Gesù — la sua vita e il suo messaggio: “Io sono”

Dicembre 1, 2018

di Peter Amsterdam

La risurrezione e la vita

[Jesus—His Life and Message: The “I Am” Sayings—The Resurrection and the Life]

Appena prima di risuscitare Lazzaro,1 Gesù parlò a Marta, dicendole:

«Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai».2

Questa è la terza volta che Gesù affermò “Io sono” quando operò un miracolo. Nei casi precedenti aveva affermato: Io sono il pane della vita,3 dopo aver sfamato i cinquemila, e: Io sono la luce del mondo,4 dopo avere guarito un cieco dalla nascita. Questa volta disse: Io sono la risurrezione e la vita prima di riportare in vita un morto.

Nel riportare in vita una persona, come nei casi di Lazzaro, dell’uomo che stavano portando fuori dal paese per essere sepolto5 e della figlia del capo della sinagoga,6 Gesù dimostrò di aver potere sopra la morte stessa. Questo potere fu ulteriormente dimostrato quando Gesù risorse dai morti tre giorni più tardi, dopo essere stato flagellato crudelmente e inchiodato alla croce perché morisse. La sua risurrezione dimostrò che era il Figlio di Dio.

[Gesù] fu dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti.7

La sua morte espiatrice e la sua risurrezione fecero sì che anche quelli che credono in Lui possono risorgere dai morti e avere la vita eterna. Gesù fu il primo a morire, risorgere e non morire più; per questo l’apostolo Paolo lo chiama la primizia di quelli che dormono.8

Come credenti in un certo senso avremo due risurrezioni. La prima avviene spiritualmente mediante la salvezza e la seconda avverrà fisicamente quando Gesù tornerà e i nostri corpi si riuniranno ai nostri spiriti. Troviamo il concetto di salvezza come risurrezione spirituale nel libro degli Efesini. Paolo scrisse:

Eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste.9

Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù.10

E con lui Dio ha vivificato voi, che eravate morti nei peccati e nell’incirconcisione della carne, perdonandovi tutti i peccati.11

Come peccatori non salvati eravamo morti spiritualmente, ma la salvezza ci ha fatti risorgere spiritualmente. Anche se alla fine periremo fisicamente, il nostro spirito sarà pienamente conscio perché dimorerà alla presenza del Signore fino al momento del ritorno di Gesù. Quando Lui ritornerà, i nostri spiriti si riuniranno con i nostri corpi risorti, che saranno trasformati per diventare come il corpo di Gesù alla sua risurrezione.

Quando Gesù disse “Io sono la risurrezione”, stava dichiarando di avere il potere di risuscitare i morti. In precedenza nel Vangelo di Giovanni aveva affermato:

Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.12

Ci crediamo perché sconfisse la morte e risorse in trionfo. Poiché vive eternamente, anche noi vivremo eternamente.

Oltre a dichiarare di essere la risurrezione, Gesù disse anche di essere la vita, e con ciò intendeva dire di avere il potere di garantire la vita dopo la morte. Questa autorità gli era data dal Padre:

Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso.13

Allora Gesù rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio. Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole.14

Nelle parole di apertura del Vangelo di Giovanni e nel resto del libro, leggiamo che Gesù ha la vita:

In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini.15

Perché il pane di Dio è quello che discende dal cielo e dà vita al mondo.16

E io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.17

Poiché ha la vita in Sé, ha il potere di garantire la risurrezione a tutti quelli che credono in Lui. Poiché è vita, la morte non ha potere su di Lui; e poiché dona la vita spirituale a quelli che credono in Lui, anch’essi partecipano alla sua vittoria sulla morte.

E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita.18

Chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai.19

Quando moriamo, siamo chiamati fuori da questa vita terrena, la nostra persona esteriore muore; ma il nostro spirito, la persona interiore, continua a vivere eternamente. Inoltre, al momento della risurrezione saremo nuovamente riuniti al nostro corpo fisico rinnovato.

La morte fu causata dal peccato.

Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, così la morte si è estesa a tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato.20

Quando la concupiscenza ha concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando è consumato, genera la morte.21

Il salario del peccato è la morte.22

La morte fisica, che mette fine alla vita fisica e separa le persone dai loro cari, rispecchia la morte spirituale che avviene quando le persone sono separate da Dio a causa del peccato.

Comunque, dato che Gesù portò i nostri peccati quando soffrì e morì sulla croce e poi trionfò sulla morte mediante la sua risurrezione, la morte è stata sconfitta. Poiché siamo uniti in Lui, anche noi risorgeremo per vivere con Lui eternamente.

Tutto quello che il Padre mi dà verrà a me; e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. È questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.23

È difficile immaginare un potere più grande di quello di risuscitare i morti — il potere di riportare in vita lo spirito della persona dipartita e di riunirlo al corpo. Tuttavia è esattamente quello che succederà ai Cristiani quando Gesù ritornerà trionfante.

Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba; la tromba infatti suonerà, i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati.24

Il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo e con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore.25

Risorgeremo perché Lui è risorto! Per questo celebriamo ogni Pasqua. Lui è la risurrezione e la vita; se crediamo in Lui, anche se morremo, vivremo e non moriremo mai.


1 Per le circostanze della risurrezione di Lazzaro vedi: Gesù — la sua vita e il suo messaggio: risuscitare i morti, parte tre eparte quattro.

2 Giovanni 11,25–26 NR.

3 Giovanni 6,35.

4 Giovanni 8,12.

5 Luca 7,11–15.

6 Luca 8,49–56.

7 Romani 1,4 NR.

8 1 Corinzi 15,20.

9 Efesini 2,1–2 NR.

10 Efesini 2,4–6 NR.

11 Colossesi 2,13.

12 Giovanni 6,40 NR.

13 Giovanni 5,26.

14 Giovanni 5,19, 21.

15 Giovanni 1,4.

16 Giovanni 6,33.

17 Giovanni 10,28.

18 1 Giovanni 5,11–12.

19 Giovanni 11,25–26 NR.

20 Romani 5,12.

21 Giacomo 1,15.

22 Romani 6,23.

23 Giovanni 6,37–39.

24 1 Corinzi 15,51–52.

25 1 Tessalonicesi 4,16–18.


Pubblicato originariamente in Inglese il 27 aprile 2018.