Il fuoco e il vento!

Maggio 4, 2021

di Maria Fontaine

[The Fire and the Wind!]

A meno di aver affrontato personalmente un evento catastrofico, può essere difficile afferrare l’intensità di quelle esperienze e come ci si può sentire piccoli e impotenti di fronte a essi. Testimoniare simili eventi in prima persona può essere una testimonianza terrificante, perché per molte delle persone direttamente interessate ci sono poche possibilità di fuga, tranne che per un miracolo di Dio.

Insieme ai resoconti delle devastazioni causate da tali eventi giungono anche molti racconti straordinari di protezione soprannaturale, di guida e di come la mano di Dio protegge i suoi figli in modi miracolosi.

In quei momenti catastrofici molti provano un bisogno immediato di invocare Dio o Gesù, perché si rendono conto di non poter fare nulla al riguardo. Come risultato di ciò, per molte persone che hanno fatto esperienza dell’intervento divino che le ha protette in quelle situazioni disperate la vita è cambiata in un attimo.

Con gli incendi che hanno devastato l’Australia negli ultimi mesi, molti sono rimasti intrappolati in situazioni in cui se non fosse stato per la grazia di Dio non sarebbero sopravvissuti.

Qua e là nelle parti dell’Australia in cui questi incendi si sono sviluppati per mesi, ci sono paesi e cittadine circondate da centinaia di migliaia di chilometri quadrati di foreste. Molti degli alberi sono vari tipi di eucalipto, la cui linfa è così infiammabile che durante un incendio un albero può letteralmente esplodere come una bomba, scagliando in distanza frammenti di legno in fiamme che diffondono rapidamente il fuoco.

Bruciano così intensamente che gli incendi possono attraversare vaste zone ad alta velocità, lasciandosi dietro poco più che cenere. Tuttavia, nonostante una potenza così terrificante, Dio è ancora al fianco dei suoi figli e li protegge nel palmo delle sue mani. Niente può resistere alla potenza illimitata di salvezza e protezione del nostro Dio amorevole.

Qualcuno mi ha mandato la storia di un uomo che si è trovato una situazione del genere. Nella cittadina in cui abitava ogni via di fuga era stata tagliata e il fuoco arrivava da tre direzioni, mentre sull’altro lato c’era l’oceano. I suoi abitanti erano in trappola. Con il sopraggiungere di un muro compatto di fuoco affrontavano una morte inevitabile. Le squadre di soccorso stavano tentando di raggiungere quelle località via mare, ma erano sopraffatte dalle dimensioni della situazione.

Ecco il resoconto in diretta di quest’uomo, raccontato in mezzo a quell’inferno.

* * *

Be’, le condizioni sono molto migliorate. Non sembra più mezzanotte, come prima. Comincia a trasparire della luce in mezzo al fumo. Ovviamente c’è il pericolo di incendi a macchia e il fuoco sta andando in direzione nord verso la Prince’s Highway. Questo lo so.

Ma prima, era… era… Gente, non volete vivere una situazione del genere. È stato terrificante!

E io sono piuttosto… mi sento ancora un po’ emozionato, ma sono grato che il nostro bestiame sia vivo e che gli ospiti che abbiamo qui con noi siano al sicuro. E, sì, è stato orribile!

Voglio dare la gloria a Dio perché, gente, ho un buon amico, un ex pompiere, sì, l’ex capo dei vigili del fuoco qui a Mallacoota, Graham Clarke. Mi ha tenuto informato.

Lui è a Canberra, ma lì dov’era è totalmente circondato dal fuoco. È stato abbastanza bravo da telefonarmi e mi ha detto: “David, è arrivato all’aeroporto”. Così sapevo dov’era il fuoco. L’aeroporto di Mallacoota è a cinque o sei minuti in macchina. Sapevo che stava arrivando in paese perché hanno cominciato a suonare le sirene.

Potevo sentire il ruggito delle fiamme dirette verso il paese. Lo potevamo davvero sentire. Me l’aveva detto Graham, il capo dei pompieri. Mi ha detto: “Lo sentirai, David. Sentirai il rumore”. Abbiamo sentito bombole del gas che scoppiavano, a indicare che c’erano case che venivano distrutte.

