Al cuore di tutto: la natura e il carattere di Dio

Novembre 20, 2011

di Peter Amsterdam

Pazienza, misericordia e grazia (prima parte)

 

(Per un’introduzione e una spiegazione generale di questa serie, vedete Al cuore di tutto: introduzione)­­

Oltre a essere santo, retto e giusto, Dio è, per sua natura e carattere, paziente, benevolo e misericordioso. Nel Vecchio Testamento si parla spesso di questi tre attributi insieme. Fu sul monte Sinai durante il periodo in cui Mosè stava ricevendo i Dieci Comandamenti, che Dio rivelò specificamente di essere benevolo e misericordioso, oltre a paziente e lento all’ira. Era un’informazione significativa, importante per il popolo di Dio, come si capisce dal fatto che questo brano è spesso citato in vari punti del Vecchio Testamento. (*Vedi sotto.)

Quando Mosè dovette salire sul monte Sinai una seconda volta, dopo aver visto gli Israeliti adorare il vitello d’oro e aver infranto le tavole di pietra che contenevano i Dieci Comandamenti, Dio interagì con lui in questo modo:

Allora l’Eterno discese nella nuvola e si fermò là vicino a lui, e proclamò il nome dell’Eterno. E l’Eterno passò davanti a lui e gridò: «L’Eterno, l’Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in benignità e fedeltà, che usa misericordia a migliaia, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito[…]».[1]

Il Signore si dichiara misericordioso, paziente, benigno e fedele; afferma che perdona il peccato — nel senso che perdona chi si pente. Chi invece non si pente, fa il male e rimane colpevole a causa della sua impenitenza, non lo perdona né elimina la sua colpa.

L’Eterno è pietoso e clemente, lento all’ira e di grande benignità.[2]

 

Si rifiutarono di ubbidire e non si ricordarono delle meraviglie che tu avevi compiuto in mezzo a loro; indurirono invece la loro cervice e nella loro ribellione si scelsero un capo per tornare alla loro schiavitù. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità. Tu non li hai abbandonati.[3]

 

*Altri punti del Vecchio Testamento che citano questo brano sono: Numeri 14,18; Salmi 86,15 145,8; Gioele 2,13 e Giona 4,2.[4]

 

La pazienza di Dio

Il termine ebraico indicante la pazienza divina è tradotto con paziente, lento all’ira, paziente di spirito, sopportatore. La sua pazienza si può notare nel fatto che non punisce immediatamente il peccatore. Per esempio, quando dice che Dio vide che “la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo”[5] e “si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra”,[6] passarono centoventi anni, mentre Noè costruiva l’arca alla presenza di tutti, prima che Dio causasse il diluvio sulla terra. Noè fu chiamato “predicatore di giustizia”, quindi si può pensare che probabilmente predicò il giudizio portato dal diluvio o che, per lo meno, l’arca fosse una testimonianza di ciò che sarebbe avvenuto. In un caso o nell’altro, sembra che ci sia stato un giusto avvertimento. Comunque la gente perseverò nella sua iniquità e col tempo Dio portò il giudizio che si meritavano.

 

La pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l’acqua.[7]

 

[Dio] non risparmiò il mondo antico ma salvò con altre sette persone Noè, predicatore di giustizia, quando fece venire il diluvio sul mondo degli empi.[8]

Dio che è santo e detesta il peccato, che è giusto e giudica il peccato, è anche paziente e non giudica in modo immediato. La sua pazienza dimostra il suo amore, perché da alle persone il tempo di cambiare, pentirsi e avvicinarsi a Lui. Il suo amore, la sua bontà e la sua pazienza contribuiscono a portarci a pentimento.

Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento.[9]

Disprezzi le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?[10]

 

Dio ama il mondo, ama l’umanità e desidera che nessuna muoia, così aspetta pazientemente, dando alla gente l’opportunità di cambiare, di pentirsi. La sua pazienza non contraddice la sua rettitudine né la sua giustizia. Poiché è paziente, può accordare una dilazione della pena, ma non è necessariamente un perdono per chi non si pente. A causa della giustizia di Dio, il giudizio finirà per arrivare.

L’Eterno è lento all’ira e grande in potenza, ma non lascia affatto impunito il malvagio. L’Eterno persegue il suo cammino nel turbine e nella tempesta e le nuvole sono la polvere dei suoi piedi.[11]

 

Gli attributi divini di rettitudine e giudizio comportano necessariamente che Egli debba essere giusto con tutti e quindi giudicare e punire chi pecca. La sua misericordia e la sua pazienza, insieme alla sua benevolenza e al suo amore, lo portano a dare alla gente il tempo di pentirsi, e a non giudicare la colpa e dare la punizione immediatamente. Vuole che la gente si penta e le dà il tempo di farlo. Inoltre, grazie alla morte di Gesù e al fatto che si è addossato i nostri peccati, ci è stato concesso il perdono dei peccati e quindi non saremo puniti per essi come succede a chi non si pente. La grazia e la misericordia divine hanno reso possibile a tutti di ricevere il perdono dei loro peccati.

La grazia di Dio

Sebbene le tre persone del Dio vivente — Padre, Figlio e Spirito Santo — abbiano in Sé una comunione perfetta secondo la loro natura divina, Dio entra in comunione anche con le sue creature e dimostra loro il suo amore. Noi non abbiamo diritto ad esigere la sua attenzione, le sue benedizioni e così via. Anzi, se Dio non si fosse rivelato all’umanità, non sapremmo nemmeno che esiste. Ma non solo si è rivelato, è anche entrato in comunione con coloro che credono in Lui.

