Al cuore di tutto: lo Spirito Santo
Giugno 16, 2013
di Peter Amsterdam
Al cuore di tutto: lo Spirito Santo
Lo Spirito Santo e la Chiesa Primitiva
Nei primi due articoli di questa serie abbiamo visto come lo Spirito Santo discese su alcune persone per motivi specifici nel Vecchio Testamento e durante la vita di Gesù.
Nei racconti del Vecchio Testamento, lo Spirito di Dio in genere non dimorava permanentemente nelle persone. Con la morte, la risurrezione e l’ascensione al cielo di Gesù, ciò cambiò drasticamente. Il giorno della Pentecoste, Dio Spirito Santo entrò nella vita dei singoli credenti, dando loro potenza, e rimase con loro.
La Pentecoste
Il Vangelo di Luca spiega che Gesù disse ai suoi discepoli che avrebbe mandato loro la promessa del Padre. Nel libro degli Atti, Luca afferma che questa promessa era la discesa dello Spirito Santo e che avrebbero ricevuto potenza quando lo Spirito fosse disceso su di loro.
Ed ecco, Io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall'alto.[1]
E, ritrovandosi assieme a loro, comandò loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: «Che, Egli disse, voi avete udito da me. Perché Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni». […] «Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra».[2]
Questo fatto stupefacente avvenne dieci giorni dopo, durante la festa ebraica delle Settimane [o della Messe, o delle Primizie], nota agli Ebrei giudei come Shavu’ot e a quelli ellenistici (o greci) come Pentecoste, così chiamata perché cadeva nel cinquantesimo giorno [gr. pentēkostḗ hēméra] dopo la Pasqua. Shavu’ot celebra il periodo dell’anno in cui venivano colte e portate al tempio le primizie del raccolto; commemora anche il ricevimento della Torah sul Monte Sinai.
La crocifissione di Gesù ebbe luogo prima della Pasqua e lo Spirito Santo discese cinquanta giorni dopo, nel giorno della Pentecoste. Poiché era una delle feste ebraiche principali, a Gerusalemme si riunivano Ebrei e convertiti al giudaismo provenienti da tutto il mondo conosciuto.
Il libro degli Atti racconta cosa avvenne in quel momento importantissimo:
Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. E all'improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dove essi sedevano. E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. Così furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi.[3]
Come era stato promesso, lo Spirito di Dio si riversò sui discepoli e immediatamente essi ricevettero una potenza che diede il via alla loro missione di raggiungere il mondo con il Vangelo.
Or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo. Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua. E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l'un l'altro: «Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natia? Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti, Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!»[4]
Quel giorno delle persone provenienti da gran parte dell’impero romano udirono il messaggio. In termini geografici moderni, l’elenco dei paesi citati ci indica che gente dalla Libia, dall’Egitto, dall’Arabia, da diverse città della Turchia, dall’Italia, dall’Iran, dall’Iraq e dall’isola di Creta, si radunò — o a causa del suono del vento impetuoso o per aver udito i discepoli parlare nelle varie lingue — e ascoltarono Pietro predicare a proposito di ciò che era accaduto e proclamare la salvezza mediante Gesù.
Racconti dell’infusione dello Spirito Santo
Nel libro degli Atti ci sono altri cinque racconti di come lo Spirito Santo riempì i credenti. Alcune di queste storie parlano di un’infusione iniziale dello Spirito, mentre altre indicano un’infusione successiva di persone che lo avevano già ricevuto.
Quando Pietro e Giovanni andarono al tempio e guarirono lo storpio, una grande folla si riunì ad ascoltare la predica di Pietro, che portò alla conversione di cinquemila persone. Pietro e Giovanni furono arrestati, interrogati e minacciati dal sommo sacerdote, suo suocero e altri. In seguito incontrarono altri credenti e raccontarono loro ciò che era successo e tutti si rallegrarono in preghiera con loro. Mentre pregavano, furono riempiti dallo Spirito.[5]
E, dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano radunati tremò; e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza.[6]
Qui si vedono dei credenti, che erano già salvati e avevano già ricevuto lo Spirito Santo, essere nuovamente riempiti dello Spirito Santo, ricevendo una potenza addizionale per continuare a testimoniare con franchezza, cioè con coraggio.
Un altro momento in cui lo Spirito fu dato ai credenti avvenne dopo il martirio di Stefano. In quel tempo i credenti a Gerusalemme subirono una grande persecuzione, anche da parte del fariseo Saulo, che in seguito divenne l’apostolo Paolo. Filippo, uno degli uomini in precedenza scelti come diaconi,[7] partì da Gerusalemme per andare in Samaria. Predicò il Vangelo, scacciò spiriti impuri e guarì paralitici e storpi. Ciò causò molta gioia e portò al battesimo di molti uomini e molte donne.[8]
I Giudei non consideravano ebrei i Samaritani, perché discendevano dalle dieci tribù d’Israele che settecento anni prima erano state sconfitte e deportate in altri paesi dagli Assiri. Gli Assiri avevano ripopolato il paese con altre popolazioni che si erano poi unite in matrimoni misti con il resto degli Ebrei lasciati in Samaria. Per questo i Samaritani non erano considerati Ebrei puri. Fino a quel momento i discepoli avevano predicato solo ad altri Ebrei; così quando gli apostoli udirono che tra i Samaritani stavano cominciando a esserci dei credenti, mandarono Pietro e Giovanni a osservare la situazione. Durante quella visita, i Samaritani appena salvati ricevettero lo Spirito Santo.
