Virtù per i seguaci di Cristo: l’amore

Settembre 17, 2024

di Peter Amsterdam

[Virtues for Christ-Followers: Love]

Nel capitolo 5 del nostro studio sul libro dei Galati, ho evidenziato il punto in cui Paolo dice ai lettori di “camminare secondo lo Spirito” e di non “soddisfare i desideri della carne”.1 Poi procede a elencare i vizi e ammonisce i Galati (e tutti i credenti, come ha fatto in precedenza) che chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio.2

Paolo poi prosegue mettendo a confronto “l’elenco dei vizi” con “l’elenco delle virtù”, nel quale descrive i frutti dello Spirito che si manifesteranno nella vita dei credenti. “Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo”.3 Apprendiamo così che queste sono qualità che dovrebbero essere presenti nella vita dei credenti.

Queste buone qualità, o virtù – come le chiamerò in questa serie sono il frutto dello Spirito, invece del prodotto della forza o del carattere umano. In questa serie esamineremo ognuna delle nove virtù, comprese citazioni e commenti che spero troverete ispiranti mentre ognuno di noi cercherà di crescere in esse e diventare più simile a Cristo, così che altri vedranno lo Spirito di Dio brillare attraverso di noi e saranno attirati a Lui. (Per uno studio più approfondito di ognuna di queste virtù. Vedi la serie Più simili a Gesù.)

Anche se queste virtù non hanno un ordine particolare, l’amore viene elencato per primo e in 1 Corinzi 13 leggiamo che “la più grande di esse è l’amore”. Gesù disse: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici”.4

Il seguente articolo illustra il potere dell’Amore di Dio e il grande bisogno che abbiamo d’esso.

La virtù per eccellenza

Niente può rivaleggiare con l’amore di Dio. Ha la capacità di guarire un cuore rotto, curare una ferita emotiva profonda e ricucire un rapporto. Alla fine, l’amore rende tutto nuovo. L’apostolo Paolo lo comprese. Infatti scrisse: “Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo”.5 In altre parole, senza l’amore di Dio nella sua vita non era niente di più di una lattina vuota. Lo stesso vale per noi.

Su una scala da uno a dieci, l’amore di Dio è un dieci – e sorpassa per importanza tutte le altre virtù. L’amore è paziente e benevolo – paziente e pieno di speranza e incoraggiamento. Non scoraggia mai. Edifica sempre e rifiuta di distruggere. Non è mai di fretta. Non è aggressivo, esigente o egocentrico.

L’amore aspetta il momento migliore di Dio, non importa quando possa arrivare e cosa possa portare. Non cade nel panico davanti alle prove, alle sconfitte o ai timori. Non annaspa in cerca di soluzioni umane, ma cerca sempre di fare la volontà di Dio. L’amore è buono, gentile e comprensivo. Agisce nell’interesse degli altri, ignora le offese e quando si tratta di dare agli altri è prodigo.

“Non invidia, non si vanta, non si gonfia”.6 Aspetta che sia Dio a promuovere ed esaltare. Dà a Lui il merito di qualsiasi successo personale, riconoscendo allo stesso tempo il contributo degli altri. Applaude sempre i buoni successi degli altri, non si dà arie né schernisce, ma piega il ginocchio in umiltà.

L’amore non è sgarbato. È gentile e cortese – anche con chi è maleducato, scorbutico e offensivo. Non è mai egoista ma pensa sempre prima agli altri. L’amore non si irrita per il comportamento altrui. Si rifiuta di giudicare, lasciando che sia Dio a farlo. Non mantiene una lista mentale delle offese. L’amore non si rallegra nel male ma gioisce con la verità. Affronta ogni nuovo giorno con un sorriso allegro. Pensa alle cose buone ed è felice semplicemente di ubbidire a Dio.

