
La vita di un discepolo: introduzione
Ottobre 21, 2025
di Peter Amsterdam

La vita di un discepolo: introduzione
[The Life of Discipleship: An Introduction]
Che cos’è il discepolato cristiano e come viene vissuto nella vita quotidiana? È il tema di questa serie, che esplorerà vari argomenti legati al cammino del discepolato. Ci concentreremo sui suoi concetti fondamentali, ad esempio: cosa significa amare Dio con tutto il nostro essere e amare gli altri, cosa significa vivere in Cristo e conformare la nostra vita ai principi della sua Parola. Considereremo i modi in cui il discepolato viene vissuto nel contesto del mondo di oggi: come lo pratichiamo nella vita quotidiana? Che aspetto ha il discepolato cristiano sul posto di lavoro?
Alcune definizioni che il dizionario dà della parola discepolo includono: seguace di una persona o di un’idea; colui che abbraccia e contribuisce a diffondere gli insegnamenti di un altro; un aderente attivo, p.e. di un movimento o di una filosofia. Applicando questo concetto al cristianesimo, possiamo concludere che un discepolo di Gesù è una persona che (1) accetta e segue i suoi insegnamenti; (2) applica i suoi insegnamenti alla propria vita; (3) partecipa alla diffusione della buona notizia del Vangelo: il messaggio di Gesù.
La parola discepolo traduce il termine greco mathetes, che significa apprendista. È interessante notare che nel Nuovo Testamento la parola discepolo è usata solo nei Vangeli e nel libro degli Atti. In particolare, il Vangelo di Luca e il libro degli Atti, entrambi scritti da Luca, ci danno un’idea degli insegnamenti di Gesù e di come l’applicazione dei suoi insegnamenti avveniva nella Chiesa primitiva. Insieme, ci danno un’idea di cosa significasse il discepolato nel periodo successivo alla risurrezione di Gesù.
Negli Atti, troviamo che la parola discepoli era spesso usata in modo intercambiabile con la parola credenti quando Luca si riferisce a coloro che credono in Gesù e seguono i suoi insegnamenti in quanto seguaci della “Via” (Atti 9:1-2). Quelli che appartenevano alla Via erano credenti, discepoli di Gesù.
Più avanti negli Atti, leggiamo che, dopo che Paolo e Barnaba ebbero predicato in alcune città “e fatto molti discepoli”, tornarono a visitarli, “rafforzando gli animi dei discepoli, incoraggiandoli a continuare nella fede” (Atti 14:21-22). Anche in questo caso, vediamo che i credenti vengono chiamati discepoli. Nell’ultima parte del libro degli Atti e nelle Epistole, troviamo che i credenti venivano chiamati collettivamente “la Chiesa”, e Luca racconta che fu ad Antiochia che i discepoli furono chiamati per la prima volta cristiani (Atti 11:26).
Il fatto che essere cristiani sia sinonimo di essere discepoli di Gesù ci aiuta a capire che i principi che Gesù insegnò ai suoi discepoli si applicano a tutti noi. Quando Gesù disse: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti” (Giovanni 14:15), non si riferiva solo a persone che svolgono un servizio cristiano a tempo pieno, come missionari, pastori o altri lavoratori cristiani. Le parole di Gesù sono rivolte a tutti i cristiani e tutti noi siamo chiamati a credere e ad applicare queste parole alla nostra vita.
I discepoli di Gesù nel corso dei secoli provengono da diversi ambienti di vita, da diverse parti del mondo, da diverse etnie e contesti culturali, da diversi contesti socioeconomici e di istruzione – e la Chiesa di oggi non fa eccezione. La chiamata al discepolato è personale e viene vissuta secondo il piano e la volontà di Dio per ciascuno dei suoi seguaci (Filippesi 2:13).
