Invecchiare con la grazia di Dio

Febbraio 4, 2020

di Maria Fontaine

[Aging with God’s Grace]

“Sebbene il processo d’invecchiamento continui, con il passare degli anni diventi sempre più forte dentro. Chi vive vicino a Me sviluppa una carica vitale interiore che la fa sembrare giovanile nonostante gli anni. Lascia che la mia luce risplenda attraverso di te, mentre cammini nella Luce al mio fianco. —Gesù1

Parecchi di noi hanno raggiunto quel punto della vita di cui parla la Bibbia nel salmo 9, versetto 10: il traguardo dei settant’anni. Questo, secondo me, è un’indicazione che uno splendido inizio è più vicino che mai. Ad ogni anno che passa, anche se continuiamo a vivere nel presente, ci stiamo anche preparando per il futuro, la nostra destinazione finale. Mi suggerisce anche che il mio tempo qui si sta abbreviando. Ogni minuto acquista un valore più grande.

Quando sento di persone della mia età e anche più giovani che vanno a stare con il Signore, penso seriamente alla possibilità che il mio momento di andare in cielo possa arrivare in qualsiasi momento.

Come cristiani, conosciamo Gesù, le sue meravigliose promesse sul cielo e su tutto ciò che possiamo aspettarci. Questo ci offre un grande incentivo e la motivazione per continuare a lavorare per raggiungere quell’obiettivo. Allo stesso tempo, però, vogliamo assicurarci che tutto sia in ordine in questo stadio della nostra esistenza qui sulla terra. Vogliamo assicurarci che quando verrà il nostro momento di passare alla prossima vita avremo corso una buona gara e avremo terminato il nostro percorso sulla terra al meglio delle nostre capacità.

Quando ci rendiamo conto che ci sono ancora così tante cose da fare così tante cose ancora da fare, possiamo sentire un richiamo a restare in questa vita il più a lungo possibile, per essere una benedizione per gli altri per tutto il tempo in cui Dio ha bisogno di noi qui. Riusciamo a capire meglio il dilemma di Paolo, quando disse: “Sono messo alle strette; da una parte desidero lasciare questa vita per essere con Cristo: quanto sarei più felice che restare qui! Ma dall'altra capisco che per voi è molto più utile che rimanga quaggiù”.2

L’autore della seguente poesia descrive in questo modo il dilemma:

Oh sì, vivrei più a lungo, sarei felice di restare,
pur se tempeste cupe incombono sulla via;
prove e tentazioni mi circondano, è vero,
ma sarei felice di restare, con così tanto da fare.

Oh sì, vivrei più a lungo, vicino al mio Signore,
che sempre m’accompagna, onorando la sua parola;
nel dolore m’appoggio al suo braccio, perché è vicino;
nel buio Lui mi parla, rallegrando il mio spirito.

Sì, vivrei più a lungo per vincere qualche premio,
per riscattare un’anima dalla via oscura del peccato,
per dar forza a chi è debole, sostenere chi è scoraggiato,
e il Cielo sarebbe più piacevole per il lavoro svolto qui.

Ma… dovrei vivere più a lungo? Che scelta sarebbe,
rimanere qui, con Gesù nella sua gloria celeste?
Non lasciare a me quella scelta, Signore.
Fammi vivere, Signore, dove posso servirti meglio.
—L. Kinney

Tutti affrontiamo prove e battaglie sotto molti aspetti in questa vita, ma quando raggiungiamo un’età avanzata, siamo più portati ad avere difficoltà in più: meno energia, capelli che si diradano o cadono, difficoltà nel dormire, problemi di memoria, ossa fragili, incontinenza, una maggior predisposizione ad attacchi di cuore e infarti. Ci muoviamo più lentamente, ci sentiamo più deboli, siamo meno in grado di fare molte delle cose che potevamo fare prima e diventiamo meno indipendenti, finendo con l’essere più dipendenti dagli altri.

I nostri corpi cominciano a consumarsi e i problemi di salute che avevamo da giovani diventano più intensi, oppure sviluppiamo altri problemi legati all’età. Alcune persone della mia età sono più portate ad avere malattie gravi come Parkinson, Alzheimer, cancro, artrite, diabete e altro ancora; ma credo anche che a volte Gesù usi il processo d’invecchiamento per indebolire alcuni dei legami che ci vincolano a questa vita, mentre prepara il nostro cuore per i momenti gloriosi che arriveranno.

Tuttavia, potreste anche rendervi conto che ci sono altre cose da fare qui; o per lo meno vorreste assicurarvi di aver fatto tutto ciò che dovete fare personalmente prima di partire per l’incredibilmente meravigliosa e stupefacente nuova fase della vita. Nel frattempo, questa fase di transizione è quasi come gli ultimi chilometri di una maratona. Te la sei cavata abbastanza bene finora, ma quando arrivi agli ultimi giri le cose tendono a diventare più difficili. Ti chiedi se avrai la forza di continuare a correre. Quello che sai dalla Parola di Dio, però, è che riuscirai a superare quel traguardo, anche se dovrà portarti Lui, perché ha promesso di farlo.

