Integrità morale

Dicembre 12, 2014

di Peter Amsterdam

Non vi fa forse piacere avere contatti con persone sincere, affidabili, oneste e che fanno ciò che dicono? Persone che mantengono gli impegni presi, che quando confidate loro qualcosa di personale, lo tengono segreto? A me sì. Mi piace fare amicizia, lavorare o avere rapporti d’affari con persone del genere, perché so di potermi fidare di loro. Ovviamente nessuno è perfetto e anche le persone più fidate di tanto in tanto commettono qualche errore, ma mi sento sereno quando sono vicino a persone di buon carattere, oneste, che conducono una vita basata su principi che rispettano anche quando è difficile farlo.

Qualche tempo fa, qualcuno che speravo di assumere per una riparazione, mi ha detto che il lavoro si poteva fare in un certo modo, e il risultato avrebbe avuto una certa sicurezza, oppure in un altro che sarebbe sembrato buono ma alla fine avrebbe potuto causare danni a qualcuno. Mi ha detto che se volevo un risultato che desse sicurezza, sarebbe stato lieto di farlo; altrimenti avrei dovuto trovare qualcun altro. C’era in giro poco lavoro e lui aveva bisogno di lavorare, ma voleva chiarire che aveva degli standard con cui non sarebbe sceso a compromessi. L’ho assunto subito. Per lui la sua integrità era più importante del lavoro o dei soldi. La sua onestà non era in vendita.

Integrità significa avere un fondamento morale fisso che costituisce un metro di giudizio per le proprie azioni. Per i cristiani, quel metro di giudizio è la Parola di Dio. (Anche se l’integrità non è limitata ai cristiani, la prenderò in esame da un punto di vista cristiano.) Quando conosciamo la Parola di Dio, sappiamo ciò che ha rivelato su di sé, sulle sue qualità e la sua natura, quindi sappiamo che ciò che ci ha detto è importante per Lui e cerchiamo di condurre una vita che rifletta le cose che secondo Lui sono importanti. Crediamo nei suoi valori e li adottiamo, facendoli nostri, poi cerchiamo di sincronizzare costantemente questi nostri valori interiori con le nostre parole e le nostre azioni esteriori.

Dalla parola di Dio sappiamo che Egli valuta l’integrità, cioè l’onestà, la rettitudine, il mantenere la parola data e l’affidabilità. O Eterno, chi dimorerà nella tua tenda? Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che cammina in modo irreprensibile e fa ciò che è giusto, e dice la verità come l'ha nel cuore.[1] Quando è l’integrità che ha il suo fondamento in Dio a diventare il nostro metro di giudizio, essa guida le nostre azioni. L'integrità degli uomini retti li guida…[2]

Nel Vecchio Testamento, le parole ebraiche tradotte con integrità e integro, sono a volte tradotte anche con completo, retto, perfetto, senza macchia, senza colpa, intero, sincero. Siamo tutti esseri umani fallaci, nessuno di noi è perfetto, ma come credenti vogliamo fare del nostro meglio per vivere secondo i valori divini, il che si traduce nel vivere la nostra vita con integrità. Naturalmente è più facile dirlo che farlo. Tutti abbiamo la tentazione di trovare scorciatoie nella nostra morale, di basare alcune delle nostre decisioni su ciò che riteniamo migliore per noi invece che su ciò che è giusto. È la natura umana, il risultato del nostro stato di peccato.[3] Come credenti che cercano di vivere la loro fede, siamo stimolati a elevarci al di sopra della nostra natura peccatrice, mediante la grazia divina.

 Siamo invitati a vivere i valori divini che ci siamo impegnati a seguire, privatamente e pubblicamente. Quando nessuno è presente, dovremmo poter prendere le stesse decisioni o intraprendere le stesse azioni in cui ci impegneremmo se qualcuno ci osservasse. Integrità vuol dire scegliere di fare la cosa giusta, non perché qualcuno ci sta osservando, ma perché siamo dediti a farla. È un impegno interiore e non basato su circostanze esterne. Ciò che è giusto è giusto, non importa chi stia guardando; e ciò che è sbagliato è sbagliato, anche se nessuno ci guarda.

