Al cuore di tutto: la natura e il carattere di Dio

Luglio 29, 2012

di Peter Amsterdam

L’onnipotenza di Dio

(Per un’introduzione e una spiegazione di questa serie, siete pregati di vedere Al cuore di tutto: Introduzione.)

Dio, che creò ogni cosa dal nulla, un atto conosciuto come creazione ex nihilo, è onnipotente. La parola tradizionale per l’infinita potenza divina è onnipotenza, derivata da due parole latine: omni, che significa tutto, e potens, che significa potente. Dio ha il potere di fare qualsiasi cosa desideri.

Nel Vecchio Testamento, quando Dio stipulò un patto con Abramo, disse di essere El Shaddai, che in ebraico significa Dio onnipotente, Dio il più poderoso. El Shaddai è usato sei volte in Genesi e in Esodo e una volta in Ezechiele. Shaddai, che vuol dire Onnipotente, viene usato trentasei volte nel Vecchio Testamento in riferimento a Dio. Nel Nuovo Testamento la parola greca per Onnipotente, pantokrator, è usata dieci volte, per lo più nel libro dell’Apocalisse. Il nome con cui Dio si presentò quando parlò ad Abramo descriveva la sua onnipotenza.

Quando Abramo ebbe novantanove anni, l’Eterno gli apparve e gli disse: “Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro”.[1]

Quindi Dio gli disse: “Io sono il Dio onnipotente; sii fruttifero e moltiplica; una nazione, anzi un insieme di nazioni discenderà da te, e dei re usciranno dai tuoi lombi”.[2]

Sono apparso ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, come Dio onnipotente.[3]

Lo Spirito di Dio mi ha fatto e il soffio dell’Onnipotente mi dà la vita.[4]

Noi ti ringraziamo, o Signore, Dio onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perché hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare.[5]

Le Scritture indicano che Dio ha la capacità e il potere assoluto di causare qualsiasi cosa Egli desideri.

Nulla è impossibile con Dio.[6]

E Gesù fissando lo sguardo su di loro, disse: “Per gli uomini questo è impossibile, ma per Dio ogni cosa è possibile”.[7]

Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per l’Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, ritornerò da te, e Sara avrà un figlio.[8]

Ecco, io sono l’Eterno, il Dio di ogni carne; c’è forse qualcosa troppo difficile per me?[9]

Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno può essere impedito.[10]

Ma il nostro Dio è nei cieli e fa tutto ciò che gli piace.[11]

La grandiosa potenza di Dio si manifesta nella sua creazione dell’universo. La Bibbia insegna che Dio creò dal nulla l’universo e tutto ciò che in esso esiste. Dice che Egli parlò e ne causò l’esistenza.

Egli parlò e la cosa fu; Egli comandò e la cosa sorse.[12]

Dio […] fa vivere i morti e chiama le cose che non sono come se fossero.[13]

Poi Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. […] Poi Dio disse: “Vi sia un firmamento tra le acque”. […] Poi Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e appaia l’asciutto”. […]Poi Dio disse: “Faccia la terra germogliare la vegetazione”. […]Poi Dio disse: «Vi siano luci nel firmamento dei cieli”. […] Poi Dio disse: “Brulichino le acque di moltitudini di esseri viventi, e volino gli uccelli sopra la terra”. […]Poi Dio disse: «Produca la terra esseri viventi secondo la loro specie”. […] Poi Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza”.[14]

Il teologo Thomas F. Torrance descrive così la dottrina della creazione ex nihilo:

La creazione dell’universo dal nulla non significa che l’universo sia stato creato da una cosa che è il nulla, ma assolutamente da niente. Non fu creato da qualcosa, ma arrivò a essere mediante il “fiat” (decreto) assoluto della Parola di Dio, in modo tale che, mentre prima non c’era niente, l’intero universo acquistò la sua esistenza.[15]

È difficile immaginare una dimostrazione di potenza maggiore della creazione del mondo dal nulla! Geremia vede la creazione come una prova che niente è troppo arduo per Dio. L’apostolo Paolo disse che la creazione è un modo per comprendere la potenza e la natura divine.

Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua grande potenza e con il tuo braccio disteso. Non c’è nulla troppo difficile per te.[16]

Poiché ciò che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, perché Dio lo ha loro manifestato. Infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinché siano inescusabili.[17]

Considerando la complessità dell’universo e del nostro mondo, la sua creazione richiede una potenza incredibile. Penso che Jack Cottrell lo abbia detto molto bene:

In aggiunta al semplice fatto della creazione dal nulla, l’onnipotenza divina è esaltata ancora di più quando consideriamo le dimensioni e la natura dell’universo così creato. Le sue dimensioni sono così vaste che non riusciamo nemmeno a comprenderle. […] La nostra galassia di circa cento miliardi di stelle ha una larghezza di circa 100.000 anni luce — e ci sono probabilmente quasi cento miliardi di galassie nell’universo osservabile. Molte di queste galassie sono visibili solo mediante un telescopio di cinque metri di diametro, la cui lente richiese dieci mesi per raffreddarsi e undici anni per essere levigata. Tuttavia Dio creò l’intero universo con una parola! È impossibile anche solo immaginare la quantità di materia originata in quel momento creativo. Secondo alcuni calcoli, il nostro sole perde quasi cinque milioni di tonnellate di materia al secondo; tuttavia a questo ritmo continuerà a esistere ancora per molti miliardi di anni.[18]

Nel creare l’universo, Dio creò anche la potenza attiva e latente all’interno delle cose create. Dall’atomo alle stelle e alle galassie, la creazione divina contiene potenza. Dio creò l’universo con una potenza naturale che deriva dall’Onnipotente.

Dio ha parlato una volta; due volte ho udito questo: che la potenza appartiene a Dio.[19]

La potenza naturale delle cose create è visibile nel normale funzionamento del mondo. Il sole dà luce e calore, le piante crescono, l’acqua evapora e si trasforma in pioggia, i pianeti ruotano intorno al sole e così via.

La potenza divina a volte è visibile anche quando Egli opera al di fuori del normale funzionamento della natura e fa miracoli. Separò il mare perché il suo popolo potesse camminare sul terreno asciutto; fece scendere il fuoco dal cielo per consumare un sacrificio; mediante lo Spirito Santo fece concepire a una vergine un figlio che sarebbe stato il Dio Incarnato; quando quel bambino crebbe, guarì i malati e fece risuscitare delle persone; dopo la sua crocifissione, Dio lo risuscitò e lo portò fisicamente in cielo. Questi miracoli sono anch’essi una prova dell’onnipotenza divina.

Mosè stese la sua mano sul mare; e l’Eterno fece ritirare il mare con un forte vento orientale tutta quella notte e cambiò il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. Così i figli d’Israele entrarono in mezzo al mare all’asciutto; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.[20]

Allora cadde il fuoco dell’Eterno e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso. A tale vista, tutto il popolo si gettò con la faccia a terra e disse: “L’Eterno è Dio! L’Eterno è Dio!”[21]

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, ad una vergine […].  E l’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù”. E Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?”. E l’angelo, rispondendo, le disse: “Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio”.[22]

Essi dunque tolsero la pietra […]. Gesù allora, alzati in alto gli occhi, disse: “Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito. Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto ciò per la folla che sta attorno, affinché credano che tu mi hai mandato». E, detto questo, gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!”. Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio.[23]

Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi uccideste, appendendolo al legno. Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati.[24]

La potenza di Dio è infinita, nel senso che non ha alcun limite, è incommensurabile. Di conseguenza Egli non ha solo il potere di fare le cose che ha fatto, ma anche di fare cose che potrebbe fare ma non ha fatto. Alcuni esempi di ciò li troviamo nella Bibbia a proposito di far sorgere dei figli di Abramo dalle pietre, o di mandare legioni di angeli a salvare Gesù. Anche se ha poteri illimitati, e quindi la capacità di fare queste cose, non le fece.

