Le discipline spirituali: conclusione

Aprile 12, 2015

di Peter Amsterdam

Siamo arrivati alla fine della serie sulle discipline spirituali, dopo aver coperto le quindici discipline come vengono generalmente elencate dagli autori di opere su questo argomento.1 Nello scrivere questa serie, il mio scopo era di offrire delle risorse a chi cerca di modellare la propria vita su Cristo, desidera avere un modo di vita che onori Dio e vuole applicare in modo significativo alla propria vita gli insegnamenti delle Scritture. Come l’apostolo Paolo scrisse a Timoteo, esercitati nella pietà,2 perché la pietà è un mezzo di grande guadagno;3 e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l'amore, la costanza e la mansuetudine.4 La pratica delle discipline spirituali è un mezzo per esercitare e perseguire la pietà. Spero che queste letture vi abbiano dato una comprensione generale delle discipline e vi abbiano mostrato alcuni dei possibili benefici del metterle in pratica.

Dopo aver letto al riguardo, potete considerare e decidere il modo in cui potreste esercitarvi nell’uso delle discipline. Forse vi state chiedendo se ci sia bisogno di impegnarsi in tutte, o quali siano le più importanti per voi, o se ci sia uno svantaggio spirituale nel non metterle in pratica tutte. Praticare le discipline spirituali richiede tempo ed energia; dato che per la maggior parte conduciamo vite indaffarate, potreste avere delle difficoltà a vedere come farlo nella vostra. Anche se l’idea v’ispira, a livello pratico potreste avere dei dubbi sul fatto che possa funzionare per voi  personalmente e che valga la pena dedicarle il vostro tempo.

È importante capire che, a livello di base, le discipline comprendono degli elementi della vita spirituale che ognuno di noi dovrebbe sviluppare perché fanno parte della pratica della nostra fede. Le Scritture ci dicono che dovremmo dimorare nella Parola di Dio, pregare, passare tempo da soli con Dio, evangelizzare, confessare i nostri peccati, avere fratellanza, imparare/studiare, essere buoni amministratori, usare il nostro tempo per la gloria di Dio, servire, fare offerte, dare la decima, digiunare e adorare. Anche se le Scritture non affermano necessariamente che dobbiamo festeggiare, in esse ne troviamo degli esempi. Nella Bibbia non si parla specificamente di tenere un diario, ma il farlo può avere un ruolo decisamente importante nella lode, nel culto e nella meditazione sulla nostra crescita spirituale. Così, anche se non è necessario esercitarsi in tutti questi elementi come discipline spirituali, in quanto credenti dovremmo farlo in qualche misura nel corso della nostra vita di fede.

Praticare uno qualsiasi di questi elementi come disciplina spirituale significa fare uno sforzo preciso per concentrarci su quella pratica e impegnarci a parteciparvi aggressivamente, allo scopo di condurre una vita incentrata su Dio, maturare la nostra fede e metterci in linea con lo Spirito, la Parola e la volontà di Dio.

Anche se tutte le discipline spirituali possono aiutarci a rafforzare il nostro rapporto con il Signore e a vivere in maniera cristiana, uno non dovrebbe sentire necessario praticarne ogni elemento come disciplina. Potete praticarne una o più, saltuariamente, e poi sceglierne qualcuna da vivere più intensamente come disciplina vera a propria. E forse, tra un mese o tra un anno, vi sentirete spinti ad aggiungerne altre alle vostre pratiche regolari.

Dio ha creato ognuno di noi come essere unico e individuale e quindi ognuno di noi si connette a Lui nel modo che gli è personalmente più adatto. Alcune discipline potrebbero non adattarsi alla vostra indole naturale. Per esempio, una persona molto socievole, a cui piace stare insieme alla gente, potrebbe trovare poco attraente la disciplina della solitudine e del silenzio, mentre chi ama passare tempo da solo ne sarebbe attratto. Una persona pratica potrebbe avere delle difficoltà a imparare studiando, mentre a un tipo studioso questo potrebbe fare piacere. Le persone più introverse potrebbero sentirsi paralizzate dalla paura al pensiero dell’evangelizzazione, mentre una persona estroversa potrebbe sentirsi molto a suo agio nel farlo.

Nel decidere di concentrarvi su una o più delle discipline spirituali, molto probabilmente vi sentirete attratti da quelle più consone alla vostra natura. Provare con quelle è un ottimo punto d’inizio. Può aiutarvi a prendere confidenza con le discipline. È un buon incentivo per dare il via al vostro addestramento per essere più simili a Cristo.

Una volta impegnati in alcune delle discipline che vi sono più adatte e con cui vi trovate più a vostro agio, forse vorrete passare ad alcune di quelle che trovate meno attraenti. Nel far questo, potreste considerare l’idea di diminuire il tempo e l’energia dedicati ad altre discipline che stavate praticando. Ciò non significa abbandonarle completamente, perché sono pur sempre elementi per una sana vita cristiana, ma una volta che vi sarete rafforzati in esse, potrete dedicare la vostra attenzione ad altre aree. È un po’ come quando fate esercizio fisico e vi concentrate su una parte del vostro corpo che ha bisogno di rafforzarsi, poi, una volta fatto quello, vi concentrate su un'altra.

