Giorni migliori ci aspettano — parte 3

Novembre 13, 2021

di Peter Amsterdam

—L’abbondante provvidenza divina

[Better Days Ahead—Part 3—God’s Abundant Supply]

Quando i discepoli di Gesù gli chiesero di insegnar loro a pregare, Lui disse di farlo, tra le altre cose, per la provvigione del loro pane quotidiano (il loro sostentamento). Gesù conobbe e comprese la fragilità della nostra vita terrena e l’importanza di soddisfare i nostri bisogni. Nella Bibbia c’è un versetto meraviglioso a proposito della provvidenza divina, che dice: “Ora il mio Dio supplirà a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù” (Filippesi 4,19). Dio ci ama così tanto che ha promesso di prendersi cura di noi negli alti e bassi della vita. Ci aiuterà anche a imparare a trovare la sua gioia in qualsiasi situazione, sia nei momenti di abbondanza che in quelli di austerità (Filippesi 4,11–12).

Se hai vissuto o stai vivendo adesso dei momenti di difficoltà finanziaria, sai che possono essere molto stressanti, specialmente quando non sai da dove arriveranno i soldi per far fronte ai tuoi impegni economici. Quando fai tutto il possibile per pagare le bollette e prenderti cura della tua famiglia, l’insicurezza finanziaria può causarti un sovraccarico di stress e ansia. Esiste anche uno “stress di riflesso” che possiamo provare quando sentiamo parlare delle difficoltà di altre persone. Anche solo leggere notizie su crisi finanziarie, problemi economici e sofferenze altrui può colpire il nostro spirito e la nostra serenità.

Nei momenti difficili, credo che possiamo trovare incoraggiamento per il futuro guardando alle benedizioni del passato, come fecero spesso gli autori della Bibbia nei loro scritti. Dio non ci ha mai deluso! Non sempre è stato un viaggio facile e tutti abbiamo vissuto periodi di prove, dolori e lutti, ma possiamo confidare che Dio ha fatto cooperare tutto al nostro bene in modi visibili e invisibili, così possiamo guardare al passato e vedere che la sua mano potente è stata molte volte all’opera per provvedere ai nostri bisogni.

Mentre pensavo e pregavo sulla questione delle difficoltà finanziarie, mi sono ricordato di alcuni principi contenuti nella Parola di Dio: credere in Lui, seguirlo e confidare che si prenderà cura dei suoi figli. È solo questione delle sicure promesse di Dio e di come Lui si prende cura di noi. M’incoraggia anche leggere i messaggi di Gesù in profezia che parlano della nostra situazione odierna. Ecco uno di questi messaggi:

Nel mondo quasi tutti, prima o poi, si trovano sotto pressione economicamente, ma alcuni lo sanno gestire meglio di altri. Spesso la differenza non sta tanto nelle loro circostanze, quanto nella persona a cui si rivolgono per aiuto. Il segreto per superare i problemi finanziari è in realtà il segreto per superare qualsiasi problema: fai il possibile e poi affidati al “fattore Dio”.

Molto tempo fa dissi ai miei discepoli: “Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio”.1 Il fattore Dio può cambiare tutto! Quando applichi il fattore Dio, tutte le cose diventano possibili anche per te, perché la fede in Dio e nelle sue promesse supera ogni impossibilità.

Ecco alcune promesse su cui puoi fare affidamento: “Il mio Dio supplirà a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù”.2 “Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete”.3 “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.4

Tutto ciò che il Padre ha è mio, quindi ho a mia disposizione tutte le ricchezze dell’universo. Mi preoccupo per la tua felicità e il tuo benessere. Comincia col fare ciò che puoi, poi applica il fattore Dio, chiedendomi di intervenire quando non riesci a fare qualcosa da solo.

Quando hai fatto tutto il possibile e hai esaurito i tuoi soliti mezzi di sostentamento, ma fai lo stesso fatica ad andare avanti, non disperarti; Io posso provvedere a te con altri mezzi. Quando gli altri vengono meno nelle loro responsabilità finanziarie nei tuoi confronti o le loro decisioni sbagliate o egoiste ti colpiscono sfavorevolmente, non disperarti; Io rimango fedele. Quando succede qualche disastro e ci sono spese impreviste, non disperarti; Io posso ripartire da dove la tua assicurazione ti ha piantato in asso. Quando l’economia è in crisi e il lavoro è scarso, non disperarti; Io sono in grado di supplire anche in circostanze apparentemente impossibili.