Paolo conclude la sua descrizione scrivendo: “L’amore non verrà mai meno”7– l’amore di Dio non avrà mai fine. Ciò non solo indica che il suo amore non si esaurirà mai; significa anche che in qualsiasi situazione la risposta giusta è sempre l’amore. Quando manifestiamo agli altri l’amore di Dio – specialmente a chi ci ha ferito o contrastato – siamo liberi da sentimenti di rancore, rabbia, rifiuto, ostilità e biasimo.

Imparare ad amare Dio e gli altri come Lui ama te, ti porterà a scoprire nel tuo cuore dei posti nuovi in cui non ti saresti mai avventurato da solo. Una cosa è certa: vivendo nella luce del suo amore, imparerai a conoscere l’intima attenzione di un amorevole Padre celeste. —Charles Stanley, The Power of God’s Love

L’amore ha due aspetti che dobbiamo seguire: Amare Dio e amare il nostro prossimo. Ovviamente sono collegati, perché l’amore per il nostro prossimo è un’espressione del nostro amore per Dio e della presenza del suo Spirito nella nostra vita, visto che Dio è amore. “Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio”.8

L’amore di Dio è raffigurato nella Bibbia come un amore che ci cerca attivamente e desidera creare un rapporto con noi e avvicinarci a Lui, come vediamo nelle seguenti citazioni:

Il cristianesimo non è semplicemente una religione o delle regole e dei rituali, nemmeno una semplice relazione, ma una che la Bibbia paragona a un matrimonio. La Bibbia ci dice che “il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è: il Signore degli eserciti”9 e che siamo sposati “a un altro, cioè a colui che è risuscitato dai morti [Gesù], affinché portiamo frutto a Dio”10Ronan Keane

Il nostro Dio non sta semplicemente seduto ad aspettare che gli offriamo amore; ci segue attivamente e vigorosamente. […] È il padre che corre lungo la strada per abbracciare il figlio prodigo ancora prima che il ragazzo possa fare il suo atto di contrizione. È il contadino matto che offre la paga di una giornata piena a degli uomini che non avevano nemmeno lavorato. È Gesù che perdona la peccatrice ancora prima che lei esprima il proprio dolore. È il re che offre un banchetto sontuoso ai mendicanti. Sono tutti simboli di un Dio il cui amore per noi è così attivo, così forte, che secondo gli standard umani sarebbe come minimo, considerato pazzo. —Andrew Greeley

La caratteristica prevalente di Gesù è l’amore; l’intera storia del vangelo è intessuta d’amore. A volte non è facile, spesso richiede sacrificio, ma è quando amiamo che siamo più simili a Gesù. —Steven Furtick

Quando pensiamo a come modellare la nostra vita secondo il comandamento biblico di amare il nostro prossimo come noi stessi, spesso ci ritorna alla mente la nota parabola del Buon Samaritano, in Luca 10. Questa parabola era la risposta di Gesù alla domanda: “Chi è il mio prossimo?” Le seguenti citazioni, cominciando da un brano di un articolo che ho scritto sulla parabola del Buon Samaritano, offrono la risposta a quella domanda tanto importante:

Quando il dottore chiese «Chi è il mio prossimo?» voleva una risposta chiara, categorica. La storia di Gesù, però, dimostrava che non esiste un elenco che limita chi sei responsabile di amare o chi devi considerare tuo prossimo. Gesù definì «tuo prossimo» qualunque persona bisognosa Dio metta sul tuo cammino.

Con questa parabola Gesù indicava chiaramente che il nostro prossimo è chiunque abbia bisogno, indipendentemente da razza, religione o posizione sociale. Non ci sono limiti quando si tratta della persona a cui dimostrare amore e compassione. La compassione va oltre i requisiti della legge. Siamo tenuti ad amare perfino i nostri nemici.

Gli uomini feriti, le donne ferite che incontriamo nella vita forse non sono fisicamente mezzo morti a un lato della strada, ma tanti hanno bisogno di sentire amore e compassione, di ricevere un aiuto o di avere qualcuno disposto ad ascoltare il loro pianto, per sapere che sono importanti, che qualcuno si cura di loro. Se Dio ti ha messo sulla loro strada, forse ti sta chiedendo di essere quel qualcuno.

