I valori fondamentali di LFI: il discepolato
Marzo 9, 2014
di Peter Amsterdam
I valori fondamentali di LFI: il discepolato
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Poi disse a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua».[1]
Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri.[2]
Che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci è stata data in Cristo Gesù prima dell'inizio dei tempi.[3]
Gesù disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».[4]
Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.[5]
Il terzo valore fondamentale della Famiglia Internazionale è:
Il discepolato. Aspiriamo a creare un’atmosfera in cui i membri della Famiglia possano seguire Gesù secondo la loro chiamata personale e tener fede al loro impegno di seguire la volontà divina nella loro vita.
Un discepolo è definito “un seguace di Gesù”, “un allievo”, “chi segue i passi di un maestro”, “un aderente”, “chi aspira a essere come Gesù”.
La parola “discepolo” significa “allievo, apprendista” in greco. I discepoli cercano di imparare, studiare e poi seguire e mettere in pratica ciò che il maestro dice loro. Noi siamo studenti di Gesù, il nostro Maestro. Non solo cerchiamo di imparare qualcosa sulla sua vita sulla terra, le verità della Parola di Dio e la sua natura e il suo carattere, ma anche di seguire il suo esempio e vivere come ci ha insegnato a fare, amare come Lui ha amato e condurre una vita di fede. I discepoli sono simili a Gesù e guidati da Gesù.
Il discepolato va oltre la semplice accettazione degli insegnamenti e la fede in essi; è essenzialmente la scelta di diventare attivi nel praticare e predicare gli insegnamenti. I discepoli aggiungono l’azione alle loro convinzioni. I discepoli sono “facitori della Parola e non uditori soltanto”.[6] Un discepolo si attiva per mettere in pratica nella sua vita gli insegnamenti ricevuti e contribuisce in qualche modo alla diffusione della buona notizia della salvezza: il messaggio di Gesù. Questo è ciò che fanno le persone che provano passione per Dio; ciò che fanno le persone che perseguono lo Spirito di Dio.
Il discepolato è, piuttosto letteralmente, un impegno a modellare la nostra vita, il nostro comportamento e le nostre azioni sugli insegnamenti e sull’esempio di Gesù; in breve, a essere come Lui. E questo è un compito arduo, dato che Gesù visse l’esempio massimo di una vita d’amore, misericordia, compassione, sacrificio, verità e integrità morale, più di qualunque uomo o donna che sia mai esistito.
Uno degli inviti più rivoluzionari di Gesù fu espresso con una semplice parola: “Seguimi” — e dicendo questo, intendeva proprio che lo seguissimo, che modellassimo su di Lui la nostra vita, i nostri pensieri, le nostre abitudini e le nostre azioni. In quanto esseri umani fallibili, non potremo mai essere all’altezza di questa sfida, ma sottomettendoci a Dio e facendo ricorso alla potenza dello Spirito Santo, possiamo “essere conformi all’immagine di Cristo”.[7]
Sentite cosa scrisse Lee Camp a proposito del seguire Gesù: “Gesù Nazareno si presenta sempre chiedendo ai suoi discepoli di seguirlo — non semplicemente di ‘accettarlo’, non di ‘credere in Lui’, non di ‘adorarlo’, ma di seguirlo: o si segue Cristo o non lo si segue. Non esiste una divisione della fede in compartimenti, non esiste un campo, una sfera, un affare, una politica da cui si possa escludere la signoria di Cristo. O lo facciamo Signore di tutti i signori, o lo rinneghiamo come Signore di nessuno”.[8]
Discepolato significa un rapporto attivo tra Gesù e i suoi seguaci. Egli parla, guida e dà istruzioni. Noi ascoltiamo, seguiamo e ne traiamo beneficio. Il discepolato è incentrato sull’amore per Gesù e su un rapporto personale con Lui; per questo dobbiamo provare passione per Dio. Ha anche a che fare con la fede nella sua Parola. Richiede dedizione e impegno. Comporta disponibilità e ubbidienza allo stimolo dello Spirito. Per questo ci impegniamo a perseguire lo Spirito di Dio.
