Il credo (prima parte)
Luglio 17, 2021
di Peter Amsterdam
Il credo (prima parte)
[The Creed (Part 1)]
(I punti presentati in questo articolo sono tratti da The Creed, di Luke Timothy Johnson.1)
Nella storia del cristianesimo varie dichiarazioni di fede hanno riassunto le dottrine fondamentali della fede cristiana in enunciazioni relativamente brevi, generalmente note come credi. […] I credi, a volte chiamati simboli, confessioni di fede o articoli di fede, riassumono in un’affermazione formale le dottrine fondamentali o essenziali di una particolare denominazione cristiana o, in alcuni casi, della cristianità nel suo complesso.
In questa breve serie ci soffermeremo sul credo comunemente noto come credoniceno, scritto nel 325 d.C. durante il primo Concilio di Nicea. Fu rivisto nel primo Concilio di Costantinopoli nel 381 d.C. Il nome formale di questo credo è: Simbolo niceno-costantinopolitano. È un credo ecumenico, il che significa che si concentra sulle credenze che riguardano Dio Padre, Gesù e lo Spirito Santo e che sono accettate come vere da tutti i cristiani. Per questo può essere recitato da tutti i cristiani ed è accettato dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa orientale, dalla Chiesa anglicana e dalla maggior parte delle chiese protestanti.
Alla base di questo credo c’è l’annuncio di Mosè noto come Shemà:
“Ascolta, Israele: l’Eterno, il nostro DIO, l’Eterno è uno”.2
Questa la dichiarazione di fede fondamentale del popolo ebraico. Che Dio è uno lo dichiara chiaramente anche il Nuovo Testamento. Quando chiesero a Gesù quale fosse il comandamento più importante, Lui rispose:
«Il primo comandamento di tutti è: “Ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro è l’unico Signore”, e: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Questo è il primo comandamento».3
Nel libro di Giacomo troviamo:
Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano.4
A causa della vita, morte e risurrezione di Gesù, per i primi discepoli, che erano tutti ebrei, divenne necessario alterare la loro idea di Dio. Videro i miracoli di Gesù, ascoltarono i suoi insegnamenti, furono testimoni della sua morte, poi lo videro di nuovo vivo e questo cambiò la loro concezione di chi fosse.
La risurrezione di Gesù dai morti fu un cambiamento epocale per i credenti, che le Scritture descrivono come creature nuove.
Perciò d’ora in avanti noi non conosciamo nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.5
In Cristo Gesù, infatti, né la circoncisione né l’incirconcisione hanno alcun valore, ma l’essere una nuova creatura.6
Dopo la risurrezione di Gesù e la sua ascensione al cielo, i credenti che erano diventati creature nuove hanno cominciato a capire che Gesù era il Cristo, il Signore e il Figlio di Dio. Questa comprensione della divinità di Gesù causò la separazione dal sistema dottrinale ebraico.
Se i seguaci di Gesù lo avessero considerato soltanto “il Cristo”,7 cioè l’Unto, il “Messia”, probabilmente non avrebbero dovuto affrontare opposizione e persecuzione da parte del giudaismo, come avvenne. I suoi seguaci sarebbero stati considerati un movimento messianico all’interno del Giudaismo, anche se fallito a causa della crocifissione di Gesù.
La convinzione che separò i primi cristiani dai loro compatrioti ebrei fu che Gesù è Signore. I cristiani applicarono il nome SIGNORE, che nel giudaismo era riservato esclusivamente al Dio di Israele, a Gesù, che agli occhi dei leader ebrei era un criminale giudicato colpevole e crocifisso.
Poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.8
Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.9
In un altro punto l’apostolo Paolo afferma:
Anche se vi sono i cosiddetti dèi sia in cielo che in terra (come vi sono molti dèi e molti signori), per noi c’è un solo Dio, il Padre dal quale sono tutte le cose e noi in lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose, e noi esistiamo per mezzo di lui.10
Paolo afferma la supremazia del Padre come il solo Dio, il Creatore; comunque indica anche lo stato e la funzione di Gesù in modo da mostrare sia un’uguaglianza sia una subordinazione a Dio. Assegna il nome Dio al Padre e “Signore” a Gesù, attribuendo la divinità a entrambi.
Avendo indicato Gesù come Cristo e Signore, Paolo poi parla di Gesù come del Figlio di Dio, in considerazione della sua risurrezione.
Riguardo a suo Figlio, nato dal seme di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio in potenza, secondo lo Spirito di santità mediante la resurrezione dai morti: Gesù Cristo nostro Signore.11
Paolo cita anche le parole del salmo 2,7:
Come anche è scritto nel secondo salmo: “Tu sei il mio Figlio, oggi ti ho generato”.12
Nel libro dei Galati, l’apostolo Paolo parla di Dio che manda suo Figlio, poi si riferisce allo Spirito di suo Figlio.
Ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione. Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: «Abba, Padre».13
Qui lo Spirito è riconosciuto diverso da Dio Padre e dal Figlio.