Che cosa significa, quindi, essere un discepolo nel mondo di oggi? Un discepolo è una persona che segue intensamente Dio, modella la propria vita secondo la volontà di Dio espressa nella Bibbia e cerca la sua volontà specifica per la propria vita, carriera, famiglia e per le proprie attività personali. Significa vivere la propria vita secondo i suoi insegnamenti. Come ha scritto Tim Keller,
Dio non vuole che il suo popolo sia fatto di credenti passivi, ma di discepoli attivi. Gesù disse ai suoi apostoli di andare in tutto il mondo, di evangelizzare e battezzare, e l’obiettivo finale era produrre non solo convertiti ma discepoli (Matteo 28:19-20). La parola “discepolo” è ricca di significati, ma è chiaro dal Nuovo Testamento che significava, prima di tutto, studenti di Gesù. Lo seguivano e imparavano da lui (Luca 10:38-42). In secondo luogo, significava mettere la fedeltà a Gesù al primo posto nella propria vita (Marco 1:16-20). Infine, significava essere un uomo o una donna in missione, inviato nel mondo per servire sia con le parole (Luca 10:1-20) che con i fatti (Luca 10:25-37), condividendo la propria fede e amando il prossimo.1
Tanti degli insegnamenti di Gesù sono molto impegnativi e garantiscono che il cammino del discepolato richiederà lavoro, impegno e sacrificio e sarà un processo di apprendimento e crescita che durerà tutta la vita. Gli insegnamenti di Gesù sull’abnegazione, sul portare la nostra croce ogni giorno, sul seguire le sue orme, sul cercare prima il regno di Dio e sul riallineare la nostra prospettiva sulle ricchezze materiali richiedono un profondo cambiamento della visione del mondo e del nostro stile di vita.
Il costo del discepolato è alto, ma la ricompensa è molto più grande. Come scrisse l’apostolo Pietro: “Pur non avendolo visto, lo amate. Anche se ora non lo vedete, credete in lui e gioite di una gioia inesprimibile e piena di gloria” (1 Pietro 1:8). Ci ha promesso la vita in abbondanza (Giovanni 10:10) e la vita eterna nel mondo a venire (Marco 10:30).
I discepoli sono incredibilmente importanti, perché è attraverso di loro che ad altre persone vengono presentati Gesù e la salvezza. È attraverso discepoli devoti che il cristianesimo cresce e la luce di Dio risplende sul mondo, in modo che, vedendo le nostre buone opere, la gente renda gloria al Padre celeste (Matteo 5:16). I discepoli sono la chiave per la diffusione del cristianesimo, per adempiere all’incarico che Gesù diede ai suoi primi discepoli, quelli originariamente incaricati di portare la buona novella al mondo del loro tempo. Come discepoli di oggi, abbiamo il compito di portare il Vangelo al mondo del nostro tempo.
Che cos’è un discepolo?
Un discepolo cristiano è una persona che segue Gesù Cristo e accetta la buona novella della salvezza attraverso di Lui, aiutando a diffonderla. Il discepolato cristiano è il processo per mezzo del quale i discepoli crescono nel Signore Gesù Cristo. […] Secondo la Scrittura, essere discepoli cristiani comporta una crescita personale caratterizzata dalle seguenti azioni:
Mettere Gesù al primo posto in ogni cosa (Marco 8:34-38). Il discepolo di Cristo deve essere separato dal mondo. La nostra attenzione deve essere concentrata sul nostro Signore e sul compiacerlo in ogni aspetto della nostra vita. Dobbiamo rinnegare noi stessi e concentrarci su Cristo.
Seguire gli insegnamenti di Cristo (Giovanni 8:31-32). […] Gesù disse: “Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama” (Giovanni 14:21).
Fare altri discepoli (Matteo 28:18-20). I discepoli si moltiplicano. Una delle ultime cose che Gesù disse ai suoi discepoli prima della sua ascensione fu il comandamento di “andare e fare discepoli tutti i popoli”. […]
Un discepolo cristiano è uno che mette Gesù al primo posto, obbedisce al Signore, produce buoni frutti, ama gli altri e fa altri discepoli. Un tale discepolo è sicuro di avere un impatto in questo mondo decaduto, per la gloria di Dio. —Got Questions2
Crescere nel discepolato: un viaggio che dura tutta la vita
Il discepolato può essere inteso come un processo di allineamento con Cristo; nel farlo, le nostre priorità cambiano. Il discepolato richiede che diamo a Gesù il primo posto nella nostra vita e facciamo di Lui e dei suoi insegnamenti la nostra priorità. Questo non significa che i nostri obiettivi e desideri precedenti non siano più importanti, ma che non hanno più la stessa priorità.