Proprio come quando si fa esercizio fisico, a volte è importante fare uno sforzo per rinforzare i nostri punti più deboli. Se tendiamo all’egoismo, potremmo dedicarci alla disciplina del servizio, o del dare. Se ci troviamo costantemente impegnati con gli altri — amici, parenti, tenersi in contatto con tutti attraverso i social media — o se dedichiamo molto tempo a vari tipi di intrattenimento, al punto da intralciare i momenti che dovremmo passare da soli con il Signore, potremmo scegliere di praticare la disciplina della solitudine e del silenzio in qualche sua forma. Quando ci sentiamo troppo fiduciosi in noi stessi o orgogliosi di riuscire a concludere molte cose, il digiuno potrebbe ricordarci che siamo creature deboli e che dipendiamo dal nostro Creatore. Se la nostra vita di preghiera si è affievolita, o se ci troviamo raramente a lodare e adorare Dio, allora concentrarci su questi elementi come disciplina servirà a migliorare il nostro rapporto con il Signore.

Certi periodi della vita possono influenzare la pratica delle discipline spirituali, rendendo difficile l’uso di alcune. Per esempio, i genitori di bambini piccoli molto probabilmente troveranno difficile dedicarsi al silenzio e alla solitudine. Quando quella stagione della vita cambierà e i figli saranno più grandi e andranno a scuola, potranno provare alcune discipline che non potevano praticare prima. Se per un certo un periodo non siamo in buona salute, forse dovremo rinunciare ad alcune discipline. Anche degli avvenimenti o dei cambiamenti a breve termine possono motivarne una sospensione. Quando viaggio, per esempio, a volte decido di sospendere alcune delle discipline che pratico, perché so che sarebbe stressante o quasi impossibile rispettarle durante quel periodo. Quando torno a casa, le riprendo. Le stagioni e le circostanze della vita possono influenzare la nostra partecipazione alle discipline spirituali.

Per crescere spiritualmente mediante le discipline, non è necessario praticarle tutte in continuazione. La vita è una maratona, non una gara di velocità. L’obiettivo delle discipline è allinearci di più con Dio, rafforzare il nostro rapporto con Lui, metterci in una posizione per cui possa causare in noi la crescita spirituale che desideriamo. Sono cose che non succedono da un giorno all’altro; è un procedimento. Man mano che ci sforziamo di vivere secondo gli insegnamenti delle Scritture e secondo le parole e l’esempio di Gesù, veniamo trasformati. Anche se la trasformazione originale avviene quando riceviamo Gesù come nostro Salvatore, il processo continua durante la nostra vita, specialmente quando cerchiamo di applicare la Parola di Dio alla vita di tutti i giorni. Le discipline ci aiutano a farlo.

Quali discipline praticare e quando farlo, è una questione tra voi e il Signore. Se desiderate che la vostra vita spirituale maturi e scegliete di usare le discipline spirituali per farlo, potete star certi che Lui v’indicherà a quali dedicarvi, oltre a quando cominciare e fino a che punto farlo.

Non è obbligatorio per i cristiani praticare le discipline spirituali. Non è l’unico mezzo per crescere spiritualmente o per allineare la propria vita con Dio e la sua Parola. È comunque un metodo ben testato per addestrarsi alla pietà. Quando prendiamo l’impegno e facciamo lo sforzo di applicare le discipline spirituali alla nostra vita, decidiamo consapevolmente di agire in maniera specifica per mettere Dio al centro della nostra esistenza e diventare più simili a Cristo. Diventiamo persone determinate ad avere maggiore sicurezza nella fede, e che scelgono di dedicare tempo, sforzo ed energia a sviluppare questo settore della nostra vita.

Avere una buona vita spirituale richiede disciplina, pratica, studio e applicazione. Per chi desidera ardentemente camminare con Dio, vuole vivere in sintonia con Lui e ambisce a una manifestazione dello Spirito nella propria vita, la pratica delle discipline spirituali è una via degna da seguire.

La mia preghiera è che voi, che desiderate avere una connessione più profonda con Dio, che volete essere più simili a Gesù nella vita quotidiana e mettervi nella posizione di far risplendere ancora di più lo Spirito Santo attraverso di voi, diate alle discipline spirituali l’opportunità di operare nella vostra vita. Non ve ne pentirete.


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


1 Lettura biblica, preghiera, buona amministrazione, semplicità, generosità, saggio uso del proprio tempo, solitudine e silenzio, tenere un diario, apprendimento, confessione, culto, festeggiamento, servizio, fratellanza ed evangelismo.

2 1 Timoteo 4,7.

3 1 Timoteo 6,6.

4 1 Timoteo 6,11 NR.


Titolo originale: The Spiritual Disciplines: Conclusion
Pubblicato originariamente in Inglese il 14 Ottobre 2014
versione italiana affissa il 12 Aprile 2015;
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