O forse ti sembra di aver scalato una montagna. La vetta non è ancora visibile, ma sei già esausto e ti chiedi se ce la farai a superare il resto del cammino. Quello che ti spinge è il sapere che là in cima è incredibilmente bello. È il motivo per cui avevi deciso di andarci!

Cercare di raggiungere quella meta dopo aver faticato per così tanto tempo è molto difficile. Devi impiegare ancora più energie, quando il tuo corpo ha già perso molte delle sue forze. La buona notizia è che Dio sa che puoi farcela.

Ricevo notizie da molti di voi, guardo la vostra vita e voglio abbracciarvi a uno a uno e dire: “Ben fatto! Te la sei già cavata molto bene. Ti rimane solo un altro po’, quindi non rinunciare, non stancarti di fare il bene. Anche se non riesci a fare tutto quello che facevi prima — sei più debole, più fragile, a volte sei costretto in casa — hai lo stesso la forza di andare avanti finché vuole Lui”.

Hai già cominciato i preparativi nel modo migliore possibile, tanti anni fa, quando hai deciso di dare la tua vita a Gesù. Ti sei impegnato a renderlo la persona più importante della tua vita e a rendere il suo lavoro la tua carriera più importante, qualsiasi cosa ti abbia chiamato a fare. E allora, anche se non sei in grado di fare altro, congratulazioni! Ce l’hai fatta e Gesù è orgoglioso di te. Non ci sono dubbi al riguardo.

Comunque, se sei ancora qui, dimostra che ci devono essere altre cose che puoi fare per aiutare gli altri e perfino perché la tua dipartita sia un momento di transizione più facile per te e per i tuoi cari. Molti hanno questioni pratiche di cui prendersi cura. I tuoi cari devono conoscere i tuoi desideri per quel momento; devono avere informazioni sui tuoi documenti legali, come il tuo testamento; ci sono anche molte altre questioni che vanno curate. Se non sai cosa sono, puoi cercarle su Google e trovare molte informazioni. Sono cose importanti perché indicano la tua considerazione per i tuoi cari nel facilitare loro le cose. Che tu muoia tra vent’anni o dieci o tra un anno, o anche meno, è sempre importante occuparti di questi preparativi, visto che non sai quando saranno necessari.

Poi potrebbero esserci persone a cui vuoi lasciare qualche dono prezioso, come il tuo esempio nel portare con dignità i pesi dell’età, la saggezza da trasmettere ad altri, la continuazione del tuo ministero della preghiera ecc. Ci potrebbero essere cose che volevi dire o fare per alcune persone, ma non c’era mai stata l’opportunità o il tempo per farlo. È bene pregare riguardo a queste cose, così che, quando arriverai al termie di questa vita e sarai pronto a passare alla prossima, sarai contento di essertene preso cura.

Non sto suggerendo che ognuno di noi abbia del tempo illimitato per sedersi a pensare alle cose che può fare adesso per essere una benedizione per gli altri. Ce ne sono già tante che dobbiamo continuare a fare in questo momento. Molti di noi hanno responsabilità, come lavori, ministeri, figli, nipoti, marito o moglie di cui prendersi cura, oltre a continuare a seguire amici e conoscenti. Alcuni di noi hanno problemi di salute e anche le attività di ogni giorno diventano sempre più difficili per loro. Fa parte naturale dell’invecchiamento in questo mondo imperfetto. Fa parte delle difficoltà e delle prove della vita, degli ostacoli da superare nella vecchiaia. È l’ultimo insieme di ostacoli da superare e di sfide da affrontare. Lo stai già facendo, prosegui così.

Se Dio ti ha portato fin qui e hai superato tutti questi anni, sai che ti aiuterà fino in fondo. È già molto orgoglioso di te; tutto il regno dei cieli sta facendo il tifo per te. Dio ti sta dando la forza necessaria per superare ogni giorno, uno alla volta. Puoi ringraziarlo e lodarlo, perché ogni giorno di vita ti porta un passo più vicino alla vita futura. Per quanto possa sembrare difficile qui, con tutti i pesi aggiuntivi dell’età, puoi star certo che quando finalmente arriverai a casa tua in Cielo, riceverai una grande ricompensa per una vita vissuta per Lui. I pesi del presente sembreranno niente quando lo sentirai dire: “Be fatto, mio carissimo, meraviglioso amico dai capelli bianchi. Vieni tra le mie braccia e vedrai che è valsa la pena di tutto!”


1 Sarah Young, Jesus Calling: Enjoying Peace in His Presence (Nashville: Thomas Nelson, 2004).

2 Filippesi 1,23–24.<


Pubblicato originariamente in inglese il 13 aprile 2019.