A quel punto ho cominciato a pregare. Ero ateo, ma ho cominciato a pregare Dio, a pregare Gesù: “Fa girare il vento da un’altra parte!”

Non ci crederete, ma vi dico l’assoluta verità. Il vento ha spinto quella cosa contro se stessa. Letteralmente, abbiamo sentito il vento venire dalla spiaggia; non avrebbe dovuto farlo, ma l’ha fatto. È stato incredibile. Ha smesso dopo cinque minuti e poi, probabilmente venti minuti dopo, la brezza è diventata un vento molto forte e il cielo è diventato rosso.

Pensavamo che fosse il fronte del fuoco che stava per passare sopra di noi, ma penso, anzi credo, che sia stato l’intervento Dio, senza alcun dubbio, grazie alla preghiera, perché la luce rossa era il sole che si faceva vedere attraverso il fumo, non il fuoco che stava per distruggerci, sapete, annientare tutti noi quaggiù. Perché non c’era niente che [i pompieri] avrebbero potuto fare, se fosse successo. Non importa quante autopompa avessero.

Praticamente c’è un muro di pietre [nel punto di evacuazione sulla spiaggia]. È l’unica cosa che ci protegge dal calore. Volevano che entrassimo in acqua a ridosso di quel muro. Ci sono attaccate ostriche e altre cose taglienti, non è proprio il massimo, ma può proteggere dal calore radiante, è una barriera. Così eravamo pronti a saltare in acqua. E tutti erano lì sul bordo, pronti a buttarsi, quando il sole è diventato rosso. Assomigliava a quello che vedevamo mentre si avvicinava il fuoco, ma era Dio che lo fermava! Sì, siamo solo grati di essere vivi.

* * *

Il marito della donna che mi ha mandato questa storia è riuscito a trovare il numero di telefono di quest’uomo e l’ha chiamato per fargli sapere che pregavamo per lui. Non aveva molto tempo per parlare, perché stava ancora lavorando sodo per aiutare nelle operazioni di soccorso.

Gli ha spiegato che c’era un muro di fiamme alto una ventina di metri che si muoveva verso di lui e le altre persone che erano scappate sulla spiaggia. Aveva cominciato a pregare silenziosamente, ma poi ha cominciato a pregare con sempre maggior fermezza, fino a urlare.

È stato allora che è arrivato un vento dall’est che ha soffiato via il fuoco. La gente intorno a lui poteva sentirlo pregare, ma a lui non importava. Più forte si è fatta la preghiera, più forte è arrivata la risposta. “Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia”.

È stato sul servizio internazionale della BBC, sul Jerusalem Times, in tutto il mondo.

* * *

David spesso citava: “Ci vuole una situazione impossibile perché Dio faccia un miracolo”. Dio è in grado di operare in risposta elle nostre preghiere ben oltre qualsiasi cosa noi possiamo fare.

La cosa meravigliosa è che anche quando abbiamo un’esperienza personale con i suoi miracoli o ne sentiamo parlare, quelle manifestazioni fisiche spesso sono sovrastate dalle vittorie spirituali che possono aver luogo, come nel caso di quest’uomo, che prima di questa esperienza era ateo.

Gli è successo qualcosa di ancora più grande degli avvenimenti fisici, qualcosa che gli ha cambiato la vita e durerà per sempre. Nel momento in cui ha sfiorato la morte, ha scoperto l’Unico che poteva trasformare la sua vita per l’eternità. Si può chiedere un miracolo più grande di quello? Credo che sia successo grazie alle molte persone che stavano pregando per quei miracoli, non solo in Australia, ma in tutto il mondo.

“Perciò noi non temeremo, anche se la terra si dovesse spostare e se i monti fossero gettati nel mezzo del mare, e le sue acque infuriassero e schiumassero, e i monti tremassero al suo gonfiarsi. (Sela)”. —Salmi 46,2-3

“Ma Gesù, fissando lo sguardo su di loro, disse: Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio”. —Marco 10,27

“Tu sei il mio luogo di rifugio, tu mi preserverai dall'avversità, tu mi circonderai di canti di liberazione”. —Salmi 32,7


Pubblicato originariamente in inglese il 15 febbraio 2020.