Essere discepoli di Gesù oggi rappresenta una sfida. I rischi sono grandi. Gesù disse chiaramente che seguire Lui avrebbe comportato sacrifici, rinunce, anteporre la sua volontà alla nostra, amare il prossimo con il suo amore e far partecipi gli altri dei suoi insegnamenti, fino al punto di essere disposti a “perdere la nostra vita per amor suo”.[9]
Il discepolato non è un evento isolato e unico nella vita. È un percorso spirituale, un viaggio della fede. Comporta azioni e scelte quotidiane di dimorare in Gesù e di lasciarlo dimorare in noi, di essere guidati, nutriti e purificati dalla sua Parola, di operare sotto l’influenza dello Spirito Santo dell’amore di Dio, di cercarlo, di abbandonarci alla sua volontà nella nostra vita, di ubbidirgli come meglio possiamo, di testimoniare il suo amore mediante le nostre parole e le nostre azioni, di portare frutti che lo glorifichino.
L’idea del discepolato è che c’impegniamo a sottoporci al giogo di Cristo. Sottomettersi al giogo del discepolato significa che ci sottomettiamo a Gesù. Ci uniamo a Lui e ci sottomettiamo alla sua guida. Confidiamo nelle sue indicazioni e ubbidiamo ai suoi ordini. Lavoriamo al fianco di Gesù sotto ogni aspetto della nostra vita.
Ecco come funziona quando ci sottomettiamo al giogo del discepolato:
Un vecchio contadino stava arando con una coppia di buoi. Vedendo gli animali rimasi alquanto stupito, perché uno era un bue immenso e l’altro era un piccolo manzo. Il bue torreggiava sopra il manzo che lavorava insieme a lui.
Rimasi sorpreso e perplesso nel vedere che cercava di arare con due animali così dissimili sotto lo stesso giogo e commentai il fatto alla persona con cui viaggiavo. Questi fermò l’auto e disse: “Voglio farti osservare una cosa. Vedi il modo in cui quelle tirelle sono legate al giogo? Noterai che il bue più grosso sta tirando tutto il peso. Quel piccolo manzo si sta abituando al giogo, ma in realtà non sta tirando niente”.
Ho pensato istintivamente al passo delle scritture in cui il Signore disse: “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da Me…”.[10]
Normalmente il carico è distribuito ugualmente tra i due animali aggiogati insieme, ma quando noi siamo aggiogati a Cristo, Lui tira il carico e noi che siamo aggiogati a Lui condividiamo la gioia e la soddisfazione del lavoro senza il peso del giogo.Rispondere alla chiamata del discepolato è una scelta, un impegno personale. Il discepolato è un viaggio. Ognuno di noi è a uno stadio diverso del viaggio, in punti differenti del percorso del discepolato. Tutti noi che seguiamo Gesù, però, in qualsiasi modo siamo chiamati a servirlo, siamo suoi discepoli.
Quello che Gesù chiede ai suoi seguaci, la visione che dà loro e i particolari della sua chiamata sono fatti su misura per i singoli discepoli. Qualunque sia il richiamo che Gesù mette nel tuo cuore, in qualsiasi modo ti chieda di mettere in pratica la sua Parola, il dono del tuo discepolato è prezioso. Ha un grande valore per Gesù e ha un grande valore per la LFI.
Quando Gesù chiamò i Dodici, li invitò a lasciarsi tutto alle spalle e a dedicare la vita a seguire Lui. Grazie alla testimonianza dei primi discepoli, la chiesa crebbe e raggiunse persone di tutti gli strati sociali, che erano discepoli anche se non erano chiamate a seguire tutte Gesù nello stesso modo. Molte erano chiamate a proseguire il loro lavoro e la loro professione, a utilizzarli per la sua gloria, a raggiungere gente in tutte le sfere della vita, compreso il cuore stesso dell’apparentemente impenetrabile impero romano.