“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto”.5 È una promessa che ho fatto molto tempo fa, ma è ancora valida. Parlami dei tuoi bisogni e chiedimi di soddisfarli. Fa’ la tua parte — chiedi, cerca, bussa — ed Io farò la mia.

Quando i soldi scarseggiano, spesso la tua fede nella mia capacità di supplire viene messa alla prova. Sei tentato di credere che le mie promesse non siano affidabili, che non provvederò a te come avevo detto. Non arrenderti a questi dubbi, perché alla fine interverrò in tuo favore.

Sono molti i fattori che influenzano il modo in cui le tue preghiere sono esaudite e i mezzi che uso per prendermi cura di te, comprese le scelte fatte da te e da altri, quindi non scoraggiarti, non spazientirti, non pensare che non m’importi o che non ti aiuterò. A volte devi aspettare finché ci saranno le condizioni giuste.

Nel frattempo conta le tue benedizioni. Ringraziami per quello che ho già fatto per te e che ti ho già dato. Rifletti sulle cose che hanno più valore dei beni materiali, cose che il denaro non può comprare, come l’amore dei tuoi cari, le amicizie sincere, la pace della mente e dello spirito, la contentezza e la soddisfazione che vengono dal conoscermi e amarmi. Apprezza il valore di queste cose e troverai gioia in Me, in qualsiasi circostanza.

A proposito di contare le nostre benedizioni e ringraziare il Signore per quello che ha già fatto: un’amica mi ha parlato di un nuovo progetto personale da lei iniziato. Ha creato due elenchi. Uno, intitolato “Grandi miracoli”, è una compilazione di tutte le cose sorprendenti che il Signore ha fatto nella sua vita nel corso degli anni. L’altro si chiama “Grazia e bontà di tutti i giorni”. È un resoconto giornaliero delle carezze amorevoli del Signore, delle porte aperte, delle risposte alle sue preghiere — di tutte le piccole cose che le fanno notare che Dio è presente nella sua vita e si prende cura di lei. Ha iniziato questi due elenchi qualche tempo fa, durante un periodo particolarmente difficile, per ricordare a se stessa che il Signore non l’ha mai abbandonata.

Sono sicuro che ci sono state molte conversazioni in cui qualcuno ha detto con entusiasmo: “Ricordi quando…” e poi ha continuato menzionando una testimonianza sorprendente della provvidenza del Signore, di porte aperte, di guarigioni o interventi miracolosi. Fa bene al nostro spirito ricordare i modi in cui il Signore ci ha guidato in passato e ha benedetto la nostra vita. Ci ricorda che ciò che è successo prima può succedere ancora. Il Signore non è cambiato. “Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in eterno” (Ebrei 13,8).

Possiamo contare su di Lui e sulle sue promesse di provvedere a noi oggi e ogni giorno. Come disse Matthew Henry: “Una fede attiva può ringraziare per una promessa, anche se non si è ancora adempiuta, sapendo che le obbligazioni divine sono valide come il denaro contante”. Un principio che è bene illustrato nella seguente testimonianza:

Ai suoi inizi, il Seminario Teologico di Dallas aveva un disperato bisogno di $10.000 per continuare la sua opera. Durante un incontro di preghiera, il famoso insegnante biblico Harry Ironside, docente nella scuola, pregò: “Signore, tuo è il bestiame che sta a migliaia sui monti. Per favore, vendi qualcuna di quelle mucche per aiutarci a rispondere a queste esigenze”.

Poco dopo l’incontro di preghiera, arrivò un assegno di $10.000 per la scuola, mandato qualche giorno prima da un amico che non aveva idea del pressante bisogno né della preghiera di Ironside. L’uomo disse semplicemente che il denaro era il ricavato della vendita di parte del suo bestiame!6

Questo mi ha riportato alla mente com’è bello ricordare la bontà che Dio ha dimostrato in passato nei nostri confronti. Ho una cara amica che si riferisce spesso a Salmi 50,107 quando dice, con un luccichio negli occhi: “Va bene, Signore, è ora di vendere un’altra mucca!”