Scegliere l’onestà rende sempre, a lungo andare, e molte volte le malefatte compiute in segreto tendono a raggiungerci prima o poi, o con conseguenze visibili o con qualche costo per la nostra anima, il nostro contatto con Dio e i nostri rapporti con gli altri.

Ma non c'è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre, sarà udito nella luce; e quel che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sarà proclamato sui tetti.[4]

Perché l’integrità è importante?

L’integrità è essenziale per la nostra affidabilità o credibilità. Ci influenza in maniera personale, professionale, sociale e spirituale. Ha a che fare con l’essenza di ciò che siamo. Definisce il nostro carattere. Il famoso architetto e scrittore Buckminster Full (1895–1983) disse: “L’integrità è l’essenza di tutto ciò che ha successo”. Zig Ziglar espresse l’importanza dell’integrità in maniera simile: “Onestà e integrità sono assolutamente necessarie per avere successo nella vita, in tutti i suoi campi”.

Il nostro comportamento è il risultato delle nostre scelte. Quando facciamo delle scelte basate sui nostri valori morali, invece che su ciò che ci conviene, dimostriamo integrità. Per averla dobbiamo disciplinarci a prendere decisioni basate su ciò che è giusto, non su ciò che è più conveniente o ci offre più vantaggi al momento. Vuol dire fissare la nostra bussola morale nella direzione giusta, sui valori di Dio, e poi impegnarci a seguire quelle indicazioni, qualsiasi circostanza sopravvenga. Vivere con integrità vuol dire vivere i nostri valori anche se fa male. E ci saranno momenti in cui farà male. A volte facciamo una promessa, poi le circostanze cambiano e mantenerla diventa difficile, o ci costa qualcosa, ma la rispettiamo perché abbiamo “fatto un voto”. Il nostro “sì” deve voler dire sì, e il nostro “no” deve voler dire no.[5] Integrità significa mantenere la parola data.

Avere integrità vuol dire conoscere i propri valori morali e impegnarsi a seguirli. Si manca d’integrità quando le azioni non corrispondono alle parole, quando si dice una cosa e se ne fa un’altra, quando le azioni contraddicono i propri valori (quelli di Dio). Sono i nostri valori a guidare le nostre azioni; se il nostro comportamento manca d’integrità, indica che i nostri valori non sono quelli che pensiamo, o che diciamo di avere. Potremmo avere inconsciamente dei valori fuori sintonia con la Parola o la volontà di Dio. Come cristiani, dovremmo fare lo sforzo di mettere a confronto le nostre decisioni, scelte, parole e azioni con i valori che Dio ci ha rivelato nelle Scritture; in breve, sintonizzare i nostri valori con i suoi.

L’abitudine all’integrità

Impegnarsi a vivere la propria vita con integrità rende più facile fare le scelte giuste quando è difficile. Una volta che vi siete impegnati a indirizzare la vostra vita secondo i valori giusti, non avrete molte difficoltà con la vostra coscienza ogni volta che v’imbatterete nella scelta tra il fare la cosa giusta o quella sbagliata. Quella scelta sarà già stata fatta molto in anticipo, grazie al vostro impegno. Se v’imbattete nell’opportunità di prendere qualcosa che non è vostro, di fare qualcosa che sapete di non dover fare, di imbrogliare, mentire, parlare male di qualcuno, spettegolare, violare un accordo preso, oppure essere infedeli a vostro marito o vostra moglie, avrete la fibra morale di scegliere di non farlo, nonostante la tentazione, perché sarebbe una violazione dei valori che avete stabilito di seguire.

L’integrità non è una cosa spontanea; la si sviluppa consapevolmente e progressivamente. Si comincia con la decisione e l’impegno di vivere con integrità. Si decide il proprio sistema di valori, la propria posizione, e ci si ripromette di seguire quello standard. Una volta fatta quella promessa, ci si dà da fare per rinforzare la propria risoluzione. Avremo la tentazione di scendere a compromessi, ma facendo le scelte giuste anche nelle situazioni in cui ci sentiremo di fare l’opposto, penderemo progressivamente l’abitudine di comportarci moralmente. L’impegno già preso di seguire i nostri valori ci renderà più facile fare le giuste scelte morali e diminuirà la tentazione di scendere a compromessi con le nostre convinzioni.