Crescere nel nostro discepolato è un processo che dura tutta la vita, in quanto scegliamo ogni giorno di mettere Cristo al centro delle nostre azioni e decisioni e di essere “trasformati nella sua stessa immagine” e diventare più simili a Lui (2 Corinzi 3:18). Impariamo a non conformarci al modello di questo mondo, ma siamo trasformati attraverso il rinnovamento della nostra mente (Romani 12:2).
Nelle epistole di Paolo, egli parla in termini di “rivestirsi” e “spogliarsi” di certe cose mentre seguiamo Gesù. Per esempio, in Efesini 4:22-24, Paolo dice di “spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici” del vostro modo di vivere precedente e di “essere rinnovati nello spirito della vostra mente”. In Colossesi 3:9-10, ci viene detto di “rivestirci dell’uomo nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l’ha creato”. Questo fa parte del processo di trasformazione per cui i credenti sono chiamati a diventare progressivamente più simili a Cristo.
Un fattore chiave per diventare più simili a Gesù è lo sviluppo di un carattere devoto. Nessun cristiano è perfetto; tutti commettiamo errori e peccati e nessuno di noi può raggiungere una completa conformità a Cristo in questa vita. Il nostro obiettivo è permettere allo Spirito Santo di lavorare in noi, di trasformare in noi pensieri, obiettivi, desideri e l’intera vita per farci diventare più simili a Gesù.
Crescere a immagine di Cristo richiede scelte consapevoli per permettere allo Spirito Santo di trasformare il nostro carattere e il nostro intero modo di vedere le cose. Ciò significa fondare il nostro processo decisionale sui principi della Parola di Dio fino a quando non diventerà una seconda natura, parte di ciò che siamo come persone. Paolo parla di “esercitarsi alla pietà” e ci dice che “è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura” (1 Timoteo 4:7-8).
I brani che seguono offrono utili spunti di riflessione sul processo del nostro sviluppo spirituale.
Diventare come Cristo
Siete stati creati per diventare come Cristo. Fin dall’inizio, il piano di Dio è stato quello di rendervi simili a suo Figlio Gesù. Dio ha annunciato questa intenzione al momento della creazione: “Poi Dio disse: ‘Facciamo degli esseri umani a nostra immagine e somiglianza’” (Genesi 1:26 NLT). […] Che aspetto ha la piena “immagine e somiglianza” di Dio? È Gesù Cristo! La Bibbia dice che Gesù è “l’esatta somiglianza di Dio”, “l’immagine del Dio invisibile” e “l’immagine perfetta della sua essenza” (Colossesi 1:15; Ebrei 1:3) […]
L’obiettivo finale di Dio per la tua vita sulla terra non è il benessere, ma lo sviluppo del carattere. Vuole che tu cresca spiritualmente e che diventi come Cristo. L’immagine di Cristo consiste nella trasformazione del tuo carattere[…] Dio vuole che sviluppi il tipo di carattere descritto nelle beatitudini di Gesù, tra i frutti dello Spirito (Galati 5:22-23), nel grande capitolo di Paolo sull’amore (1 Corinzi 13) e nell’elenco che Pietro fa delle caratteristiche di una vita efficace e produttiva (2 Pietro 1:5-8) […]
Diventare come Cristo è un processo di crescita lungo e lento. La maturità spirituale non è né istantanea né automatica; è uno sviluppo graduale e progressivo che richiede il resto della nostra vita. Riferendosi a questo processo, Paolo disse: “[Questo continuerà finché non] raggiungeremo una maturità completa, all’altezza della perfetta grandezza di Cristo” (Efesini 4:13).