In altri punti, Paolo si riferisce allo Spirito Santo sia come lo Spirito di Dio sia come lo Spirito di Cristo:
Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui. Se Cristo è in voi, certo il corpo è morto a causa del peccato, ma lo Spirito è vita a causa della giustizia. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che risuscitò Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi.[…] Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. […] Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.14
Pertanto il Padre è Dio, il Figlio è Dio e lo Spirito Santo è Dio. Una dottrina centrale del cristianesimo è che esiste un solo Dio in tre persone. Dio interagisce e ha un rapporto personale con le diverse Persone all’interno dell’essere di Dio.15
Anche se il Vecchio Testamento non specifica che Dio è tripersonale, ci sono versetti che vi alludono.
Avvicinatevi a me, ascoltate questo: “Fin dal principio non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero là. E ora il Signore, l’Eterno, e il suo Spirito mi hanno mandato”.16
Chi è salito in cielo e ne è disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue mani? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual è il suo nome e il nome di suo figlio, se lo sai?17
Poi DIO disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza».18
E l’Eterno DIO disse: «Ecco, l’uomo è divenuto come uno di noi, perché conosce il bene e il male».19
Orsù, scendiamo laggiù e confondiamo la loro lingua, affinché l’uno non comprenda più il parlare dell’altro.20
Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?»21
Nel Nuovo Testamento divenne chiaro l’idea che nell’essere di Dio esistono tre persone. Come ho scritto in un altro articolo:
Il concetto di tre persone in un unico Dio divenne più chiaro nel Nuovo Testamento a causa della vita, della morte e della resurrezione di Gesù e dell’effusione dello Spirito Santo sui credenti. I seguaci di Gesù arrivarono a comprendere che Egli era Dio, ma era distinto dal Padre, e che anche lo Spirito Santo era Dio, ma era distinto dal Padre e dal Figlio. Così fu ai tempi del Nuovo Testamento che la verità della Trinità si sviluppò e fu rivelata.22
Nel secondo secolo, Ignazio, vescovo di Antiochia, scrisse diverse lettere alle chiese in Asia minore e a Roma, In una d’esse scrisse:
Siate sordi, dunque, quando chiunque vi parla diversamente da Gesù Cristo, che è della stirpe di Davide, che è di Maria, che realmente nacque, mangiò e bevve, che realmente fu perseguitato sotto Ponzio Pilato, fu realmente crocifisso e morì agli occhi degli esseri del cielo, della terra e degli inferi, che fu anche realmente risuscitato dai morti.23
Fornì dei particolari storici su Gesù, nominando Davide, Maria e Ponzio Pilato, e sottolineò che Gesù era realmente nato, aveva mangiato e bevuto, era stato perseguitato ed era morto, per rendere chiaro che Gesù aveva partecipato pienamente della condizione umana.
Un’altra delle prime opere cristiane, la Prima Apologia di Giustino Martire, afferma che i credenti ricevevano il battesimo “nel nome di Dio Padre e Signore dell’universo e del nostro Salvatore Gesù Cristo e dello Spirito Santo”. Poi quando il credente era condotto al fonte battesimale, “si pronuncia sopra colui che sceglie di nascere di nuovo, e che si è pentito dei propri peccati, il nome di Dio Padre e Signore dell’universo”. Quando entrava nell’acqua, venivano invocati altri nomi: “E nel nome di Gesù Cristo, che fu crocifisso sotto Ponzio Pilato, e nel nome dello Spirito Santo, che tramite i profeti annunciò ogni cosa riguardo a Gesù, colui che ha ricevuto la luce è lavato”. Questo antico rituale battesimale introduce l’idea che Dio è “Padre e Signore dell’universo”, che Gesù è il “Salvatore” e che lo Spirito Santo “tramite i profeti annunciò ogni cosa”.
Il credo niceno-costantinopolitano riassume ciò che la Bibbia insegna sulla Trinità —Padre, Figlio e Spirito Santo. Gli articoli successivi illustreranno il testo del credo frase per frase, ma ecco qui il suo testo completo. (Alcune versioni iniziano con “Crediamo” invece di “Credo”.)
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra
salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio
Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
(Continua nella seconda parte.)
Nota
Se non altrimenti indicato, tutte le citazioni bibliche sono tratte da: La Nuova Diodati, © Edizioni La Buona Novella, Bari. Tutti i diritti riservati.
1 The Creed—What Christians Believe and Why It Matters (New York: Doubleday, 2003).
2 Deuteronomio 6,4.
3 Marco 12,29–30.
4 Giacomo 2,19.
5 2 Corinzi 5,16–17.
6 Galati 6,15.
7 Marco 8,29.
8 Romani 10,9.
9 Filippesi 2,9–11.
10 1 Corinzi 8,5–6.
11 Romani 1,3–4.
12 Atti 13,33, citando Salmi 2,7: “Io annuncerò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto: ‘Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato’.”
13 Galati 4,4–6.
14 Romani 8,9–16.
15 Vedi Al cuore di tutto: La Trinità (parte 1).
16 Isaia 48,16.
17 Proverbi 30,4.
18 Genesi 1,26.
19 Genesi 3,22.
20 Genesi 11,7.
21 Isaia 6,8.
22 Vedi Al cuore di tutto: La Trinità (parte 1).
23 Lettera ai Tralliani 9,1–2.
Pubblicato originariamente in inglese il 31 marzo 2020.