Più simili a Gesù: pace

Marzo 13, 2018

di Peter Amsterdam

[More Like Jesus: Peace]

(Vari punti di questo articolo sono tratti e riassunti da The Fitting Room: Putting on the Character of Christ, di Kelly Minter, e da The Practice of Godliness, di Jerry Bridges.)1

La pace, uno dei frutti dello Spirito, ha un ruolo importante nel diventare più simili a Gesù. Si basa su un giusto rapporto con Dio, cosa che è possibile grazie al dono della salvezza. La pace è anche il risultato della nostra fiducia in Dio e della nostra certezza del suo amore.

La parola ebraica usata nel Vecchio Testamento per “pace”, shalom, insieme al suo equivalente greco, eirene, aveva un significato più profondo della definizione standard di pace nell’italiano moderno. Oltre a significare tranquillità, uno stato di esenzione dal caos della guerra e l’assenza di ansia o stress, entrambe le parole, in ebraico e in greco, trasmettono il concetto di completezza, serenità, solidità, sicurezza, salute e prosperità.2

Nel Nuovo Testamento si parla di Dio come del Dio della pace.

Il Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i vostri piedi.3

Il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente.4

Jerry Bridges ha scritto che Dio prese l’iniziativa di ristabilire la pace con gli uomini ribelli; è l’autore sia della pace personale interiore sia della pace fra gli uomini. La pace dovrebbe far parte del nostro carattere anche perché Dio ci ha promesso la sua pace, perché ci ha ordinato di lasciare che la pace governi la nostra vita e i nostri rapporti, e perché la pace è un frutto dello Spirito e quindi una prova della sua dinamica nella nostra vita.5

La pace di cui parlano le Scritture si manifesta in tre punti – pace con Dio, pace interiore e pace con gli altri – che si completano a vicenda e contribuiscono alla manifestazione del frutto della pace nella nostra vita.

Pace con Dio

La salvezza che abbiamo in Gesù ha riparato la breccia tra Dio e noi causata dai nostri peccati, di modo che siamo riconciliati con il Padre.

Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.6

Questa pace ci ha ridato il rapporto con Dio che avevamo perso a causa del peccato. È grazie a questa riconciliazione che possiamo avere serenità e completezza; la pace del cuore, della mente e dello spirito insite nella shalom. Gesù è la via che porta a questo tipo di pace.

La ferma fiducia che Dio ci ha perdonato e che siamo riconciliati con Lui, unita alla nostra consapevolezza che Dio ama e si prende cura di ognuno di noi, ci dà il vero senso della pace completa di cui parlano le Scritture.

Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te.7

L’effetto della giustizia sarà la pace, il risultato della giustizia tranquillità e sicurezza per sempre.8

Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c’è nulla che li possa far cadere.9

Io vi lascio la pace, vi do la mia pace.10

Il fondamento della pace vera si basa sull’amore di Dio per noi e sulla riconciliazione che Lui ci ha reso possibile attraverso Gesù; è grazie al suo dono della salvezza che possiamo avere fiducia in Lui e nella sua promessa di poter vivere in pace con Lui. La salvezza è la base della nostra pace con Dio, che a sua volta rende possibile la pace con noi stessi e con gli altri.

Pace interiore

Tendiamo a sentirci in pace quando le cose vanno bene, quando siamo sani e felici, quando prosperiamo finanziariamente e non ci troviamo di fronte grandi sfide. Ma la pace biblica va ben oltre la pace che proviamo quando tutto fila liscio. È un’ancora che ci mantiene saldi anche in acque turbolente.11 La vera pace trascende le circostanze. Ha a che fare con la presenza di Dio al nostro fianco, con la nostra vita nel suo regno, con il controllo che gli diamo sulla nostra vita, con la nostra fiducia che Lui è nostro Padre, che ci ama e ha sempre a cuore il nostro interesse. Abbiamo pace perché abbiamo Lui.

Anche se possiamo avere pace con Dio mediante la salvezza, ciò non vuol necessariamente dire che abbiamo la pace di Dio nella nostra vita. Anche se le difficoltà della vita spesso ci spingono nelle braccia del Signore, non avviene sempre così. A volte ci viene più naturale rivolgerci al Signore quando succede qualcosa di notevole, mentre al contrario ci dimentichiamo di farlo per le piccole difficoltà ricorrenti di tutti i giorni. Spesso ci lasciamo derubare della nostra pace perché ci preoccupiamo e ci agitiamo per avvenimenti o difficoltà molti piccoli. Cerchiamo di gestirli da soli, invece di presentarli al Signore e di gettare i nostri pesi su di Lui per fede, avendo fiducia che Lui è con noi e s’interessa a noi.

È interessante il fatto che Gesù abbia parlato di pace ai suoi discepoli la notte prima della sua crocifissione.12 Parlò loro dei dolori, delle prove e delle tribolazioni che avrebbero affrontato, ma anche della pace che avrebbero avuto in Lui.

Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo.13

Queste due promesse che Gesù fece ai suoi discepoli valgono anche per noi. Come prima cosa dice che incontreremo difficoltà nella vita. Le difficoltà che incontriamo possono privarci della gioia e della pace, causandoci incertezza. Non sappiamo come finiranno le cose, quindi ci preoccupiamo, diventiamo ansiosi, apprensivi e timorosi.

Seconda cosa, Gesù promise che potremo avere pace in Lui. Dobbiamo farci coraggio nei momenti di difficoltà e incertezza, perché Gesù ha vinto il mondo. Questa consapevolezza ci dona la pace, perché riponiamo la nostra fiducia nel Signore. In un altro punto Gesù disse:

Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.14

L’apostolo Paolo ci esortò:

Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.15

Il rimedio alla preoccupazione è portare i nostri problemi al Signore in preghiera, con la fiducia che Lui conosce tutti i nostri problemi e che ci ama. Non ci viene promesso che quando porteremo le nostre preoccupazioni al Signore ne saremo sempre liberati, ma abbiamo la promessa che abbiamo a disposizione la pace in Gesù.

A volte il motivo per cui non troviamo pace nei momenti difficili è che non siamo disposti ad accettare nient’altro che la piena risoluzione di un problema. La promessa, comunque, è che possiamo pregare per la risoluzione di ciò che ci causa ansia, dopo di che possiamo avere la pace inspiegabile che ci permette di mettere il nostro benessere nelle mani del Signore e confidare che Lui conosce le circostanze in cui ci troviamo e proteggerà dall’ansia il nostro cuore e la nostra mente.

Naturalmente, parlando in generale, quando presentiamo i nostri timori al Signore cerchiamo una soluzione alla causa delle preoccupazioni, vogliamo esserne liberati. Anche se pregare per ricevere una soluzione è una cosa legittima, spesso una soluzione richiede tempo – a volte molto tempo – e nel frattempo possiamo trovare pace perché abbiamo messo queste cose nelle mani del Signore. Abbiamo reso note le nostre richieste e, avendo chiesto aiuto al Signore, possiamo avere la sua pace. La pace è un frutto dello Spirito, quindi lo Spirito Santo può produrre in noi la pace. Dobbiamo pregare per averla e rivolgerci a Dio per ottenerla.

Pace con gli altri

Prima dell’elenco dei frutti dello Spirito16 che ci diede nell’epistola ai Galati, Paolo scrisse:

Se vi mordete e vi divorate a vicenda, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri.17

Poi incluse un elenco di “opere della carne”,18 i peccati che spesso ci tentano e che includono azioni che sono il contrario della pace, come inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni e invidie.

Nel Nuovo Testamento ci sono diversi riferimenti all’essere in pace con gli altri.

Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio.19

Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti.20

Perseguiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla edificazione reciproca.21

E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori.22

Impegnatevi a cercare la pace con tutti.23

Chi vuole amare la vita e vedere dei buoni giorni, […] cerchi la pace e la persegua.24

Dobbiamo perseguire la pace, impegnarci a cercarla e fare il possibile per vivere in pace con gli altri. Dobbiamo essere determinati a cercarla, fare di tutto per raggiungerla, essere disposti a umiliarci per raggiungere l’obiettivo di essere in pace con gli altri. Ovviamente essere in pace con gli altri non dipende solo da noi e per questo Paolo scrisse: per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti.25 A volte l’altra parte non vuole la pace, ma in situazioni simili dobbiamo fare il possibile per essere in pace con loro.

Come Cristiani, dovremmo essere noi a prendere l’iniziativa per riportare la pace, indipendentemente da chi è stato a fare il torto, se noi agli altri o loro a noi.

Se tu dunque stai per presentare la tua offerta all’altare, e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta.26

Se tuo fratello ha peccato contro di te, va’ e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello.27

Di chiunque sia la colpa, il nostro obiettivo principale dovrebbe essere quello di riportare la pace come vuole Dio.

Se abbiamo offeso qualcuno, cristiano o no, è nostra responsabilità fare il possibile per riportare la pace. Se siamo stati offesi dalle azioni o dalle parole di qualcuno, non dobbiamo cercare la vendetta o ripagare il male col male. Se necessario, possiamo chiedere giustizia nei tribunali, ma non dovremmo mai farci giustizia da soli.

Come persone che cercano di condurre una vita pia, che vogliono essere più simili a Gesù, dobbiamo impegnarci a cercare la pace con tutti.

