Non si può mai sapere

Dicembre 12, 2017

di Maria Fontaine

[You Just Never Know]

Un Natale, Peter ed io eravamo in viaggio e abbiamo dovuto fermarci in un albergo per un paio di giorni. Siamo arrivati presto e ci hanno detto che la nostra camera non era ancora pronta. Delusi e molto stanchi, pensavamo che l’attesa sarebbe durata un paio d’ore. Poi, improvvisamente, come se avesse letto i nostri pensieri, la bella ragazza alla ricezione ci ha detto: “C’è un’altra camera pronta, se preferite quella. Costa di più, ma ve la do allo stesso prezzo dell’altra”.

Inutile dire che abbiamo approfittato subito dell’opportunità e l’abbiamo ringraziata a profusione, sapendo che era un segno dell’amore del Signore.

Prima di partire avevo avuto l’idea di stampare alcuni semplici biglietti d’auguri su della carta colorata. Sul davanti ho scritto “Buon Natale”, poi ho scelto una decina di citazioni sul Natale e le ho scritte all’interno, una citazione per biglietto. Così mi sono fatta biglietti d’auguri di vario tipo, per dare a ogni persona il messaggio che il Signore m’ispirava per lei. Alcune citazioni avevano un messaggio un po’ più diretto su come Gesù è il vero significato del Natale, mentre altre davano un messaggio più generico sul dimostrare amore e attenzione agli altri. Ho fatto diverse serie di biglietti, così da averne a disposizione tanti da regalare.

Prima di uscire dall’albergo, sono andata nell’ufficio con un paio di questi biglietti e li ho offerti alla ragazza che ci aveva aiutato, dicendole: “Questi mi ricordano di te, Lisa, e delle cose carine che hai fatto per noi”. (Avevamo liberato la stanza in ritardo, ma non ci aveva fatto pagare niente.)

Ecco i due messaggi che le ho dato:

È Natale ogni volta che permetti a Dio di amare gli altri attraverso di te… sì, è Natale ogni volta che sorridi a tuo fratello e gli tendi la mano. —Anonimo

Non soltanto a Natale,
ma durante tutto l’anno,
le gioie che regali agli altri
a te poi ritorneranno.
—John Greenleaf Whittier

Ha aperto subito i bigliettini e li ha letti. Poi, con mia grande sorpresa, si è alzata, è venuta da questa parte del bancone e nonostante fossi una perfetta estranea, mi ha dato un grande abbraccio caloroso, dicendomi: “La ringrazio tantissimo”. Mi ha sorpreso perché non mi aspettavo una reazione così forte. Il Signore aveva preparato la via con le parole giuste per lei.

Una volta a casa, dato che mi piace testimoniare in tutti i modi possibili, volevo veramente capire meglio Lisa e per quale motivo il Signore avesse organizzato questo piccolo incontro che evidentemente aveva lasciato una profonda impressione su di lei. L’ho chiesto a Gesù, che in profezia ha risposto:

Semplicemente guardando le persone, non puoi sapere cos’hanno dentro. Lisa era lontana dalla sua famiglia in questi momenti speciali. Anche quest’anno, l’albergo aveva bisogno del suo lavoro durante le feste, perciò lei aveva deciso di non tornare a casa. Si sentiva sola.

Anche se ha alcune amicizie, le mancano i vecchi amici di casa. In momenti come il Natale le ritornano in mente i ricordi della sua infanzia e della sua adolescenza, quando per lei la fede era una grande fonte di energia. Da quando si era allontanata da casa e da tutti i suoi amici cristiani, non aveva ripreso a vivere la sua fede nella nuova località. Mi ama ancora, ma con il passare del tempo è rimasta sempre più occupata; ora, a Natale, i ricordi le hanno riportato alla mente quello che vorrebbe poter avere anche adesso nella sua nuova situazione.

Non voleva abbandonare la fede. Era semplicemente successo e non sapeva come riaccenderla. Quello è stato il momento perfetto, per Me, per motivarla con alcune parole d’incoraggiamento offertele da un’estranea. Il mio piano è farle capire che posso essere la sua ancora e il suo fondamento in qualsiasi posto, in modo che, dovunque si trovi, saprà che sono al suo fianco, che sono la sua forza, il suo scudo e la fonte di tutto ciò di cui ha bisogno per aiutare gli altri, anche se intorno a lei non ci sono persone di fede.

A volte il processo della crescita richiede diversi passi, o fasi, e tu hai avuto un ruolo in una di queste fasi.

Lisa stava ripensando a queste cose con qualche senso di colpa per aver lasciato passare un altro anno senza cercare di testimoniare gli altri come faceva prima. Da sola non aveva né il coraggio né l’entusiasmo che aveva in precedenza.