E non pensate di dir fra voi stessi: "Noi abbiamo Abraamo per padre"; perché io vi dico che Dio può far sorgere dei figli di Abraamo anche da queste pietre.[25]

Pensi forse che io non potrei adesso pregare il Padre mio, perché mi mandi più di dodici legioni di angeli?[26]

Le Scritture affermano che Dio può fare ogni cosa, ma allo stesso tempo dichiarano che ci sono alcune cose che Dio non può fare. Non può negare se stesso, andando contro la propria natura e il proprio carattere. Non può mentire. Non può essere tentato dal male, o tentare altri con il male. Non può comportarsi in modo malvagio né pervertire la giustizia. Non violerà la propria rettitudine.

Se siamo infedeli, Egli rimane fedele, perché Egli non può rinnegare se stesso.[27]

Nella speranza della vita eterna, promessa prima di tutte le età da Dio, che non può mentire.[28]

Affinché per mezzo di due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, avessimo un grande incoraggiamento noi, che abbiamo cercato rifugio nell’afferrare saldamente la speranza che ci è stata messa davanti.[29]

Nessuno, quando è tentato dica: “Io sono tentato da Dio”, perché Dio non può essere tentato dal male, ed Egli stesso non tenta nessuno.[30]

Quando la Bibbia dice che Dio è onnipotente e può fare qualsiasi cosa, bisogna capire che Dio può fare qualsiasi cosa che sia conforme alla sua natura e al suo carattere.

Il teologo J. Rodman Williams, lo spiega in questi termini:

Questa non è un’onnipotenza nel senso di pura e semplice potenza. Poiché il Dio Onnipotente è il Dio il cui carattere comprende santità, amore e verità. Di conseguenza, fa, e farà, solo le cose che sono in armonia con la sua essenza. Dire che per Dio è impossibile fare ingiustizie o fare il male, non limita la sua onnipotenza più di quanto lo farebbe, per esempio, dire che gli è impossibile volere la propria non-esistenza. Queste sono contraddizioni morali e logiche alla stessa essenza e natura di Dio Onnipotente. Nelle Scritture l’onnipotenza di Dio è più volte associata con il suo carattere.[31]

Jack Cottrell ha scritto:

La “incapacità” di Dio di fare queste cose è forse una manifestazione di debolezza da parte sua? No di certo! Anzi, è vero l’opposto: se potesse fare queste cose, sarebbe un’espressione di debolezza. Questi sono atti negativi, non positivi; compierli implicherebbe mancanza di forza. Che non possa farli non è un limite, ma piuttosto un’affermazione della sua potenza. Un altro modo di vedere queste “impossibilità” è che sono contrarie alla natura stessa di Dio e ovviamente l’onnipotenza non include il requisito che Dio debba essere in grado di contraddire la propria natura. Dio non potrebbe peccare o annullare Se stesso, perché queste sono cose impossibili per la natura stessa delle cose, o, più precisamente, per la natura stessa di Dio.[32]

Wayne Grudem dice:

Anche se la potenza di Dio è infinita. L’uso che Egli fa di quella potenza è qualificata dai suoi altri attributi (proprio come tutti gli attributi divini qualificano tutte le sue azioni).[33]

Oltre a non andare contro il proprio carattere e la propria natura, Dio non può fare cose che sono impossibilità logiche. Per esempio Dio non può fare un quadrato rotondo. Non può fare in modo che 5 più 5 sia uguale a 11. Sono cose logicamente impossibili.

Nello spiegare l’onnipotenza divina in rapporto a impossibilità logiche, William Lane Craig dice:

Dio può fare cose logicamente impossibili? Per esempio, potrebbe fare un cerchio quadrato? Potrebbe fare uno scapolo sposato? Potrebbe fare in modo che Gesù sia venuto e sia morto sulla croce e allo stesso tempo che non sia venuto e non sia morto sulla croce? Potrebbe fare un triangolo rotondo? Questo tipo di cose di solito sono estranee all’onnipotenza divina. La vasta maggioranza dei teologi cristiani non ha interpretato l’onnipotenza divina nel senso che Dio possa fare cose logicamente impossibili. In realtà, a pensarci bene, queste non sono proprio delle cose. Non esiste uno scapolo sposato. Non esiste un triangolo rotondo. Sono solo combinazioni di parole che, messe insieme, costituiscono combinazioni incoerenti. Sono solo contraddizioni logiche. Quindi, dire che Dio non può fare contraddizioni logiche non vuol dire che esistano cose che Dio non può fare, perché in realtà queste non sono propriamente delle cose; di conseguenza, dire che Dio non può determinare una contraddizione logica non inibisce per niente la sua onnipotenza.[34]

