Al cuore di tutto: lo Spirito Santo
Aprile 23, 2014
di Peter Amsterdam
Al cuore di tutto: lo Spirito Santo
Lo Spirito Santo nella storia
Nel precedente articolo abbiamo letto vari resoconti nel libro degli Atti di come lo Spirito Santo discese sui credenti. In alcuni casi lo Spirito fu dato nel momento in cui la persona credette. In altri, prima venne l’atto del credere, poi fu concesso lo Spirito.
In tutto il libro degli Atti lo Spirito Santo dà ai credenti potenza per testimoniare,[1] li unge per parlare e predicare con franchezza,[2] dà indicazioni e istruzioni[3] e concede i doni delle lingue e della profezia.[4] Nelle Epistole si parla di più dello Spirito Santo, senza dare esempi di persone che lo ricevono o sono battezzate nello Spirito, ma descrivendone le funzioni e i doni. In altri articoli successivi prenderemo in esame questi doni e queste funzioni.
Storia dei doni spirituali nella chiesa
Praticamente tutti i cristiani credono che lo Spirito Santo abbia operato con potenza durante il periodo della prima chiesa. Miracoli e altre manifestazioni dello Spirito sono evidenti nel corso della storia del Cristianesimo. Tra le altre cose, nei primi secoli dopo Cristo i miracoli di guarigione spinsero molti pagani a diventare cristiani. Fino al settimo secolo, vari padri della chiesa menzionarono nelle loro opere le guarigioni, la glossolalia (parlare in lingue) e lo scacciare i demoni.
A un certo punto, però, la chiesa cominciò a prendere le distanze dalle manifestazioni dello Spirito Santo. Probabilmente era una questione d’autorità. Se i profeti potevano ricevere e comunicare messaggi da Dio, si sarebbe potuta considerare una sfida all’autorità della chiesa ufficiale e delle Scritture.
Con il passar del tempo, all’interno della Chiesa Cattolica Romana e in seguito in alcune chiese protestanti, si cominciò a credere che alla fine dell’era apostolica, attorno al 100 d.C., le opere dello Spirito — e particolarmente i miracoli, le guarigioni e le profezie — cessarono e rimasero inattive. La maggior parte della chiesa cominciò a credere che, poiché la predicazione del Vangelo si era diffusa nel mondo, i doni miracolosi dello Spirito non fossero più necessari, perché erano serviti al loro scopo come mezzo di autenticazione della predicazione degli apostoli. Questa posizione divenne evidente nell’ultima parte del secondo secolo, quando sorse un movimento chiamato Montanismo, molto concentrato sulle lingue e la profezia. Un autore spiega:
[I montanisti] rappresentavano un risveglio dei profeti che avevano un ruolo importante nei primi decenni della chiesa. […] Al momento del suo battesimo, Montano [il capo del movimento] “parlò in lingue” e cominciò a profetizzare. […] Anche due sue discepole erano ritenute profetesse, portavoce dello Spirito Santo. Il movimento montanista si diffuse largamente. Dava valore alla testimonianza degli insegnamenti di Cristo e dei suoi apostoli, ma credeva, anche se non in contraddizione con ciò che dicevano, che lo Spirito Santo continuasse a parlare attraverso dei profeti, comprese le donne. […] I Montanisti, con la loro affermazione che nella comunità cristiana potevano continuare a sorgere dei profeti ispirati da Dio, rappresentavano una sfida per la regolarità amministrativa rappresentata dai vescovi. […] Certamente i profeti, che nella prima chiesa avevano posto accanto agli apostoli, non godevano più di un riconoscimento da parte della Chiesa Cattolica. L’ispirazione tramite i profeti era considerata finita insieme all’era apostolica.[5]
Il movimento montanista continuò fino al quinto secolo, anche se fu perseguitato dalla chiesa ufficiale. Col tempo, svanì dalla storia. Comunque, fino al sesto secolo vari padri della chiesa continuarono a menzionare nelle loro opere guarigioni, glossolalia, esorcismo ecc. Con il passar del tempo la chiesa divenne più organizzata, rigida e politicizzata e le varie manifestazioni della potenza dello Spirito Santo divennero meno evidenti. Nel corso dei secoli i movimenti che non accettavano la dottrina cattolica furono perseguitati e in alcuni casi distrutti. Ci sono prove che alcuni di questi movimenti esibirono i doni miracolosi dello Spirito. Dopo la Riforma, nel 1500, alcuni movimenti manifestarono anche i doni della glossolalia, della guarigione, dell’esorcismo ecc. Questi movimenti in genere non facevano parte dei principali rami accettati del Protestantesimo.
