Gesù — la sua vita e il suo messaggio: Elia, Giovanni e Gesù

Luglio 7, 2020

di Peter Amsterdam

[Jesus—His Life and Message: Elijah, John, and Jesus]

Nell’articolo precedente abbiamo visto che, durante la trasfigurazione di Gesù sul monte, su di Lui e sui discepoli che l’accompagnavano era calata una nuvola luminosa; la sua faccia risplendette, le sue vesti divennero bianche e Mosè ed Elia vennero a conferire con Lui. Dopo la sua trasfigurazione, Gesù ordinò a Pietro, Giacomo e Giovanni di non parlare a nessuno di questo avvenimento finché non fosse risuscitato dai morti.1

Mentre scendevano dal monte, i discepoli gli chiesero:

I discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» Egli rispose: «Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell’uomo deve soffrire da parte loro». Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il battista.2

Avendo visto Elia quando erano sul monte, i discepoli si ricordarono delle ultime parole del libro di Malachia:

Ecco, io vi mando il profeta Elia, prima che venga il giorno del SIGNORE, giorno grande e terribile. Egli volgerà il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri, perché io non debba venire a colpire il paese di sterminio.3

Ai tempi di Gesù gli scribi si aspettavano che prima che arrivasse “il giorno del Signore” Elia avrebbe avuto un grande ruolo nell’avvenimento. (Naturalmente, poiché i capi religiosi dell’epoca non credevano che Gesù fosse il Messia promesso, si aspettavano che Elia arrivasse in qualche momento futuro.)

È possibile vedere quest’attesa del ritorno di Elia in tutti i Vangeli. In quello di Marco, alcune persone pensavano che Gesù fosse Giovanni Battista risuscitato dai morti, mentre altri dicevano: «È Elia»; e altri: «È un profeta, o come uno dei profeti».4 Nel Vangelo di Luca, Gesù chiese ai suoi discepoli: «Chi dicono le folle che io sia?» Ed essi, rispondendo, dissero: «Alcuni dicono“Giovanni Battista”, altri “Elia”, ed altri uno degli antichi profeti che è risuscitato».5 Appena prima di morire sulla croce, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lammà sabactanì?». Che, tradotto vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!» Allora uno di loro accorse, inzuppò una spugna nell’aceto e, postala su una canna, gli diede da bere, dicendo: «Lasciate; vediamo se viene Elia a tirarlo giù».6 L’idea che Elia sarebbe tornato alla fine dei giorni è presente in molte opere ebraiche antiche.

Gesù confermò ciò che gli scribi credevano: Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. A ogni modo continuò, dichiarando una cosa che gli scribi non avevano capito: Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto. Gli scribi aspettavano un momento nel futuro in cui ogni cosa sarebbe stata ripristinata. Dal loro punto di vista era necessario che Elia venisse prima del Messia. Gesù fece notare che la profezia riguardante Elia si era già adempiuta, ma che loro – molto probabilmente parlando degli scribi e degli altri leader giudei – non l’avevano riconosciuto; peggio ancora, gli si erano opposti. Gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto.

Dicendo che Elia era già venuto, Gesù si riferiva a Giovanni il Battista. Un po’ prima in questo Vangelo aveva detto:

Tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è l’Elia che doveva venire. Chi ha orecchi da udire, oda!7

Nel Vangelo di Luca, parlando del sacerdote Zaccaria, la cui moglie Elisabetta era sterile, l’angelo aveva detto:

Egli sarà per te motivo di gioia e di allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà né vino né bevande inebrianti e sarà ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre. E convertirà molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio. Ed andrà davanti a lui nello spirito e potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto.8

C’erano parecchie somiglianze tra Elia e Giovanni Battista.