Decidere di avere integrità ci permette di raggiungere i nostri obiettivi in un modo di cui non ci dovremo vergognare. Quando si tratta delle cose veramente importanti nella vita, il percorso fatto per raggiungere le nostre mete è altrettanto importante delle mete stesse. Se siamo disonesti, se approfittiamo degli altri, se ci appropriamo di qualcosa che non ci appartiene, se ci comportiamo immoralmente o facciamo del male a qualcuno per raggiungere le nostre ambizioni, ci saremo comportati con inganno e disonore. Forse avremo ottenuto quello che volevamo, ma nel frattempo avremo svenduto i nostri valori, il nostro carattere morale e la nostra fede. Come esseri umani, abbiamo la capacità di razionalizzare l’idea che il risultato finale ben valeva qualsiasi cosa fosse necessaria per raggiungerlo, ma seguendo quel modo di pensare, scopriamo che abbiamo abbandonato i nostri principi, le nostre azioni sono immorali e i nostri rapporti con gli altri e con Dio ne hanno subito un danno.

Chi ha severamente danneggiato la propria vita e quella di altri per colpa dei propri sbandamenti morali in genere non si sveglia una mattina e prende una grave decisione morale. Queste decisioni di solito erano cominciate da poco, forse presto nella vita, glissando la verità, dicendo piccole bugie innocenti, prendendo qualcosa di piccolo che non gli apparteneva, imbrogliando in un compito in classe, o facendo altre cose che, anche se sbagliate, non sembravano tanto gravi. Queste infrazioni “minori” erano state giustificate come cose di poco conto, niente che potesse disonorare quella persona. Comunque, ripetute più volte, queste azioni avevano formato abitudini difficili da spezzare. Il suo standard morale si era abbassato e quello che considerava morale e onesto aveva cominciato a offuscarsi. Una volta su questa strada era diventato più facile giustificare o motivare bugie più grosse e azioni più immorali. La convinzione di vivere con integrità era diminuita e con il tempo quella persona era diventata disonesta.

Il compromesso di commettere “piccole” infrazioni ha il suo costo e quel prezzo viene pagato dalla nostra anima e dal nostro cammino con il Signore. Se una cosa è sbagliata, farne solo un pochino non la rende giusta. Ciò che è sbagliato è sbagliato. D’altra parte, quando si forma l’abitudine di fare la cosa giusta, più la si fa, più facile diventa. La somma delle nostre azioni quotidiane fa di noi ciò che siamo. Controlliamo la nostra vita e siamo responsabili delle nostre decisioni e dei risultati che danno.

Resistere alla tentazione

Ognuno di noi a volte ha la tentazione di fare cose sbagliate. La maggior parte di noi non penserebbe nemmeno a rubare dei soldi a qualcuno, ma potremmo essere propensi a sprecare un paio d’ore di lavoro durante la giornata, se potessimo cavarcela. Siamo pagati per lavorare durante quel periodo e, non lavorando, in pratica stiamo prendendo denaro che non abbiamo guadagnato. Oppure potremmo portarci a casa dall’ufficio qualche oggetto di cartoleria senza sentirci troppo in colpa; ma farlo senza permesso vuol dire rubare, puro e semplice. Una cosa che può servire a combattere queste tentazioni è il visualizzare le proprie azioni in maniera più forte. Immaginate d’infilarvi nell’ufficio del vostro capo e di togliere due ore di paga dal suo portafoglio. Non lo fareste mai! Ma sprecare quelle due ore per cui il vostro capo vi paga equivale alla stessa cosa, anche se è più facile giustificarlo.

Ecco una buona regola: se non fareste qualcosa davanti a vostro figlio, a vostra moglie, a vostro marito, a qualcuno che amate e rispettate, allora probabilmente è una cosa che non dovreste fare. Se sentite di dover nascondere la vostra azione, è piuttosto probabile che non stiate agendo con integrità.