Nel 1800 ci fu un maggior accento sull’opera dello Spirito Santo nella vita dei cristiani, specialmente nel movimento della Santità e in altri.[6]
Dall’inizio del 1900 ci fu una ripresa o un risveglio dei doni carismatici e miracolosi dello Spirito Santo. Fu in quel periodo che ebbe inizio il moderno pentecostalismo, che nel corso del secolo divenne il ramo del cristianesimo con la crescita più rapida. Oggi nel mondo ci sono circa cinquecentosessanta milioni di cristiani pentecostali/carismatici/neocarismatici.
Ci sono molti rami del cristianesimo che credono nei doni dello Spirito Santo come sono elencati nel Nuovo Testamento. Alcuni di questi cristiani credono che, anche se molti dei doni sono a nostra disposizione, i doni miracolosi, come glossolalia, profezia e guarigione, non lo siano più e che le persone che le credono disponibili ancora oggi siano nell’errore.
Ondate di risveglio
Ci sono state tre “ondate”, come le chiamano alcuni, o risvegli dello Spirito nel secolo scorso.
Il primo fu un risveglio pentecostale, che ebbe inizio nel 1901 negli Stati Uniti e diede origine alle chiese pentecostali. I pentecostali credono che il battesimo dello Spirito Santo sia un avvenimento che ha luogo separatamente dalla conversione o dalla salvezza. Ritengono che il dono delle lingue sia il segno o la prova principale del battesimo dello Spirito e che tutti i doni dello Spirito dovrebbero essere usati oggi. Le chiese pentecostali di solito hanno una loro struttura confessionale. Una delle confessioni pentecostali più grandi è quella delle Assemblee di Dio.[7]
La seconda ondata fu quella del movimento carismatico, che ebbe luogo negli anni ‘60 e ‘70. I credenti carismatici in genere non hanno una struttura confessionale separata, ma si vedono come protestanti o cattolici ripieni dello Spirito Santo e rimangono nelle loro chiese tradizionali. I credenti carismatici si trovano nella chiesa cattolica, anglicana, luterana, battista e in altre delle chiese principali. Cercano di mettere in pratica tutti i doni spirituali, compresi profezia, guarigione, miracoli, lingue, interpretazione e discernimento degli spiriti. Credono che questi doni funzionino anche oggi nel cristianesimo. A differenza dei pentecostali, lasciano spazio a punti di vista diversi sul fatto che il battesimo dello Spirito Santo avvenga alla conversione o in un momento successivo e anche se le lingue siano il segno principale del battesimo dello Spirito Santo o no.[8]
La terza ondata è nota come movimento neo carismatico. Emerse sulle orme del movimento carismatico, negli anni ‘60, e il suo pieno impatto si fece sentire negli anni ‘70. Questo movimento abbraccia molte delle dottrine e delle pratiche che s’incontrano nelle chiese pentecostali e carismatiche; comunque non si allinea specificamente con nessuno dei due movimenti. Il movimento neo carismatico incoraggia tutti i credenti a usare i doni spirituali del Nuovo Testamento oggi; chi lo segue crede che la predicazione del Vangelo dovrebbe essere accompagnata da “segni, miracoli e meraviglie”. Alcuni lo chiamano “evangelismo di potenza”. In genere insegnano che il battesimo dello Spirito Santo avviene per tutti i cristiani alla conversione e le esperienze successive sono chiamate essere riempiti o riempimento, invece di battesimo dello Spirito Santo. Le chiese del movimento Vineyard (Vigna) sono un esempio di chiesa neo carismatica.[9]
Una gamma di dottrine sul quando si riceve lo Spirito
All’interno di questi movimenti esiste una gamma di dottrine diverse riguardanti il modo di ricevere lo Spirito Santo; i pentecostali affermano che il battesimo dello Spirito è un evento successivo alla salvezza; alcuni credenti carismatici credono la stessa cosa, mentre altri credono, o sono aperti all’idea, che si riceva lo Spirito Santo al momento della salvezza; e i credenti neo carismatici pensano che in genere avvenga al momento della conversione. I cristiani carismatici che credono che lo Spirito sia dato alla salvezza sono convinti che ci siano dei momenti in cui i credenti ricevono una dose o un riempimento supplementare dello Spirito e che ciò possa avvenire più di una volta.
