Il credo (sesta parte)
Agosto 31, 2021
di Peter Amsterdam
Il credo (sesta parte)
[The Creed (Part 6)]
(I punti presentati in questo articolo sono tratti da The Creed, di Luke Timothy Johnson.1)
La parte precedente di questa serie sul credo niceno-costantinopolitano parlava di Gesù, che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo. Le righe successive del credo indicano gli avvenimenti principali della sua nascita, morte, risurrezione e ascensione al cielo.
Si è incarnato
Per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Questa parte dichiara che Gesù, che era della stessa essenza del Padre, si è incarnato. Luke Johnson spiega:
Una traduzione più letterale del testo greco (la lingua originale del credo) sarebbe: incarnandosi per opera dello Spirito santo e di Maria e facendosi uomo.2
Questa dichiarazione del credo è tratta dai Vangeli di Matteo e di Luca. In quello di Matteo leggiamo che la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo.
Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, deliberò di lasciarla segretamente. Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perché ciò che è stato concepito in lei è opera dello Spirito Santo».3
Alcuni versetti dopo, Matteo cita, dal libro di Isaia:
«Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figlio, il quale sarà chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: “Dio con noi”».4
Nel Vangelo di Luca leggiamo che l’angelo Gabriele apparve a una vergine di nome Maria e le annunciò che avrebbe avuto un figlio.
Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» L’angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio».5
Il punto principale di questi versetti sul nascita di Gesù è che l’incarnazione di Dio Figlio avvenne mediante una combinazione di intervento divino e umano. Lo Spirito di Dio, che ebbe un ruolo nella creazione (lo Spirito di DIO aleggiava sulla superficie delle acque)6 e che fece sì che i profeti profetizzassero (allora lo Spirito dell’Eterno ti investirà e profetizzerai con loro, e sarai cambiato in un altro uomo),7 è attivo anche nella vita del Figlio, “che discese dal cielo”.
Insieme allo Spirito Santo, un essere umano, Maria, ebbe un ruolo nella nascita dell’incarnazione della presenza di Dio sulla terra. In quanto tale, Gesù divenne uomo. Il Vangelo di Luca ci informa riguardo a Maria e la sua fede. Quando udì l’annuncio dell’angelo, lei si mise nelle mani di Dio.
«Ecco la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola».8
Più tardi Gesù disse qualcosa di simile alle parole di sua madre, quando nel Getsemani disse: «Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua».9 Fu attraverso Maria che il Figlio di Dio divenne uomo. Gesù era pienamente Dio e pienamente uomo.
Fu crocifisso per noi
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Gesù fu giustiziato pubblicamente come un criminale per ordine del governatore romano Ponzio Pilato, dopo essere stato accusato dalle autorità religiose ebraiche. Che Gesù fu crocifisso viene dichiarato in tutti e quattro i Vangeli,10 nel libro degli Atti,11 nelle epistole di Paolo12 e nei libri di Ebrei13 e 1 Pietro.14 Eccone alcuni esempi:
Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba. E, dopo aver flagellato Gesù, lo consegnò loro perché fosse crocifisso.15
Trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.16
Tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.17
Dicendo che Gesù fu crocifisso per noi il credo esprime la ricchezza degli insegnamenti delle Scritture riguardanti la morte sacrificale di Gesù per la nostra redenzione.
Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.18
Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui?19
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi.20
Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave.21
Dio non ci ha destinati all’ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.22
Gesù Cristo, il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.23
Da questo abbiamo conosciuto l’amore: egli ha dato la sua vita per noi.24
La crocifissione era una crudele forma di esecuzione usata dai Romani, comunemente per nemici, schiavi, soldati disonorati o stranieri e solo raramente per i cittadini romani. Era particolarmente dolorosa quando venivano usati i chiodi invece delle corde. In genere ci volevano da sei ore a quattro giorni prima che la persona crocifissa morisse. La crocifissione era ideata per torturare e allo stesso tempo disonorare chi veniva crocifisso. Secondo l’opinione ebraica, solo un peccatore poteva subire una morte simile, quindi Gesù crocifisso poteva essere soltanto un messia falso e fallito.