In questa parabola Gesù ha stabilito i criteri per l’amore e la compassione; le sue parole conclusive, indirizzate a te e a me — i suoi ascoltatori di questi giorni — sono: “Vai e fai anche tu la stessa cosa”. —Peter Amsterdam, “Il Buon Samaritano”

*

Ognuno di noi è circondato ogni giorno dal nostro prossimo. È davanti a noi, dietro di noi, di fianco a noi. È in ogni posto in cui ci muoviamo. Impacchetta la nostra spesa e partecipa ai consigli di quartiere. Tiene alti dei cartelli di slogan agli angoli della strada e rastrella foglie nella casa accanto. Gioca a pallone nella squadra della scuola e consegna la posta. Sono eroi e prostitute, religiosi e piloti. Vivono sulla strada e progettano i nostri ponti. Frequentano seminari e vivono in prigione. Ci governano e ci infastidiscono. Sono dovunque guardiamo. È una cosa che tutti abbiamo in comune: siamo tutti il prossimo di qualcuno e loro lo sono per noi. Questo è stato il semplice ma brillante piano maestro di Dio fin dall’inizio. Lui ha fatto un mondo intero di prossimi. Noi la chiamiamo terra, ma Dio la chiama semplicemente un grande quartiere di vicini. —Bob Goff, Everybody, Always

Definiamo chi è il nostro prossimo dal nostro amore. Rendiamo qualcuno il nostro prossimo quando ci prendiamo cura di lui o di lei. Per questo, non scegliamo prima una classe di persone che diventeranno il nostro prossimo, per poi scegliere solo loro come oggetti del nostro amore. Gesù respinge abilmente la domanda “Chi è il mio prossimo?” e la sostituisce con l’unica domanda che abbia vera importanza qui: “Di chi sarò il prossimo?” —Dallas Willard, The Divine Conspiracy

È utile, di tanto in tanto, controllare come ce la caviamo nell’“amare gli altri come noi stessi” e stabilire dei modi in cui possiamo crescere e imparare, come è illustrato dai seguenti brani di due articoli:

La prerogativa dell’amore

L’amore dà sempre, perdona sempre, sopravvive a tutto.
Si presenta sempre lì a mani aperte.
Mentre vive, dà.
Perché questa è la prerogativa dell’amore:
dare e dare e dare. —John Oxenham

Gesù ci dice: “Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, affinché siate figlioli del vostro Padre Celeste; perché Egli fa sorgere il sole sui buoni e sui malvagi, e manda la pioggia sui giusti e sugli ingiusti. Perché se amate solo quelli che vi amano, che merito ne avete? Non fanno i pubblicani lo stesso? E se ricevete solo i vostri fratelli, che fate di diverso da loro? Non fanno i pubblicani lo stesso? Perciò, siate perfetti, come perfetto è il Padre vostro che è nei cieli”.11

Si fa presto a dire, commenterete voi. Non siete nemmeno troppo sicuri di aver voglia di amare quelli che vi hanno ferito o fatto dei torti: dopotutto, non se lo meritano! Meglio prendere le distanze da quel principale rompiscatole, da quell’ex amico che vi ha offeso, da quel collega che ha sparlato di voi.

Ma una delle cose più belle dell’amore di Dio è che può elevarsi sopra le nostre reazioni e i nostri pregiudizi a volte fin troppo “umani”. Magari Dio non è proprio soddisfatto delle cose che la gente fa o del modo in cui le fa, ma continua pur sempre ad amarla. Non si comporta così anche con noi? Non smette mai di amarci, malgrado le nostre colpe e i nostri difetti, malgrado il modo in cui agiamo. Non ci rifiuta mai il suo amore, non ce lo toglie mai. Nutre sempre una speranza per noi, per quanto possiamo esserci sviati.