L’onnipotenza divina è un fattore importante che edifica la nostra fede in Lui, perché non è una persona che faccia affermazioni e promesse che non ha il potere di adempiere. Dio ha il potere di realizzare ciò che ha promesso. Ha promesso che tutto il mondo sarebbe stato benedetto attraverso Abramo; che la stirpe e la discendenza di Davide sarebbe stata eterna; che il Messia sarebbe nato a Betlemme, avrebbe sofferto e sarebbe morto per i peccati dell’umanità: l’ha fatto.[35] Ha profetizzato degli avvenimenti con secoli di anticipo: si sono avverati.[36] Quando leggiamo le promesse che ci ha fatto, possiamo confidare completamente in ciò che ha detto, perché è il Creatore onnipotente, sostentatore dell’universo e di tutto ciò che contiene. Colui che è potenza infinita è nostro Padre e noi siamo suoi figli. Siamo al sicuro tra le sue braccia.


Nota:

Se non altrimenti indicato, tutti i versetti biblici sono tratti dalla Sacra Bibbia, versione Nuova Diodati, copyright © La Buona Novella, Brindisi. Altre versioni spesso citate sono la versione Nuova Riveduta (NR), la versione C.E.I. (CEI) e la Traduzione in Lingua Corrente (TILC).


[1] Genesi 17,1.

[2] Genesi 35,11.

[3] Esodo 6,3.

[4] Giobbe 33,4.

[5] Apocalisse 11,17.

[6] Luca 1,37.

[7] Matteo 19,26.

[8] Genesi 18,14.

[9] Geremia 32,27.

[10] Giobbe 42,2.

[11] Salmi 115,3.

[12] Salmi 33,9.

[13] Romani 4,17.

[14] Genesi 1,3, 6, 9, 11, 14, 20, 24, 26.

[15] Thomas F. Torrance, The Christian Doctrine of God: One Being, Three Persons (Edinburgh: T & T Clark, 1996), 207.

[16] Geremia 32,17.

[17] Romani 1,19–20.

[18] Jack Cottrell, What the Bible Says About God the Creator (Eugene: Wipf and Stock Publishers, 1983), 303.

[19] Salmi 62,11.

[20] Esodo 14,21–22.

[21] 1 Re 18,38–39.

[22] Luca 1,26–27, 30–31, 34–35.

[23] Giovanni 11,41–44.

[24] Atti 5,30–31.

[25] Matteo 3,9.

[26] Matteo 26,53.

[27] 2 Timoteo 2,13.

[28] Tito 1,2.

[29] Ebrei 6,18.

[30] Giacomo 1,13.

[31] J. Rodman Williams, Renewal Theology, Systematic Theology from a Charismatic Perspective (Grand Rapids: Zondervan, 1996), Vol. 1, p. 71.

[32] Jack Cottrell, What the Bible Says About God the Creator (Eugene: Wipf and Stock Publishers, 1983), 300.

[33] Wayne Grudem, Systematic Theology, An Introduction to Biblical Doctrine (Grand Rapids: InterVarsity Press 2000), 217.

[34] William Lane Craig, The Doctrine of God, Defenders Series Lecture 9.

[35] Ecco alcuni passi biblici in cui furono date promesse che sappiamo essere state adempiute nel corso della storia:

Or l’Eterno disse ad Abramo: “Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione. E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra” (Genesi 12,1–3). Data: circa 1800 a.C. Adempiuta: dalla risurrezione di Gesù, circa 31 d.C.

Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò dopo di te la tua discendenza che uscirà dalle tue viscere e stabilirò il suo regno. Egli edificherà una casa al mio Nome ed io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. La tua casa e il tuo regno saranno resi saldi per sempre davanti a me, e il tuo trono sarà reso stabile per sempre (2 Samuele 7,12–13.16). Data: circa 1000 a.C. Adempiuta: quando Gesù risorse, circa 31 d.C.

