Emmanuele

Dicembre 26, 2015

di Peter Amsterdam

[Immanuel]

Il Natale rappresenta uno degli eventi più importanti nella storia dell’umanità – quando Dio entrò fisicamente nel mondo con la forma di suo Figlio Gesù. Nel raccontare la storia di questo ingresso di Dio, il Vangelo di Matteo dice che gli avvenimenti che portarono alla nascita di Gesù avvennero, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi».1

Nel Vecchio Testamento leggiamo della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, del fatto che è “con noi”. Lo vediamo nella storia del Giardino dell’Eden, dove Dio conversava con Adamo alla brezza della sera;2 nella colonna di nuvole e di fuoco che guidò Mosè e i figli d’Israele dall’Egitto alla Terra Promessa;3 nell’Arca del Patto4 e nel Luogo Santissimo.5 Dio inoltre rassicurò il suo popolo che sarebbe stato con loro quando fossero entrati in battaglia,6 oltre che quando si fossero sentiti intimoriti o avessero dovuto affrontare grandi difficoltà.7

Poi, nel Nuovo Testamento, la presenza di Dio acquistò un significato totalmente nuovo con l’incarnazione, la presenza fisica di Dio avvenuta con la nascita di Gesù. Fu concepito in maniera completamente diversa da qualsiasi altro uomo prima o dopo di Lui. Sua madre, Maria, era una vergine, fidanzata – ma non ancora sposata – a un falegname ebreo di nome Giuseppe. Maria ricevette la visita di un angelo che le annunciò che avrebbe concepito e partorito un figlio che sarà grande e sarà chiamato il Figlio dell’Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine.8

Quando chiese come sarebbe potuto avvenire, visto che era vergine, l’angelo le rispose: “Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio”.9 Nove mesi dopo nacque quella persona eccezionale e unica che era sia Dio che uomo: Emmanuele, “Dio con noi”.

Alcune delle manifestazioni del “Dio con noi” erano visibili nelle azioni di Gesù, che riflettevano qualità divine, come:

  • La compassione, con la guarigione di lebbrosi,10 paralitici,11 ciechi,12 sordi,16 epilettici13 e persone affette da febbri,14 da idropisia15 e da oppressione demonica.17
  • La cura e la provvidenza per l’umanità in generale e la preoccupazione per i poveri e gli affamati, manifestata nell’aver sfamato folle di cinquemila18 e di quattromila persone.19
  • Il potere sulla natura, come quando camminò sulle acque e ordinò al vento e alla tempesta di cessare.20
  • Il potere sopra la morte – risuscitando l’unico figlio di una vedova,21 una ragazzina di dodici anni22 e il suo amico Lazzaro.23
  • La misericordia, mediante il perdono dei peccati.24
  • L’amore, lasciandosi volontariamente uccidere mediante la crocifissione, per consentirci di iniziare un rapporto eterno con Dio.25

Con i suoi insegnamenti, Gesù ci diede informazioni sul carattere di Dio. Lo si vede particolarmente nelle parabole, che raffigurano vari aspetti della natura divina, come:

Gesù, “Dio con noi”, ci ha indicato fino a che punto Dio si spingerà per riconciliare a Sé l’umanità – stabilendo di addossarsi Lui stesso, nella forma del Figlio di Dio, la punizione per i peccati dell’umanità, affinché potessimo vivere con Lui in eterno.

Vediamo una continuazione di “Dio con noi” quando, dopo la sua morte e la sua risurrezione, Gesù mandò lo Spirito Santo a vivere nei credenti.

Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.39

Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi.40

Perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «Abbà, Padre».41

Il Natale è la celebrazione di “Dio con noi”, la nascita del Figlio di Dio incarnato, che visse e morì per permetterci di avere un rapporto con Dio e per far vivere in noi lo Spirito Santo. Un ottimo motivo per una festa piena di gioia!

A Natale e in ogni altro giorno dell’anno, tutti noi che abbiamo dentro lo Spirito Santo siamo in un certo senso un’estensione del “Dio con noi” nella nostra comunità – per i nostri amici e i nostri vicini, per i nostri colleghi, per le persone che ci servono nei negozi e nei ristoranti e per gli estranei che il Signore mette sulla nostra strada.  L’amore che dimostriamo nei rapporti con gli altri, l’aiuto e la disponibilità che offriamo, rispecchiano lo Spirito Santo che dimora in noi. Gli altri possono sentire che in noi c’è qualcosa di speciale e insolito; quando spieghiamo che Dio è con noi e che può essere anche con loro, contribuiamo a realizzare il motivo principale del Natale.

Questo è un momento meraviglioso dell’anno per condividere il Vangelo con gli altri, per far sapere loro che Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna.42 Siamo tutti chiamati a fare il possibile per dare la notizia che “Dio è con noi” a tutti quelli che hanno bisogno di Lui.


1 Matteo 1,22–23. Tutti i versetti sono tratti dalla versione Nuova Riveduta della Bibbia (NR).

2 Genesi 3,8.

3 Esodo 13,21–22.

4 Esodo 25,22.

5 Esodo 26,34. Vedi anche Esodo 40,34–38.

6 Deuteronomio 20,1; 31,6; Joshua 1,9.

7 Isaia 41,10; 43,2.

8 Luca 1,31–33.

9 Luca 1,35.

10 Matteo 8,1–4; Marco 1,40–45; Luca 5,12–15; 17,12–14.

11 Marco 2,1–12.

12 Matteo 9,27–30; 20,30–34; 21,14; Marco 8,22–25; 10,46–52; Luca 18,35–43; Giovanni 9,1–7.

13 Matteo 17,15–18; Marco 9,25–27.

14 Matteo 8,14–15; Marco 1,30–31; Giovanni 4,46–53.

15 Luca 14,1–4.

16 Marco 7,32–37.

17 Matteo 12,22–23; 9,31–33; Luca 4,33–35; 8,27–35; 9,38–42.

18 Matteo 14,14–21; Marco 6,35–44; Luca 9,12–17; Giovanni 6,5–13.

19 Matteo 15,32–38; Marco 8,2–9.

20 Matteo 14,22–33; Marco 4,35–41; 6,45–51; Luca 8,22–25; Giovanni 6,16–21.

21 Luca 7,11–16.

22 Marco 5,22–23, 35–43.

23 Giovanni 11,1–44.

24 Matteo 9,2–8; Marco 2,1–12; Luca 5,18–26; 7,44–50.

25 Colossesi 1,19–22; 2,13–14; Efesini 2,13–19.

26 Luca 15,11–32.

27 Luca 11,5–8.

28 Luca 11,9–13; Matteo 7,9–11.

29 Matteo 18,12–13; Luca 15,4–7.

30 Luca 15,8–9.

31 Matteo 13,24–30.

32 Marco 4,26–29.

33 Luca 12,13–21.

34 Matteo 18,21–35.

35 Luca 16,19–31.

36 Luca 7,40–50.

37 Luca 10,25–37.

38 Matteo 20,1–16.

39 Giovanni 14,16–17.

40 1 Corinzi 3,16; 6,19.

41 Galati 4,6.

42 Giovanni 3,16.