Spesso sono stupefatto dalle cose che alcuni postano su Internet. Attaccano verbalmente qualcuno, anonimamente, inveiscono, scrivono cose orribili, crudeli e offensive. Dubito che direbbero le stesse cose se parlassero faccia a faccia con l’altra persona, se non altro perché potrebbero prendersi un pugno in faccia, o peggio. Scrivere articoli al vetriolo in privato, a casa loro, equivale a fare qualcosa di sbagliato in segreto. Non direbbero mai quelle cose personalmente a qualcuno, né farebbero certe cose davanti agli altri, perché non vorrebbero rivelare loro che tipo di persona sono. Il fatto, però, è che chi fa cose del genere è proprio quel tipo di persona, o lo sta diventando. È utile ricordare che gli occhi dell'Eterno sono in ogni luogo, per guardare i cattivi e i buoni.[6]

Una cosa da tenere a mente è che quando siamo vicino ad altri che non agiscono con integrità, ciò può influenzare il nostro comportamento e il nostro senso morale. L’esempio della mancanza di moralità di altre persone può spingerci più facilmente ad agire in maniera simile. Naturalmente, passare tempo con chi ha principi morali inferiori non significa automaticamente che abbasseremo i nostri, ma un simile ambiente potrebbe renderci difficile mantenere standard più alti.

È particolarmente importante rendervi conto che la vostra integrità e il vostro esempio possono influenzare gli altri in maniera positiva o negativa quando avete una posizione rispettata o d’autorità. Gli altri vi osserveranno e modelleranno il loro comportamento sul vostro, quindi avete una maggior responsabilità di comportarvi con integrità. Come cristiani, la mancanza d’integrità può danneggiare la nostra capacità di parlare del Vangelo ad altri. Se ci dimostriamo privi di morale nei nostri rapporti, se l’integrità è un punto debole nella nostra vita, il messaggio che comunichiamo potrebbe non sembrare sincero. Ciò si riflette non solo su di noi, ma anche su Gesù.

Com’è fatta l’integrità?

L’integrità è vivere secondi principi scritturali. È essere onesti, nobili, affidabili, sicuri; è comportarsi onorabilmente e mantenere la propria parola. È agire o parlare in maniera trasparente, come se una persona che amate e rispettate stesse osservando ciò che state facendo. È non parlare degli altri in maniera negativa, o spettegolare su di loro. È trattare gli altri come vorreste essere trattati da loro. È condurre una vita onorabile e rispettabile.

Quando vivete con integrità, potete raccogliere numerosi benefici:

  • Dimostrando di essere affidabili, conquistate la fiducia della gente e ciò può essere un fattore determinante nella vostra vita personale e professionale.
  • Vi guadagnate l’apprezzamento e il rispetto delle persone e ciò migliora la vostra capacità di influenzarle in maniera positiva e aggiungere valore alla loro vita.
  • I vostri rapporti con gli altri sono più forti, più sani, più felici e più soddisfacenti.
  • È più facile che la gente vi ascolti.
  • Poiché hanno fiducia in voi, le persone non si preoccuperanno dei vostri motivi.
  • Gli altri si sentiranno a proprio agio nel confidarsi con voi, sapendo che manterrete il segreto su ciò che vi diranno.
  • Avrete più pace nella vostra vita.
  • Dio vi benedirà.

Quando ci siamo impegnati a vivere secondo i nostri valori morali, è importante ricordarli regolarmente a noi stessi — specialmente quando ci troviamo di fronte a una sfida morale. Ci saranno momenti in cui ci troveremo faccia a faccia con situazioni in cui un’opzione potrebbe sembrare vantaggiosa; forse  si tratta una cosa che desideriamo o che vogliamo fare, o che potrebbe portarci ricompense o soddisfazione, però sappiamo che è sbagliata o non proprio giusta. In momenti del genere dobbiamo rinforzare lo standard che ci siamo impegnati a rispettare. Possiamo farlo ricordandoci dei nostri valori, pregando, leggendo o citando la Parola di Dio, oppure facendo qualsiasi cosa ci aiuti a ristabilire i nostri principi e a riaffermare l’impegno a rispettarli.

Come misura preventiva, un mezzo per rinforzare costantemente la nostra integrità è riesaminare regolarmente il nostro metro di giudizio: i valori divini espressi nella sua Parola. La lettura regolare della Bibbia, la preghiera e la comunicazione con il Signore non solo ci avvicinano a Lui, ma rinsaldano la nostra decisione di vivere secondo i suoi valori, di farli nostri e di rispettarli fedelmente.