Nelle descrizioni del Nuovo Testamento di Gesù e di come morì sulla croce, troviamo delle associazioni a dei concetti veterotestamentari su chi veniva messo a morte, parole come schiavo, maledetto, peccato e vergogna. L’apostolo Paolo scrisse che Gesù prese la forma di servo [o schiavo, in alcune traduzioni], divenendo simile agli uomini.
E, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.25
Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»).26
Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.27
Tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.28
Sotto Ponzio Pilato
Ponzio Pilato fu il governatore romano della Giudea dal 26 al 36 d.C. La carica di governatore voleva dire che era a capo del sistema giudiziario e aveva il potere di condannare a morte i criminali. Tutti i quattro Vangeli menzionano che Pilato aveva l’abitudine di rilasciare un prigioniero ogni anno in onore della festa ebraica della Pasqua. Quando Gesù fu portato davanti a Pilato per essere giudicato, i Vangeli indicano che Pilato non riteneva Gesù colpevole delle accuse mosse contro di Lui. Comunque, a causa della pressione dei sommi sacerdoti e dei capi del popolo, Pilato condannò Gesù a morte.29
Soffrì
In tutto il Nuovo Testamento si fa riferimento alle sofferenze di Gesù in vita e nella morte. Gesù ne parla nei Vangeli.
Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse.30
Ed egli presi nuovamente i dodici in disparte, prese a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; ed essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno nelle mani dei gentili, i quali lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno addosso e l’uccideranno, ma il terzo giorno egli risusciterà».31
Nel libro degli Atti e in quello degli Ebrei, oltre che nelle epistole di Paolo e di Pietro, si accenna che fu necessario che Gesù soffrisse per noi, perché i nostri peccati fossero perdonati.
Ma Dio ha così adempiuto le cose che egli aveva predetto per bocca di tutti i suoi profeti, e cioè, che il suo Cristo avrebbe sofferto.32
E Paolo, […] presentò loro argomenti tratti dalle Scritture, dichiarando e dimostrando loro, che era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti.33
Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l’espiazione dei peccati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.34
Benché fosse Figlio, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì, e, reso perfetto, divenne autore di salvezza eterna.35
A questo infatti siete stati chiamati, perché Cristo ha sofferto per noi, lasciandoci un esempio, affinché seguitate le sue orme.36
Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito.37
Fu sepolto
La sepoltura di Gesù è menzionata nel Nuovo Testamento. L’apostolo Paolo scrisse che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture.38 Ognuno dei quattro Vangeli offre un resoconto di come Gesù fu tolto dalla croce e deposto in una tomba.39Riferiscono che Gesù fu sepolto e rimase nella tomba per alcuni giorni.
Il Vangelo di Marco dice:
Poi, avvicinandosi ormai la sera, poiché era la Preparazione, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato e domandò il corpo di Gesù. E Pilato si meravigliò che fosse già morto. E, chiamato il centurione, gli domandò se fosse morto da molto tempo. E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe. E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesù dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi rotolò una pietra davanti all’entrata del sepolcro.40
Il Vangelo di Matteo aggiunge:
E il giorno seguente, che era quello successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono presso Pilato, dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, quando era ancora in vita, disse: “Dopo tre giorni io risusciterò”. Ordina dunque che il sepolcro sia ben custodito fino al terzo giorno, che talora non vengano i suoi discepoli di notte a rubare il corpo e poi dicano al popolo: “Egli è risuscitato dai morti”; così l’ultimo inganno sarebbe peggiore del primo». Ma Pilato disse loro: «Voi avete un corpo di guardia; andate, e assicurate il sepolcro, come vi sembra meglio». Essi dunque andarono e assicurarono il sepolcro e, oltre a mettere la guardia, sigillarono la pietra.41
Il Vangelo di Giovanni include alcuni altri particolari:
Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesù, portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei. Or nel luogo dove egli fu crocifisso c’era un orto, e nell’orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno. Lì dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesù, perché il sepolcro era vicino.42
Un altro credo cristiano – il credo degli apostoli, simile al credo niceno-costantinopolitano, anche se più breve – include una riga sulla discesa di Gesù all’inferno. Dice:
Patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi.