Entrambi vissero nel deserto per qualche tempo. A Elia fu ordinato: Vattene da qui, volgiti verso oriente e nasconditi presso il torrente Kerith, che si trova a est del Giordano.9 Era un’area desertica. In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!» Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!»
10

Entrambi avevano un aspetto rozzo. Elia era un uomo con un vestito di pelo e con una cintura di cuoio intorno ai fianchi.11 Giovanni aveva un vestito di pelo di cammello e una cintura di cuoio intorno ai fianchi.12

Entrambi mangiavano cibi semplici forniti loro da Dio. Il Signore disse a Elia: «Tu berrai al torrente e io ho comandato ai corvi che ti diano da mangiare là». […] I corvi gli portavano pane e carne al mattino e pane e carne alla sera, e beveva al torrente.13 Leggiamo che il cibo di Giovanni erano locuste e miele selvatico.14

I loro messaggi profetici erano avvertimenti a Israele. Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando tentennerete fra due opinioni? Se l’Eterno è DIO, seguitelo; ma se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non rispose parola.15

[Giovanni] dunque diceva alle folle che andavano per essere da lui battezzate: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a fuggire dall’ira a venire?16 E già la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero quindi che non produce buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco».17

Entrambi furono minacciati da donne potenti. Dopo che Elia ordinò al popolo di prendere i profeti di Baal e ucciderli, la loro protettrice, la regina Jezebel, inviò un messaggero a Elia per dirgli: «Gli dèi mi facciano così e anche peggio, se domani a quest’ora non avrò fatto di te come uno di loro».18 Elia riuscì a fuggire, perché si alzò, e se ne andò per salvarsi la vita.19

Giovanni Battista fu imprigionato e decapitato a causa della moglie di Erode. Perché Erode, fatto arrestare Giovanni, lo aveva incatenato e messo in prigione a motivo di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello; perché Giovanni gli diceva: «Non ti è lecito averla».20 Su istruzioni di Erodiade, sua figlia chiese al re la testa di Giovanni su un vassoio d’argento; dopo che fu decapitato, la figlia presentò il vassoio a sua madre.21

Anche se c’erano delle somiglianze tra Elia e Giovanni, leggiamo che anche il ministero di Gesù ebbe diversi parallelismi con quello di Giovanni: entrambi erano visti come profeti, erano osteggiati dalle autorità religiose di Gerusalemme, finirono per essere respinti e giustiziati e furono sepolti dai loro discepoli. Ci sono diverse somiglianze anche tra gli insegnamenti di Gesù e quelli di Giovanni.

Giovanni chiamò i farisei e i sadducei: Razza di vipere, chi vi ha mostrato a fuggire dall’ira a venire?22 Quando Gesù criticò aspramente gli scribi e i farisei li descrisse in termini simili.

Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna?23

Un’altra volta disse loro:

Razza di vipere! Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiché la bocca parla dall’abbondanza del cuore.24

Giovanni sfidò i capi religiosi:

«E non pensate di dir fra voi stessi: “Noi abbiamo Abrahamo per padre”; perché io vi dico che Dio può far sorgere dei figli di Abrahamo anche da queste pietre».25

Gesù espresse un’idea simile quando disse che i popoli estranei al giudaismo verranno da levante e da ponente e sederanno a tavola con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe, nel regno dei cieli. Ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti.26

Giovanni usò l’illustrazione di alberi senza frutto per avvertire i farisei e i sadducei dei giudizi che sarebbero caduti a causa del loro insegnamento che, dato che erano figli di Abraamo, avrebbero evitato il giudizio.

E già la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero quindi che non produce buon frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco.

Anche Gesù parlò dei falsi insegnanti religiosi, dicendo:

Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l’albero cattivo produce frutti cattivi. Un albero buono non può dare frutti cattivi, né un albero cattivo dare frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto è tagliato, e gettato nel fuoco. Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti.27O fate l’albero buono e il suo frutto sarà buono, o fate l’albero malvagio e il suo frutto sarà malvagio; infatti l’albero lo si conosce dal frutto.28

Gesù fece un paragone tra la reazione suscitata dal ministero di Giovanni e dal suo.

«Ma a chi paragonerò questa generazione? È simile ai bambini seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”. Difatti è venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “Ha un demonio!” È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco un mangione e un beone, un amico dei pubblicani e dei peccatori!” Ma la sapienza è stata giustificata dalle sue opere».29

Giovanni predicò la necessità del pentimento e un giudizio attraverso il fuoco.

«Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco. Egli ha in mano il suo ventilabro e pulirà interamente la sua aia; raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà la pula con fuoco inestinguibile».30

Gesù predicò un messaggio simile:

Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d’iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti.31 Così avverrà alla fine del mondo; gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti; e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti».32

È interessante notare che mentre le esperienze di Giovanni si ricollegavano a quelle di Elia, ci furono anche delle somiglianze tra alcuni dei miracoli operati da Gesù e alcuni di quelli operati da Elia.

Elia moltiplicò l’olio e la farina perché una vedova e suo figlio non morissero di fame durante tre anni di carestia.33 Gesù moltiplicò pani e pesci per cinquemila persone e poi per altri quattromila.34 In seguito, quando il figlio della vedova si ammalò e morì, Elia si sdraiò su di lui, invocò il Signore e Dio lo riportò in vita.35 Anche Gesù risuscitò i morti, compreso Lazzaro, che era morto da tre giorni, 36 la figlia dodicenne di Iairo37 e il figlio della vedova nella città di Nain, che stavano già portando alla sepoltura.38

Le Scritture raccontano che Elia non morì, ma fu portato direttamente in Cielo.

Ora, mentre [Elia ed Eliseo] camminavano discorrendo, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco li separarono l’uno dall’altro, ed Elia salì al cielo in un turbine.39

Ovviamente Gesù morì, ma risuscitò dai morti tre giorni dopo. Rimase sulla terra per quaranta giorni, apparendo ai suoi discepoli e ad altri, compresa un’apparizione davanti a cinquecento persone.40 Poi ascese al cielo.

Poi li condusse fuori fino a Betania e, alzate in alto le mani, li benedisse. E avvenne che, mentre egli li benediceva, si separò da loro e fu portato su nel cielo.41

Gesù affermò che Giovanni il Battista era Elia il profeta, mandato prima che venga il giorno del SIGNORE, giorno grande e terribile.42 Giovanni fu il predecessore di Gesù e nella sua esecuzione troviamo una predizione del destino del Messia, proprio come Gesù aveva detto ai suoi discepoli.

Da quel momento Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno.43


Nota

Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.


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1 Matteo 17,9.

2 Matteo 17,10–13 NR.

3 Malachia 4,5–6 NR.

4 Marco 6,14–15.

5 Luca 9,18–19.

6 Marco 15,34–36.

7 Matteo 11,13–15.

8 Luca 1,14–17.

9 1 Re 17,3.

10 Matteo 3,1–3 CEI.

11 2 Re 1,8.

12 Matteo 3,4 NR.

13 1 Re 17,4–6.

14 Matteo 3,4.

15 1 Re 18,21.

16 Luca 3,7.

17 Luca 3,9.

18 1 Re 19,2.

19 1 Re 19,3 NR.

20 Matteo 14,3–4 NR.

21 Matteo 14,11.

22 Matteo 3,7.

23 Matteo 23,33.

24 Matteo 12,34.

25 Matteo 3,9.

26 Matteo 8,11–12.

27 Matteo 7,16–20.

28 Matteo 12,33.

29 Matteo 11,16–19 NR.

30 Matteo 3,11–12.

31 Matteo 13,40–42.

32 Matteo 13,49–50.

33 1 Re 17,1–16.

34 Matteo 14,14–21; 15,32–38; Marco 6,34–44; 8,1–9; Luca 9,12–17; Giovanni 6,4–13.

35 1 Re 17,17–24.

36 Giovanni 11,17–44. Vedi anche Gesù — la sua vita e il suo messaggio: I miracoli (Parte 17) Risuscitare i morti (Parte 3).

37 Luca 8,40–56. Vedi anche Gesù — la sua vita e il suo messaggio: I miracoli (Parte 16) Risuscitare i morti (Parte 2).

38 Luca 7,11–17. Vedi anche Gesù — la sua vita e il suo messaggio: I miracoli (Parte 15) Risuscitare i morti (Parte 1).

39 2 Re 2,11.

40 1 Corinzi 15,3–6.

41 Luca 24,50–51.

42 Malachia 4,5.

43 Matteo 16,21.


Pubblicato originariamente in inglese il 28 maggio 2019.