Come peccatori i cui peccati ci separano da Dio, come creature formate dal nostro Creatore, non possiamo fare nulla per meritare il suo amore, la comunione con Lui, le sue benedizioni; tuttavia ha accondisceso a concederci queste cose. Questo favore immeritato è conosciuto come la sua grazia [clemenza, compassione]. Ha scelto di darci liberamente il suo favore e il suo amore, anche se non ne siamo degni, non possiamo rivendicarli né in alcun modo guadagnarli. Li dà anche se sono ingiustificati, anche se non sono voluti, anche se sono osteggiati. Ha scelto di concederci il suo amore perché è, per sua natura ed essenza, compassionevole. La sua grazia è un dono immeritato, fatto da un Dio amorevole e compassionevole.

L’Eterno è pietoso e giusto, il nostro Dio è misericordioso.[12]

L’Eterno è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità.[13]

Nella tua grande compassione non li hai interamente distrutti e non li hai abbandonati, perché sei un Dio clemente e misericordioso.[14]

L’esempio più grande della grazia divina è la salvezza in Gesù. Nessuno può guadagnare o meritare la salvezza. A causa del peccato siamo destinati alla punizione, ma mediante l’amore divino, mediante la buona volontà di Gesù di assumere forma umana e morire per i nostri peccati, Dio ci ha fatto dono della salvezza. Siamo salvi per grazia. Non la meritiamo e non ne siamo degni; ci viene offerta da un Dio clemente che ci ama e ha dato suo Figlio per la redenzione di tutti.

Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio.[15]

 

Ma vediamo coronato di gloria e d’onore per la morte che sofferse, Gesù, che è stato fatto per un po’ di tempo inferiore agli angeli, affinché per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti.[16]

 

Sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù..[17]

 

La natura e il carattere di Dio sono clementi e compassionevoli ed Egli ci concede la sua grazia come dono per l’umanità. Dio è stupendamente generoso!

 

 


Nota

Se non altrimenti indicato, tutti i versetti biblici sono tratti dalla Sacra Bibbia, versione Nuova Diodati, copyright © La Buona Novella, Brindisi. Altre versioni spesso citate sono la versione Nuova Riveduta (NR), la versione C.E.I. (CEI), la Traduzione in Lingua Corrente (TILC), la Luzzi Riveduta (Luzzi) e la Vulgata.


Bibliografia

Barth, Karl. The Doctrine of the Word of God, Vol.1, Part 2. Peabody: Hendrickson Publishers, 2010.

Berkhof, Louis. Systematic Theology. Grand Rapids: Wm. B. Eerdmans Publishing Company, 1996.

Cottrell, Jack. What the Bible Says About God the Creator. Eugene: Wipf and Stock Publishers, 1996.

Craig, William Lane. The Doctrine of God. Defenders Series Lecture.

Garrett, Jr., James Leo. Systematic Theology, Biblical, Historical, and Evangelical, Vol. 1. N. Richland Hills: BIBAL Press, 2000.

Grudem, Wayne. Systematic Theology, An Introduction to Biblical Doctrine. Grand Rapids: InterVarsity Press, 2000.

Lewis, Gordon R., and Bruce A. Demarest. Integrative Theology. Grand Rapids: Zondervan, 1996.

Milne, Bruce. Know the Truth, A Handbook of Christian Belief. Downers Grove: InterVarsity Press, 2009.

Mueller, John Theodore. Christian Dogmatics, A Handbook of Doctrinal Theology for Pastors, Teachers, and Laymen. St. Louis: Concordia Publishing House, 1934.

Ott, Ludwig. Fundamentals of Catholic Dogma. Rockford: Tan Books and Publishers, Inc., 1960.

Packer, J. I. The Attributes of God 1 and 2. Lecture Series.

Williams, J. Rodman. Renewal Theology, Systematic Theology from a Charismatic Perspective. Grand Rapids: Zondervan, 1996.


[1] Esodo 34,5–7.

[2] Salmi 103,8.

[3] Neemia 9,17.

[4] L’Eterno è lento all’ira e grande in misericordia; Egli perdona l’iniquità e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole, punendo l’iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione (Numeri 14,18).

Ma tu, o Signore, sei un Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco in benignità e verità (Salmi 86,15).

L’Eterno è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità (Salmi 145,8).

Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all’Eterno, il vostro Dio, perché Egli è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di grande benignità, e si pente del male mandato (Gioele 2,13).

Così egli pregò l’Eterno, dicendo: «Deh, o Eterno, non era forse questo che dicevo quand’ero ancora nel mio paese? Per questo sono fuggito in precedenza a Tarshish, perché sapevo che sei un Dio misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di gran benignità, e che ti penti del male minacciato» (Giona 4,2).

[5] Genesi 6,5.

[6] Genesi 6,6.

[7] 1 Pietro 3,20.

[8] 2 Pietro  2,5.

[9] 2 Pietro  3,9.

[10] Romani 2,4.

[11] Naum 1,3.

[12] Salmi 116,5.

[13] Salmi 145,8.

[14] Neemia 9,31.

[15] Efesini 2,8.

[16] Ebrei 2,9.

[17] Romani 3,24.

 


Titolo originale: The Heart of It All: The Nature and Character of God
– Patience, Mercy, and Grace - Part 1
Pubblicato originariamente in Inglese il 15 Novembre 2011