Questo è il genere d’amore che Dio vuole che abbiamo nei confronti degli altri: e per averlo basta chiederlo. “L’amore copre una moltitudine di peccati”.12 Dio vi darà la grazia e l’amore necessari a perdonare gli altri, nella misura in cui glieli chiederete. —Shannon Shayler

“Amore in azione” biblico: com'è fatto?

La Bibbia racconta i vari modi in cui Gesù dimostrò compassione e cura mediante le sue parole e azioni. Pregare, fare lunghi viaggi per consolare e guarire i malati e i morenti, stare in silenzio davanti a Dio e altro, Gesù fornì esempi di come possiamo dimostrare l’amore in azione. Gesù non chiese mai di essere lodato ed elogiato per ciò che dava e per come amava gli altri. Gesù ci chiede di amarci gli uni gli altri. Nel dimostrare attenzione e amore per gli altri, abbiamo l’opportunità di portare le persone più vicino a Lui.13 […]

Le Scritture parlano di come possiamo offrire speranza alle persone che passano momenti difficili. Una cara amica mia e di mio marito è deceduta recentemente a causa del coronavirus. Questa amica speciale e suo marito erano stati i primi ad accoglierci nel quartiere. Si sono presentati alla nostra porta con un bel mazzo di fiori colorati. Una visita fatta a questa cara coppia ci ha permesso di imparare di più sulla loro vita e di parlare della nostra. È nata una bella amicizia e abbiamo continuato a scambiarci visite quasi ogni giorno, di fare belle risate e piacevoli conversazioni.

Dopo la diagnosi e il ricovero della nostra amica, il quartiere lo ha saputo. Immediatamente, varie persone hanno chiesto come potevano aiutare. Una vicina ha organizzato una consegna di cibo. Altri vicini hanno tagliato l’erba, si sono presi cura dei bidoni della spazzatura e hanno comprato articoli necessari al supermercato. Tutte queste persone dimostravano amore in azione. […]

Abbiamo l’opportunità di mostrare l’amore e la gloria di Cristo in ogni momento. Che siamo fisicamente in grado di agire o no, abbiamo vari modi di condividere il suo amore. Quando non sappiamo come dimostrare amore in azione materialmente, possiamo pregare. […]

Opportunità di dimostrare amore in azione si trovano ogni giorno. Dal prendersi cura di amici ammalati, aiutare i vicini con qualche lavoretto, tenere la mano di una persona in lutto, allo stare seduti ad ascoltare in silenzio, Dio ci fornisce dei modi per dimostrare il suo amore.

Ci sono dei momenti in cui facciamo fatica a dimostrare un amore in azione? Sì. Siamo esseri umani e abbiamo dei difetti. In quei momenti possiamo rivolgerci al Padre e chiedergli di guidarci.14Melissa Henderson15

Cibo per il pensiero

“Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi” (1 Giovanni 4:12).

“Vogliamo imparare a vivere in modo che la nostra presenza parli dell’amore e della clemenza della grazia divina”. —Richard Foster, Celebration of Discipline

“In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Matteo 25:40 CEI).

“Gesù disse che, quando diamo liberamente il nostro amore agli altri e veniamo incontro ai bisogni dei poveri, dei bisognosi e delle persone sole o ferite, lo stiamo facendo a Lui”. —Bob Goff, Everybody, Always

(Continua.)


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Riveduta, Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra. Tutti i diritti riservati.


1 Galati 5:16.

2 Galati 5:19–21.

3 Galati 5:22–23.

4 Giovanni 15:12–13.

5 1 Corinzi 13:1.

6 1 Corinzi 13:4.

7 1 Corinzi 13:8.

8 1 Giovanni 4:7–8.

9 Isaia 54:5.

10 Romani 7:4.

11 Matteo 5:44–48.

12 1 Pietro 4:8.

13 Giovanni 13:34–35.

14 1 Corinzi 16:14.

15https://www.biblestudytools.com/bible-study/topical-studies/what-does-biblical-love-in-action-look-like.html


Pubblicato originariamente in inglese il 16 aprile 2024.