Il modo in cui ti vede

Agosto 20, 2022

di Maria Fontaine

[The Way He Sees You]

Un’amica di lunga data mi ha scritto, chiedendo il mio aiuto per rispondere a un carcerato di nome Jay che lei stava seguendo. Le aveva scritto, dicendo:

Ho alcune ansie e preoccupazioni riguardo allo scopo della mia vita. La Parola dice che dobbiamo essere dei servitori, ma come posso servire altri nella mia condizione? Ho molta paura che non sarò in grado di mettere mano all’aratro. Cosa posso fare?

La Parola dice di uscire di mezzo a loro. Io sono incatenato con persone che da più punti di vista non posso consolare. Come posso comportarmi?

Ho bisogno di preghiera per trovare la mia strada nella vita. Per favore, prega per me.

Non ha importanza dove Dio abbia collocato uno dei suoi figli; se questi lascia risplendere la luce del Signore attraverso di sé, offrirà speranza agli altri. Non importa se è una prigione materiale o quella della paura, del dubbio, dell’autocondanna o qualsiasi altra prigione. Come cristiani abbiamo la responsabilità di sostenerci a vicenda con amore, usando la Parola e l’incoraggiamento che Gesù è sempre pronto a offrire a chiunque dei suoi figli. Ecco cosa il Signore mi ha ispirato a scrivere in risposta alla richiesta di Jay di pregare per lui:

*

Caro Jay, voglio che tu sappia che prego per te. Posso immaginare che a volte le tue difficoltà debbano sembrare enormi, più di quanto le parole possano descrivere. Deve essere difficile essere in un luogo dove molte delle circostanze possono opporsi alla tua fede. Probabilmente devi camminare per fede non per visione la maggior parte del tempo, perché è il solo modo per andare avanti in una situazione come la tua.

Anche se ti trovi in circostanze molto difficili, potrebbe incoraggiarti sapere che non sei solo in questa lotta per restare forti davanti a problemi che possono sembrare enormi. La vita offre molte situazioni difficili, dolorose e apparentemente disperate, che mettono alla prova la nostra fede e ci spingono tra le braccia di Gesù.

Più ci esercitiamo a rivolgerci a Lui perché ci indichi dei modi, anche piccoli, per continuare a combattere il buon combattimento della fede e per restargli il più vicino possibile, più cominciamo a vedere Gesù lavorare in noi, attorno a noi e attraverso di noi.

Può essere difficile vedere uno scopo nella nostra vita o il modo in cui Dio opera, quando ci troviamo in momenti difficili o di prova. Questo mi ha fatto venire in mente un messaggio scritto dal pastore Rick Warren nel suo libro La vita con uno scopo. Spero che ti incoraggerà:

Dio ha uno scopo dietro a ogni problema. Usa le circostanze per sviluppare il nostro carattere. Anzi, per renderci più simili a Gesù dipende dalle circostanze più che dalla nostra lettura della Bibbia. Il motivo è evidente: le circostanze sono lì ventiquattro ore al giorno.

Gesù ci ha avvertito che avremmo avuto problemi nel mondo. Nessuno è immune al dolore né isolato dalla sofferenza; nessuno riesce a glissare senza problemi nella vita. La vita è una serie di problemi. Ogni volta che ne risolvi uno, un altro è pronto a prenderne il posto.

Dio usa i problemi per avvicinarti di più a Lui. La Bibbia dice: “L’Eterno è vicino a quelli che hanno il cuore rotto e salva quelli che hanno lo spirito affranto”. Le tue esperienze più profonde e intime con Gesù avverranno probabilmente nei tuoi giorni più bui, quando il tuo cuore è rotto, quando ti senti abbandonato, quando non hai più opzioni, quando il dolore è più forte, e ti rivolgi esclusivamente a Dio. È nella sofferenza che impariamo a fare le nostre preghiere più autentiche, sentite e sincere. […]

Ogni problema è un’opportunità per edificare il nostro carattere; più è difficile, maggiore è il potenziale per formare muscoli spirituali e fibra morale. Paolo ha detto: “Sappiamo che questi problemi generano pazienza; e la pazienza genera carattere”. Ciò che succede esteriormente nella vita non è importante quanto ciò che succede interiormente. Le circostanze sono temporanee, ma il carattere durerà in eterno”. —Rick Warren1

Gesù ha promesso di essere sempre con te (Matteo 28,20), attraverso qualunque cosa tu debba affrontare o sopportare, e ti aiuterà anche nelle situazioni più difficili. La Bibbia ci dice che “sappiamo che Dio fa cooperare ogni cosa al bene di quelli che amano Dio e sono chiamati secondo il suo proposito” (Romani 8,28). È una promessa che puoi rivendicare. Dio farà cooperare al tuo bene qualsiasi cosa dovrai affrontare, senza eccezioni, perché sei stato chiamato secondo il suo proposito.

