umiliato.25 Ora aveva ricevuto piena autorità in cielo e sulla terra.

Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen.26

Poiché gli era stato dato ogni potere, Gesù poteva incaricare i discepoli di “andare” e “fare discepoli” in ogni luogo. Era un’istruzione diversa da un’altra data in precedenza in questo Vangelo, quando Gesù aveva detto ai suoi discepoli di non andare tra i gentili e non entrare in alcuna città dei Samaritani.27 Ora dovevano andare e raggiungere tutti i popoli.

I discepoli furono incaricati di battezzare i credenti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, il Dio uno e trino, la Trinità. Nel Nuovo Testamento ci sono vari riferimenti alla Trinità.

La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.28

Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.29

Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio, il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.30

Vi è un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell'unica speranza della vostra vocazione. Vi è un unico Signore, un'unica fede, un unico battesimo, un Dio unico e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in voi tutti.31

Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verità.32

E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio.33

Oltre ad andare e fare discepoli, i seguaci di Gesù dovevano insegnare loro a osservare tutte le cose che io vi ho comandato.34 I credenti sono incaricati di insegnare a ubbidire gli insegnamenti di Gesù e di seguirli essi stessi, di applicarli alla loro vita quotidiana. Vivere e diffondere il messaggio dell’amore di Dio, della morte sacrificale di Gesù e del suo dono della vita eterna sono un incarico dato a ciascuno di noi.

Quando conduciamo la nostra vita amando e servendo Dio, quando facciamo del nostro meglio per dare agli altri il suo messaggio di amore e salvezza, possiamo rallegrarci e sentirci in pace mentre ascoltiamo la promessa fatta da Gesù:

Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente.35


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


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1 Vedi Gesù, la sua vita e il suo messaggio: la risurrezione (Parte 1).

2 Marco 16,5.

3 Marco 16,7–8.

4 Marco 16,9–11.

5 Luca 24,11 NR.

6 Marco 16,12–13.

7 Vedi Luca 24,13–16. Vedi anche Gesù, la sua vita e il suo messaggio: la risurrezione (parte 2).

8 Marco 16,14.

9 Marco 16,15.

10 Matteo 28,19–20.

11 Marco 16,16.

12 Giovanni 3,36.

13 Giovanni 3,18.

14 Marco 16,17–18.

15 Giovanni 14,12.

16 Atti 5,12.

17 Atti 16,16–18.

18 Atti 2,1–4.

19 Marco 16,19–20.

20 Matteo 28,16–17.

21 Matteo 28,10.

22 Morris, The Gospel According to Matthew, 745.

23 1 Corinzi 15,6.

24 Matteo 28,18 NR.

25 Isaia 53,3–4.

26 Matteo 28,19–20.

27 Matteo 10,5.

28 2 Corinzi 13,13.

29 Matteo 28,19.

30 2 Corinzi 1,21–22.

31 Efesini 4,4–6.

32 2 Tessalonicesi 2,13.

33 Luca 1,35 NIV.

34 Matteo 28,20 NIV.

35 Matteo 28,20.


Pubblicato originariamente in inglese il 16 agosto 2022.