Le confessioni che non sono né pentecostali né carismatiche in genere credono che si riceva lo Spirito Santo al momento della salvezza. Alcune di queste confessioni, come quella battista, sono “cessazioniste”, cioè credono che i doni carismatici o soprannaturali dello Spirito siano cessati e non operino più nella chiesa odierna. Altre chiese non carismatiche credono che i doni dello Spirito funzionino ancora nella chiesa e che Dio continui a darli, anche se non pongono l’accento sui doni miracolosi come fanno i pentecostali, né ritengono che il ricevimento dello Spirito Santo sia un’esperienza successiva alla salvezza.
La testimonianza biblica indica che lo Spirito Santo è coinvolto nella vita dei cristiani. Secondo il libro degli Atti, la manifestazione dello Spirito Santo avvenne con grande potenza per i credenti — per alcuni al momento di ricevere la salvezza, per altri in qualche momento successivo. Poiché alcuni credenti ricevettero lo Spirito Santo insieme alla salvezza, sembra che l’idea che lo si riceva in quel momento sia valida.
Gesù parlò di nascere nello Spirito. Paolo disse che la persona in cui non dimora lo Spirito di Dio non appartiene a Lui. Pietro disse che bisogna pentirsi ed essere battezzati — in altre parole, credere in Gesù — per ricevere lo Spirito Santo. Questi versetti indicano che lo Spirito entra nella vita del credente al momento della salvezza.
Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: “Dovete nascere di nuovo”. Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito»[10]
Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a Lui.[11]
Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo»[12]
Questi versetti indicano che le persone ricevono lo Spirito Santo al momento della salvezza, almeno in una certa misura. Comunque, molti cristiani fanno esperienza di un riempimento o un potenziamento da parte dello Spirito Santo in un momento successivo — cosa che non possiamo ignorare.
Alcuni teologi suggeriscono che le persone che hanno una seconda esperienza quando pregano per ricevere lo Spirito Santo in realtà non erano salvate e quindi, quando pregano per ricevere il dono o il battesimo dello Spirito Santo, ricevono la salvezza per la prima volta ed è per questo che sentono la potenza dello Spirito. Anche se in qualche caso ciò potrebbe essere vero, sembra molto improbabile che centinaia di milioni di persone che hanno avuto un’esperienza spirituale successiva alla salvezza al momento di pregare per l’infusione dello Spirito Santo, non fossero in realtà salvate.
Un’interpretazione equilibrata
Sembra che un’interpretazione migliore sia che le persone ricevono lo Spirito Santo in qualche misura al momento della salvezza. La presenza dello Spirito nella salvezza comincia a causare in esse un cambiamento spirituale e una rigenerazione. Si può immaginare l’atto di ricevere lo Spirito al momento della salvezza come un bicchiere pieno d’acqua.