Forse ti chiederai quale potrà mai essere il proposito a cui sei chiamato nella tua difficile situazione. Innanzitutto, il tuo proposito come seguace di Gesù è imparare a rivolgerti a Dio e confidare in Lui in tutto ciò che ti succede.

È anche utile ricordare che il proposito che Dio ha per te non è il fare qualcosa di grande per Lui per potergli fare piacere. Ci chiede di fare quello che possiamo lì dove siamo, di camminare secondo la sua Parola e parlare agli altri della sua verità e del suo amore, a seconda delle opportunità. Quando Giuseppe, nella Bibbia, era in prigione, fece quello che poteva per incoraggiare altri che Dio gli aveva messo accanto, ma questo alla fine si rivelò essere una parte importante del piano divino (vedi Genesi 37-45).

Gesù conosce il tuo cuore. “Conosce la nostra natura, si ricorda che siamo polvere” (Salmi 103,14). Non ti chiede di essere perfetto. Non si aspetta che tu sia un esempio perfetto di Lui e delle sue vie. Vuole semplicemente che tu faccia del tuo meglio per seguirlo e che gli affidi le tue prove e i tuoi problemi, sapendo che Lui sarà la tua forza e il tuo consolatore nel momento delle avversità.

Naturalmente vuole che tu faccia uno sforzo per imparare di più su di Lui e per crescere nella fede. Ma non ha uno standard che tu devi rispettare per meritarti il suo amore. Anzi, le tue imperfezioni e i tuoi problemi gli permettono di manifestare il suo perdono e dimostrarti il suo amore e la sua misericordia. Vedere la misericordia che Dio ha nei tuoi confronti può spingere altri a chiedergli perdono, specialmente quelli che potrebbero pensare di essere “troppo cattivi” per Dio.

Non siamo trasformati istantaneamente quando riceviamo Gesù; è un processo che dura una vita (2 Corinzi 3,18). Ci vuole tempo per crescere e imparare giorno dopo giorno. Fai semplicemente quello che puoi per rendere la tua vita un esempio della presenza di Dio in te; puoi star certo che servirà a incoraggiare altri.

Probabilmente inciamperai e farai qualcosa di egoista o mancherai il bersaglio ogni tanto. A volte farai le scelte sbagliate, vacillerai e forse fallirai; ma cerca di vedere questi errori e queste debolezze come opportunità per diventare più forte nelle tue convinzioni. Impara la lezione che Dio ha per te in ogni situazione. Fai ciò che puoi per sistemare le cose quando è possibile, se hai offeso qualcuno. Poi vai avanti, senza sentirti in colpa, trovando pace e risposo nella consapevolezza che Gesù ti ha perdonato.

Siamo esseri umani. La Bibbia dice che si ricorda la nostra natura, che siamo polvere. Gesù non ha intenzione di giudicarti. Vuole farti sapere che ti ama e ti ha accolto a braccia aperte. Quando trovi pace in quella certezza, il suo amore e la sua benevolenza diventeranno sempre più parte della tua natura. Naturalmente ci vuole tempo perché queste qualità crescano; diventare una nuova creatura in Cristo è un processo.

Jay, la mia preghiera più sentita nei tuoi confronti è che tu possa trovare riposo nel grande amore che Gesù prova per te. Credi in quell’amore. Quando inciampi e commetti degli errori, digli che ti dispiace, ma non deprimerti. Ti ama così come sei, con tutte le tue fragilità umane. Ti aiuterà a migliorare, ma sa che non sarai mai perfetto. L’obiettivo non è quello. Dobbiamo metterlo al primo posto nella nostra vita e fare del nostro meglio per ubbidire alle istruzioni che ci dà nella sua Parola.

Anche se trovi difficile fare molte delle cose che ritieni utili a servire il Signore e gli altri nell’ambiente in cui vivi, confida semplicemente che Lui sa che è difficile e sta facendo cooperare anche queste cose al tuo bene e a quello degli altri.

Una testimonianza o un gesto servizievole potrebbero sembrarti cose da poco, ma potrebbero essere l’inizio di qualcosa di più grande di quanto tu abbia immaginato. Fidati che Gesù sa quello che fa e che c’è davvero uno scopo nella situazione in cui ti trovi e che c’è un ruolo che puoi svolgere nel suo magnifico piano.

Immagino che a volte ti senti molto solo. Probabilmente pesi che nessuno possa capire quello che stai passando. Penso che ti gioverebbe ricordare che il suo amore per te, Jay, è qualcosa di personale. Ti vuole più bene di qualunque altra persona. Il legame tra te e Lui è un rapporto personale che non finirà mai e diventerà sempre più forte, profondo e dolce con il passare del tempo.