Un altro principio importante da ricordare è quello del dare. Gesù ha detto: “Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi” (Luca 6,38 NR). Come cristiani, siamo tenuti a dare il nostro tempo, il nostro amore e le nostre finanze al lavoro di Dio e ad aiutare altri che hanno bisogno. Preghiamo che, mentre continuate a dare, il Signore vi ripaghi abbondantemente.

A volte i nostri problemi possono sembrare molto difficili, davvero monumentali. Anzi, a volte sono difficili e monumentali. La vita non è certamente facile, per nessuno di noi! Ma la cosa da ricordare è che, in confronto ai dolori, alla tremenda solitudine, alla frustrazione, alla disperazione e alla mancanza di amore e di scopo affrontate da tante persone che non conoscono il Signore né la promessa di un’eternità con Dio, i nostri problemi possono cominciare a sembrare insignificanti.

Il Signore vuole che ci preoccupiamo per gli altri e dimostriamo comprensione nei loro confronti. Tutti, a volte, abbiamo provato qualche turbamento, confusione e avversità. Possiamo condividere la consolazione del Signore con gli altri, come Lui ha consolato noi. (Vedi 2 Corinzi 1,4.) Possiamo anche andare incontro ai loro bisogni più profondi condividendo con loro l’amore e la Parola di Dio. Il Signore promette grandi compensi se daremo agli altri. “Ricordate che il Signore vi lascerà un’eredità come vostro compenso e che il Maestro che servite è Cristo”.

È un ciclo meraviglioso. Il Signore promette che, quando diamo agli altri, Lui darà a noi forza, fede e gioia.

Lasciamoci incoraggiare dalle promesse del Signore, sapendo che Dio ci ha sempre aiutato in passato e che è sempre valida la sua promessa che “supplirà a ogni nostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù” (Filippesi 4,19). Continuate a bussare a varie porte, tentate cose nuove e confidate che vi aprirà una via. Abbiamo la sua promessa che “quelli che cercano l’Eterno non mancano di alcun bene” (Salmi 34,10).

A volte mi piace pensare alla vita dei cristiani del passato. Una persona che m’incoraggia molto è George Müller.8

George Müller (1805–1898) era un evangelizzatore e un missionario cristiano, coordinatore di orfanotrofi a Bristol (Inghilterra). Grazie alla sua fede e alle sue preghiere (e senza chiedere apertamente denaro), ebbe il privilegio di aiutare 120.000 orfani. Viaggiò anche oltre 320.000 km (in nave) per predicare il Vangelo di Gesù Cristo in quarantadue paesi e per sfidare i non credenti ad appoggiare le missioni e a confidare in Dio. Nei suoi diari, Müller annotò miracolo su miracolo della provvidenza divina e di preghiere esaudite.

È un lascito incredibile! Vorrei sottolineare uno di quei miracoli.

Una mattina, tutti i piatti, i bicchieri e le tazze sul tavolo erano vuoti. Non c’era cibo nella dispensa e non c’erano soldi per comprarlo. I bambini erano in piedi, in attesa della colazione, quando Müller disse: “Bambini, sapete che dobbiamo essere a scuola in tempo”. Poi, alzò le braccia e pregò: “Caro Padre, ti ringraziamo per ciò che ci darai da mangiare”.

Qualcuno bussò alla porta. Era il panettiere, che disse: “Sig. Müller, la notte scorsa non sono riuscito a dormire. In qualche modo sentivo che non avevate pane per la colazione e il Signore voleva che ve ne portassi un po’. Così mi sono alzato alle due, ho fatto del pane fresco e ve l’ho portato”.