Sei un’opera in divenire. La tua trasformazione spirituale per sviluppare il carattere di Gesù richiederà il resto della tua vita, e anche allora non sarà completata qui sulla terra. Sarà completata solo quando arriverai in cielo o quando Gesù tornerà. […]
Gesù non è morto sulla croce solo perché noi potessimo vivere una vita comoda ed equilibrata. Il suo scopo è molto più profondo: vuole renderci simili a sé prima di portarci in cielo. Questo è il nostro privilegio più grande, la nostra responsabilità immediata e il nostro destino finale. —Rick Warren3
In questa serie affronteremo principi che sono essenziali per ognuno di noi che ama Dio, che si impegna a seguirlo e che vuole modellare la propria vita secondo i suoi insegnamenti. Esploreremo gli insegnamenti di Gesù e i principi biblici che sono destinati a plasmare la nostra visione del mondo.
Sono stati gli insegnamenti di Gesù, riportati nel Nuovo Testamento, a cambiare il mondo. Le parole pronunciate da Gesù e piantate nel cuore dei primi discepoli li hanno motivati a diffondere il Vangelo in tutto il mondo. Le parole che Gesù rivolse ai suoi discepoli, che Lui chiamò amici (Giovanni 15:15), esprimono il suo cuore, la sua visione e il suo incarico per quelli che lo seguono. Esprimono i principi fondamentali che guidano la nostra vita spirituale e sono destinate a servire da “lampada ai nostri piedi e luce sul nostro sentiero” (Salmo 119:105) nel nostro cammino di discepoli. Possa ognuno di noi essere fedele a studiare la sua Parola e a vivere in essa mentre cerchiamo di sviluppare il nostro discepolato.
Pensieri su cui meditare
Essere discepoli significa impegnarsi a seguire Gesù Cristo come Salvatore e Signore e a farlo ogni giorno. Essere discepoli significa anche essere disciplinati nel corpo, nella mente e nell’anima. ―Billy Graham
Il discepolato cristiano è la decisione di camminare nelle sue vie, con costanza e fermezza, per poi scoprire che la [sua] via integra i nostri interessi, le passioni e i doni, i nostri bisogni umani e le nostre aspirazioni eterne. È lo stile di vita per il quale siamo stati creati”. —Eugene H. Peterson
Il discepolato cristiano [è] il cuore stesso del Vangelo. La buona notizia per l’umanità è che ora Gesù accetta studenti in un corso di perfezionamento della vita. La vita eterna che inizia con la fiducia in Gesù è una vita nel suo regno presente adesso sulla terra e disponibile a tutti. —Dallas Willard
Cosa dice la Bibbia
“Dio sapeva fin dall’inizio quello che stava facendo. Ha deciso fin dall’inizio di modellare la vita di coloro che lo amano sulla falsariga della vita di suo Figlio. […] In lui vediamo la forma originaria e prefissata della nostra vita” (Romani 8:29 MSG).
“Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà” (Giovanni 12:26)
“Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.” (Giovanni 15:16-17).
La preghiera di una discepola
Signore amorevole e Padre celeste, oggi offro tutto ciò che sono, tutto ciò che ho, tutto ciò che faccio e tutto ciò che soffro, per essere tua oggi e tua per sempre. Dammi la grazia, Signore, di fare tutto ciò che so della tua santa volontà. Purifica il mio cuore, santifica i miei pensieri, correggi i miei desideri. Insegnami, in tutto il lavoro, i problemi e la gioia di oggi, a rispondere con una lode onesta, una fiducia semplice e un’obbedienza immediata, affinché la mia vita sia davvero un sacrificio vivente, per la potenza del tuo Spirito Santo e nel nome di tuo Figlio Gesù Cristo, mio Maestro e mio tutto. Amen. —Elisabeth Elliot (1926–2015)
1 Tim Keller, “Only Believers? Or Disciples?” Timothykeller.com, 1 gennaio 2011, https://timothykeller.com/blog/2011/1/1/only-believers-or-disciples.
2 “What is Christian discipleship?” GotQuestions.org, 29 luglio 2022, https://www.gotquestions.org/Christian-discipleship.html.
https://www.gotquestions.org/Italiano/cristiani-discepolato.html
3 Rick Warren, The Purpose-Driven Life: What on Earth Am I Here For? (Zondervan, 2012).
Pubblicato originariamente in inglese il 15 giugno 2025.