Il credo (decima parte)

Ottobre 26, 2021

di Peter Amsterdam

[The Creed (Part 10)]

(I punti presentati in questo articolo sono tratti da The Creed, di Luke Timothy Johnson.1)

Dopo aver preso in esame Dio Padre, Gesù il Figlio e lo Spirito Santo, il credo passa alle ultime quattro dottrine cristiane fondamentali, dichiarando:

Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen

Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica

Nel quarto secolo, quando fu scritto il credo niceno-costantinopolitano, non esistevamo quelle che oggi chiamiamo confessioni o denominazioni religiose; la chiesa era essenzialmente unita. Con il tempo, all’interno della chiesa ci furono delle divisioni, la più notevole delle quali fu quella tra la chiesa orientale e quella occidentale. Più tardi nella storia la riforma protestante causò una divisione tra la chiesa cattolica e le varie forme di protestantesimo. Esaminando l’argomento della chiesa, il credo non presta attenzione a nessuna confessione particolare, ma alla chiesa come corpo dei credenti, a volte chiamata “il corpo di Cristo”.2 Fa rilevare che Dio non opera solo nella vita degli individui, ma anche attraverso comunità di credenti.

Infatti, come in uno stesso corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno la medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un medesimo corpo in Cristo, e ciascuno siamo membra l’uno dell’altro.3

Or voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua.4

Una

Anche se i credenti interpretano in vari modi la parola una in questa frase, le interpretazioni più comuni sono due. Alcuni la vedono come un’affermazione della chiesa di aver sostituito Israele come “popolo eletto di Dio”, cioè che la chiesa nel suo insieme comprende quella “una” chiesa.

La seconda interpretazione è che la chiesa è una perché conduce una vita in unità, come indicato nel libro degli Atti.

La moltitudine di quelli che avevano creduto era d’un sol cuore e di un’anima sola; non vi era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva ma tutto era in comune tra di loro.5

Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune.6

L’apostolo Paolo espresse l’idea dell’unità della chiesa quando scrisse agli Efesini. Li esortò a sforzarsi di conservare l’unità dello Spirito nel vincolo della pace. Vi è un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell’unica speranza della vostra vocazione. Vi è un unico Signore, un’unica fede, un unico battesimo, un Dio unico e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in voi tutti.7

Paolo indicò anche che in quella unità c’è diversità. Non tutti hanno lo stesso ruolo da svolgere all’interno della chiesa.

A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministero e per l’edificazione del corpo di Cristo.8

Scrisse anche che esistono doni spirituali diversi nel corpo dei credenti.

Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. Vi è diversità di ministeri, ma non v’è che un medesimo Signore. Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti. Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l’interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell’unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.9

Paolo vedeva la chiesa come una, ma allo stesso tempo incoraggiò la diversità nel modo in cui i credenti praticavano la loro fede. Parlò di diversità in questioni riguardanti la dieta e perfino l’osservanza di alcuni giorni speciali, quando la coscienza di ogni individuo lo guidava a tale diversità.

Colui che mangia non disprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non giudichi colui che mangia, poiché Dio lo ha accettato.10

L’uno stima un giorno più dell’altro, e l’altro stima tutti i giorni uguali; ciascuno sia pienamente convinto nella sua mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; chi non ha alcun riguardo al giorno lo fa per il Signore; chi mangia lo fa per il Signore e rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per il Signore e rende grazie a Dio.11

L’unità o unitarietà di cui scrisse l’apostolo Paolo non è uniformità, ma l’idea che i cristiani concordano sui punti essenziali della fede, ma quando si tratta di punti non essenziali, c’è libertà; e i cristiani devono essere tolleranti quando esistono opinioni diverse su punti non essenziali.

Santa

Nel Vecchio Testamento Dio ordinò al suo popolo: Siate santi, perché io sono santo.12 Il Nuovo Testamento porta avanti l’idea della santità nei credenti, sia come individui sia nel carattere della comunità cristiana, la chiesa.

La parola greca hagiasmos viene tradotta sia come santità che come santificazione.

Poiché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione; […] che ciascuno di voi sappia possedere il suo vaso in santità e onore.13

Dio infatti non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione.14

Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi, per rendere fermi i vostri cuori, affinché siano irreprensibili nella santità davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signor nostro Gesù Cristo con.15

Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile.16

Come cristiani siamo chiamati a essere santi; come corpo di Cristo, anche la chiesa è chiamata a essere santa, a essere diversa dal mondo mentre vive nel mondo.

Come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta.17

Cattolica

Quando il credo parla di una chiesa santa, cattolica e apostolica non si riferisce alla Chiesa Cattolica Romana, ma a tutto il corpo dei credenti, di qualsiasi confessione o denominazione. Il termine greco tradotto con cattolico significa “tutto insieme”, “universale”. Perciò la chiesa esiste dappertutto, non in unico posto. La cattolicità implica anche inclusione. Sebbene in pratica tutte le chiese cristiane non siano inclusive, l’ideale è che la chiesa cristiana abbracci le differenze tra cristiani.