La pace nella nostra vita

Quando nella nostra vita c’è Gesù, seguiamo la sua Parola. Seguire la sua Parola e vivere secondo gli insegnamenti delle Scritture sul modo in cui dovremmo vivere, sono ciò che ci dà la pace. Il risultato del vivere secondo la Parola di Dio è una vita benedetta da completezza, contentezza, sicurezza, pace, serenità e tutte le altre definizioni bibliche della pace. Leggiamo che le vie della saggezza sono vie deliziose, e tutti i suoi sentieri sono pace,28 beati quelli che osservano le [sue] vie.29 Quando rendiamo la Parola di Dio il fondamento della nostra vita; quando cerchiamo in essa i principi guida dei nostri pensieri, delle nostre decisioni e azioni; quando facciamo ciò che dice, possiamo provare la pace che viene da Dio. Ciò non vuol dire che non affronteremo mai problemi difficili, sofferenze o preoccupazioni; ma quando succederà, potremo avere lo stesso la pace che viene dal sapere e dal confidare che nostro Padre sistemerà tutto alla fine. Forse in questa vita non incontreremo le soluzioni ad alcuni problemi, ma possiamo lo stesso avere pace sapendo che la sua verità, la sua giustizia e il suo amore alla fine prevarranno nella vita a venire.

L’apostolo Paolo scrisse:

Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.30

È nella comunione con il Signore, nel dimorare in Lui, confidare in Lui e seguire Lui che troviamo la via della pace vera. Non sono i nostri beni, i rapporti con gli altri, il denaro o le circostanze a darci la pace. Il modo per trovare la pace di Dio, che supera ogni intelligenza31 è dimorare in Dio, vivere nella sua Parola e confidare in Lui per ogni cosa.

Non c’è niente di sbagliato nell’avere successo materialmente o nell’avere rapporti felici, ma potrebbe esserci un problema se riponiamo la nostra fiducia nei beni materiali o nelle circostanze, credendo che ci daranno soddisfazione, i desideri del nostro cuore e la pace. La verità è che, se le priorità della nostra vita sono le cose materiali o le circostanze fisiche, la pace è spesso l’ultima cosa che queste ci offrono, perché potremmo finire per avere difficoltà a dormire, il nostro cuore potrebbe essere pieno di preoccupazioni, la nostra mente in subbuglio; confidando in queste cose invece che in Dio abbiamo rinunciato alla pace, uno dei doni più preziosi che siano disponibili ai Cristiani.32

Troviamo un cenno al rapporto tra una vita alla ricerca di santità e il dono della pace nel salmo 85,10, che dice che la giustizia e la pace si sono baciate. Il vivere secondo la Parola di Dio e la pace vanno insieme; non si può avere vera pace senza giustizia. Avere una connessione profonda con il Signore, seguire i suoi precetti e avere una coscienza pulita portano a un’anima piena di pace, a prescindere dalle difficoltà e dalle avversità della vita quotidiana – ed è una cosa da stimare più di tutti i beni materiali e tutti i rapporti umani.

Se apprezziamo veramente la pace, la strada su cui viaggiamo dovrà essere il sentiero della giustizia,33 del vivere secondo la Parola di Dio, seguendo le sue indicazioni e impegnandoci a fare ciò che farà crescere il frutto spirituale della pace. Vale la pena di avere il cuore a posto con Dio, anche se a volte è difficile, per via della pace che ci dà.

Soprattutto, sapere che nostro Padre ci ama e che ha sacrificato suo Figlio per noi è il fondamento della nostra sicurezza di poter confidare in Lui per ogni aspetto della nostra vita, in qualsiasi circostanza. Quella sicurezza è ciò che in definitiva ci dà una pace duratura.


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


1 Kelly Minter, The Fitting Room: Putting on the Character of Christ (Colorado Springs: David C. Cook, 2011), 105–128.

Jerry Bridges, The Practice of Godliness (Colorado Springs: NavPress, 2010), 175–185.

2 Per altre informazioni su shalom, vedi La Shalom del Natale.

3 Romani 16,20 NR.

4 1 Tessalonicesi 5,23.

5 Bridges, Practice of Godliness, 175.

6 Romani 5,1.

7 Isaia 26,3.

8 Isaia 32,17.

9 Salmi 119,165.

10 Giovanni 14,27.

11 Minter, Fitting Room, 119.

12 Giovanni 16.

13 Giovanni 16,33.

14 Giovanni 14,27.

15 Filippesi 4,6–7.

16 Il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali cose non vi è legge. (Galati 5,22–23).

17 Galati 5,15.

18 Galati 5,19–21.

19 Matteo 5,9.

20 Romani 12,18.

21 Romani 14,19.

22 Colossesi 3,15.

23 Ebrei 12,14 NR.

24 1 Pietro 3,10–11.

25 Romani 12,18.

26 Matteo 5,23–24.

27 Matteo 18,15.

28 Proverbi 3,17 NR.

29 Proverbi 8,32.

30 Filippesi 4,9.

31 Filippesi 4,7 NR.

32 Le discipline spirituali di essere buoni amministratori, avere semplicità e generosità e dare decime e offerte sono tutte cose che ci aiutano a mantenere il giusto equilibrio rispetto ai nostri beni materiali. Puoi trovare altre informazioni su questi argomenti nella serie “Discipline spirituali”, che inizia qui.

33 Proverbi 12,28.


Pubblicato originariamente in Inglese il 15 agosto 2017.