Quando un cristiano prega per chiedere l’infusione o i doni dello Spirito Santo, è come se si versasse altra acqua nel bicchiere, fino a farlo traboccare. Invece di interpretarlo come l’unico momento in cui riceve il dono dello Spirito, lo si può vedere come un ulteriore versamento, che fa traboccare lo Spirito di Dio nell’individuo. Questo riempimento può avvenire più di una volta.
Molto probabilmente chi non crede si possa chiedere il riempimento dello Spirito Santo non manifesterà certi suoi doni e certe sue manifestazioni, come la profezia, i miracoli, le guarigioni, le lingue e l’interpretazione delle lingue, perché la sua interpretazione delle Scritture gli impedirebbe di manifestare quei doni nella sua vita. Ciò non significa che non abbiano nessun dono dello Spirito, perché molto probabilmente manifesteranno i molti altri tipi di doni che non si manifestano in maniera soprannaturale, come la saggezza, l’insegnamento, la conoscenza, la fede, il discernimento, il servizio, l’esortazione, la generosità, la guida divina e i gesti di misericordia.
Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro. Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; se di ministero, attendiamo al ministero; se d’insegnamento, all’insegnare; se di esortazione, all’esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.[13]
Gesù parlò specificamente di chiedere al Padre lo Spirito Santo, quando disse:
Perciò vi dico: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. E chi è tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli dà una pietra? O se gli chiede un pesce gli dà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli dà uno scorpione? Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono».[14]
Anche se ci sono alcuni disaccordi tra le varie confessioni cristiane sul fatto che tutti i cristiani ricevano lo Spirito Santo al momento della conversione, o se lo Spirito sia dato solo dopo la salvezza, la cosa più importante da ricordare è che le Scritture ci dicono che il Padre darà lo Spirito a chi glielo chiede. Sembra quindi che, non importa quando o in quali circostanze si creda che lo Spirito Santo sia concesso, come cristiani possiamo chiedere a Dio di essere riempiti, così da poter essere pieni dell’amore e della potenza divini fino a traboccare, potendo così comunicare il messaggio di Gesù agli altri.
Come si può vedere dalle diverse interpretazioni di come e quando si riceve lo Spirito Santo, le Scritture a volte sembrano sostenere posizioni diverse. Qualunque interpretazione si favorisca, si finirà per avere a che fare con versetti che altri interpretano in modo diverso. In molti casi, queste differenze non influenzano il punto fondamentale. In questo caso, a qualsiasi interpretazione uno creda sul come e il quando sia dato lo Spirito, entrambe le parti concordano che esso è dato. Sembra saggio rimanere aperti su quei particolari.
Purtroppo le differenze dottrinali sullo Spirito Santo hanno causato degli atteggiamenti antagonisti tra le varie scuole di pensiero. Alcuni di quelli che credono che il battesimo dello Spirito Santo sia un avvenimento successivo alla salvezza, ritengono che chi non ha pregato specificamente per riceverlo sia un cristiano carnale o debole, mentre al contrario vedono se stessi come cristiani più spirituali o più forti. Alcuni di quelli che non credono si debba ricevere lo Spirito in seguito, affermano che gli altri sono più attenti a un lato emotivo della fede e danno meno importanza all’essere radicati nella Parola di Dio.
L’apologista cristiano Matt Slick fa la seguente osservazione:
Il pericolo di questo fenomeno [il battesimo dello Spirito Santo] è la possibile divisione del corpo di Cristo in due categorie: quelli che sono cristiani “normali” e quelli che sono stati battezzati nello Spirito Santo. Ovviamente questo sarebbe un modo scorretto di vedere i cristiani, ed ecco perché. Se camminaste in mezzo a una nebbia leggera, ci vorrebbe molto tempo prima di bagnarvi completamente. Se invece doveste uscire sotto una pioggia torrenziale, vi trovereste rapidamente inzuppati.