Che cosa dobbiamo fare se lasciamo che il nostro standard morale si abbassi? Se abbiamo avuto uno sbandamento momentaneo nel modo di vivere i nostri valori, o magari li abbiamo ignorati per troppo tempo? Forse ci sentiamo come se ci fossimo allontanati così tanto dai valori divini che non sappiamo come fare a ricollegarci ad essi. La buona notizia è che possiamo sempre rivolgerci al Signore, confessare i nostri peccati, chiedergli perdono e ricollegarci con Lui e la sua verità. Possiamo rinnovare il nostro rapporto con Lui e chiedergli aiuto e forza per fare dietrofont nella nostra vita. Per sua grazia e con il suo aiuto, e magari con l’aiuto di altri, la nostra vita può cambiare completamente e noi possiamo ricostruire la nostra integrità.

Ci sono molti esempi contemporanei di persone che si sono comportate in modo immorale e privo di integrità — e alcune di quelle sono finite in prigione — ma hanno trasformato la propria vita e sono diventati delle colonne nella loro comunità o nel loro paese. A volte dobbiamo pagare il prezzo dei danni causati dalla nostra mancanza d’integrità, risarcendoli, oltre ad ammettere le nostre colpe, chiedere perdono e dandoci da fare per rinnovare la fiducia e ripristinare il rapporto. Riparare un simile danno ha un costo, ma ne vale la pena e ci sono dei grossi vantaggi nel riconnettersi con l’amore di Dio e adattare i nostri valori ai suoi. I benefici valgono la pena dello sforzo richiesto.

Come esseri umani, l’integrità è una parte importante della nostra vita e dei nostri rapporti. Come cristiani, essa acquista una dimensione nuova. Se siamo moralmente integri, quando parleremo del Vangelo ad altre persone esse saranno più portate ad ascoltarci, perché il nostro esempio dimostrerà che viviamo le cose che diciamo e in cui crediamo. L’integrità è essenziale per la nostra chiamata di parlare di Gesù agli altri. Vivere con integrità è la chiave per una vita, un futuro e un’eternità migliori.

O Eterno, chi dimorerà nella tua tenda? Chi abiterà sul tuo santo monte? Colui che cammina in modo irreprensibile e fa ciò che è giusto, e dice la verità come l'ha nel cuore, che non calunnia con la sua lingua, non fa alcun male al suo compagno, e non lancia alcun insulto contro il suo prossimo. Ai suoi occhi è disprezzata la persona spregevole, ma egli onora quelli che temono l'Eterno; anche se ha giurato a suo danno, egli non ritratta; non dà il suo denaro ad usura e non accetta doni contro l'innocente. Chi fa queste cose non sarà mai smosso.[7]


[1] Salmi 15,1–2.

[2] Proverbi 11,3.

[3] Tradizionalmente, si pensa che l’uomo fosse creato in origine in un cosiddetto stato di integrità morale. Dopo la disubbidienza di Adamo, però, e la conseguente caduta dell’umanità nel peccato originale, l’uomo perse il suo stato d’integrità e cadde in uno stato di corruzione. Così andarono perse l’integrità e l’assenza di peccato originali. Nel suo stato d’integrità, l’uomo aveva la capacità di non peccare; era capace di resistere alla tentazione e di comportarsi rettamente; le sue passioni erano in armonia con la sua volontà, la volontà era dotata d’integrità e quindi lui era in grado di non peccare. Una volta nello stato di corruzione, però, l’uomo perse la capacità di non peccare. Può scegliere quali peccati commettere, ma è un peccatore e quindi è incapace di non peccare. (Ridotto, da William Lane Craig—Doctrine of Man, Part 10.)

[4] Luca 12,2–3 NR.

[5] Soprattutto, fratelli miei, non giurate, né per il cielo, né per la terra, né per qualsiasi altra cosa; ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non incorrere nella condanna (Giacomo 5,12 CEI).

[6] Proverbi 15,3.

[7] Salmo 15.


Titolo originale: Integrity
Pubblicato originariamente in Inglese il 27 Maggio 2014
versione italiana affissa il 12 Dicembre 2014;
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