Müller ringraziò il panettiere, ma appena quello se ne fu andato qualcun altro bussò alla porta. Era il lattaio. Annunciò che il suo carretto si era rotto proprio davanti all’orfanotrofio, così voleva dare il suo latte fresco ai bambini per svuotare il carretto e ripararlo.9

Possiamo anche ammirare la grande fede di Charles Thomas Studd (1860–1931). Era un missionario inglese che servi fedelmente il suo Salvatore in Cina, in India e in Africa. Il suo motto era: “Se Gesù Cristo è Dio ed è morto per me, allora non c’è sacrificio troppo grande che io possa fare per Lui”.10

C. T. Studd descrive così un miracolo della provvidenza divina in Cina:

La mia stessa famiglia non sapeva delle nostre circostanze, solo che eravamo nel cuore della Cina. Le nostre ultime provviste erano finite e sembrava non ci fosse speranza di ricevere provviste di qualunque tipo, da qualunque fonte umana. La posta arrivava ogni due settimane. Il postino era appena partito quel pomeriggio e avrebbe portato la posta di ritorno solo dopo quindici giorni. I bambini andarono a letto, poi mia moglie ed io guardammo in faccia la realtà. Se al suo ritorno il postino non avesse portato un aiuto, avremmo visto la fame.

Decidemmo di dedicare una serata alla preghiera. C’inginocchiammo. Penso che restammo in quella posizione una ventina di minuti prima di rialzarci. In quei venti minuti dicemmo a Dio tutto ciò che avevamo da dirgli. I nostri cuori erano sollevati; non ci sembrava fosse segno di rispetto, o anche solo buon senso, continuare a parlare a Dio come se fosse sordo o non riuscisse a capire le nostre semplici parole o la gravità della nostra situazione, o il peso delle parole di suo Figlio, che aveva detto che Dio sapeva ogni cosa ancora prima che gliela dicessimo; o come Lui stesso aveva detto: “Prima che mi chiamino Io risponderò”. Ed è quello che fece.

Il postino ritornò al momento stabilito. Non impiegammo molto tempo ad aprire la sacca. Guardammo rapidamente le lettere, ma non c’era niente. Ci guardammo in faccia. Ripresi la sacca, la presi per gli angoli e la scossi. Ne uscì un’altra lettera, ma la scrittura ci era completamente ignota. L’aprii e iniziai a leggere. Dopo aver letto quella lettera cambiò qualcosa in noi. E penso che da quel momento la nostra vita sia cambiata. Ecco cosa diceva la lettera:

“Per qualche motivo ho ricevuto da Dio l’ordine di mandarvi un assegno di cento sterline. Non vi ho mai incontrato. Ho solo sentito parlare di voi, e neanche spesso; con il suo ordine, però, Dio mi ha impedito di dormire la notte scorsa. Perché mi abbia ordinato di mandarvi cento sterline non lo so; voi lo saprete meglio di me. Comunque, eccolo qui e spero che vi faccia del bene”.11

Non c’è bisogno di essere missionari per il Signore da lungo tempo, per essere preoccupati per le nostre esigenze. Tutti noi che abbiamo seguito il Signore, per un breve periodo o per decenni, sappiamo che è fedele a fornirci ciò di cui abbiamo bisogno. Sappiamo che Dio può aprire le cataratte del cielo con miracoli di provvidenza e che può dimostrare la sua premura per i minimi dettagli della nostra vita. Dio non viene mai meno! Non dimentichiamo ciò che ha fatto per noi in passato e lasciamo che la nostra esperienza della sua fedeltà rinforzi la nostra fede per ciò che farà in futuro.

Se egli non ha risparmiato neppure il proprio Figlio, ma l’ha dato per tutti noi, non ci darà sicuramente ogni altra cosa insieme con lui? —Romani 8,32 BdG


1 Marco 10,27.

2 Filippesi 4,19.

3 Marco 11,24.

4 Matteo 6,33.

5 Matteo 7,7 ESV.

6 Today in the Word, MBI, gennaio 1990, p. 36. https://www.sermonsearch.com/sermon-illustrations/4796/cattle-on-a-thousand-hills/

7 “Mie infatti sono tutte le bestie della foresta; mio è il bestiame che sta a migliaia sui monti” (Salmi 50,10).

8 Puoi leggere la storia della miracolosa provvidenza del Signore per George Müller qui [in inglese]: https://www.georgemuller.org/devotional/trusting-god-for-daily-supplies

9 George Muller: Trusting God for Daily Bread, https://harvestministry.org/muller

10 https://www.wholesomewords.org/biography/biorpstudd.html

11 Norman Grubb, C. T. Studd: Cricketer and Pioneer (Christian Literature Crusade, 1982).


Pubblicato originariamente in inglese il 2 novembre 2021.