Alcuni sono chiamati a “lasciare prontamente le reti e seguirlo”, o a “vendere tutto quello che hanno e darlo ai poveri”.[11] Chiama alcuni a fare i missionari in terre lontane, altri a essere missionari nella loro comunità o in patria, altri a essere “missionari col portatile”, testimoniando on-line. Nella Bibbia ci sono esempi di missionari che abbandonarono la loro vita e la loro carriera per seguire Gesù, ma sono ricordati anche altri seguaci di Gesù che avevano posizioni influenti ed erano pur sempre discepoli; facevano la loro parte per servire il Signore e diffondere il Vangelo.
Potresti sentirti chiamato a dedicarti a un lavoro missionario a tempo pieno, nel tuo paese o oltremare. O forse i tuoi talenti o le tue scelte potrebbero prestarsi di più a facilitare il lavoro di chi è attivo in un’opera missionaria a tempo pieno. Ognuno di noi, però, può decidere lo stesso di seguire Gesù ed essere suo discepolo; ognuno di noi può testimoniare e contribuire in qualche modo alla missione.
Questo brano tratto da The Gospel Herald ci dà qualcosa a cui pensare:
“La chiamata di Dio a servirlo è chiara, precisa, personale e perentoria. Ci assicura che il Chiamante onnipotente, onnisciente e sufficiente a tutto assisterà la persona chiamata con immutabile fedeltà. Ci assicura che la risposta è possibile, dipende dall’ubbidienza della persona chiamata. […] Possiamo forse calcolare le benedizioni che l’umanità ha ricevuto grazie all’ubbidienza e alla sottomissione alla chiamata di Cristo da parte di Pietro, Giacomo, Giovanni, Paolo, Lutero, Livingstone, Carey, Hudson Taylor, Moody e tanti altri? Chi può fare una stima della catastrofe per tutti, se loro non avessero ubbidito?”
Dio vuole che tutto — il tuo cuore, la tua vita, la tua carriera e le tue attività personali — glorifichino Lui, innalzino Gesù, facciano da luce posta su una collina per illuminare il cammino di altri, qualunque sia la tua professione o la tua carriera.
Scoprire in che modo il Signore vuole che tu viva il discepolato, in che modo vuole che tu sia la luce del mondo e il sale della terra che ci ha destinato a essere, fa parte del tuo percorso spirituale personale.[12] Sei un individuo unico e Dio ha dei piani particolari per te e le tue circostanze, i tuoi talenti e le tue capacità. Quello che ti chiede è di impegnare queste cose per Lui e usarle per dagli gloria, trasformare il mondo in un luogo migliore e far parte della risposta alla preghiera nel Padrenostro, “venga il tuo regno”, facendo quello che ti ha chiesto per seguire Lui e far parte della forza che cambierà il mondo, come ha richiesto ai suoi discepoli.
Il filo comune nella vita di ogni discepolo cristiano è: 1) amore per Gesù, e 2) ubbidienza alla chiamata personalizzata che il Signore gli ha rivolto.
Come cristiani e come discepoli, un elemento essenziale per seguire il nostro Maestro e vivere come Lui è condividere il Vangelo con gli altri. Dobbiamo essere sia “il sale della terra”, sia “la luce del mondo”; il modo di farlo è mediante la nostra testimonianza, che è ciò che gli altri per lo più vedono mentre svolgiamo la nostra vita quotidiana. Gli altri si accorgono dell’amore e della gentilezza che dimostriamo, del modo in cui ci comportiamo con gli estranei, del tipo di vicini che siamo, della parte che abbiamo nella comunità locale, di come alleviamo i nostri figli e ci prendiamo cura delle nostre famiglie, di come assistiamo e incoraggiamo le persone bisognose. Le nostre azioni parlano forte e soprattutto preparano la strada alla nostra testimonianza orale, quando parliamo agli altri di Gesù e della salvezza.