Chi non ha provato il battesimo dello Spirito Santo (nel senso di un’esperienza improvvisa e potente) non è assolutamente un cristiano di seconda categoria. È come quello che ha camminato in una nebbia leggera e fa esperienza del Signore in un periodo più lungo; è altrettanto benedetto di chi entra improvvisamente nel torrente della presenza dello Spirito.[15]
Nel libro degli Atti, la manifestazione del riempimento o battesimo dello Spirito Santo giunse per alcuni al momento della conversione e per altri qualche tempo dopo; ma in entrambi gli scenari lo Spirito scese su di loro. In tutto il Nuovo Testamento ci sono riferimenti all’intervento dello Spirito nella vita dei cristiani, quando sono guidati dallo Spirito,[16] ricevono doni e manifestazioni dello Spirito,[17] sono lavati e santificati nello Spirito,[18] hanno ricevuto lo Spirito divino,[19] sono istruiti dallo Spirito,[20] sono aiutati nella loro debolezza dallo Spirito,[21] predicano il Vangelo grazie allo Spirito[22] e lo Spirito Santo dimora in loro.[23]
Sembra che il giusto atteggiamento cristiano sia quello di accettare il fatto che, anche se ci possono essere differenze nel modo di credere quando e come lo Spirito Santo giunga ai credenti, tutti fanno parte del corpo di Cristo e tutti ricevono lo Spirito Santo. Come cristiani dovremmo dimostrare amore e rispetto per gli altri credenti. Come affermò l’apostolo Paolo, dopo aver scritto sui doni dello Spirito Santo, “vi mostrerò una via ancora più alta”,[24] dando poi la sua bella esortazione su come l’amore sia più importante della manifestazione dei doni dello Spirito: la più grande di esse è l’amore.[25]
Nota
Se non altrimenti indicato, tutti i versetti biblici sono tratti dalla Sacra Bibbia, versione Nuova Diodati, copyright © La Buona Novella, Brindisi. Altre versioni spesso citate sono la versione Nuova Riveduta (NR), la versione C.E.I. (CEI) e la Traduzione in Lingua Corrente (TILC).
[1] Atti 1,8.
[2] Atti 4,8,31; 6,10.
[3] Atti 8,29; 10,19–20; 13,2.4; 15,28; 16,6–7.
[4] Atti 2,4; 11,28; 19,6.
[5] Latourette, Kenneth Scott, A History of Christianity, Volume 1: Beginnings to 1500 (San Francisco: HarperOne, 1975), 128–29, 134.
[6] Il movimento della santità si riferisce a una serie di dottrine e pratiche religiose originate dal Metodismo del 19° secolo. Il movimento evidenziava gli insegnamenti di John Wesley sulla “perfezione cristiana”, cioè che si può vivere liberi dai peccati volontari mediante una seconda opera della grazia (Wikipedia).
[7] Wayne Grudem, Systematic Theology, An Introduction to Biblical Doctrine (Grand Rapids: InterVarsity Press, 2000), 763.
[8] Ibid., 763.
[9] Ibid., 763–64.
[10] Giovanni 3,5–8.
[11] Romani 8,9.
[12] Atti 2,38.
[13] Romani 12,3–8 NR.
[14] Luca 11,9–13.
[15] Matt Slick, What is Baptism in the Holy Spirit.
[16] Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge (Galati 5,18).
[17] Or vi sono diversità di doni, ma non vi è che un medesimo Spirito (1 Corinzi 12,4).
Or a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per l’utilità comune (1 Corinzi 12,7).
[18] Siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio (1 Corinzi 6,11).
[19] Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio (1 Corinzi 2,12).
[20] Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali (1 Corinzi 2,13).
[21] Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza (Romani 8,26 NR).
[22] E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunciate da coloro che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi (1 Pietro1,12 NR).
[23] Custodisci il buon deposito che ti è stato affidato mediante lo Spirito Santo che abita in noi (2 Timoteo 1,14).
[24] 1 Corinzi 12,31.
[25] 1 Corinzi 13,13.
Titolo originale: The Heart of It All: The Holy Spirit, Part 4
Pubblicato originariamente in Inglese il 18 Giugno 2013