Non ho vissuto nella tua situazione, quindi potresti pensare che non sia in grado di capire. È vero, non capisco fino in fondo, ma puoi star certo che Gesù capisce. Capisce benissimo e vuole farti sapere al di là di ogni dubbio che ti ama, ti perdona e si preoccupa di te. Ti ama così tanto che è morto per te. Fidati di Lui e ottieni la pace che viene dal credere nel suo grande amore per te.

Pregherò che tu possa riposare nel suo amore, senza preoccuparti di quello che non riesci a fare. Lui conosce ogni particolare della tua situazione e ha un piano e uno scopo anche in questo; parte di ciò è l’attirarti più vicino al suo cuore amorevole. Ha detto che la sua misericordia dura d’eternità in eternità. Il suo è un amore incondizionato; non diminuisce né scompare quando sbagliamo.

Il giorno in cui hai scelto di aprirgli il tuo cuore, il Signore ti ha fatto una promessa. Ha detto: “Non ti lascerò né ti abbandonerò” (Ebrei 13,5). Qualsiasi cosa succeda, Lui rimane al tuo fianco. Ti copre le spalle perché ti ama. Un bel brano da ricordare quando non ti senti di andare avanti e ti chiedi se qualcosa ti ha separato da Gesù è Romani 8,35-39:

Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Com'è scritto: «Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello». Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.

Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

Il giorno in cui ti ha accolto tra i suoi ed è entrato nel tuo cuore, ha perdonato ogni peccato che tu abbia commesso o che commetterai. Conosceva ogni difetto, ogni colpa, ogni errore, ogni peccato, ogni sfida che avresti incontrato. Ha scelto di darti il suo amore e il suo perdono senza misura. Ha dato la vita per te, per amore. Sa tutto di te: i tuoi pensieri, i tuoi sogni, i tuoi rimpianti, le tue tentazioni e tutti i desideri del tuo cuore. Il suo amore per te non cambierà mai.

Ti auguro di trovare pace nella sicurezza di quell’amore e di confidare che ti guiderà ogni giorno e ti indicherà il modo migliore per “far risplendere la sua luce” anche nei luoghi più bui. In quel modo la gente vedrà in te il Dio che ha riversato su di te il suo amore e la sua grazia infiniti.

Voglio chiudere questa nota per te con due brani che penso ti potrebbero piacere. Dio ti benedica e ti protegga.

Il potere della Risurrezione

La fede è confidare in ciò che l’occhio non può vedere. Gli occhi vedono le tempeste; la fede vede l’arcobaleno di Noè. I tuoi occhi vedono le tue mancanze; la tua fede vede il tuo Salvatore. I tuoi occhi vedono la tua colpa; la tua fede vede il sangue che purifica. I tuoi occhi guardano nello specchio e vedono un peccatore, un fallito; la tua fede guarda nello specchio e vede un figliol prodigo, con un vestito nuovo, l’anello della grazia sul dito e l’impronta del bacio di tuo Padre sul viso. —Max Lucado2

La canzone che desidera ascoltare

Verso la fine dei suoi anni Beethoven passò ore a suonare su un clavicembalo rotto. Era uno strumento senza valore. Mancavano dei tasti e le corde erano allentate. Era scordato e stridente. Tuttavia il grande pianista suonava finché le lacrime gli colavano sulle guance. Uno avrebbe pensato che stesse ascoltando suoni sublimi, e così era. Era sordo. Beethoven udiva il suono che lo strumento avrebbe dovuto fare, non quello che faceva.

Forse ti senti come il clavicembalo di Beethoven. Scordato, inadeguato. Il tuo servizio inopportuno, insignificante. Ti sei mai chiesto cosa fa Dio quando lo strumento è rotto? Come reagisce il Maestro quando i tasti non funzionano? Esige che sia sostituito? Oppure lo regola finché ode la canzone che desidera ascoltare? Voglio che tu sappia che il Grande Musicista aggiusta quello che a noi è impossibile aggiustare e ode la musica quando a noi è impossibile farlo. E adora ascoltare la musica che esce dalla tua vita. —Max Lucado3


1 The Purpose Driven Life (Grand Rapids: Zondervan, 2002), 193, 194, 197.

2 Max Lucado, Upwords devotionals, March 24, 2021: “Resurrection Power,” https://808bo.com/2021/03/24/upwords-max-lucado-resurrection-power/.

3 Max Lucado, Upwords devotionals, March 22, 2021: “The Song He Longs to Hear,” https://808bo.com/2021/03/22/upwords-max-lucado-the-song-he-longs-to-hear/.<


Pubblicato originariamente in inglese il 10 aprile 2021.