Anche se non fa parte del credo che stiamo esaminando, alcuni potrebbero conoscere quel passo quindi lo commenterò.
La sepoltura di Gesù è un simbolo della sua discesa nel luogo che nell’antichità era considerato più distante dal “cielo”, o il luogo in cui abitava Dio. L’apostolo Pietro, parlando alla folla nel secondo capitolo degli Atti a proposito della risurrezione dai morti, citò il salmo 16,10:
Poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.43
L’apostolo Pietro scrisse:
Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito, nel quale egli andò anche a predicare agli spiriti che erano in carcere, che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè.44
Poi aggiunge:
Per questo infatti è stato predicato l’evangelo anche ai morti, affinché fossero giudicati nella carne secondo gli uomini, ma vivessero nello spirito secondo Dio.45
Luke Johnson dice:
La discesa di Gesù agli inferi è, da questo punto di vista, un’espressione della volontà universale di Dio di offrire la salvezza ed è parte della sua vittoria cosmica, così che ogni lingua, anche quelle “sottoterra”, possa proclamare che Gesù è Signore.46
Gesù, il Figlio unigenito di Dio, che è della stessa essenza del Padre, nacque come essere umano, concepito dallo Spirito Santo e dalla vergine Maria, per la nostra salvezza. Patì una morte crudele per mano degli oppressori romani e fu sepolto. La storia, però, non finisce qui. C’è dell’altro.
(Continua nella settima parte.)
Nota
Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.
1 The Creed—What Christians Believe and Why It Matters (New York: Doubleday, 2003).
2 Johnson, The Creed, 165.
3 Matteo 1,18–20.
4 Matteo 1,23, citando Isaia 7,14.
5 Luca 1,34–35 NR.
6 Genesi 1,2.
7 1 Samuele 10,6. Vedi anche 1 Samuele 10,10.
8 Luca 1,38.
9 Luca 22,42.
10Matteo 27,15–37; Marco 15,1–39; Luca 23,28–49; Giovanni 19,19–30.
11 Atti 3,13–16.
12 1 Corinzi 1,18–2,8; 2 Corinzi 13,4; Galati 3,1; Filippesi 2,8; Colossesi 1,20; 1 Timoteo 6,13.
13 Ebrei 12,2.
14 1 Pietro 2,24.
15 Marco 15,15.
16 Filippesi 2,8.
17 Ebrei 12,2.
18 Romani 5,8.
19 Romani 8,32.
20 Galati 3,13.
21 Efesini 5,2.
22 1 Tessalonicesi 5,9–10.
23 Tito 2,13–14.
24 1 Giovanni 3,16.
25 Filippesi 2,7–8.
26 Galati 3,13.
27 2 Corinzi 5,21.
28 Ebrei 12,2.
29 Vedi Matteo 27,22–26; Marco 15,12–15; Luca 23,20–25; Giovanni 19,15–16.
30 Marco 8,31.
31 Marco 10,32–34.
32 Atti 3,18.
33 Atti 17,2–3.
34 Ebrei 2,17–18.
35 Ebrei 5,8–9.
36 1 Pietro 2,21.
37 1 Pietro 3,18.
38 1 Corinzi 15,3–4.
39 Marco 15,42–46; Matteo 27,55–66; Luca 23,50–55; Giovanni 19,38–42.
40 Marco 15,42–46.
41 Matteo 27,62–66.
42 Giovanni 19,39–42.
43 Atti 2,27.
44 1 Pietro 3,18–20.
45 1 Pietro 4,6.
46 Johnson, The Creed, 175.
Pubblicato originariamente in inglese il 5 maggio 2020.