Voleva fare qualcosa. Questo Natale era decisa a cercare di portare un po’ di luce nella vita di qualcuno. Per questo quando vi ha visto là e si è accorta che eravate stanchi e avevate bisogno d’aiuto, ha cercato di aiutarvi.

Fare una cosa che non era tenuta a fare le era sembrata la cosa giusta per dare un segno del mio amore, semplicemente perché vi aveva preso a cuore. Aveva sentito un palpito d’ispirazione e di soddisfazione per aver fatto il possibile per dimostrare in qualche modo il mio amore.

Per questo si è commossa quando le hai dato quei messaggi sul Natale. Quell’azione le ha indicato che il qualche modo tu avevi sentito quello che provava dentro. Ha fatto svanire la solitudine, le ha dato una spinta nello spirito e le ha comunicato che non era lontana da Me, che stavo vegliando su di lei. Ha sentito che ero sintonizzato su di lei. Questa esperienza le ha confermato la mia presenza.

Maria: Ho continuato a pensare a Lisa e a pregare per lei. Il Signore mi ha ispirato a scriverle questa breve nota:

Ciao, cara Lisa,

quando siamo tornati a casa, ho pensato di nuovo a te e voglio ringraziarti ancora per la tua gentilezza nei confronti di un paio di “viaggiatori stanchi”. Abbiamo interpretato la tua premura per noi come un segno del tuo spirito amorevole e premuroso e come un’indicazione che il nostro caro Gesù si prende cura di noi in tutti in tutti i modi necessari. In questo caso tu sei stata la sua rappresentante!

Mi ha colpito la tua reazione entusiasta ai bigliettini di Buon Natale che ti ho dato. Mi sono chiesta se per caso non fosse perché ti mancavano la famiglia e gli amici, perché non potevi essere con loro a Natale. Forse stavi pensando ai Natali di quando eri più giovane e la tua fede ti faceva sentire più vicina a Gesù? Forse volevi che potesse essere nuovamente così?

Bene, Lisa, se ti sembra di aver perso qualcosa del tuo passato, puoi riguadagnarlo decidendo di vivere la tua fede ogni giorno. Non deve succedere per forza nello stesso modo in cui lo facevi quando eri più giovane; ci sono tantissimi modi di esprimere il tuo amore per Gesù, sia rivolgendogli direttamente le tue lodi, sia condividendo il suo amore con altri.

Forse conosci le sue parole: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato; nudo e mi avete vestito; malato e mi avete visitato; ero in prigione e siete venuti a trovarmi”.

Le persone cui stava parlando gli chiesero come e quando avevano fatto quelle cose, così Lui rispose: “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25,35-36.40 CEI).

Quando serviamo gli altri e ci occupiamo di loro, stiamo servendo Gesù e prendendoci cura di Lui. È il compito che Lui affida a tutti noi che lo conosciamo. Tutti possiamo farlo, in qualche modo.

Le cose che facciamo possono anche sembrarci piccole, ma hanno grande significato per chi le riceve; proprio com’è successo con l’ospitalità che ci hai dato quando siamo arrivati lì esausti e ti sei preoccupata di aiutarci. Quando facciamo qualcosa di gentile per aiutare una persona che ha bisogno, possiamo diventare per lei il segno che c’è un Dio che si preoccupa di lei, perché ha potuto provare il suo amore attraverso di noi.

Il tuo anno sia pieno di gioia e felicità, mentre condividi l’amore di Dio con gli altri. Lui ha  bisogno di te!

Con amore, in Gesù.

Maria: Lisa non è l’unica a essere sola a Natale. Non è l’unica a ripensare agli anni passati. Non tutti sono molto sentimentali riguardo al Natale, ma in questo periodo dell’anno molti ripensano a quello che hanno passato e a quello che li aspetta.

Sia che una persona cerchi il Signore per la prima volta, o che voglia rimettersi in contatto con Lui, noi possiamo essere quel collegamento, se siamo disposti a farlo. Tutti hanno un bisogno speciale che può essere soddisfatto solo da quella persona che ci ama incondizionatamente, che può colmare gli spazi vuoti del nostro cuore, che è sempre presente quando abbiamo bisogno d’aiuto per affrontare le sfide della vita.

Mettetevi in contatto con gli altri con amore, compassione e con una preghiera. Il Signore vi aiuterà a capire i loro bisogni. V’ispirerà a fare o dire qualcosa che li indirizzerà a Lui. A quel punto Lui potrà continuare a lavorare nella loro vita, rispondere alle loro domande e offrire la motivazione di cui hanno bisogno per avvicinarsi a Lui. Non si può mai sapere l’importanza che la vostra fedeltà può avere in queste cose apparentemente così piccole.


Pubblicato originariamente in Inglese il 9 dicembre 2017.