Ma tu, o Betlemme Efratah, anche se sei piccola fra le migliaia di Giuda, da te uscirà per me colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini sono dai tempi antichi, dai giorni eterni (Mica 5,2). Data: circa 750–686 a.C. Adempiuta: circa 4 a.C.

Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Eppure Egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da Dio ed umiliato. Ma Egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l’Eterno ha fatto ricadere su di Lui l’iniquità di noi tutti (Isaia 53,3–6). Data: circa 740–680 a.C. Adempiuta: alla crocifissione di Gesù, circa 31 d.C.

[36] Ecco alcuni esempi di cose profetizzate in anticipo che sappiamo essere state adempiute nel corso della storia:

* Il popolo di Giuda, al momento della profezia in esilio a Babilonia, sarebbe tornato dall’esilio e avrebbe ricostruito Gerusalemme. In seguito sarebbe apparso il Messia, che sarebbe stato rigettato, e Gerusalemme e il tempio sarebbero stati distrutti. Data: circa 530 a.C. Adempiuta: entro il 70 d.C.

Settanta settimane [periodi di sette anni] sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far cessare la trasgressione, per mettere fine al peccato, per espiare l’iniquità, per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. Sappi perciò e intendi che da quando è uscito l’ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme fino al Messia, il principe, vi saranno sette settimane e altre sessantadue settimane; essa sarà nuovamente ricostruita con piazza e fossato, ma in tempi angosciosi. Dopo le sessantadue settimane il Messia sarà messo a morte e nessuno sarà per lui. E il popolo di un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà con un’inondazione, e fino al termine della guerra sono decretate devastazioni (Daniele 9,24–26).

* Israele sarebbe stata distrutta. Si adempì quando la città fu distrutta dall’esercito romano. Data: circa 1400 a.C. Adempiuta: 70 d.C.

L’Eterno farà venire contro di te da lontano, dalle estremità della terra, una nazione veloce come l’aquila che vola, una nazione di cui non comprenderai la lingua, una nazione dall’aspetto feroce che non avrà rispetto dell’anziano né avrà pietà del fanciullo. E ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese le mura alte e fortificate, nelle quali riponevi la tua fiducia, cadranno. Ti assedierà in tutte le tue città, in tutto il paese che l’Eterno, il tuo Dio, ti ha dato (Deuteronomio 28,49-50. 52).

* Il Messia sarebbe stato un discendente del re Davide. Data: tra il 626 e il 586 a.C. Adempiuta: alla nascita di Gesù, circa 4 a.C.

“Ecco, i giorni vengono”, dice l’Eterno, “nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da re, prospererà, ed eserciterà il giudizio e la giustizia nel paese” (Geremia 23,5).

* Le macerie di Tiro sarebbero state gettate in mare. Ciò si adempì quando l’esercito di Alessandro Magno le utilizzò per costruire un ponte dalla terraferma all’isola di Tiro. Data: tra il 587 e il 586 a.C. Adempiuta: 333–332 a.C.

Deprederanno le tue ricchezze, saccheggeranno le tue mercanzie, abbatteranno le tue mura, distruggeranno le tue case deliziose e getteranno in mezzo all’acqua le tue pietre, il tuo legname e il tuo suolo (Ezechiele 26,12).

* Daniele vede in sogno quattro imperi mondiali: babilonese, medo-persiano, greco (macedone) e romano. Data: circa 530 a.C. Adempiuta: dal 530 a.C. al 100 d.C.

Tu stavi guardando, o re, ed ecco una grande immagine; questa enorme immagine, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con un aspetto terribile. La testa di questa immagine era d’oro fino, il suo petto e le sue braccia erano d’argento, il suo ventre e le sue cosce di bronzo, le sue gambe di ferro, i suoi piedi in parte di ferro e in parte d’argilla. Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno di bronzo, che dominerà su tutta la terra. Il quarto regno sarà forte come il ferro, perché il ferro fa a pezzi e stritola ogni cosa; come il ferro che frantuma, quel regno farà a pezzi e frantumerà tutti questi regni (Daniele 2,31–33, 39–40).


Titolo originale: The Heart of It All: The Nature and Character of God: God’s omnipotence
Pubblicato originariamente in Inglese il 19 Giugno 2012