Non c’è né Giudeo né Greco, non c’è né schiavo né libero, non c’è né maschio né femmina, perché tutti siete uno in Cristo Gesù.18

Come spiega Luke Timothy Johnson:

La cattolicità della chiesa deve abbracciare le differenze culturali. La chiesa non può essere semplicemente europea o americana: in Cristo non può esserci asiatico né africano, americano né europeo.19

L’apostolo Paolo scrisse:

Perciò d’ora in avanti noi non conosciamo nessuno secondo la carne. […] Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione. […] Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo.20

Apostolica

Affermare che la chiesa è apostolica significa che deve essere identificata come la chiesa degli apostoli. La chiesa, cioè tutti i credenti, dovrebbero modellare la propria vita su quella degli apostoli, nella loro fedeltà a dare il messaggio della salvezza come nei loro insegnamenti e nei loro aspetti morali. Una delle qualità principali degli apostoli era che sebbene fossero uomini che avevano fatto la loro parte di errori, erano fedeli a seguire ciò che Gesù aveva insegnato loro mediante lo Spirito Santo.

Furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza.21

Perciò, fratelli, cercate fra voi sette uomini, di cui si abbia buona testimonianza, ripieni di Spirito Santo e di sapienza, a cui noi affideremo questo compito.22

Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, si moltiplicavano.23

Mentre attraversavano la Frigia e la regione della Galazia, furono impediti dallo Spirito Santo di annunziare la parola in Asia.24

In ogni epoca la chiesa dovrebbe essere misurata secondo lo standard dell’età apostolica, calibrando la sua ubbidienza sugli scritti del Nuovo Testamento. I cristiani dovrebbero vedere il Nuovo Testamento come la guida per il loro stile di vita, la loro generosità e bontà, il loro amore, la loro attenzione verso i poveri e il modo in cui diffondono il messaggio del Vangelo.

Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati

Il Battesimo è uno dei sacramenti riconosciuti nella maggior parte del protestantesimo, l’altra è la Comunione, o Santa Eucaristia. I cattolici romani battezzano gli infanti per liberarli dal “peccato originale” con cui si considera siano nati. Anche alcune denominazioni protestanti praticano il battesimo infantile, non per liberarli dal “peccato originale”, ma come segno del “patto della grazia” e come mezzo per entrare nella chiesa.

Secondo i protestanti, il perdono dei peccati avviene quando una persona accetta Gesù come suo Salvatore, quando “nasce di nuovo”. Molte denominazioni protestanti conducono la cerimonia del battesimo dopo che una persona si è “salvata” e ha avuto il tempo di ricevere qualche istruzione base sulle dottrine cristiane. Quando ha ottenuto una sufficiente comprensione della fede, viene battezzata nella chiesa a indicare che ora è parte dei credenti.

Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Con quest’ultima dichiarazione il credo lascia le affermazioni credo e professo per affermare aspetto, esprimendo così l’aspettativa e l’anticipazione dei credenti cristiani. Avendo in precedenza affermato che Gesù di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti e che il suo regno non avrà fine, il credo passa alla speranza che appartiene ai credenti.

In ognuno dei Vangeli sinottici,25 Gesù parla della risurrezione dei morti.

Coloro che sono ritenuti degni di ottenere l’altra età e la risurrezione dei morti […] non possono più morire, perché sono come gli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione.26

Nel Vangelo di Giovanni leggiamo:

In verità, in verità vi dico: l’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l’avranno udita, vivranno. Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo. Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.27

Nelle sue epistole Paolo proclama la risurrezione dei morti.

Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. Infatti, se crediamo che Gesù è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesù, quelli che si sono addormentati. […] Il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi.28

Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo, ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta.29

Beato e santo è colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potestà la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni.30

Questa parola è fedele, perché se siamo morti con lui, con lui pure vivremo; se perseveriamo, regneremo pure con lui.31

Nel credo niceno-costantinopolitano le dichiarazioni di fede riguardanti Dio, Gesù, lo Spirito Santo, la chiesa, il battesimo, la risurrezione e il mondo a venire rispecchiano gli insegnamenti delle Scritture. Il credo condensa le principali dottrine cristiane in un documento breve e facile da recitare. Molte congregazioni religiose lo recitano regolarmente, come affermazione di fede e come promemoria delle loro credenze. Anche per le singole persone può essere utile recitarlo di tanto in tanto. Io ne ho aggiunto una copia al materiale che leggo all’inizio di ogni mese, cos’ da poter ripassare regolarmente queste dottrine essenziali.

(Questo articolo conclude la serie Il credo.)


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


1 The Creed—What Christians Believe and Why It Matters (New York: Doubleday, 2003).

2 Romani 7,4; 1 Corinzi 10,16; 12,27; Efesini 4,12.

3 Romani 12,4–5.

4 1 Corinzi 12,27.

5 Atti 4,32 NR.

6 Atti 2,44 NR.

7 Efesini 4,3–6.

8 Efesini 4,7, 11–12.

9 1 Corinzi 12,4–11 NR.

10 Romani 14,3.

11 Romani 14,5–6.

12 Levitico 11,44.

13 1 Tessalonicesi 4,3–4.

14 1 Tessalonicesi 4,7.

15 1 Tessalonicesi 3,12–13.

16 Efesini 5,25–27.

17 1 Pietro 1,15.

18 Galati 3,28.

19 Johnson, The Creed, 270.

20 2 Corinzi 5,16–20.

21 Atti 4,31.

22 Atti 6,3.

23 Atti 9,31.

24 Atti 16,6.

25 Matteo, Marco e Luca.

26 Luca 20,35–36. Vedi anche Marco 12,24–26; Matteo 22,30–32.

27 Giovanni 5,25–29 NR.

28 1 Tessalonicesi 4,13–16.

29 1 Corinzi 15,20–23.

30 Apocalisse 20,6.

31 2 Timoteo 2,11–12.


Pubblicato originariamente in inglese il 2 giugno 2020.