Siamo i veicoli che Gesù utilizza per mostrare agli altri la sua luce. La gente riesce a conoscere Dio attraverso di noi.
Billy Graham ha detto: “L’invito a essere discepoli è la causa più entusiasmante che si possa immaginare. Pensate un po’: il Dio dell’universo ci invita a diventare suoi soci nella riconquista del mondo per Lui! Ognuno di noi può fare la sua parte usando i talenti e le opportunità uniche che Dio ci ha dato”.
Che privilegio enorme esser soci di Dio nella riconquista del mondo per Lui. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù disse ai suoi discepoli: “Come il Padre ha mandato me, così Io mando voi”.[13]
Gesù inviò i suoi discepoli dando loro lo stesso incarico che aveva ricevuto dal Padre. Questo è indicato molto bene in Isaia 61,1-3, che Gesù citò quando insegnò nella sinagoga del suo paese natale.
Lo Spirito del Signore, di Dio, è su di me,
perché il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili;
mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato,
per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi,
l'apertura del carcere ai prigionieri,
per proclamare l'anno di grazia del Signore,
il giorno di vendetta del nostro Dio;
per consolare tutti quelli che sono afflitti;
per mettere, per dare agli afflitti di Sion
un diadema invece di cenere,
olio di gioia invece di dolore,
il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto,
affinché siano chiamati querce di giustizia,
la piantagione del Signore per mostrare la sua gloria.[14]
Questo incarico vale anche per noi. Noi che seguiamo i passi di Gesù proclameremo la buona notizia ai poveri e faremo sapere ai prigionieri che è giunta la libertà! Fasceremo i cuori spezzati e consoleremo gli afflitti. La sua missione diventa la nostra. E questo, una volta di più, richiede azione.
Charles Swindoll l’ha espresso così: “Il piano [di Gesù] richiedeva azione e il modo in cui Lui l’indicò predisse il suo successo. Non disse ‘potreste essere miei testimoni’, o ‘forse sarete miei testimoni’, ma ‘sarete miei testimoni’ ”.
Così, che significato ha il discepolato nella vita del mondo d’oggi? Un discepolo è una persona che insegue Dio intensamente, che segue la sua volontà com’è espressa nella Bibbia e ricerca la sua specifica volontà nella propria vita, nella propria carriera, nella propria famiglia e nelle proprie attività personali. Significa vivere la propria vita secondo i suoi insegnamenti.
Per grazia di Dio, saremo sempre uniti dai legami comuni della dedizione al servizio del Signore, della predicazione del Vangelo e della dimostrazione che i discepoli moderni di Gesù — quelli che provano passione per Dio, che perseguono lo Spirito di Dio e che si fanno conoscere per il loro amore per Dio e per il prossimo — camminano ancora oggi sulla terra.
Note: Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.
[1] Luca 9,23.
[2] Giovanni 13,35.
[3] 2 Timoteo 1,9.
[4] Giovanni 8,31–32.
[5] Romani 12,1–2.
[6] Giacomo 1,22.
[7] Romani 8,29.
[8] Mere Discipleship: Radical Christianity in a Rebellious World (Brazos Press, 2003), 27.
[9] Matteo 16,24–25.
[10] J. Dwight Pentecost, Design for Discipleship: Discovering God's Blueprint for the Christian Life (Grand Rapids: Kregel Publications, 1996), 23–24.
[11] Matteo 4,20; Marco 10,21.
[12] Matteo 5,13–15.
[13] Giovanni 20,21.
[14] NR.
Titolo originale: TFI’s Core Values: Discipleship
Pubblicato originariamente in Inglese il I° Ottobre 2013
versione italiana affissa il 9 Marzo 2014;
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