Giunti là, essi pregarono per loro, affinché ricevessero lo Spirito Santo, perché non era ancora disceso su alcuno di loro, ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesù. Imposero quindi loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo.[9]
In questo caso, alcuni non-ebrei che si erano salvati non avevano ancora ricevuto lo Spirito Santo, ma lo fecero quando gli apostoli imposero le mani su di loro.
L’esempio successivo di discesa dello Spirito Santo fu quando Saulo, il persecutore della prima chiesa, fu fronteggiato da una luce proveniente dal cielo e Gesù si rivolse a lui, chiedendogli perché lo perseguitava. Saulo perse la vista e, seguendo le istruzioni di Gesù, passò tre giorni a Damasco.[10]
Il Signore parlò a un discepolo di nome Anania, dicendogli di andare nella casa di Giuda, nella strada detta Diritta, dove avrebbe incontrato Saulo. Anania manifestò la propria preoccupazione, perché sapeva che perseguitava i cristiani, ma gli fu detto che Saulo era uno strumento scelto che avrebbe portato il nome di Gesù alle genti (i Gentili, le popolazioni non-ebraiche), ai re e ai figli d’Israele. Anania fece come gli era stato detto.[11]
Anania dunque andò ed entrò in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: «Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo». In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquistò la vista; poi si alzò e fu battezzato. E, dopo aver preso cibo, egli ricuperò le forze. Poi Saulo rimase alcuni giorni con i discepoli che erano a Damasco. E subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che Egli è il Figlio di Dio.[12]
In questo caso, un nemico dei cristiani è convertito e poi riempito dello Spirito Santo quando un discepolo gli impone le mani e prega per lui.
In Atti, capitolo dieci, i versetti da 1 a 16 raccontano che Pietro ebbe tre volte la stessa visione di animali, rettili e uccelli che secondo la legge mosaica erano impuri e non potevano essere mangiati. Ode una voce che gli dice di “ammazzare e mangiare” gli animali. Pietro obietta, ma la voce gli dice: “Le cose che Dio ha purificate, tu non farle impure”.
Subito dopo queste visioni, arrivarono alcuni uomini mandati da Cornelio, un centurione romano timoroso di Dio, che gli chiesero di andare a casa sua. Per un Ebreo, entrare nella casa di un non-ebreo significava diventare ritualmente impuro, così per Pietro sarebbe stato contrario alla legge entrare in quella casa. Comunque, a causa della visione, Pietro comprese che Dio gli aveva rivelato di andare e che gli “impuri” dovevano essere considerati puri. Così lui andò, entrò nella casa di Cornelio e parlò della buona notizia che Gesù e lo Spirito Santo erano disponibili a tutti gli abitanti della casa che avrebbero ricevuto il messaggio.
Mentre Pietro stava ancora dicendo queste cose, lo Spirito Santo scese su tutti coloro che udivano la parola. E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono dello Spirito Santo fosse stato sparso anche sui gentili, perché li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio. Allora Pietro prese a dire: «Può alcuno vietare l'acqua, perché siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi?». Così egli comandò che fossero battezzati nel nome del Signore Gesù.[13]
Cornelio e gli altri, tutti Gentili, credettero al messaggio che Pietro aveva dato loro e di conseguenza ricevettero il dono dello Spirito Santo. In questa situazione dei Gentili ricevettero lo Spirito Santo nel momento in cui credettero in Gesù.
Il quinto caso di persone che ricevettero lo Spirito Santo ha a che fare con dodici discepoli di Giovanni Battista a Efeso.
Quando l’apostolo Paolo giunse a Efeso, incontrò alcuni discepoli di Giovanni Battista. Paolo chiese loro se avessero ricevuto lo Spirito Santo, al che quelli risposero che non ne avevano mai nemmeno sentito parlare. Paolo parlò loro di Gesù ed essi credettero.
Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù. E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano. Or erano in tutto circa dodici uomini.[14]
Lo Spirito Santo per tutti i credenti
Questi racconti nel libro degli Atti parlano di uno Spirito che scende in diverse situazioni su persone diverse, Ebrei e Gentili, vecchi e giovani, maschi e femmine, padroni e servitori. Certamente nella casa di Cornelio, nel gruppo di credenti con cui Pietro e Giovanni avevano pregato e tra i centoventi nella sala di sopra dovevano esserci uomini e donne, servitori e persone d’ogni età, proprio come aveva predetto il profeta Gioele:
«Dopo questo avverrà che io spanderò il mio Spirito sopra ogni carne; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. In quei giorni spanderò il mio Spirito anche sui servi e sulle serve».[15]
L’effusione dello Spirito Santo sulla gente normale non è una cosa limitata alla prima chiesa. Da quell’epoca, lo Spirito di Dio ha dimorato in innumerevoli credenti in tutti i secoli. In contrasto con la presenza dello Spirito soltanto in poche persone nel Vecchio Testamento, dal giorno della Pentecoste lo Spirito è stato e continua a essere riversato su tutti i credenti, e tutti noi riceviamo la bellissima “promessa del Padre”.
Nota
Se non altrimenti indicato, tutti i versetti biblici sono tratti dalla Sacra Bibbia, versione Nuova Diodati, copyright © La Buona Novella, Brindisi.
[1] Luca 24,49.
[2] Atti 1,4–5. 8.
[3] Atti 2,1–4.
[4] Atti 2,5–11.
[6] Atti 4,31.
[7] Atti 6,5.
[8] Atti 8,5. 6. 12.
[9] Atti 8,15–17.
[10] Atti 9,1–9.
[11] Atti 9,10–16.
[12] Atti 9,17–20.
[13] Atti 10,44–48.
[14] Atti 19,1–7.
[15] Gioele 2,28–29.
Titolo originale: The Heart of It All: The Holy Spirit, Part 3
Pubblicato originariamente in Inglese il 28 Maggio 2013